Itinera Progetti: Memorie di ferro
G.I.S. La vera storia del Gruppo d'Intervento Speciale. La nascita, le missioni, le testimonianze dei protagonisti
Carmelo Burgio
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2020
pagine: 224
La storia del Gruppo d'Intervento Speciale dell'Arma dei Carabinieri, meglio conosciuto con l'acronimo G.I.S., trova spazio in un'opera completa che ne affronta lo sviluppo dalla fondazione fino alle ultime missioni operative. L'autore, che visse in prima persona le origini di questa unità d'élite divenendone poi vice-comandante, ripercorre attraverso documenti d'archivio inediti ed esperienze personali gli anni che videro il G.I.S. impegnato in missioni ad alto rischio contro terroristi e criminalità organizzata. Uno spaccato che ci porta all'interno della vita dei Reparti Speciali, con l'addestramento, l'equipaggiamento e i retroscena di alcune missioni operative. Un mondo spesso distante dal sentire comune, privo di fanatismi o di supereroi, dove è la disciplina e la capacità di operare in team ben collaudati che porta ad ottenere risultati evitando ogni sacrificio inutile. Completa il volume un inserto fotografico a colori con immagini e documenti originali, arricchito da uno studio dettagliato sulle uniformi del GIS attraverso le tavole di Pietro Compagni. Una parte dei ricavi derivanti dalla vendita del libro sarà devoluta all'Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell'Arma dei Carabinieri.
La battaglia dell'atlantico. Le operazioni della Regia Marina, della Kriegsmarine e l'attività di spionaggio in Sud America
Enrico Cernigoi
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2019
pagine: 272
La Battaglia dell'Atlantico, termine coniato da Winston Churchill nel 1941, fu la campagna militare che si protrasse più a lungo di tutta la Seconda Guerra Mondiale. Entrambi gli schieramenti erano consci che dalle sorti di questa scontro dipendeva l'esito della guerra in Europa. Il volume propone una chiave di lettura innovativa del conflitto, approfondendo non solo gli episodi bellici, come il controverso caso del Regio sommergibile Barbarigo, ma mettendo in relazione questi ultimi con l'attività politica e di spionaggio delle forze dell'Asse in Sud America. Ne risulta un quadro degli eventi quanto mai articolato e inedito, nel quale episodi apparentemente scollegati fra loro trovano una chiara spiegazione nella mortale "partita a scacchi" giocata sulle acque dell'Atlantico.
La battaglia dei ponti. Iraq 2004: Operazione Antica Babilonia III
Luigi Scollo
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2018
pagine: 216
Il 6 aprile del 2004 non fu un giorno come gli altri a Nasiriyah. L'ostilità delle fazioni armate sfociata negli scontri dei giorni precedenti preannunciava un'inesorabile deteriorarsi della situazione. Già dalle 3 le colonne delle Task Force avevano iniziato a muoversi mentre le Forze Speciali occupavano la sponda nord del "ponte Charlie". Erano le avvisaglie di quella che verrà ricordata come la Battaglia dei Ponti. La Task Force 11, comandata dall'allora Colonnello Luigi Scollo, era l'unità di punta di tutto il nostro dispositivo militare a Nasiriyah e coinvolgeva non solo l'11º reggimento bersaglieri ma anche molti altri reparti delle Forze Armate italiane. Il volume non si limita ad una semplice analisi a livello strategico ma ripercorre nel dettaglio le operazioni, le comunicazioni fra le pattuglie e l'evolversi delle azioni attraverso il punto di vista di un comandante sul campo, in circostanze in cui ogni ordine è essenziale ed ogni decisione importante. La narrazione dei fatti si basa sui diari e gli appunti che l'autore prese nell'immediatezza degli eventi, accompagnati dalle mappe delle operazioni e da immagini inedite.
Gli sniper russi. Dalle origini alla guerra in Siria
Rocco Giammetta
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2019
pagine: 232
Il tiro di precisione nell'esercito russo vanta una lunga e gloriosa tradizione. Resa celebre dal film "Il nemico alle porte" e dal personaggio storico di Vasilij Zajcev la figura del tiratore scelto ha visto una costante evoluzione, dalle esperienze della Seconda Guerra Mondiale passando per l'Afghanistan e la Cecenia fino all'impiego attuale in Siria nella lotta al terrorismo. La trattazione storica trova il suo naturale completamento in un'analisi tecnica dell'evoluzione del fucile di precisione, del suo munizionamento e delle ottiche.
Da Hiroshima alle atomiche di legno. Le prime testate nucleari tattiche nell'Aeronautica Militare
Alberto Mario Carnevale, Eugenio Ferracin
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2025
pagine: 208
Nei cinque anni successivi ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, l'arma nucleare strategica garantì la supremazia degli Stati Uniti nell'equilibrio internazionale. La prima bomba atomica sovietica segnò la fine del monopolio nucleare americano e contribuì ad acuire la corsa agli armamenti nel periodo della Guerra fredda. Il "Sito Pluto" di Longare, poco fuori Vicenza, fu tra i primi depositi di stoccaggio. In questo contesto, strategie militari della Nato e scelte politiche delle nazioni che la costituivano, portarono alla decisione di schierare nel teatro europeo un sistema di difesa che comprendeva missili e velivoli dotati di armi nucleari, fra i quali gli Hercules nel Veneto e in Friuli, i cacciabombardieri per l'attacco nucleare Strike a Ghedi, Piacenza e Aviano. La recente desecretazione di documenti classificati, ne ha potuto ricostruire la genesi e chiarire vari aspetti. Ha altresì consentito di approfondire le tecniche realizzative e di sicurezza che hanno permesso il transito tecnologico dalla Little Boy - la bomba di Hiroshima - alla generazione delle "Atomiche di legno". Nel quadro internazionale l'Italia rivestì un ruolo da protagonista e, come dimostrato da carteggi di archivio, la classe politica del tempo condizionò il processo decisionale, mediando con riconosciuta diplomazia gli accordi con gli Stati Uniti in materia di armamento nucleare sul territorio italiano.
Perchè il mondo non esplose. 1947-1991: la Guerra Fredda. Protagonisti, date e luoghi in breve
Maurizio Struffi
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2025
pagine: 80
Un saggio agile e di facile lettura pensato per far comprendere, anche alle nuove generazioni, gli avvenimenti e i personaggi che caratterizzarono la Guerra fredda. Una cronologia dettagliata degli eventi e delle date più significative, per dare una risposta anche al titolo del libro, riflettendo sui molti eventi storici che, per un soffio, non portarono il mondo nel baratro del conflitto nucleare. Un'analisi storica che però arriva fino all'attualità del nuovo scontro fra la Russia di Putin e la NATO, già definito da alcuni come la nuova Guerra fredda, come descritto dall'autore nell'ultimo capitolo del libro, che prende proprio in esame differenze e similitudini fra la situazione attuale e quella passata
Quattro giorni a Kigali. Il 9° Col Moschin nell'inferno del Rwanda
Armando Micheli
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2024
pagine: 140
Massimo e Fabrizio, due Incursori del 9° Col Moschin, infiltrati a Kigali in due diversi momenti, si troveranno catapultati nell'inferno della guerra civile ruandese, costretti a percorrere le strade di Kigali, tra cataste di cadaveri, per recuperare dei connazionali nel bel mezzo di un genocidio. L'orrore, diverso da tutto quello sperimentato in precedenza in altre aree operative, e l'impossibilità di evitarlo, sono le ragioni che portano i due ragazzi a profonde riflessioni, tanto da mettere in dubbio molte delle loro certezze. L'autore, attraverso le esperienze dei due protagonisti, racconta la storia dell'operazione "Ippocampo Rwanda", che lo vide impegnato come operatore del 9° Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin". Il libro ripercorre cronologicamente gli avvenimenti dall'attentato al presidente ruandese fino all'allertamento e alla proiezione, da parte del Ministero della Difesa, di un nucleo di Forze Speciali da schierare nel paese africano. La missione si svolge in un clima di costante tensione, riservando colpi di scena che costringono gli Incursori ad ideare anche un ardito piano di esfiltrazione via terra dalla capitale ruandese.
Carri armati contro baionette. Alle origini della Seconda Guerra Mondiale. 1939: la battaglia di Nomonhan/Khalkhin-Gol
Basilio Di Martino, Paolo Pozzato
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2024
pagine: 288
Il 1° settembre del 1939 è stata davvero la data che ha dato inizio alla Seconda Guerra Mondiale? Quella che in apparenza può sembrare una provocazione, o una domanda retorica, è invece un invito ad ampliare gli orizzonti della nostra ricerca storica al di là dei confini europei, fino ad un remoto angolo della steppa mongolica dove un apparentemente insignificante incidente di frontiera si trasformò ben presto in una battaglia capace di porre i presupposti per il successivo scoppio del secondo conflitto mondiale. La battaglia di Khalkhin-Gol, come la chiamarono i sovietici, o di Nomonhan, come preferiscono ricordarla i giapponesi, ebbe infatti numerosi primati che troveranno poi ampio riscontro durante la Seconda Guerra Mondiale: il primo impiego a massa dei mezzi corazzati e blindati da parte sovietica; il loro utilizzo autonomo nell'ambito e nell'ottica della "battaglia profonda"; l'evoluzione dell'arma aerea nel confronto tra due potenze militari di recente industrializzazione, come l'Unione Sovietica e l'Impero del Sol Levante, con due diversi approcci al combattimento aereo; il confronto tra il soldato "tecnologico" del XX Secolo, che trova la sua espressione nella meccanizzazione del campo di battaglia, e il guerriero che, pur modernamente equipaggiato, trae la determinazione a battersi non dalla tecnologia, ma dalla sua forza di volontà sostenuta da un codice etico di antica tradizione. Al di là però dell'analisi militare degli avvenimenti risulta ancora più importante, e intrigante, la valutazione del loro peso politico e strategico. La vittoria conseguita da Zhukov sull'esercito giapponese del Kwantung rassicurò Stalin sul fatto che l'Estremo Oriente sovietico non correva più alcun pericolo di essere invaso. I vertici militari, più ancora che politici, del Giappone di Hirohito si convinsero invece che l'"opzione settentrionale" (o continentale), caldeggiata fino a quel momento negli ambienti dell'esercito, andava sostituita con l'"opzione meridionale" (o marittima), cara alla marina imperiale. Per Mosca il volgersi ad occidente avrebbe accelerato il confronto con la Germania hitleriana e con le sue mire espansionistiche; per Tokyo la via dell'oceano avrebbe portato all'inevitabile scontro con la gigantesca potenza industriale degli USA.
Africa orientale italiana: Cheren 1941. La battaglia per l'Impero
Alessandro Andò
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2023
pagine: 160
La battaglia di Cheren fu combattuta in Eritrea, tra il 1° febbraio e il 27 marzo del 1941, fra le forze italiane e l'esercito indo-britannico, l'Indian Army. Fu uno degli scontri più duri e sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale, con un'alta percentuale di caduti, feriti e dispersi, tanto che i numeri attualmente accreditati considerano le perdite italiane in circa 29.000 uomini sui 38.000 schierati. La battaglia campale fu combattuta sull'altopiano eritreo, ma più che una battaglia per la conquista di territorio fu una battaglia per il controllo del mare. Gli inglesi infatti si impegnarono a fondo per liberare da possibili minacce presenti e future il corridoio fra il Mar Rosso, il Canale di Suez e il Mar Mediterraneo; gli italiani, dal canto loro, erano decisi a mantenere la forte posizione acquisita in cinquant'anni di presenza nel Corno d'Africa. Tali motivazioni geopolitiche furono le cause scatenanti della Campagna d'Abissinia, di cui Cheren fu la principale battaglia, tanto da poterla definire, per parte italiana, la "Battaglia per l'Impero". Il libro inizialmente prende in esame la situazione geopolitica in Africa Orientale Italiana, proseguendo con l'analisi delle truppe schierate dai due contendenti, i sistemi logistici, gli armamenti e i mezzi impiegati, per poi descrivere in sequenza quasi giornaliera gli avvenimenti della battaglia. Chiude l'opera l'elenco dei nominativi e delle motivazioni delle 17 Medaglie d'Oro al Valor Militare concesse a Cheren.
1943 linea del Mareth. Bunker e battaglie in Tunisia
Alessandro Bernasconi
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2023
pagine: 304
Cosa successe dopo la battaglia di El Alamein? Nei sei mesi che trascorsero prima dell'inevitabile resa finale, il 12 maggio 1943, le truppe dell'Asse, tallonate dall'8a Armata britannica, riuscirono a trincerarsi lungo i 600 chilometri della linea fortificata del Mareth, la "Maginot del deserto". Il generale Montgomery, fiducioso di ottenere una rapida vittoria, si trovò a fronteggiare un'accanita resistenza che, grazie all'abile strategia difensiva messa in atto da Rommel, prima, e da Messe poi, riuscì a sostenere l'urto delle forze aglo-americane, superiori per uomini e mezzi. Questo libro affronta organicamente, grazie a inedite fonti d'archivio italiane, i combattimenti che videro protagonista la 1a Armata italiana, erede dell'Armata corazzata italo-tedesca (A.C.I.T.) che aveva pagato un così grande tributo di sangue a El Alamein. Attraverso fotografie, cartine e un'accurata ricostruzione storica il lettore potrà rivivere le fasi principali della battaglia che decise le sorti del conflitto in Nord Africa.
I carabinieri in Afghanistan. GIS, 1° Rgt. CC Par. «Tuscania», 7° Rgt. CC «Trentino-Alto Adige», 13° Rgt. CC « Friuli Venezia Giulia» e altre unità dell'Arma
Carmelo Burgio
Libro: Libro in brossura
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il 27 agosto 2021, con il decollo dell'ultimo C-130J che riportava a casa gli uomini della JETF e il Console Tommaso Claudi, si concludeva il ventennale impegno italiano in Afghanistan. Il ritiro del contingente internazionale, la debole resistenza delle forze governative afghane e il conseguente ritorno al potere dei talebani ha portato con sé molte domande sui risultati conseguiti dall'ISAF in quel teatro operativo. Al di là della facile retorica che ha animato la discussione sul tema afghano, l'autore prova a mettere ordine riportando dati, analisi e operazioni messe in campo nell'anno trascorso come comandante della CTAG-P. All'interno del Comando di questa Task Force multinazionale l'esperienza maturata dai baschi rossi e neri dell'Arma si rivelò determinate nell'addestramento dell'Afghan National Police. In un territorio martoriato da continui attentati e da bande armate capeggiate da locali "Signori della guerra" diveniva infatti fondamentale poter combinare capacità tipiche delle forze di polizia con le più moderne tecniche di Counter Insurgency e di addestramento militare. In quest'ottica i Carabinieri dimostrarono le loro capacità anche in ambito operativo, attraverso le indagini volte a sgominare le cellule terroristiche infiltrate nelle Forze Armate afghane e le missioni degli uomini del GIS operanti nella celebre Task Force 45. Un impegno dunque completo e complesso quello dell'Arma in Afghanistan, che porterà i suoi operativi ad essere tra gli ultimi ad abbandonare questa terra tormentata; un impegno che rivivremo anche attraverso il resoconto in presa diretta del capitano Del Basso, a capo del reparto destinato alla difesa dell'Ambasciata italiana, che ci trasporterà nella realtà di quegli ultimi giorni a Kabul. Prefazione di Marco Bertolini.
La guerra in Jugoslavia. Un'analisi storica ed economica
Cesare Basilico
Libro: Copertina morbida
editore: Itinera Progetti
anno edizione: 2022
pagine: 112
Trent'anni fa in Jugoslavia scoppiava quello che per molti anni sarebbe stato l'ultimo grande conflitto europeo prima dell'attuale guerra fra Russia e Ucraina. Ma quali furono le cause di questa terribile carneficina al di là delle motivazione etniche e religiose che fomentarono il conflitto? Cesare Basilico analizza le motivazioni geopolitiche, storiche ed economiche che portarono alla deflagrazione dell'ex Jugoslavia di Tito e alla nascita degli Stati nazionali che oggi conosciamo, ponendo l'accento anche sulle figure politiche e militari che ne furono protagoniste. Ne risulta un quadro che aiuta a fare chiarezza sulle motivazioni che spesso stanno alla base di molte guerre, fra ingerenze politiche e interessi economici nati, sul finire della Guerra Fredda, sulle spoglie di una nazione in disgregazione.

