Storia dell'arte: stili artistici
La circolazione della scultura lignea barocca nel Mediterraneo. Napoli, la Puglia e la Spagna. Una indagine comparata sul ruolo delle botteghe: Nicola Salzillo
Isabella Di Liddo
Libro: Copertina rigida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2008
pagine: 465
Il presente studio sulla circolazione della scultura in legno in età barocca tra Napoli e la Spagna mira a mettere in luce l'intenso scambio di opere d'arte nel Mediterraneo occidentale attraverso i Porti di Napoli, della Puglia, di Genova, di Cagliari e della Spagna. Dall'indagine comparata delle fonti scritte e iconografiche è emerso il ruolo determinante della committenza spagnola: da quella vicereale, nobile ed ecclesiastica, alle confraternite. È apparsa sempre più l'importanza dell'apporto dato dalle botteghe napoletane allo sviluppo della statuaria lignea del Sei-Settecento in Spagna, sebbene non fu solo un fenomeno di importazione ma di proficuo e reciproco scambio. Da questo studio comparato è emersa la figura di Nicola Salzillo e la sua effettiva presenza presso la bottega a Napoli di Aniello Perrone dal 1687 al 1697, con gli altri allievi Pietro e Gaetano Patalano. Da centinaia di volumi (1687-1697) consultati presso l'Archivio Storico del Banco di Napoli ben 40 documenti trascritti sono relativi a scultori del legno; è stato possibile quindi realizzare il Catalogo delle opere di Nicola Salzillo tra Santa Maria Capua Vetere e la Spagna e alcuni "corpus" di opere di artisti (Domenico De Simone, Vincenzo Ardia, Gaetano e Pietro Patalano) facenti parte della bottega di Aniello e Michele Perrone citati dal De Dominici e di altri operosi all'epoca. Molto più noti sono gli artisti napoletani Nicola Fumo e Giacomo Colombo, a cui viene dedicato un paragrafo relativo alle opere in Spagna.
Théophile-Alexandre Steinlen. Chronist des Fin de siècle. Chroniqueur d'une fin de siècle. Ediz. francese e tedesca
Rudolf Velhagen, Sylvie Gonzalez
Libro: Libro rilegato
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2008
pagine: 228
Dalla bottega al Palazzo. Committenza, collezionismo e mercato dell'arte nella Roma del primo Seicento. Le famiglie massimo, Altemps, Naro e Colonna
Fausto Nicolai
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2008
pagine: 416
Il fiorire degli studi sul mecenatismo romano del XVII secolo ha evidenziato la complessità dei fenomeni legati alla pratica collezionistica e all'attività di promozione artistica di cui furono protagonisti gli esponenti dei più illustri casati nobiliari dell'epoca. In questo volume si affrontano i temi del collezionismo e della committenza nella Roma del primo Seicento attraverso le esperienze delle famiglie Massimo, Altemps, Naro e Colonna. Lo studio condotto negli archivi delle quattro famiglie, in certi casi privati e di difficile consultazione, ha permesso la raccolta di una notevole quantità di nuove ed inedite informazioni grazie alle quali è stato possibile rivedere attribuzioni, precisare tempi e modalità delle commissioni o degli acquisti di quadri, seguire lo sviluppo e l'allestimento delle collezioni all'interno dei loro contesti d'appartenenza. La ricerca offre una panoramica sulla situazione del mercato artistico romano dei primi decenni del Seicento, con diverse scoperte sull'attività di alcuni rivenditori di dipinti finora ignorati dagli studi.
Steinlen, pour l'amour des chats
Carolina Leite
Libro
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2007
pagine: 20
Abecedario pittorico
Federico Zeri
Libro: Libro rilegato
editore: Longanesi
anno edizione: 2007
pagine: 296
Dal "Compianto sul Cristo morto" di Giotto al "Tondo Doni" di Michelangelo, dalla "Vocazione di san Matteo" di Caravaggio alla "Danza" di Matisse, dallo "Sposalizio della Vergine" di Perugino alle "Muse inquietanti" di De Chirico, Federico Zeri spiega, con tono affabile e diretto, l'origine, il significato e l'influenza di quasi cinquanta capolavori della storia dell'arte dal Trecento al Novecento. Sono, in un certo senso, "ritratti" di un quadro e dell'artista che lo dipinse.
Giorgione
Angelo Conti
Libro: Libro rilegato
editore: Città del silenzio
anno edizione: 2007
pagine: 184
Alla fine dell'Ottocento, intorno al nome di Giorgione, si profilano due indirizzi critici, che rinviano a modi antitetici di affrontare la critica d'arte: l'uno, fondato sulla ricerca storica e sul metodo scientifico, l'altro, che punta a cogliere e decifrare il nucleo ideale dell'opera artistica, riportando nell'ekphrasis l'equivalente verbale dell'emozione visiva. Angelo Conti si confronta con entrambe le prospettive, ma sceglie la seconda, nell'intento di andare oltre la storia dell'arte e di attingere al piano della riflessione estetica. Guardando a Schopenhauer e a Pater, a Ruskin e ai preraffaeliti inglesi, Conti suggerisce un approccio nuovo alla lettura della produzione giorgionesca, ponendosi in aperta polemica nei confronti della critica storico-erudita di matrice accademica e dell'arte contemporanea, ai cui modelli contrappone la lezione greca e rinascimentale. Pubblicato per la prima volta nel 1894, il "Giorgione" di Angelo Conti è un testo classico dell'estetismo italiano.
L'enigma di Piero. L'ultimo bizantino e la crociata fantasma nella rivelazione di un grande quadro
Silvia Ronchey
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: XIII-539
A Urbino nella Galleria nazionale c'è un dipinto misterioso, la "Flagellazione" di Piero della Francesca, di cui s'ignora la committenza, la data precisa, il significato. A partire da questo enigma Silvia Ronchey ha scritto una vera e propria detective story, piena di colpi di scena. Protagonisti? Papi, cardinali, agenti segreti, torbidi signori rinascimentali, spie russe, grandi pittori e, come un ragno al centro della tela, il genio politico dell'ultimo grande bizantino, Bessarione. La teoria suggestiva che emerge da queste pagine rimanda a un evento che, come un 11 settembre immensamente più devastante, ha sancito lo scontro di civiltà tra Cristianesimo e Islam: la caduta di Costantinopoli in mano ai turchi nel 1453.
Théophile-Alexandre Steinlen 1859-1923. Catalogo della mostra (Bellinzona, 1 aprile-1 luglio 2007)
Libro: Libro in brossura
editore: Pagine d'Arte
anno edizione: 2007
pagine: 194
"Su carta, fra le pagine dei libri, sfogliando le riviste, si legge il racconto illustrato di Steinlen nelle sue pieghe straordinarie, nella sua trasformazione, nel suo tocco leggero e grave, articolato con misura. Il suo discorso è costruito su dualità forti che ne rafforzano la struttura dove si attua la netta contrapposizione fra gioia e dolore: la violenza e la miseria da un lato, la pace e la felicità dall'altro. Dualità forti, riprese sul piano stilistico nell'alternanza fra incisione e litografia, su quello editoriale fra i diversi livelli della divulgazione del discorso figurativo e infine, per quanto riguarda l'argomento, nello spostamento fra la gioia semplice delle canzoni di quartiere all'incomprensibile tragedia della guerra, stemperata nel paesaggio e addolcita dalla presenza amica dei gatti fra le mura di casa, in silenzio. Si legge fra le righe: etica rima con poetica, poetica del sentimento umano, costruita da Steinlen nel segno della solidarietà, della fedeltà assoluta alle figure senza destino che passano attraverso le sue pagine illustrate per corrispondenza simbolica e si trovano per affinità, vagabonde, vicine al nostro cuore. Figure senza tempo di reduci e vagabondi che raccontano al nostro sguardo storie di vite perse, spente nel sole dei morenti." (Matteo Bianchi)
Vincent a Theo. Van Gogh in parole e colori
Alessandro Rovetta
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2007
pagine: 100
Alessandro Rovetta (1956) è professore associato di Storia della critica d'arte presso l'Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Storia dell'architettura, e consulente scientifico della Pinacoteca Ambrosiana. Le sue ricerche sono rivolte all'iconografia urbana medioevale, alla trattatistica e all'architettura rinascimentale, alla letteratura artistica in età moderna e contemporanea. Un tentativo di immedesimazione nel percorso umano di Vincent Van Gogh, trascorrendo dall'intenso carteggio col fratello Theo alle sue tele, così cariche di colore e di anelito al vero. La scelta e la comparazione dei testi e dei dipinti è solo suggestiva di un incontro personale che si distende, leggendo e osservando, nel folgorante accadimento espressivo di uno dei più grandi interpreti della modernità.