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Ombre Corte: Cartografie

Oltre l'uno e il molteplice. Pensare (con) Gilles Deleuze

Oltre l'uno e il molteplice. Pensare (con) Gilles Deleuze

Alain Badiou

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2007

pagine: 118

"Deleuze non ha fatto nessuna concessione al tema egemone della fine della filosofia, né nella sua versione patetica che la lega al destino dell'Essere, né in quella edulcorata che la lega alla logica del giudizio. Né ermeneutica né analitica: è già molto. Ha cercato coraggiosamente, quindi, di costruire una metafisica contemporanea, inventando per essa una genealogia completamente originale, una genealogia nella quale filosofia e storia della filosofia sono indiscernibili. Ha frequentato, come "casi" inaugurali del suo disegno, le produzioni di pensiero più indiscutibili della nostra epoca, e di qualche altra, mostrando un discernimento e un'acutezza senza pari tra i suoi contemporanei, soprattutto per quanto riguarda la prosa, il cinema, alcuni aspetti della scienza e anche la sperimentazione politica. È stato, infatti, un progressista, un ribelle solitario, un supporto ironico dei movimenti più radicali. Ed è anche in nome di questo che si è opposto ai nouveaux philosophes, che è restato fedele alla sua visione del marxismo, che non ha fatto concessioni alla molle restaurazione della morale e del "dibattito democratico". Sono virtù rare. È stato il primo a capire perfettamente che una metafisica contemporanea è necessariamente una teoria delle molteplicità e una comprensione delle singolarità" (Alain Badiou). Il volume raccoglie gli interventi che nel corso degli anni Badiou ha dedicato a Gilles Deleuze e un inedito di quest'ultimo.
10,00

Conversazioni

Conversazioni

Gilles Deleuze, Claire Parnet

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2006

pagine: 174

"Divenire non significa mai imitare, fare come, e neanche conformarsi a un modello, fosse pure quello della giustizia o della verità. Non c'è un termine da cui si parte, né uno a cui si arriva o si deve arrivare. E nemmeno due termini che si scambiano fra loro. Chiedere 'che cosa stai diventando?' è una cosa particolarmente stupida, dato che man mano che uno diventa, muta in se stesso tanto quanto muta ciò che egli diventa. I tipi di divenire non sono fenomeni di imitazione, né di assimilazione, bensì di doppia cattura, di evoluzione non parallela, di nozze tra due reami. Le nozze sono sempre contro natura. Sono il contrario della coppia. Non ci sono più macchine binarie: domanda-risposta, maschile-femminile, uomo-animale ecc. Ecco, una conversazione potrebbe essere semplicemente questo, il tracciato di un divenire. La vespa e l'orchidea ne danno l'esempio. L'orchidea sembra formare l'immagine di una vespa, ma in realtà c'è un divenire-vespa dell'orchidea, e un divenire-orchidea della vespa, una doppia cattura dunque, poiché 'ciò che' ciascuno diviene cambia tanto quanto 'colui che' diviene." (Gilles Deleuze).
14,00

Il sarto gnostico. Temi e figure del teatro di Beckett

Il sarto gnostico. Temi e figure del teatro di Beckett

Nicola Pasqualicchio

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2006

pagine: 140

"In sei giorni, ha capito, in sei giorni Dio ha fatto il mondo. Proprio così, egregio signore, il mondo! E lei non è stato capace di fare un paio di pantaloni in tre mesi!" "Ma Milord! Ma Milord! Guardi... il mondo... e guardi... i miei pantaloni!" È nella figura del sarto di questo dialogo di "Finale di partita", orgoglioso difensore della buona qualità del proprio lavoro rispetto a quella pessima della creazione divina, che l'autore individua l'emblema dello "gnosticismo" dello scrittore irlandese, della sua rappresentazione del mondo come catastrofe ontologica, frutto, se mai ha avuto un'origine, dell'atto generativo di un dio incapace o malvagio. Ma il "sarto gnostico" è anche il simbolo dell'impegno etico con cui l'artista manifesta il proprio orrore per la cattiva creazione e il rifiuto a farsene complice. Attorno a questa figura il libro traccia le linee di un percorso che tocca alcuni dei grandi temi dell'opera, soprattutto teatrale, di Beckett: dall'infinita attesa di un'impossibile salvezza alla negazione della linearità del tempo, costretto a ripetersi come un congegno infernale; dalla crisi dell'identità, spinta fino alla dissoluzione del soggetto, all'aspirazione di ogni cosa a una morte che non potrà mai compiersi definitivamente.
11,50

Il passato: istruzioni per l'uso. Storia, memoria, politica

Il passato: istruzioni per l'uso. Storia, memoria, politica

Enzo Traverso

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2006

pagine: 143

L'industria culturale, i musei, le commemorazioni, i programmi educativi contribuiscono a fare della memoria del passato una sorta di "religione civile" delle società contemporanee. Questa religione spesso assolve una funzione apologetica: conservare il ricordo dei totalitarismi per legittimare l'ordine occidentale, occupare i territori palestinesi per impedire un nuovo Olocausto, invadere l'Iraq per non ripetere Monaco. Di fronte a un secolo di fuoco e sangue, la memoria rivendica i suoi diritti sul passato. E il riaffiorare della memoria ha suscitato un dibattito intellettuale, che qui Enzo Traverso ricostruisce nelle sue grandi linee, da Maurice Halbwachs a Paul Ricoeur, da Walter Benjamin a Yosef H. Yerushalmi, da Primo Levi a Imre Kertész. Con l'aiuto di numerosi esempi tratti dalla storia del XX secolo questo libro mette in luce i fili che collegano i diversi segmenti della memoria collettiva, la scrittura del passato a opera degli storici e le politiche della memoria. Un libro fondamentale per capire i legami complessi che uniscono la ricerca storica, l'elaborazione della memoria e il suo uso pubblico, vale a dire il rapporto della memoria con la politica, nel senso più nobile come in quello più prosaico e triviale della parola.
12,50

Scritture civili. Conversazioni sul nostro tempo

Scritture civili. Conversazioni sul nostro tempo

Massimiliano Melilli

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2006

pagine: 149

Pagine aperte di scrittori che raccontano e si raccontano. Sullo sfondo, la società del nostro tempo, osservata, ascoltata e narrata attraverso un dialogo largo e comodo, quasi un rosario laico, da scorrere e su cui riflettere. La scrittura come moto dell'anima ed estetica della resistenza ai tempi della globalizzazione. Da José Saramago a Predrag Matvejevic a Luis Sepulveda, da Amartya Sen e Walden Bello a Derek Walcott. E poi. Susan George e Vincenzo Consolo, Daniel Pennac e Moni Ovadia, Marc Augè e Alberto Ongaro, Gesualdo Bufalino. Premi Nobel, autori contemporanei, intellettuali diversi per letture accumulate e per libri pubblicati ma indissolubilmente uniti dal filo narrativo e dall'impegno, raccontano in libertà. Nelle loro segrete stanze, abitate da parole, pagine e pensieri poco esplorati, si è avventurato Massimiliano Melilli con queste interviste-conversazioni. Il risultato è un racconto vivo, a più voci, su uomini e cose del mondo contemporaneo. Scritture civili, il cui insieme, prima a livello epidermico, poi sul piano mentale, evoca un intrigato cruciverba da decifrare. Difficile azzardarne le definizioni verosimili nell'odierna Babele di fatti e misfatti. Tante, troppe le variabili. Verità e menzogna. Guerra e pace. Libertà e repressione. Temi e stili di questo saggio, che si legge (e si gusta) come un romanzo, si contaminano naturalmente fino a diventare un'affascinante sciarada, la cui soluzione è affidata al lettore. A futura memoria.
12,50

I sapori della seduzione. Il ricettario dell'amore tra donne nell'Italia degli anni '50

I sapori della seduzione. Il ricettario dell'amore tra donne nell'Italia degli anni '50

Gabriella Romano

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2006

pagine: 140

Undici donne raccontano la loro vita e i loro amori con altre donne durante gli anni '50, il decennio più moralista e bigotto della nostra storia recente. Amori vissuti nella clandestinità, spesso coperti dalla rispettabilità di un'amicizia, consumati in fretta, a casa, con l'alibi di un invito, in assenza dei mariti. Amori che non potevano uscire delle mura domestiche per evitare lo scandalo o, ancora peggio, le cure psichiatriche imposte a chi era anche solo sospettata di lesbismo. Una serie di testimonianze su un argomento ancora in parte tabù in Italia, narrato con ironia e con il gusto di raccontare l'illecito e il sotterfugio scanzonato. Il tutto condito dalle ricette di manicaretti d'altri tempi.
13,00

La potenza della povertà. Marx legge Spinoza

La potenza della povertà. Marx legge Spinoza

Margherita Pascucci

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2006

pagine: 137

"Il volume articola tre mosse. Nella prima, la relazione Spinoza-Marx è stabilita a partire dall'accostamento, nello sviluppo del dispositivo immanentista, della definizione di nozione comune in Spinoza e del valore in Marx. La seconda mossa pone in luce la fedeltà e la fecondità della lettura marxiana di Spinoza nel Quaderno del 1841. La terza mossa svolge il tema della virtualità della forza lavoro, ossia della potenza della povertà, attraverso un confronto attento degli scritti spinoziani e marxiani nonché delle loro interpretazioni più recenti." (Antonio Negri)
13,00

Governare la vita. Un seminario sui corsi di Michel Foucault al Collège de France (1977-1979)

Governare la vita. Un seminario sui corsi di Michel Foucault al Collège de France (1977-1979)

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2006

pagine: 154

Che cosa caratterizza il governo liberale? Cosa lo differenzia dai dispositivi di sovranità e dalle forme della statualità assoluta? In che modo esso può gestire l'ingestibile, controllare ciò che non può essere posto sotto controllo, e cioè la libertà degli agenti dai quali dipende la riproduzione dello scambio sociale complessivo? In quale dispositivo si ricompongono l'imperativo liberale "vivi pericolosamente!" - ossia investi sulla tua capacità di autovalorizzazione, rischia il tuo capitale, sfrutta la libertà d'azione che ti è assegnata, afferra le occasioni che ti si offrono, sii opportunista e cinico, agisci insomma da uomo libero - e i meccanismi multilaterali di sicurezza necessari a esorcizzare i "rischi" che questo stesso imperativo comporta? È attorno a questi interrogativi che lavorano i Corsi di Michel Foucault al Collège de France della seconda metà degli anni Settanta: Sicurezza, territorio e popolazione e Nascita della biopolitica. In essi viene respinta l'equazione tra "governamentalità" liberale e totalitarismo, ricostruita la genealogia del neoliberismo e analizzato quanto di nuovo si annuncia nell'esteriorizzazione normativa del mercato e nell'economizzazione complessiva dello scambio sociale. I testi che compongono questo volume si confrontano con queste lezioni di Foucault, cercando di svilupparne non solo le implicazioni teoriche ma anche le poste in gioco politiche.
13,00

Storia delle donne filosofe

Storia delle donne filosofe

Gilles Ménage

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2005

pagine: 103

Scritto da Gilles Ménage, grande latinista e precettore di madame de Sévigné e di madame de Lafayette, "Mulierum philosopharum bistoria" (1690) è un libro sulle pensatrici dell'antichità fino a tempi molto recenti. Dividendole per correnti di pensiero, ma iniziando da quelle che non appartengono a nessuna scuola, Ménage ci presenta una serie di figure appassionanti: Diotima la maestra di Socrate, Arete la cirenaica, Nicarete la megarica, Iparchia la cinica, Teodora la peripatetica, Leonzia l'epicurea, Temistoclea la pitagorica, per citare solo alcune delle sessantacinque che l'autore individua studiando i testi antichi e le opere dei padri della chiesa.
9,00

L'invasione dell'Ultracalcio. Anatomia di uno sport mutante

L'invasione dell'Ultracalcio. Anatomia di uno sport mutante

Pippo Russo

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2004

pagine: 143

Molti sono i cambiamenti che hanno caratterizzato il calcio nell'ultimo quindicennio. Si tratta di tutta quella serie di micro-variazioni che riguardano il regolamento e la sua interpretazione, i gesti, i valori, e ciò che si può definire il corredo simbolico del gioco. Pezzo dopo pezzo, il calcio si è trasformato in Ultracalcio. Come gli ultracorpi del famoso film di Don Siegel, anche il calcio è diventato qualcosa d'altro mantenendo le stesse sembianze. In apparenza uguale a se stesso, in realtà ha subito una trasformazione che assomiglia a una mutazione genetica. Il calcio attuale è qualcosa di completamente diverso da ciò che era fino all'alba degli anni Novanta.
11,50

Città in rivolta. Los Angeles, Buenos Aires, Genova

Città in rivolta. Los Angeles, Buenos Aires, Genova

Agostino Petrillo

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2004

pagine: 117

L"'intifada delle banlieue" del 1991, il "riot" di Los Angeles del 1992, la "rivolta senza soggetto" di Buenos Aires, le tre giornate di Genova del 2001. Che cosa accomuna vicende così apparentemente lontane e diverse tra loro? Troppo spesso lette isolatamente, come fenomeni locali e contingenti, le rivolte che si sono succedute negli anni Novanta sono qui riconsiderate in relazione ad altri fatti che ne rivelano gli elementi di contiguità: l'insofferenza per un ordine globale percepito come ingiusto, la sensazione che un'epoca della produzione e del lavoro si stia chiudendo, il venir meno dei tradizionali modi di gestione e organizzazione della città, il nuovo ruolo giocato dai migranti e dalle minoranze.
10,00

Attualità della vittima. La rappresentanza umanitaria della sofferenza

Attualità della vittima. La rappresentanza umanitaria della sofferenza

Philippe Mesnard

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2004

pagine: 124

I corpi straziati dagli attentati, dalle guerre in Africa, in Afghanistan, in Iraq o dal conflitto israelo-palestinese oscurano i corpi delle vittime di catastrofi umanitarie? Che cosa vediamo nella messa in scena mediatica di coloro che sono feriti, dilaniati o affamati? È vero che nel modo di mostrare la miseria e la sofferenza è in gioco una duplice posta cara al potere. È vero che le vittime non sono tutte né visibili, né riconosciute nello stesso momento e a pari titolo. Sullo scenario delle "nuove guerre" è cambiato tanto lo statuto della vittima, quanto quello delle politiche criminali. Per cogliere l'importanza di questi cambiamenti non sono tanto le violenze che vanno analizzate, quanto il loro contesto.
11,00

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