Morcelliana: Il pellicano rosso. Nuova serie
L'amore che resta. Qohelet e Cantico dei cantici
Sabino Chialà, Emanuele Borsotti
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 160
Le pagine del Qohelet e del Cantico dei cantici, due brevi libri sapienziali della Bibbia, offrono al lettore una penetrante riflessione sull'esperienza umana del domandare, del cercare e dell'amare. Tutto passa, eppure qualcosa resta, permane, dura: l'esperienza della precarietà di una bolla di sapone, fragile e luminescente nell'effimero del suo istante; l'esperienza di un amore che sfida il limite della morte, perché in esso avvampa una fiamma segreta; l'esperienza di un corpo che diviene paesaggio da attraversare, architettura da abitare, nei giorni dello splendore e nelle notti della nostalgia.
Sacro/profano impuro/puro nella Bibbia e dintorni
Paolo Sacchi
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 272
Si legge nella Bibbia che uno dei compiti fondamentali del sacerdote è quello di insegnare a tenere distinto e separato ciò che è sacro da ciò che è profano, ciò che è impuro da ciò che è puro. Frase che contiene l'espressione di idee oggi malamente afferrabili, comprensibili solo come metafore indicanti valori affermati o traditi. Questo studio traccia la storia della categoria "sacro/profano - impuro/puro" quale si può ricavare dalla Bibbia e da molti altri scritti della cultura ebraica dalle sue origini fino al sorgere del cristianesimo. Un libro nel quale l'indagine storica non solo svela inaspettate trasformazioni di senso delle parole "sacro" e "impuro", ma mostra un'immagine inconsueta dei tanti volti del giudaismo e delle loro relazioni con la nascita del cristianesimo.
Il mistero della filosofia
Gabriel Marcel
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 256
Se il dialogo è luogo privilegiato per decriptare l'animo umano, tanto più questo vale quando l'interlocutore è un filosofo: scoprendo se stesso, nell'intreccio di domanda e risposta, ciò che lascia apparire sono le sue vette teoretiche. Così accade nel colloquio di Gabriel Marcel con Pierre Boutang registrato nel 1970 e qui per la prima volta tradotto: un ritratto a tutto tondo del filosofo che, raccontando se stesso, la propria vita e la ricerca della verità nei suoi modi - filosofico, spirituale, musicale -, mostra come questi convergano in un unico itinerario. Del mistero - come domanda sull'essere e tensione metafisica dell'umano - la musica, fra presenza e distanza, è assoluta protagonista e, nel ritmo dialogico di queste pagine, lascia le proprie orme. Un andamento in cui la verità della musica, rivelandosi, schiude il senso della stessa riflessione filosofica di Marcel, e il nucleo vitale di quest'ultima si traduce in "certezza musicale".
L'uomo è ciò che mangia
Ludwig Feuerbach
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 128
Diffusasi come uno slogan, la celebre frase di Feuerbach "l'uomo è ciò che mangia" resta oscura nella sua genesi e nel suo significato profondo per chi non conosca l'opera di questo pensatore, che attraverso l'ironia e la battuta filosofica scuote il lettore per poi condurlo nelle tematiche decisive. Così per il cibo qui evocato, oltre la lettera, in quanto materia: esso si inscrive nella grande questione esplorata da Feuerbach del rapporto fra l'uomo e la natura, Dio, la religione. Un contesto articolato nell'opera fondamentale (Essenza del cristianesimo, 1841) cui rinviano gli articoli qui tradotti "Scienza naturale e rivoluzione" e "Il segreto del sacrificio ovvero l'uomo è ciò che mangia" - riuscendo a far luce sul famoso detto nei suoi nessi con la cultura scientifica e religiosa dell'epoca.
Dignità umana e bioetica
Ernst-Wolfgang Böckenförde
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 96
“Dignità umana” è un concetto che ispira, paradossalmente, opposte prese di posizione etiche. Ma qual è il criterio per attribuire a un soggetto dignità? In Germania è formalizzato come base costituzionale nel Grundgesetz (Legge fondamentale) del 1949: «La dignità dell’uomo è intangibile. È dovere di ogni potere statale rispettarla e proteggerla». Una definizione che fa della dignità umana un principio normativo vincolante. I testi qui tradotti riprendono alcuni dei più controversi dilemmi bioetici − lo statuto degli embrioni, la loro strumentalizzazione a scopo di ricerca, selezione, eugenetica positiva − e, alla luce di quella definizione di dignità, indagano la differenza fra un valore e un diritto. Emerge una nozione di dignità umana come a priori: possibilità universale perché si diano diritti umani. Se la posta in gioco della secolarizzazione, oggi, è l’etica della vita, in queste pagine Böckenförde sembra riformulare il suo celebre paradosso: la bioetica, per essere se stessa, vive di princìpi che non può porre sotto condizione.
Razionalità, cooperazione, conflitto. Intervista sulla teoria dei giochi
Robert J. Aumann
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 176
Fin dai primi contributi sistematici negli anni Quaranta, la Teoria dei Giochi ha suscitato la speranza che lo sviluppo di metodi e modelli rigorosi potesse contribuire alla comprensione dei meccanismi di cooperazione e conflitto tra individui, imprese, partiti, nazioni. Robert Aumann ha partecipato da protagonista alla costruzione della teoria, come consulente dell'agenzia per il disarmo durante la guerra fredda e poi in una serie di contributi teorici che hanno ridefinito la nostra comprensione del funzionamento dei mercati e della comunicazione e cooperazione tra agenti razionali. In questa lunga intervista, condotta da uno dei suoi allievi, Aumann ripercorre le principali tappe del proprio cammino umano ed intellettuale. Oltre alla testimonianza di una vita che ha attraversato le grandi speranze e tragedie del Novecento, il lettore troverà in queste pagine una discussione appassionata e non tecnica di alcune idee importanti della teoria dei giochi e delle loro possibili applicazioni in campi molto diversi come le scienze sociali, la biologia, la medicina e l'informatica.
Ontologia dei valori
Nicolai Hartmann
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 304
La teoria dei valori di Nicolai Hartmann occupa un posto di rilievo nel dibattito europeo fra il XIX e il XX secolo - accanto a Nietzsche, Weber, Scheler, Schmitt, Troeltsch - e si caratterizza per l'orizzonte ontologico nel quale si colloca e si legittima. Da questa antologia emerge l'originalità di una riflessione che verte sull'oggettività dei valori disvelandone al contempo l'intrinseca contraddittorietà. Se i valori, infatti, sono indipendenti dal soggetto, è quest'ultimo che, nell'esercizio del suo assentire o dissentire, li rende validi. Una 'relatività' del soggetto rispetto ai valori che non è 'relativismo', perché essi sono plurali ma non indifferenti: necessari in quanto eccedenti l'individuo, i valori sono contingenti nella misura in cui la libertà del singolo di darvi un 'senso' li pone 'in situazione' e potenzialmente in conflitto - di qui il loro lato tragico, la 'tirannia dei valori' divenuta celebre con Schmitt. Sull'orlo di queste antinomie si spinge Hartmann, con un 'realismo ontologico' che non solo lascia aperta la possibilità di una sempre ulteriore relazione di senso, ma pone la stessa dialettica fra i valori alla base del pluralismo. Nella babele dei valori Hartmann è oggi una voce fuori campo la cui classicità è proprio nella tensione all'universale che dovrebbe essere in ogni seria indagine filosofica.
Il pasto sacrificale. La violenza nelle religioni
Aldo Natale Terrin
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 112
Il tema del sacrifico rappresenta la grammatica profonda della civiltà occidentale e orientale, il suo passato remoto e il suo presente. Un concetto non privo di ambiguità e contraddizioni - come dimostrano i molteplici studi fioriti negli ultimi decenni in correlazione ai concetti di "violenza", "dono", "salvezza" e a simboli come il "Cristo" - che pare oggi depotenziato, e quasi obliato. Il volume riflette sulla natura problematica del sacrificio, in chiave fenomenologica e alla luce della storia comparata delle religioni, attraverso una delle sue dimensioni più quotidiane: il pasto, l'atto del mangiare. Indagando il modello archetipico del mito dell'uomo primordiale ("Purusa"), emergono la dimensione universale e sacrale del cibo, la dialettica fra violenza ed espiazione, redenzione, comunione mistica.
Sentieri della legna. I solchi della sofferenza
Giovanni Antonioli
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 80
Anche se, sulla soglia di questo cammino, o piuttosto all’imbocco di questo sentiero, si staglia austera e luminosa la Croce come albero di vita, in cui le linfe ascendono vigorose, la sofferenza della malattia, peso, che si strascica come greve fascina o massiccio tronco attraverso il bosco, lasciando tracce di scempio e di distruzione, pervade queste riflessioni o intuizioni, in tutta la sua umana realtà sconfortante. Mentre lievitano felici immagini germinate da una sensibilità limpidamente aperta a ogni aspetto dello scenario naturale, il cuore spesso si contrae nell’angoscia sotto l’assalto della malattia, la mente si arrovella dolorosamente per la potenza dello spirito così facilmente sgominata dalla resistenza, dall’inerzia, dalla inettitudine delle membra, bloccate dal morbo. E tuttavia, sul sottofondo dell’interrogazione, ardita e desolata, di Giobbe, sui terrori di morte e sulle multiformi debolezze e incapacità che li anticipano, vince la speranza, anzi la certezza: «Signore, io ti conoscevo per sentito dire, ma ora io ti vedo». In questa raccolta di «pensieri» balenanti, appaiono in liriche accensioni la profonda umanità, la religiosità severa, la ricchezza culturale quasi bruciata e fusa in una «nuova ingenuità», delle quali l’autore ha già offerto altre prove: qui il tessuto continuativo della metafora «sentieri della legna» conferisce persuasività penetrante alle riprese del suo discorso.
Trattenimenti con Dio
Giovanni Antonioli
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 144
Dopo "L’ospite più strano" e "Sentieri della legna", Giovanni Antonioli prosegue qui il suo dialogo con se stesso e con il lettore. Intimo ed essenziale, asciutto e dimesso e al tempo stesso ricco di folgoranti intuizioni che è dato cogliere dietro il velo di una prosa del tutto disadorna, questo dialogo assume ora una connotazione nuova. Quel Dio che era il partner spesso sottaciuto ma sempre sottinteso nei flash meditativi dei primi due libri, diviene ora l’interlocutore diretto di quel dialogo: ora seduto mitemente, in silenzio, accanto all’autore, ora terribilmente lontano nella sua infinita superiorità, Dio è l’«inafferrabile» e insieme il punto di riferimento costante, il «tu» con cui Antonioli fiduciosamente si intrattiene. Deposta ogni sovrastruttura di pensiero e affrontando lucidamente, nella propria nudità, il pericolo e l’angoscia della desolazione spirituale, l’uomo anziano e malato si interroga sul suo essere cristiano, sul suo essere sacerdote, sui princìpi della fede continuamente e dolorosamente riconquistati e soprattutto sulla morte, pensiero costante che conclude l’opera riempiendo di sé le ultime, e più impegnative, meditazioni.
Il mio prossimo, il mio paradiso
Giovanni Antonioli
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 64
Il cammino di purificazione e di semplificazione di Giovanni Antonioli, i cui precedenti scritti, L’ospite più strano, Sentieri della legna, Trattenimenti con Dio ne avevano segnato le tappe, si fa qui ancora più luminoso, aprendo l’orizzonte della convivenza umana nell’infinita varietà dei suoi rapporti. In essi per il cristiano, nella prospettiva esemplare della Croce, colui che s’incontra è sempre il “prossimo”, o meglio vi si è chiamati ogni volta a farsi “prossimo”: e ne sgorga letizia, anche se talvolta attraverso la sofferenza, l’umiliazione, la mortificazione di sé. In rapide riflessioni, spesso lampeggianti, l’autore scopre il paradiso che si va formando per noi, nel mistero della fede, già dalla quotidianità dell’esistenza terrena, con la levitazione e la trasfigurazione evangelica d’ogni relazione umana e persino d’ogni esperienza del mondo. Il linguaggio, volentieri sobriamente metaforico ma senza compiaciuti estetismi, illustra con efficacia la verità che suggella il libro: «Il mio io è l’ombra più pericolosa che mi nasconde la luce di Dio e che mi rovina la visuale del prossimo».
Fine dell'eccezione umana? La sfida delle scienze all'antropologia
Giacomo Canobbio
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 208
Confrontarsi con alcuni orientamenti delle neuroscienze significa accettare che siano messe in discussione le acquisizioni della tradizione filosofica e teologica, secondo le quali gli esseri umani si stagliano al di sopra di tutti gli esseri viventi perché, essendo dotati anche di un principio spirituale, costituiscono il confine tra il mondo dello spirito e quello della materia. Ma per comprendere il fenomeno umano basta attenersi all'indagine scientifica? Nessuna demonizzazione dei saperi scientifici, piuttosto un tentativo di comprendere i dati che essi offrono alla teologia, la quale ha la convinzione di dare un contributo per la custodia dell'essere umano da ogni possibile manipolazione cui lo si esporrebbe qualora lo si considerasse soltanto un vivente tra gli altri.