Mimesis: Mimesis. Biblioteca
Lezioni di psicologia filosofica. Volume Vol. 2
Ludwig Wittgenstein
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 194
Negli ultimi anni della sua vita Wittgenstein indagò a lungo e con grande intensità i concetti psicologici – da quello di dolore a quello di pensare –, cercando di esplicitarne e chiarirne l’uso. A questa indagine dedicò anche alcuni corsi a Cambridge, frequentati da studenti spesso destinati a diventare, a loro volta, filosofi e studiosi. Di uno di questi corsi, l’ultimo da lui tenuto, disponiamo degli appunti di Peter T. Geach, Kanti J. Shah e A.C. Jackson. Dopo la pubblicazione di quelli di Geach, Mimesis propone la traduzione degli appunti di Shah. Se confrontati ai primi, più immediati, questi appaiono più ordinati e rifiniti e possono servire a chiarire e a capire meglio alcuni passaggi oscuri delle annotazioni di Geach. Attraverso i quaderni dei suoi studenti il lettore è così introdotto nel “laboratorio filosofico” di Wittgenstein ed è aiutato a riconoscere, senza semplificazioni e dogmatismi, la complessità dei nessi che collegano i molti e diversi concetti psicologici.
Come in uno specchio. Il cervello e il suo ambiente
Silvano Tagliagambe
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 300
Abbiamo sempre considerato la coscienza sinonimo di cognizione e consapevolezza, ma oggi le neuroscienze ci parlano di “coscienza anoetica” e ci spiegano che si tratta di forme di esperienza non riflessiva, indispensabili per capire cosa siano le emozioni e i sentimenti e come si sviluppino. Abbiamo sempre cercato la coscienza dentro di noi, nella nostra scatola cranica, ma oggi diversi campi della ricerca scientifica ci inducono a pensare che si tratti di un processo creativo, risultato di un rapporto dinamico con l’ambiente, partner indispensabile per accumulare esperienza e costruire conoscenza, cioè per apprendere ed evitare ogni rischio di rispecchiamento narcisistico. Ne emerge l’idea della coscienza come uno specchio che, anziché restituirci l’effigie di noi stessi, riflette l’immagine dinamica della relazione con l’ambiente fisico, culturale e sociale con il quale il nostro cervello dialoga di continuo, al punto che lo si può considerare il nostro interlocutore ottimale, il nostro “doppio”.
Abitare la complessità. La sfida di un destino comune
Mauro Ceruti, Francesco Bellusci
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 168
L’uomo odierno si trova in una crisi cognitiva, che concerne il rapporto che intrattiene con sé stesso e con la realtà. È una condizione paradossale. Viviamo in un mondo sempre più complesso, nel quale tutto è connesso e all’interno del quale, tuttavia, si producono drammatiche disgregazioni. Domina un paradigma di “semplificazione”, che ci separa illusoriamente dalla natura, ci rinchiude nei confini nazionali, frammenta i saperi, irrigidisce le identità. Il successo di tale modello accresce le tendenze regressive e il rischio di catastrofi future. Cambiare paradigma per apprendere ad abitare la complessità è la sfida del XXI secolo. Raccogliere questa sfida significa ripensare le attività umane fondamentali: la cura, l’educazione, il governo.
Legge, soggetto ed eredità. Lezioni veronesi di psicoanalisi
Massimo Recalcati
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 388
In questo volume è raccolta buona parte dell'attività di insegnamento che Massimo Recalcati ha svolto all'Università degli Studi di Verona dal 2016 al 2019. Si tratta di lezioni rivolte non solo agli studenti, ma aperte anche alla città. Un professore disserta liberamente di Lacan, di Freud, di psicoanalisi e di cristianesimo a un pubblico fedele, nutrito e attento. Di tanto in tanto consulta i suoi appunti e legge passi scelti dai numerosi testi disseminati sulla cattedra. La passione di Recalcati per l'insegnamento trova in queste pagine, che riproducono fedelmente la sua voce, una significativa testimonianza. Accanto a un'inedita introduzione al pensiero clinico di Lacan, il lettore troverà i temi più attuali della sua ricerca affrontati con chiarezza e intensità: il segreto del figlio, l'eredità, l'incidenza della parola cristiana nel ripensare il tema fondamentale della Legge e dell'atto.
Hegel
Martin Heidegger
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 168
Per Heidegger il confronto con Hegel è stata un'esigenza costante nel corso del suo itinerario speculativo e filosofico. Gli scritti a lui dedicati sono notoriamente complessi, ma mostrano una profonda connessione tra i due pensatori e il rapporto di entrambi con la fenomenologia. Nella presente pubblicazione viene proposta una traduzione chiara e attenta di un trattato sulla negatività, "La negatività" (1938-39), e di "Commento all'Introduzione della Fenomenologia dello Spirito" (1942), in cui Heidegger offre una lettura penetrante della fenomenologia dello spirito di Hegel. Riprendendo temi sviluppati nei "Contributi alla filosofia" (1936-38), Heidegger mette in relazione la sua interpretazione di Hegel con la nozione di “evento” – “parola guida” del suo pensiero. Le interpretazioni qui presenti sono considerate fondamentali in quanto inseriscono Hegel nella traiettoria filosofica di Heidegger.
L'attualità della filosofia. Tesi all'origine del pensiero critico
Theodor W. Adorno
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 172
Cosa pensava Adorno prima d’essere costretto a fuggire negli Stati Uniti? Quali temi filosofici erano al centro della sua riflessione prima che l’orrore dell’Olocausto occupasse lo spazio teoretico della sua speculazione? Questa edizione, curata da Mario Farina, raccoglie tre scritti – L’attualità della filosofia, L’idea della storia naturale, Tesi sul linguaggio del filosofo –, stesi da Adorno tra il 1931 e il 1933: testi che raccontano il rapporto del celebre francofortese con la filosofia classica tedesca, preziosi per conoscere gli esordi del pensiero di uno dei massimi filosofi del Novecento.
Sulla pluralità dei mondi
David Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 450
In questo libro David K. Lewis, tra i maggiori filosofi analitici del Novecento, scende in campo in difesa del realismo modale. L’autore introduce innanzitutto la tesi della pluralità dei mondi e analizza diverse nozioni filosofiche in termini di mondi e dei relativi abitanti. La difende da diverse obiezioni e offre un’analisi di ciò che è necessario e ciò che è possibile. Confronta poi il realismo modale con alcune importanti tesi rivali riguardo la natura dei mondi possibili: in particolare il “realismo modale ersatz”, o la tesi per cui i mondi possibili e i loro abitanti non sono che rappresentazioni astratte. Lewis mostra come non ci sia alcun modo di articolare questa idea intuitiva in una tesi rigorosa e fruttuosa come il realismo modale. Da ultimo Lewis si occupa dell’identità attraverso i mondi, difendendo la sua famosa teoria delle controparti.
Il vuoto e il resto. Il problema del reale in Jacques Lacan
Massimo Recalcati
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 144
Negli anni Novanta l’onda lunga di riscoperta dell’insegnamento lacaniano cominciava a prendere forza anche in Italia e le lezioni, tenute nel 1993-94 da un giovane Massimo Recalcati nell’aula 211 dell’Università degli studi di Milano durante il corso di filosofia morale presieduto da Franco Fergnani, diventarono ben presto un’opera di fondamentale importanza per questo ricchissimo movimento. "Il vuoto e il resto" costituisce il primo e imprescindibile laboratorio teorico di quello che sarebbe diventato il più importante e celebre psicoanalista italiano vivente. La freschezza della parola orale e la vocazione didattica rendono questo libro una tappa ineludibile della lettura recalcatiana di Lacan che, a venticinque anni di distanza, e ulteriormente approfondita, è riconosciuta in Italia come una delle più originali e fulgide.
Descolarizzare la società. Una società senza scuola è possibile?
Ivan Illich
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 167
La scuola obbligatoria, la scolarità prolungata, la corsa ai diplomi, l’università di massa: differenti aspetti di quel medesimo falso progresso che consiste nella preparazione di studenti orientati al consumo di programmi scolastici e di merci culturali studiate per imporre il conformismo sociale, l’obbedienza alle istituzioni. Anche la strutturazione del profilo degli insegnanti, per promuovere una didattica basata sul modello della trasmissione delle conoscenze, ha lasciato l’uomo della società dell’informazione e dei consumi privo di mezzi e ancora più esposto al rischio di una mistificazione strumentale delle sue qualità migliori. A tutto ciò Ivan Illich ha opposto la sua visione, con un testo che è una pietra miliare del pensiero occidentale alle prese con la grande trasformazione culturale e tecnologica in atto. E con un’idea di scuola ben precisa. Descolarizzare la società significa, per l’autore, sostituire un’educazione autentica ai rituali dell’educazione di massa, per imparare finalmente a vivere attraverso la propria vita e nell’incontro con l’altro. Non si tratta solo di una rottura radicale e necessaria con un sistema di poteri e di saperi, ma di restituire all’uomo il gusto di inventare, creare e sperimentare la propria vita partecipando alla sfida della vivibilità del pianeta in questo tempo. Prefazione di Andrea Staid.
Lezioni di psicologia filosofica. Dagli appunti (1946-47) di Peter T. Geach
Ludwig Wittgenstein
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 190
Negli ultimi anni della sua vita Wittgenstein ha indagato a lungo e con grande intensità i cosiddetti “concetti psicologici” – dal concetto di dolore a quello di pensare –, cercando di chiarirne l’uso. Al risultato di queste indagini ha dedicato alcuni corsi a Cambridge, frequentati da studenti destinati, in alcuni casi, a diventare a loro volta filosofi. Di uno di questi, Peter T. Geach, sono gli appunti qui tradotti per la prima volta in Italia. Si tratta di appunti che ci permettono di vedere Wittgenstein all’opera e che testimoniano come per lui fare lezione equivalesse letteralmente a pensare, con le incertezze e le esitazioni, ma anche con le sorprese e le scoperte che il pensare comporta. Muovendosi tra le parole di Wittgenstein e le domande e reazioni dei suoi studenti, il lettore è introdotto nel laboratorio di un grande filosofo ed è aiutato a confrontarsi con molte questioni e interrogativi – dal problema delle altre menti alla questione del rapporto tra vedere, pensare e interpretare – che sono ancora oggi al centro del dibattito filosofico e scientifico.
Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 122
In un’era dominata dal disorientamento, sempre interconnessa ma abitata da solitudini che si moltiplicano, l'antropologo ed etnologo Marc Augé, cui si deve l’introduzione delle nozioni di non-lieux e di surmodernità, affronta questioni centrali dell’umanità stessa dell’uomo: la felicità, la dignità, la fiducia, il preoccupante incremento delle disuguaglianze. Il volume, che trova il suo fil rouge nel senso profondo del condividere l’umanità generica che abita in ciascuno di noi, diviene una sorta di vademecum per il nostro presente. Quasi assopito in una pseudo felicità sedentaria, il soggetto contemporaneo – teso tra paura del futuro e relazioni di superficie – sembra arrancare in un presente continuo segnato da un clima di crescente barbarie. L’autore, lungi dal lasciare spazio al pessimismo, offre al lettore una sorta di kit di sopravvivenza e una bussola per orientarsi nel nostro tempo. Ci invita altresì a scommettere su una chance in cui ne va del nostro stesso futuro: l’utopia dell’educazione.
L'educazione come pratica della libertà
Paulo Freire
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 152
Paulo Freire è una figura di spicco nel pensiero pedagogico mondiale. Arrestato nel 1964 per la sua attività educativa considerata “sovversiva” dal regime brasiliano, in carcere inizia a scrivere il suo primo importante lavoro, che terminerà soltanto in esilio in Cile: "L’educazione come pratica della libertà". In questo testo, Freire delinea una visione globale delle sue idee pedagogiche e del suo metodo educativo sviluppati sul campo. Egli teorizza una “pedagogia della libertà” pensata per mobilitare le coscienze della popolazione povera all’interno di un sistema sociale basato su oppressione e diseguaglianze. L’idea di libertà acquisisce per Freire un pieno significato solo quando si identifica con la lotta concreta degli uomini per la liberazione. Essa deve nascere da un circolo di cultura, la scuola, che permetta il dialogo e la costruzione di un nuovo vocabolario condiviso e di pratiche sociali critiche contro il conformismo e la dominazione. Questo testo è dunque per Freire il punto di partenza per la sua “pedagogia degli oppressi” ed è un libro fondamentale che ha dato avvio ai movimenti di educazione popolare e alle lotte contro la sottomissione di milioni di persone.