Arti, cinema e spettacolo
La memoria dell'industria. Patrimoni della produzione nella provincia di Rieti
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2021
pagine: 237
Nel territorio della Provincia di Rieti sono sempre più numerosi gli elementi della storia industriale che occorre portare all'attenzione della gestione e della pianificazione. Si tratta di realtà produttive che, dopo un secolare ciclo di vita, hanno perso la loro funzionalità e inducono a un confronto con gli spazi, i territori e i paesaggi del lavoro. L'industria si è insediata in prossimità delle risorse di materiali, energia e mano d'opera e i fiumi del Reatino hanno subito, per lo sfruttamento antropico antico e recente, importanti modificazioni, che costituiscono i caratteri più imponenti del paesaggio contemporaneo. Nei Comuni della Provincia troviamo produzioni ancora vitali accanto a impianti dismessi e abbandonati, imprese innovative e comparti storicizzati. Da qui l'esigenza di procedere a un inventario. Il volume da un lato si propone di ripercorrere le principali vicende imprenditoriali della prima industrializzazione della Provincia; dall'altro, segue un approccio contemporaneo alla visione dei territori postindustriali, confrontandosi con i luoghi ancora interessati dalla produzione e con quelli di antico e perdurante impianto rurale, per tracciarne storia e prospettive con l'obiettivo di una gestione sostenibile delle risorse e del territorio.
Campus Firenze. Un progetto di Ipostudio
Marco Mulazzani
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2021
pagine: 96
Dal progetto alla costruzione: la casa dello studente dell'Università di Firenze, un'architettura di qualità come primo passo per favorire il diritto allo studio. Corredato da tutti gli elaborati grafici che consentono di comprendere la concezione architettonica e strutturale dell'edificio, nonché da un'ampia selezione di fotografie scattate da Pietro Savorelli, il libro di Marco Mulazzani presenta una delle opere più impegnative realizzate dallo studio fiorentino Ipostudio, il Campus Firenze. Commissionato dall'Università di Firenze nel 2015, su un superficie di 12.800 mq, il complesso ospita le residenze per gli studenti dell'Ateneo. Come spiega Marco Mulazzani, si tratta di un intervento inusuale, suscettibile di venire preso a modello per i sempre più urgenti interventi che si dovrebbero realizzare in Italia per favorire il diritto allo studio. Anche da questo punto di vista è significativo il fatto che i progettisti fiorentini avendo suddiviso il complesso in due separati corpi di fabbrica abbiano inserito tra di essi un nuovo spazio pubblico e abbiano concepito i volumi utilizzando un linguaggio essenziale, senza però dimenticare come in questo settore , pur trascurato della produzione architettonica, la cultura progettuale italiana abbia saputo produrre modelli innovativi e universalmente riconosciuti.
Il richiamo dell'ombra. Il cinema e l'altro volto del visibile
Antonio Costa
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 180
Perché il richiamo dell'ombra, quando tutti sanno che i momenti di massima fortuna del cinema sono legati al sex appeal degli interpreti, al fascino radioso di corpi e volti? Negli ultimi trent'anni numerosi filosofi, storici, teorici dell'arte e del cinema si sono occupati del tema dell'ombra. Questo libro ci invita a compiere un viaggio che comincia a Cape Cod, Massachusetts, dove il mito della caverna di Platone incontra la pittura di Hopper e il cinema sperimentale di Gustav Deutsch, e si conclude nella grotta Chauvet, dove Werner Herzog rievoca le origini della pittura e ci mostra Fred Astaire che balla con la sua ombra. Il saggio procede per accostamenti e intersezioni, tra cinema, letteratura e arti visive, tra Ombra di E. A. Poe, Faust di Murnau e Fantasia di W. Disney, tra le ombre di Peter Schlemihl, di Peter Pan e di Pinocchio, tra Antonioni, Lars von Trier, Deleuze, Tanizaki e il cinema di Ozu, tra le piazze deserte di Giorgio de Chirico e le video-installazioni di William Kentridge. Specifici approfondimenti sono dedicati a due momenti irripetibili della storia del cinema: l'espressionismo, quando le ombre di Caligari, Nosferatu e il Kammerspielfilm coniugavano «urlo e geometria», e l'età del noir americano in cui grandi direttori della fotografia sapevano agitare le ombre più inquietanti dello spazio metropolitano esaltando, al tempo stesso, tutto il fulgore delle star.
Via Dante a Milano. Una strada e la sua architettura nella città europea del XIX secolo
Pierfrancesco Sacerdoti
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2021
pagine: 368
Nella seconda metà dell'Ottocento le città europee sono investite da radicali cambiamenti legati al nuovo assetto economico e sociale, segnato dall'ascesa della borghesia. Il modello più influente è la Parigi di Haussmann, ma si guarda anche a Vienna, a Budapest e alle città tedesche. La cultura dei progettisti è nutrita da repertori e manuali, che veicolano gli esempi dell'architettura storica e le nuove tecnologie. A Milano gli architetti si formano all'accademia di Brera e alla sezione di architettura del futuro Politecnico: in entrambe domina la figura di Camillo Boito, che mette in primo piano la questione dello stile nazionale. Dopo la realizzazione della nuova piazza del Duomo e della Galleria Vittorio Emanuele II, le trasformazioni del centro investono l'asse del Sempione, definito in età napoleonica ma ancora incompleto. La rapida espansione della città e la scelta di collegare il Duomo con il Castello Sforzesco, restaurato e destinato a prestigiose istituzioni culturali, sono le premesse per il progetto realizzato, parte del piano regolatore di Cesare Beruto (1889). Insieme a piazza Cordusio, al Foro Bonaparte e al Parco Sempione, via Dante dà forma alla sequenza di spazi urbani più riuscita e significativa della Milano ottocentesca. La nuova via è campione significativo della concezione architettonica della strada europea a fine Ottocento, sia per le norme che mirano a un risultato unitario, sia per la qualità degli edifici, progettati da alcuni dei migliori professionisti dell'epoca. Il volume indaga la storia di via Dante e le ragioni della sua qualità architettonica: un'esperienza densa di insegnamenti su come fare città.
Semplicemente Slash
Massimiliano Mingoia
Libro
editore: Officina di Hank
anno edizione: 2021
pagine: 320
Saul Hudson, semplicemente Slash, è uno dei chitarristi più amati al mondo. È l'ultimo guitar hero della sua generazione. Questo libro racconta la sua storia umana e artistica, dall'infanzia in Inghilterra fino alla storica reunion dei Guns N' Roses, passando per la gloria raggiunta con i Gunners negli anni Ottanta e Novanta, le avventure con Slash's Snakepit e Velvet Revolver e la carriera solista con Myles Kennedy e i Conspirators. E poi la dipendenza da droga e alcol, la ritrovata sobrietà, la passione per le donne e i serpenti, l'amore per i figli London e Cash, il rapporto con Axl Rose. Un'epopea musicale e personale che ha portato la rockstar con il cilindro alle vette della notorietà. Cinquant'anni vissuti pericolosamente. Sempre in nome del rock. Sempre con una chitarra al fianco.
Leonardo da Vinci e l'Accademia di Brera
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2021
pagine: 224
Il volume documenta sia il ruolo della prestigiosa Accademia milanese nella riscoperta e nella diffusione delle opere dell'artista dagli inizi dell'Ottocento, sia il riferimento costante nella didattica ai principi artistici ormai diffusi dalle edizioni del Trattato della Pittura. Attraverso la figura centrale di Giuseppe Bossi e alcune opere a lui appartenute furono divulgati il celebre Autoritratto e l'Uomo vitruviano, copiato, tra gli altri, da Andrea Appiani con un disegno che si è rivelato una scoperta importante per la tecnica di realizzazione, e si aprì un ampio dibattito su Vitruvio e il suo canone proporzionale. Dalla riproduzione incisa delle più famose opere vinciane ai disegni che ne rivelano l'influenza, dalla tutela del Cenacolo, cui l'Accademia ha sovrinteso fino al 1882, alla partecipazione agli eventi celebrativi del 1872 e alla nuova immagine di Leonardo formatasi nel secondo Ottocento e che ha caratterizzato anche il primo Novecento, il volume corre fino alla contemporaneità, lungo il tempo e le categorie interpretative con cui l'artista è stato recepito. Una particolare attenzione alle tecniche e ai materiali, ha consentito nuove scoperte e precisazioni che si riverberano sui due più noti disegni originali di Leonardo, chiarendo passaggi fondamentali della loro ‘vita milanese'. I saggi specialistici sono tuttavia rivolti anche a chi voglia riscoprire una parte importante della storia di Milano, della sua Accademia e delle raccolte di soggetto vinciano che ancora conserva. Idee e opere che identificano l'Istituzione braidense vengono infine indagate e mostrate nell'intento di far rivivere della pittura e dell'arte "li suoi scientifici e veri principi" (Leonardo da Vinci, Libro di pittura).
Gaudenzio Ferrari. I cartoni della Pinacoteca Albertina
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 160
Il volume presenta i cartoni cinquecenteschi di Gaudenzio Ferrari e della sua scuola, preziosa collezione giunta alla Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Torino nel 1832 grazie alla donazione del re Carlo Alberto di Savoia. Si tratta di una raccolta di cinquantanove disegni preparatori, alcuni di notevoli dimensioni, che si riferiscono per lo più a importanti dipinti di Gaudenzio Ferrari, Bernadino Lanino, Gerolamo Giovenone e Giuseppe Giovenone il Giovane. Una collezione di cartoni unica al mondo, che si è conservata per secoli nonostante la sua fragilità e che ci consente di entrare nelle botteghe del XVI secolo per scoprire come avveniva l'educazione artistica nel Rinascimento, prima della nascita delle moderne Accademie di Belle Arti. Il volume, corredato di un saggio storico di Giovanni Testori e di saggi inediti di Andreina Griseri e di Simone Baiocco, riempie gli occhi di bellezza con le immagini fotografiche in grande formato di tutti i 59 disegni, per la prima volta pubblicate in alta risoluzione.
Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 176
Realizzato in occasione della mostra che il Castello di Milano organizza per celebrare i 500 anni dalla morte di Raffaello, il volume presenta i risultati di alcune indagini sulla storia delle raccolte civiche milanesi e sulla figura di Giuseppe Bossi nel quadro di uno studio dedicato alla sua produzione come artista e collezionista di opere d’arte ispirate alle invenzioni dell’urbinate. Il tema dell’interesse per Raffaello da parte degli artisti e nel collezionismo a Milano tra fine Sette e inizio Ottocento, è delineato attraverso un focus sul nucleo di disegni di Giuseppe Bossi conservati al Castello e una serie di maioliche del Cinquecento a lui appartenute, dove l’impronta del maestro del Rinascimento è ben riconoscibile attraverso il confronto con i modelli a stampa che Marcantonio Raimondi ha realizzato a bulino a partire dai suoi disegni nell’ambito di uno straordinario sodalizio con l’incisore che Raffaello aveva promosso per diffondere le proprie creazioni. Dopo un periodo trascorso a Roma a disegnare copie dal vero dagli affreschi delle stanze vaticane, Bossi ha elaborato nella sua fase matura una personale lettura delle idee raffaellesche, trasponendole in opere di nuova creazione, secondo un codice stilistico e con uno spirito a tratti di grande modernità.
La forma del tempo
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 144
Il catalogo della mostra realizzata al Museo Poldi Pezzoli di Milano è il risultato di un prestigioso progetto di ricerca incentrato sul rapporto dell’Uomo col Tempo nella filosofia, nella scienza e nell’arte, dall’antichità alle soglie dell’età moderna mettendo in relazione l’iconografia del tempo con l’avanzamento tecnologico nella sua misurazione. Attraverso un percorso cronologico, dall’orologio solare a quello meccanico, dall’iconografia antica a quella rinascimentale, sono rappresentati preziosi orologi notturni italiani del Seicento in maggior parte provenienti da collezioni private, due orologi notturni del Museo Poldi Pezzoli, uno di Giovan Pietro Callin e l’altro di Wendelinus Hessler, l’originale contributo che l’Italia ha dato all’orologeria. Il volume intende dimostrare che se l’iconografia del Tempo nell’Umanesimo e nel Rinascimento si sviluppa a partire dalla filosofia e dalla letteratura, l’eccezionale fiorire di nuove iconografie che sbocciano nell’epoca Barocca è anche legata alla diffusione degli orologi come oggetti privati e come novità tecnologica che trasformò radicalmente la vita e le abitudini umane.
G.L. Bonelli. Tex sono io!
Gianni Bono
Libro: Libro rilegato
editore: Sergio Bonelli Editore
anno edizione: 2021
pagine: 368
«Non capitava spesso e non succedeva con tutti ma, a volte, Gianluigi Bonelli raccontava di sé. Di come Tex, il suo figlio letterario prediletto, avesse finito per somigliargli. O viceversa. Ho raccolto e messo da parte per anni notizie e aneddoti che ha voluto regalarmi e li ho tessuti in un dialogo senza soluzione di continuità tra vero e verosimile. Chi lo ha conosciuto o ci ha vissuto accanto, leggendo queste pagine, ha ammesso non senza sorpresa: "Sì, lo riconosco, è lui". Come autore, questa enorme soddisfazione oggi la posso condividere con i lettori. Ecco due o tre cose che so su G.L. Bonelli.»
I sintomi dello spazio. Corpo architettura città
Federico De Matteis
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 156
La descrizione dello spazio architettonico e della città passa, di norma, attraverso una pratica di elencazione delle sue parti costitutive, ponendo dunque al centro dell'osservazione la dimensione materiale degli oggetti alle varie scale. Attraverso quelli che vengono comunemente considerati gli strumenti propri della disciplina, ovvero le tecniche del disegno geometrico misurato, si possono produrre rappresentazioni esatte e altamente attendibili della consistenza fisica degli oggetti architettonici. Tuttavia, questa pratica fondata nella radice della cultura moderna risulta sostanzialmente incapace di cogliere l'eccedenza cognitivamente impenetrabile dello spazio vissuto e dell'esperienza che ne fa il soggetto. Questo volume, dunque, illustra tale dimensione non misurabile attraverso la descrizione incentrata sull'esperienza diretta del soggetto che abita lo spazio. A questo scopo, il testo deriva le sue basi teoriche dall'estetica fenomenologica contemporanea, che considera il corpo vissuto quale cassa di risonanza dell'ambiente e dello spazio costruito.
Conversazioni sull'architettura. Selezione e presentazione di alcuni «Entretiens»
Eugène Emmanuel Viollet-Le-Duc
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 216
Viollet-le-Duc alla fine del 1863 fu nominato, con sorpresa di tutti perché considerato un antiaccademico, professore di Storia dell’arte e di Estetica all’École des Beaux-Arts di Parigi. La sua carriera fu brevissima: il 26 marzo 1864 dovette abbandonare la scuola per l’opposizione del corpo docente. Ritenne però di dover scrivere e pubblicare tutte le lezioni in programma: nacquero così gli Entretiens, conversazioni sull’architettura. Opera teorica fondamentale di Viollet-le-Duc, è il vigoroso tentativo di un bilancio delle conoscenze e dei compiti dell’architetto, condotto attraverso un excursus sul configurarsi della sua figura e dei suoi campi di intervento. Excursus arricchito dalla sua straordinaria conoscenza storica, da una chiarezza razionale di espressione, dall’importanza data alle questioni costruttive in architettura, e al rapporto storia/teoria progettuale, in cui la prima non aveva valore solo illustrativo, ma contribuiva a definire in termini di corrispondenza alle condizioni sociali date il contributo dell’architettura alla vita umana associata. La selezione di Entretiens che qui si propone comprende quelli ove con più chiarezza e continuità teorica sono svolte le questioni centrali della teoria dell’architettura di Viollet-le-Duc.

