Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)

Di giorno docente presso la Facoltà di Lettere della sua città, di sera avido lettore delle opere dei grandi esistenzialisti francesi, il protagonista si ritrova, alla soglia dei quarant’anni, a condurre una vita consacrata esclusivamente all’Arte e alla Letteratura, in compagnia di qualche sigaro e di un buon bicchiere di vino. Dedito a incarnare le proprie passioni, ripudia ogni tipo di materialismo e tende ad astrarre tutto ciò che lo circonda, arrivando a idealizzare la sua stessa esistenza. Un evento drammatico e inaspettato, tuttavia, lo costringe a mettere in discussione il suo modo di vivere e a combattere le chimere che da anni infestano le stanze della sua fantasia. La forza della realtà irrompe così nel suo universo utopico insieme a Danae, una ragazza dai capelli leggeri come un’onda, che attende di scorgere tutti i giorni dalle finestre del proprio salone.

Due donne. Due epoche. Una nel nostro presente in cui un'intera popolazione in Italia, ancora incredula, si trova a vivere un'inedita vita, quella dell'inizio della pandemia da Covid-19; l'altra, traslata in un futuro lontano di trent'anni, in cui sembrano cambiate molte cose nell'immutabilità di altre. Un breve racconto sotto forma di Diario narra di atmosfere tutte occidentali, di sentimenti e valori messi in crisi da un ignoto nemico, talmente invisibile da sottovalutare la gravità degli eventi. Sarà però la natura circostante a far riflettere, a rimandare l'attenzione a valori perduti forieri di nuove sorti magnifiche e progressive. Un racconto armonizzato e arricchito da narrazioni sotto forma di illustrazioni, in bianco e nero o a colori, che compongono un variegato arazzo in cui si amalgama fantasia artistica e immaginazione personale nell'elaborazione degli eventi tragici.

Uno spaccato di vita di un uomo maturo coinvolto in una controversa e intimamente travagliata situazione sentimentale platonica, da cui emerge il suo carattere e la sua personalità, con qualche nota autobiografica.

Sette racconti ognuno dei quali è un universo concentrato, un momento in cui tutto accade, che duri un secondo o sia proiettato all’infinito, e i colori che ne scandiscono titoli e contenuti non ne sono un semplice per quanto suggestivo sfondo, ma l’essenza stessa. Identificazione assoluta, perché a ciascuno di quei momenti non potrebbe abbinarsi un colore diverso. Sono una cosa sola, la loro essenza coincide. Impossibile non immaginare gialla-arancione la luce di un pomeriggio di settembre, e non può che essere verde il colore dell’inverno, nonostante la nudità degli alberi, se la casetta nel parco, meta della passeggiata mattutina, è ancora lì a riaprire un vecchio scrigno di cose preziose. È del colore delle violette l’armonia siderale che unisce gli spazi tra le stelle e il letto di una ragazza che indugia nel dormiveglia. Blu il mantello sulle spalle nude della regina d’Africa, come il colore della goccia che cadendo guarisce le aride crepe della terra. E tanti altri colori ci sono, e miriadi di tonalità...