Mondadori Education: Quaderni di storia
L'ultimo anno di una pace incerta. Roma 1914-1915
Marco De Nicolò
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: 216
Durante il periodo giolittiano, con la formazione della Giunta Nathan, Roma aveva trovato una sua cifra nazionale. Il conflitto sociale, le tornate elettorali e la tensione internazionale determinarono una rapida trasformazione della sua fisionomia politica. La risposta del ceto medio alla Settimana rossa, il tramonto della Giunta progressista, l'erosione del fronte non interventista, il coinvolgimento di molti giovani nella campagna nazionalista, l'emersione di una figura catalizzatrice come D'Annunzio, in un contesto privo di leader politici carismatici, innalzarono la temperatura politica fino a giungere a una guerra civile, interrotta solamente dalla guerra nazionale. L'interventismo diede la percezione di una volontà popolare capace di imporsi attraverso una mobilitazione di massa nonostante la scelta dell'entrata in guerra fosse presa in altre sedi e a dispetto di una larga maggioranza del Paese ostile al conflitto.
La periferia del partito. La DC trentina negli anni del centro-sinistra (1955-1968)
Giovanni Agostini
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: 304
Pur attraversata dalla leadership di uomini di primo piano come Alcide De Gasperi, Flaminio Piccoli e Nino Andreatta, la Democrazia cristiana trentina si sentirà a lungo distante e manifesterà radicale diffidenza rispetto alle dinamiche e alle prospettive politiche discusse nelle sedi nazionali. Una lontananza non solo geografica, germogliata nelle specificità del partito cattolico trentino e corroborata dal particolare contesto politico-istituzionale nel quale si trova a operare. Quasi un sentimento di "alterità" dei leader democristiani trentini, a lungo affascinati dalla prospettiva di un partito federato a quello nazionale, e destinati invece a misurare l'irreversibile avvicinamento del "loro" scudocrociato alla Dc "romana". Questo libro ricostruisce gli anni del centro-sinistra tra il 1955 e il 1968 concentrando lo sguardo sulla distanza tra "due DC", quasi come se quello trentino e quello nazionale fossero partiti distinti. Lo fa con appassionata precisione, ancorato a una ricca bibliografia e attraverso l'utilizzo originale di fonti inedite.
Osservata speciale. La neutralità italiana nella prima guerra mondiale e l'opinione pubblica internazionale (1914-1915)
Riccardo Brizzi
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2015
pagine: VI-346
Il 2 agosto 1914 la dichiarazione di neutralità dell'Italia viene osservata distrattamente da gran parte dell'opinione pubblica internazionale, impegnata a celebrare in un clima di euforia nazionalistica l'inizio di un conflitto che si immagina rapido. Scomparsa l'illusione di una guerra breve, sia i paesi belligeranti che quelli neutrali iniziano a ritenere l'eventualità di un ingresso dell'Italia un fattore sempre più rilevante per modificare gli equilibri della "guerra europea" e destinano un crescente interesse alle vicende politiche italiane, ai negoziati del governo Salandra con i due schieramenti e all'acceso dibattito tra neutralisti e interventisti che infiamma la Penisola. A un secolo esatto dagli eventi narrati le pagine di questo volume ricostruiscono - attraverso l'eco della stampa di sedici nazioni (europee e non) - un quadro dinamico e fedele dello sguardo che l'opinione pubblica internazionale ha destinato all'Italia nei dieci mesi compresi tra lo scoppio della Prima guerra mondiale e l'ingresso del nostro paese a fianco dell'Intesa.
Storia della Gran Bretagna (1832-2014)
Giulia Guazzaloca
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2015
pagine: VIII-376
Il cosiddetto modello inglese, declinato in forme diverse a seconda delle epoche e delle circostanze, ha sempre popolato il dibattito pubblico e politico in Italia. Perché la Gran Bretagna ci appare la patria della "regolarità" politica? Come hanno fatto a radicarsi un solido bipartitismo e una democrazia dell'alternanza? Come mai i partiti radicali e "anti-sistema", come il partito fascista negli anni Trenta o quello comunista, hanno sempre incontrato scarso seguito presso i cittadini? Cosa c'è all'origine del profondo attaccamento che ancora oggi lega il popolo inglese alla monarchia? È a partire da questi interrogativi che il presente volume intende offrire al lettore italiano un affresco della storia della Gran Bretagna degli ultimi centocinquant'anni. Una storia ricca di successi e di sconfitte, di lotte politiche e tensioni sociali, di battaglie ideologiche e crisi economiche, di guerre e di ricostruzioni. Leggendo questa storia si potranno forse capire meglio le specificità del caso inglese e, indirettamente, di quello italiano.
Imre Nagy, un ungherese comunista. Vita e martirio di un leader dell'ottobre 1956
Romano Pietrosanti
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2014
pagine: XX-476
Questa è la biografia di Imre Nagy, il primo ministro della rivoluzione ungherese dell'ottobre 1956, pubblicata in Italia. La sua vita viene attentamente seguita a partire dalla sua nascita nel 1896 nell'Ungheria meridionale e dalla sua adesione e conversione al comunismo nel 1917, fede che non abbandonerà più per tutta la sua vita insieme alla forte coscienza nazionale ungherese. Nagy visse l'attivismo nel partito, l'esilio a Mosca, il ritorno in patria nel dopoguerra e gli incarichi governativi, fino a salire a capo del governo nel giugno 1953. Il suo nuovo corso riformista fu contrastato ed interrotto nella primavera 1955. Così Nagy si ritrovò all'opposizione. L'esplosione rivoluzionaria del 23 ottobre 1956 lo riportò al governo, ma si concluse tragicamente con l'invasione sovietica in forze del 4 novembre 1956, la sua incarcerazione e la sua esecuzione il 16 giugno 1958. La sua riabilitazione il 16 giugno 1989 ha segnato la nascita della nuova Ungheria. Il libro dà conto degli importanti rapporti tra Nagy e il PCI, guidato da Togliatti.
L'Italia sotto tutela. Stati Uniti, Europa e crisi italiana degli anni Settanta
Lucrezia Cominelli
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2014
pagine: VIII-360
Alle soglie degli anni Settanta, mentre il sistema internazionale andava incontro alla grande distensione fra USA e URSS, l'Italia si trovò ad affrontare una spirale di instabilità politica, violenza e declino economico così grave da suscitare da parte dei suoi alleati una serie di interventi per disinnescare il rischio di un collasso del sistema, inaccettabile nel gioco geostrategico e simbolico della guerra fredda. Costruito su un'ampia disamina delle fonti oggi finalmente disponibili, il libro esamina il ruolo degli Stati Uniti e dei maggiori stati europei nei passaggi salienti della nostra storia recente - la strage di Piazza Fontana, i tentativi di golpe, il terrorismo rosso e nero - cercando di sottrarsi a interpretazioni manichee per una lettura che possa illuminare l'ambigua condizione dell'Italia, membro a pieno titolo della Alleanza Atlantica, ma al tempo stesso "osservato speciale" da porre sotto tutela.
Angelo Sommaruga (1857-1941). Un editore milanese tra modernità e scandali
Carlo M. Fiorentino
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2014
pagine: 322
L'attività editoriale di Angelo Sommaruga è legata al successo "di massa" di Carducci, il quale attraverso la singolare rivista "Cronaca Bizantina" si consacrò vate d'Italia, e ad altri letterati emergenti, come, tra i più noti, D'Annunzio, Scarfoglio, Serao. Al centro di questa ricostruzione storica sono le riviste di Sommaruga, dalla cagliaritana e poi milanese "Farfalla" alla stessa "Cronaca Bizantina" e alle "Forche Caudine". Queste riviste, che si caratterizzavano per la loro "modernità", costituivano un mezzo di pressione e di ricatto nei confronti del mondo della politica e delle istituzioni, sottovalutato fino a oggi dalla storiografia. Il libro delinea altresì il sottobosco giornalistico e politico romano e nazionale in età umbertina e il clima politico che caratterizzò questo periodo storico.
Bianco e nero. Storia dell'identità razziale degli italiani
Gaia Giuliani, Cristina Lombardi-Diop
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2013
pagine: X-214
Il volume ricostruisce la storia culturale e politica dell'identità razziale degli italiani dal periodo unitario al boom economico, passando per il fascismo e il dopoguerra. Esso unisce la ricerca e le competenze di due studiose italiane di formazione diversa e complementare: muovendo entrambe dagli studi culturali, dagli studi critici su razza e bianchezza e dagli studi di genere, Gaia Giuliani esamina le teorie scientifiche e politiche sulla razza al fine di tracciare i processi di identificazione razziale in atto nel discorso pubblico dall'Unità al 1936; Cristina Lombardi-Diop prende in considerazione le pratiche discorsive medico-scientifiche, la letteratura coloniale e l'iconografia legata ai consumi e alle pratiche del quotidiano allo scopo di mappare i processi di razzizzazione che dal 1936 al 1965 si affermano nella cultura diffusa e di massa. L'obiettivo del volume è quello di fornire uno strumento interpretativo fondamentale per la comprensione delle radici storiche e culturali e delle forme attuali del razzismo in Italia.
Una generazione d'emergenza. L'Italia della controcultura (1965-1969)
Silvia Casilio
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2013
pagine: 384
Negli anni Sessanta un'ondata contestataria attraversò Paesi differenti contribuendo a modificare radicalmente usi e costumi. Protagonisti di questa intensa stagione di protesta furono essenzialmente i giovani, ovvero la generazione che, nata nel secondo dopoguerra, crebbe "all'ombra della bomba atomica". La protesta giovanile si inserì in un più ampio e profondo processo di sensibilizzazione e di modernizzazione dell'opinione pubblica che, esploso già all'inizio del decennio, subì un'incredibile accelerazione tra il 1966 e il 1968. Fu proprio in questo periodo che si registrò l'affermarsi di un inedito protagonismo giovanile che interessava e attraversava campi disparati: dagli stili di vita alla musica, dai viaggi alla politica. Lo studio del "processo Sessantotto" e l'analisi del dibattito politico e culturale che esso determinò nel nostro Paese ci offrono spunti originali di riflessione sulla società e sulle sue molteplici trasformazioni.
Il mondo ci guarda. L'unificazione italiana nella stampa e nell'opinione pubblica internazionali (1859-1861)
Fulvio Cammarano, Michele Marchi
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2011
pagine: VI-330
Se fino alla prima metà dell'Ottocento la nostra penisola è stata terra di conquista e teatro di sanguinose contese dinastiche all'insegna del divide et impera, nel periodo 1859-1861 il lento e spesso contraddittorio processo di unificazione cattura l'attenzione delle opinioni pubbliche europee e mondiali. Garibaldi, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele, Minghetti, Ricasoli, e molti altri diventano i protagonisti delle cronache di politica internazionale e degli editoriali dei principali quotidiani e dei più letti periodici dell'epoca. Il mondo osserva la penisola con un misto di apprensione, curiosità ed entusiasmo e per la prima volta da molti secoli (forse dall'epoca dell'Impero romano) l'Italia nel suo farsi si scopre protagonista mondiale. Emergono la stima, l'ammirazione, la curiosità e il coinvolgimento per un processo di unificazione che molti osservatori stranieri interpretano alla luce delle dinamiche interne ai loro Paesi. Le pagine di questo volume, raccogliendo l'eco della stampa di una ventina di Stati Nazione, offrono al lettore, a centocinquanta anni da quei momenti cruciali, istantanee fedeli dell'importanza attribuita da tutto il mondo all'emersione di una nazione, quella italiana, erede di una delle più grandi culture della civiltà occidentale.
Il bambino e l'acqua sporca. La guerra fredda rivisitata
Carlo Pinzani
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2011
pagine: 512
La guerra fredda ha condizionato il sistema delle relazioni internazionali nella seconda metà del secolo scorso e ancora oggi vi proietta la sua ombra. Il volume traccia una lucida e appassionata sintesi di questo immane scontro ponendosi prevalentemente sul piano della storia diplomatica, senza tralasciare la contrapposizione di valori e d'ideologie. Emerge così il reale scontro di potenza fra due formazioni statali di dimensioni continentali, che percepivano reciprocamente l'esistenza dell'altra come minaccia alla propria sicurezza e che si avvalevano delle rispettive ideologie come strumento della propria proiezione internazionale. La completezza del quadro delineato è raggiunta con l'evocazione della fase anteriore all'inizio della contrapposizione, con la costante attenzione agli sviluppi di politica interna dei due Paesi coinvolti e a quelli dei rispettivi blocchi, con l'equilibrio nell'analisi geografica tra il teatro di elezione della guerra fredda, l'Europa, e il Terzo Mondo. Un affresco vivace ed equilibrato, utile tanto a chi la guerra fredda ha vissuto in tutto o in parte quanto a coloro che, invece, per ragioni anagrafiche non ne hanno avuto diretta consapevolezza.
L'Africa sub-sahariana nella politica internazionale
Arrigo Pallotti, Mario Zamponi
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2010
pagine: XII-356
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta la maggioranza dei Paesi africani conseguì l'indipendenza e si affacciò sulla scena internazionale. Decolonizzazione, riforma del sistema economico internazionale, fine del regime dell'apartheid in Sudafrica furono alcune delle grandi questioni intorno alle quali i governi africani cercarono di sollecitare l'azione della comunità internazionale. Tuttavia, durante gli anni Settanta e Ottanta i conflitti armati legati alle dinamiche della Guerra Fredda, l'instabilità politica e la crisi economica tolsero forza alle rivendicazioni africane. Risoluzione dei conflitti, promozione della democrazia e dei diritti umani e rilancio economico sono i grandi obiettivi che i governi africani hanno deciso di perseguire collettivamente tramite la creazione nel 2002 dell'Unione Africana. A partire dalla crisi congolese del 1960 il testo ripercorre le principali vicende africane alla luce delle interazioni del continente con la politica internazionale, sia rispetto ad alcune aree (Corno d'Africa, Africa australe), sia rispetto alle strategie degli attori internazionali (dalla politica francese, al ruolo della cooperazione allo sviluppo dell'Unione Europea, ai nuovi interessi cinesi).