Lubrina Bramani Editore: Varia
Riprendendo il cammino
Paolo G. Trezzi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 40
"La poesia di Paolo Trezzi, è un dialogo che nasce dal profondo, dialogo con se stesso ma anche con il mondo esterno. Nelle poesie dell'autore possiamo incontrare i suoi ricordi di quand'era bambino e riflessioni su tematiche esistenziali riguardanti l'anima, la natura, l'assoluto." (Francesca Alessi)
Gavril. Ladro di sogni
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 128
"All'inizio c'era l'immagine. Poi venne la parola. Così, richiamando altri incipit famosi, potrebbe intitolarsi questo esperimento di scrittura, certamente non nuovo, che ha voluto quest'anno proporre un itinerario particolare: andare dalle immagini alle parole, dall'arte e dalle sue trame al discorso e alle sue regole. La scrittura come ponte tra l'immagine e la parola. Come se ci fosse differenza. Come se non sapessimo che le parole sono già immagini. Come se ci si potesse dimenticare che all'origine delle parole stanno quelle immagini venute dalla sacra preistoria a incantarci, senza perciò smettere di interrogarci sul mistero del loro significato. Ecco, proprio questo è lo spazio che abbiamo deciso di frequentare nel laboratorio di quest'anno dove abbiamo provato a far diventare parole alcune immagini, più o meno famose, più o meno familiari, che la storia dell'arte ci ha insegnato a osservare come segni luminosi di un'epoca, di un periodo, di una storia." (Alessandra Pozzi)
Di luce riflessa. Storie di luna
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 144
"Noi l'abbiamo sfidata la luna, per farla rivivere, abbiamo deciso di misurarci con un tema retoricamente molto abusato proprio perché praticando il rischio del massimamente già-visto, già-letto, già-scritto, dandoci cioè una regola ardua, potessimo percorrere al meglio il nostro gesto di amore. Verso chi? Ma verso noi stessi, è evidente: scriviamo sempre per noi stessi, al più permettiamo ad altri di leggerci in questa azione che ci svela e ci mette alla prova. Al nostro lettore che si accinge a gustare le parole nere sul bianco chiediamo di sapere guardare oltre per vedere anche la bellezza che c'é in questo nostro esserci ritrovati per tanto tempo a scrivere, a leggere, a intessere trame di vita. Il nostro progetto l'abbiamo portato a termine: perfino della luna abbiamo detto parole nuove, vincendo la sfida e consegnando a chi ci leggerà, insieme alle storie, il nostro gesto di stare chini sulla pagina a fare segni, tentando così di decifrare il mondo. In quella sfida 'al labirinto', come la chiamava Calvino, da cui siamo usciti vittoriosi, non tanto perché ne abbiamo estratto denari e pietre preziose ma perché ne abbiamo cavato un modo decente di stare nel mondo. Scrivendone"
15:15 questa è una rapina
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 104
"Di nuovo il Progetto Giovani di Albino mi ha affidato il compito di fare scrivere i ragazzi. Mica facile, penso. Perché voglio evitare un doppione dello scorso anno. Perché non mi interessa fare un intervento calligrafico e stilistico né tantomeno proporre in sede extrascolastica le dinamiche già presenti nella scuola. So benissimo che la scrittura ha bisogno di tempo, è una coltivazione paziente quasi come la semina di un giardino e l'attesa dei fiori: i ragazzi non amano i tempi lunghi né l'applicazione troppo insistita. Vivono nella fretta e nell'impazienza, oggi più che mai. E allora decido un'altra strategia: questa volta la scrittura deve trovare la sua voce non tanto nella forza del singolo testo quanto nel fatto che ciascuno sia una modulazione dentro una "lunghezza d'onda collettiva" (rubando l'espressione a chi di scritture giovanili si intende): ho tra le mani un patrimonio straordinario, la curiosità di ragazzi che decidono di dedicare il loro tempo a una operazione controcorrente come la scrittura e il primo obiettivo è far provare a loro che cosa succede quando si scrive e per di più quando si scrive insieme-a, insieme a me e insieme agli amici." (A. Pozzi)
Scribo ergo sum. I racconti degli studenti
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 232
"Scribo ergo sum" è un concorso di scrittura creativa proposto a partire dal 2009 da Agoràsarpi con l'intento di offrire ai ragazzi occasioni di espressione e formazione complementari a quella meramente scolastica, ma anche concrete opportunità di restituire al territorio il proprio successo formativo. Infatti di successo formativo non è corretto parlare se non contempla l'apertura verso l'esterno e se le risorse intellettuali costituite dai ragazzi restano confinate all'interno delle mura scolastiche in cui si formano. Il concorso, quest'anno più che mai, risponde all'istanza con questa pubblicazione che raccoglie tutti i racconti presentati nei tre anni e diventa testimonianza fruibile all'esterno (...).
Il galateo dei teatri di Gaetano Savonarola
Marco Sirtori
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 136
"Come si comportavano realmente gli Italiani a teatro nell'epoca d'oro del melodramma, tra Sette e Ottocento? Dalle testimonianze dirette e indirette dei viaggiatori stranieri, che visitano i nostri teatri come tappe del Grand Tour e rielaborano le loro esperienze del mondo operistico italiano in resoconti di viaggio o in romanzi e racconti, emerge l'immagine di un pubblico rumoroso, distratto e poco rispettoso verso gli artisti. Al Teatro San Carlo di Napoli Charles Burney lamenta di non 'udire distintamente né le voci né gli strumenti' a causa del chiasso generale. Lady Morgan, affascinata dalla grazia delle belle dame milanesi, 'così parigine nell'abbigliamento', non manca di sottolinearne il carattere indolente: poco attente, come sono, a quanto avviene sulla scena, s'assopiscono nella superficiale conversazione salottiera dei palchetti e dei foyer. Gli stranieri guardano il pubblico con occhio severo e condizionato dalla loro visione della vita teatrale, da preconcetti e pregiudizi che portano con sé dalla madrepatria." (Dalla prefazione).
Storie di vetro
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 64
"Mi piacerebbe non prendere la parola al loro posto. E quando scrivo "loro" nomino i giovani, etichetta di una categoria sfuggente, di un fantasma che inseguiamo non fosse altro perché abita il nostro presente e incarna il nostro futuro. Mi piacerebbe sostenere, da qui, da un laboratorio di scrittura, la loro battaglia verso la costruzione di un'identità che di questi tempi si fa sempre più difficile. Ma so poi che da adulto ne parlo, ne scrivo e che così deve essere. Vorrei allora raccontare, e qui mi è più facile, in poche note ciò che è successo. Ci siamo trovati in una stanza per scrivere. E da subito, guardandoci in faccia, ci siamo detti che almeno una passione l'avevamo, la lettura, e un'altra ancora, ma più difficile da costruire, la volevamo far nostra, la scrittura. Io ho presentato una valigia con degli attrezzi: manuali di istruzioni per l'uso e incoraggiamento costruito nella pratica di una lettura fatta insieme, in presenza di un lettore "certificato" e di altri resi complici dal patto di un laboratorio di scrittura." (dalla prefazione di Alessandra Pozzi)
Passioni. Oltre la caccia. Amici si raccontano. Volume 2
Libro: Copertina rigida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 232
"Dopo il successo della prima edizione di "Passioni" (il volume, appunto arricchito di preziosi dipinti del vulcanico Piero), eccolo pronto a sfornarne un secondo, che raccoglie le emozioni, gli stati d'animo, i sogni di un nutrito gruppo di amici, tutti affratellati dal "morbo di Diana". Si tratta, per chi non lo sapesse, di una malattia, ahinoi sempre più rara, in compenso inguaribile, che rende gli uomini (e le donne) che la contraggono, al tempo infinitamente vecchi ed eternamente giovani. Noi, poveri, fortunati ammalati di caccia, siamo fatti così: portatori di una sapienza antica e animati da un vitalismo che mai si spegne..." (Felice Modica)
Tesoro di bimba
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2010
pagine: 106
Che scrivere sia riscrivere un po' lo si sapeva già. E anche che sia un progressivo e alternato movimento di allontanamento e di avvicinamento. Come con uno zoom. Ci si avvicina all'oggetto, lo si guarda, ci si allontana e si scrive, dopo avere visto, pensato, sentito, immaginato. Ogni scrittura è dunque una trascrizione di realtà fatta da un soggetto che ne costituisce il punto di vista. Da qui ha preso avvio il nostro progetto, da queste considerazioni che la pratica della scrittura, condotta insieme in questi anni, ci ha suggerito. Si è trattato di fare un gioco collettivo costruendo insieme un testo che ripercorresse con sguardi multipli una vicenda. Un insieme di inquadrature diverse, dunque, su un fatto, che fosse però già stato oggetto di riscritture, proprio per metterci sulla scia di un già visto, già scritto, già letto chiaramente dichiarati. Da esplorare e da ri-scrivere in un confronto di prospettive. Con quale obiettivo? Quello di scommettere sulla scrittura come azione che interroga il mondo, che lo scuote per dargli un senso, per cercare di dargliene uno. (A. Pozzi)
Variazioni sull'acqua (quattro conversazioni poetico-musicali)
Mimma Forlani
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2010
pagine: 148
"La nostra breve navigazione nell'elemento liquido fondante della vita e della civiltà, parte dalle sorgenti linguistiche del mondo acquatico. Gli etimi proposti nel vocabolario etimologico di Ottorino Piangiani sono i seguenti: Acqua, con ogni probabilità sgorga dal sanscrito - lingua dei sacri testi indiani già dal 1500 a.C.; "ak", una radice che rimanda al verbo "piegare"; in forma passiva indica che l'acqua viene piegata, in forma attiva, che piega. Questa doppia valenza della radice richiama immediata l'immagine del salice, albero di congiunzione tra terra e acqua, tra il visibile e l'invisibile, tra vita e morte. Il salice è il protagonista del salmo 137, canto drammatico del popolo ebraico deportato a Babilonia. A un salice o salcio rivolge il suo canto doloroso Desdemona nella poesia Lezioni d'inglese scritta da Pasternak: "Quando toccò di cantare a Desdemona / - e da vivere così poco le restava - / non per l'amore, sua stella, ma per un salcio, / per un salcio proruppe in singhiozzi". Mare, secondo i lologi diverse sono le origini del sostantivo: potrebbe derivare dal sanscrito "maru" ovvero deserto; se accettassimo questa versione il mare ci apparirebbe infecondo." (Mimma Forlani)
Naturale artificiale. Il palinsesto urbano
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2009
pagine: 240
"Questo libro esplora e riorienta il discorso sulla città come testo, come luogo scrivibile e leggibile investito di funzione, di senso e di valore. Rispetto al vasto discorso sul "testo urbano", quello su cui intendiamo in particolare riflettere è la qualità costitutiva di questa specifica "testualità" e della sua ipotetica struttura: da qui dunque il naturaleartificiale, che designa la presenza di un materiale costruttivo composto, e il palinsesto come modello strutturale, in analogia alla pergamena su cui si sovrappongono diversi testi, senza che si cancellino del tutto le tracce delle precedenti inscrizioni. Solida e immaginaria, la città sarebbe allora un corpo-testo durevole, ma fluido e mutante, la cui superficie dialoga con le sue profondità: un organismo che vive diverse vite e incorpora cicli di vita, affondando le sue radici nel tessuto naturale rilavorato dall'uomo. Strato su strato, con cancellature e interpolazioni, resti e suture, che si sovrappongono e si intersecano come in una "pasta sfoglia"." (Rossana Bonadei)
L'andare. Brevi prose in verbo essere
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2009
pagine: 136
"Il titolo di questa sorprendente raccolta poetica ci dice qualcosa circa il suo tema dominante: evoca infatti un nuovo Itinerarium in Deum, cammino che coincide con una fenomenologia (mi si perdoni il termine profano) della devozione: implorazioni e mea culpa, auspici e rendimenti di grazie, trepidazioni e certezze, perdita, ritrovamento di sé e pacificazione nel divino si intrecciano a formare un dettato che sfiora la folle-innocente pronuncia dei mistici." (T. Rossi). "Forse nessuno di noi potrà mai dire al nostro poeta se questa "sua vita così [...] è vivere per Dio" e non gli confesseremo la nostra risposta alla domanda: "Anche voi così sentite/pensate?". Di sicuro, comunque, gli testimoniamo il merito di un viaggio diverso e straordinario, fra lampi e composizioni di grande poesia e la provocazione di esserci accanto "in dolce agguato / per salvare"."(R. Invernici). "Il privilegio dell'arte è di riapparire sempre, ricrearsi, reinventarsi, anche quando potrebbe sembrare soffocata dalle mode, dagli orrori della storia, dal disinteresse dei guadagni, dai mezzi di comunicazione di massa, dall'editoria volgare di quotidiani, settimanali, libretti di avida vanità." (G. Bàrberi Squarotti)