Marsilio: Biblioteca
Forme estetiche e società di massa. Arte e pubblico
Alberto Abruzzese
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: XXX-253
"Forme estetiche e società di massa", elaborato e scritto alla fine degli anni sessanta, ha rappresentato un punto di riferimento obbligato nella discussione sui "media" sviluppatasi in Italia in quegli anni. Libro "militante", che incorpora un pezzo di storia della critica, del gusto e del costume, esso prospetta chiare anticipazioni di una cultura dei consumi di massa, degli spettacoli metropolitani, dei miti dell'effimero, che in Italia e per certi aspetti in Europa hanno avuto pieno corso solo tra gli anni settanta e ottanta. Le "estati romane" e Dylan Dog, l'epoca dei cineclub e le reti di Berlusconi devono qualcosa allo "spirito" di questo libro, che indaga sulle origini e sullo sviluppo dell'industria culturale come processo di integrazione tra Vecchio e Nuovo Mondo, tra decadenti progressisti, tra avanguardie storiche e cinema hollywoodiano, tra linguaggi d'elite e di massa. Quinta edizione con un nuovo saggio introduttivo.
Estetica del vuoto. Arte e meditazione nelle culture d'Oriente
Giangiorgio Pasqualotto
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: XVII-143
L'Occidente rimane spesso sconcertato di fronte alle forme prodotte dalle arti tradizionali di Cina e Giappone. La ricerca di Giangiorgio Pasqualotto intende superare questa sorta di smarrimento delineando l'esperienza del vuoto come fonte primaria di alcune fondamentali forme d'arte che hanno reso celebri e del tutto originali quelle tradizioni: la cerimonia del tè, la pittura ad inchiostro, la poesia haiku, l'ikebana, l'arte dei giardini secchi, il teatro no. Andando alle radici dell'esperienza del vuoto si scopre che essa emerge, ancora prima che da riflessioni teoriche, da una pratica di meditazione che può realizzare condizioni di vuoto produttivo nella mente, nel cuore e nel corpo non solo dell'artista ma anche di chi ne apprezza le opere.
Stili di regia. Narrazione e messa in scena: Leskov, Dumas, Zola, Dostoevskij
Sergej M. Ejzenstejn
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 408
Nel 1932 Ejzenstejn venne nominato titolare della cattedra di regia all'Istituto statale di cinematografia di Mosca. Questo impegno didattico coincise con la progettazione di un grande trattato sulla regia. Dell'opera Ejzenstejn mise a punto solo la prima sezione. Le lezioni e gli studi sparsi e mai editi, vengono raccolti in questo volume. Accanto alle esercitazioni e agli articoli teorici quattro tragedie al femminile costituiscono il cuore di queste pagine. Le 4 vicende ruotano ossessivamente attorno ai motivi della passione, del tradimento e della morte: Katerina Izmajlova da un racconto di Lestov; Margherita Gautier, secondo una messinscena di Mejerchol'd; Teresa Raquin di Zola e Nastasja Filippovna dell'Idiota.
Il padre e la legge. Freud e l'ebraismo
David Meghnagi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 232
Oggetto di indagini isolate o parziali, il problema dei rapporti tra psicoanalisi freudiana ed ebraismo, si è venuto sempre più imponendo come una delle questioni cruciali del nostro tempo. E tuttavia esso continua a essere visualizzato da angolature riduttive, quali possono essere fornite da un approccio di tipo biografico o storico-culturale. Nel rompere con queste impostazioni, David Meghnagi sottopone gli stessi testi freudiani, per portarne alla luce le tracce ebraiche più significative. Muovendo dall'assunto che il criterio dell'osservanza religiosa non è quello decisivo per stabilire l'identificazione ebraica o l'appartenenza all'ebraismo, la diagnosi fa emergere nessi e risvolti utili alla comprensione dell'opera di Freud.
Lo specchio incrinato. Storia e immagine dell'omosessualità femminile
Paola Lupo
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 286
Questo libro intende ricercare l'origine storica delle concezioni con cui ancora oggi viene pensata l'omosessualità femminile: una trasgressione che, essendo estranea alle logiche di potere costitutive del rapporto tra i sessi, appare di scarsa rilevanza sociale, ma che nello stesso tempo elude la funzione assegnata alla donna quale specchio ed esaltazione di virilità opponendosi così alle richieste del narcisismo maschile.
La megalopoli padana
Eugenio Turri
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2000
pagine: 310
La terra padana è un'unica grande città, una ininterrotta formazione urbana. Gli spazi che un tempo erano ritagliati intorno a tante città, gli spazi divisi da città e paesi, da siepi e fiumi, non esistono più: sono stati distrutti e unificati dalle trasformazioni avvenute nella seconda metà del secolo appena trascorso. Ciò non vuol dire che essa sia compatta e senza divisioni interne: la sua attuale parcellizzazione si basa su fatti nuovi, sulle discriminazioni etniche, sui redditi familiari, sul solidarismo. Tuttavia benchè la tendenza ad aprirsi delle città sia già cominciata nell'Ottocento, ciò che ha unito i centri è stata la motorizzazione degli ultimi cinque anni.
Il manoscritto inesistente. I «Protocolli dei savi di Sion»
Cesare G. De Michelis
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 1998
pagine: 311
I "Protocolli dei savi di Sion" - il testo contenente un preteso piano di conquista del mondo da parte degli ebrei che scatenò all'inizio del secolo in tutt'Europa una violenta reazione antisemita - sono apocrifi. L'autore lo dimostra attraverso un'indagine filologica compiuta sulle diverse redazioni apparse in Russia a partire dal 1902 quando un giornalista ne diede notizia. Il volume intende dimostrare come è stato costruito il testo, da chi, in quale contesto, quali sono state le diverse versioni circolate nel mondo e, alla luce di questa nuova prospettiva, rilegge la vicenda di quella che è stata definita la "Bibbia dell'antisemitismo".
Storia della letteratura giapponese. Volume Vol. 1
Shuichi Kato
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1998
pagine: XV-380
Questo primo volume della "Storia della letteratura giapponese" giunge sino al XVI secolo e spazia dalla più antica antologia poetica, il "Man'yoshu", ai racconti popolari, dalla narrativa delle "dame di corte" di Heian tra cui primeggia l'opera di Murashaki Shikibu, "Storia di Genji", alle epopee cavalleresche. Filo conduttore di tutta l'opera è la convinzione dell'autore che i giapponesi (al contrario dei cinesi e degli occidentali) non siano affatto portati al trascendentale e all'assoluto, ma siano ancorati a "questo mondo" in una visione prettamente terrena della vita che egli ritrova nella maggior parte della produzione culturale.
Il viaggio dell'icononauta. Dalla camera oscura di Leonardo alla luce dei Lumière
Gian Piero Brunetta
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 1997
pagine: 517
Il viaggio raccontato da Gian Piero Brunetta è quello dei "navigatori delle immagini" cioè di coloro che sono riusciti a diffondere e interpretare con strumenti e apparecchi ottici forme e rappresentazioni di mondi reali e immaginari nei secoli che hanno preceduto l'invenzione del cinema. Questo rito di iniziazione popolare ha origini lontane nel tempo ma, a partire dal Cinquecento, si viene diffondendo in tutta Europa grazie agli spettacoli ottici che favoriscono la partecipazione a una pratica di viaggio sedentario e immaginativo i cui esiti diventano ben presto sensazionali riuscendo a fondare una cultura visiva che raccoglie genti e popolazioni diverse per credo politico e religioso, lingua, cultura e appartenenza sociale. I racconti e gli spettacoli di magia luminosa iniziano infatti a modificare mentalità e modalità della visione e della percezione, creando, con la proliferazione anche di "luoghi delle immagini", quella cittadinanza comune e quell'habitat senza i quali certo il cinema non avrebbe potuto svilupparsi. I venditori ambulanti di stampe popolari che partivano dal Trentino o i lanternisti savoiardi, i grandi illustratori degli spettacoli di Panorama e Diorama o i piccoli impresari di Mondo Nuovo o di Cosmorama ci appaiono così i discendenti dei narratori omerici e gli eroi di un'epopea finora mai realmente considerata, che seppe creare un forte tessuto connettivo nella storia dell'Europa moderna e stabilire un ponte tra cultura alta e popolare.
Panopticon ovvero la casa d'ispezione
Jeremy Bentham
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 1997
pagine: 155
"Panopticon, come dice il nome, è il progetto di un carcere super-razionale fondato sulla perfetta e continua visibilità dei detenuti da parte di un unico sorvegliante centrale che può vederli grazie a una struttura architettonica circolare. L'occhio del sorvegliante diventa quasi la presenza tangibile dell'imperativo morale al quale nessuno deve mai sottrarsi. Bentham elaborò questo progetto negli anni della rivoluzione francese, dei cui principi egli era un fervido ammiratore. Il suo Panopticon, tuttavia, è ormai assurto a emblema di quella capillarizzazione del potere, del controllo, della disciplina, che sembra il destino della moderna società razionalmente organizzata". (Gianni Vattimo)
Storia della letteratura giapponese. Volume 2
Shuichi Kato
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1996
pagine: 317
Il secondo volume della "Storia della letteratura giapponese" di Kato Shuichi si svolge sul filo di due secoli e mezzo, dalla metà del XVI secolo agli albori dell'Ottocento e prende in esame la terza "svolta", che vede l'impatto con l'Occidente, la nascita di un pensiero filosofico autoctono e il sorgere di una cultura popolare, in particolare nella città di Osaka e di Edo. È attraverso la narrativa, il teatro, l'arte grafica e la poesia, che il variopinto mondo di mercanti e artigiani si esprime, trovando, nei quartieri di piacere e nella finzione dei drammi, momenti di oblio alle ferree regole imposte dalla società samuraica.
Fare un film è per me vivere. Scritti sul cinema
Michelangelo Antonioni
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 1994
pagine: 341
Se con Michelangelo Antonioni si fa cominciare il cinema della modernità non è per gusto di formule ma perché con questo regista - più che con altri - il cinema si è fatto interprete dei contrasti del cambiamento, del mutare del tempo, "non più solamente a livello della grande storia - scrisse Roland Barthes - ma all'interno di quelle piccole storie di cui è misura l'esistenza di ciascuno di noi". La difficoltà delle relazioni tra individuo e ambiente, il doloroso distacco del soggetto dal tempo degli eventi, la "malattia dei sentimenti" sono stati analizzati dalla sensibilità di questo autore del disagio filtrandoli attraverso gli umori più vivi della cultura contemporanea. Ma il suo "cinema della crisi" ha significato prima di tutto messa in crisi del cinema, del sistema rappresentativo come si era andato consolidando e che non rispondeva più ai bisogni del nuovo modo di mostrare e raccontare. L'essere dentro la storia di Antonioni è nel senso dei suoi film, l'averla anticipata è nelle sue innovazioni formali. Questo volume raccoglie gli scritti e le più significative interviste al regista e fornisce quindi uno strumento indispensabile per penetrare nel suo mondo poetico, per intendere la complessità delle sue scelte stilistiche, per comprendere i rapporti tra cinema e altre forme espressive.