Passigli: LE OCCASIONI
Breve viaggio in Brasile
Stefan Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 76
Nell'estate del 1936 Stefan Zweig arriva per la prima volta in Brasile. Giungendo con la nave al porto di Rio, alla vista di quella città immensa, con le sue splendide isole, colline e baie, subito sente un'attrazione irresistibile per quel grande paese nel quale da lì a qualche anno tornerà per poi darsi la morte. A quell'epoca Zweig, all'apice della sua fama, ha già dovuto lasciare l'Austria e rifugiarsi a Londra: da tre anni Hitler ha preso il potere, le opere di Zweig sono state bruciate dai nazisti come quelle di Thomas Mann, Franz Werfel, Sigmund Freud, Albert Einstein e molti altri, e si sono intensificate le persecuzioni razziali con le leggi di Norimberga del 1935. Zweig sta assistendo al tragico, definitivo crollo del suo mondo, quella Mitteleuropa cosmopolita che lo scrittore ritrasse nel suo capolavoro autobiografico "Il mondo di ieri". Il Brasile appare subito agli occhi di Zweig come una terra nuova e affascinante. E proprio allo scopo di presentarlo al lettore europeo, Zweig comincia a scriverne una breve guida che raccoglie le sue euforiche impressioni di quel primo viaggio. Da San Paolo a Rio de Janeiro, dai monti alle isole, dalle favelas agli incanti della notte brasiliana, Zweig ricostruisce in questo agile libro — che viene qui per la prima volta tradotto in italiano — il fascino di un paese che ancora conservava ai suoi occhi una vitalità che l'Europa cupa dei nazionalismi trionfanti sembrava avere ormai smarrito per sempre.
Febo cane metafisico
Curzio Malaparte
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 68
«L'incontro fra un uomo e un cane è sempre l'incontro fra due spiriti liberi, fra due forme di dignità, fra due morali disinteressate»: così scriveva Curzio Malaparte, ricordando il suo primo incontro con Febo, l'«amico Febo», il cane levriero da lui incontrato quando si trovava in esilio a Lipari e da allora suo compagno inseparabile. Al cane Febo, che compare anche nel suo capolavoro narrativo "La pelle", Malaparte ha dedicato diverse pagine; in particolare, due racconti, più un altro abbozzo di racconto, che troviamo qui riuniti, "Febo cane metafisico", "Cane come me" e "Caneluna", a testimonianza di un rapporto sentimentale che chiunque abbia avuto un cane può facilmente comprendere. Febo per Malaparte non è semplicemente un amico, è anche una sorta di proiezione di sé, di un suo 'alter ego': «Se non fossi uomo», scrive ancora lo scrittore, «e non fossi quell'uomo che io sono, vorrei essere cane. Non già, come un Cecco Angiolieri, per abbaiare e mordere, ma per assomigliare a Febo». Del resto, già il suo biografo Giordano Bruno Guerri ricordava che lo scrittore amava i cani «con un trasporto e una dedizione che non mostrò per gli uomini. E non era un attaccamento di tipo estetico e decadente come quello di D'Annunzio per i suoi celeberrimi levrieri. Malaparte amava i suoi cani perché erano, diceva "come me"». La storia di Febo si intreccia con l'esilio di Malaparte in queste pagine davvero memorabili. Completa il nostro volume un raro articolo dello scrittore dedicato ai Cani di Maremma.
Ode alla rosa e altre odi elementari. Testo spagnolo a fronte
Pablo Neruda
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 158
Se la rosa è il fiore per eccellenza della poesia, l'ode rappresenta per Pablo Neruda il momento forse più disteso della sua ispirazione, dove il poeta pare a prima vista lontano dal suo impegno sociale e morale, che invece rende concreto celebrando la natura, le cose, gli animali, le persone e la loro opera nel mondo in una lingua piana che ricerca una semplicità comunicativa. Da qui anche la fortuna popolare delle sue raccolte di odi, alle quali il poeta aggiunge l'aggettivo determinante di "elementari". Elementari, dunque, ma in tutta la pienezza espressiva del loro snodarsi in versi brevi e sinuosi, tali da esaltare al massimo le parole che li compongono. La rosa, il fiore e il fiore azzurro, non potevano perciò mancare in questa nostra nuova selezione tematica; e con i fiori la terra e le sue meraviglie, i suoi odori e colori, e l'occhio che li guarda. Come scrive Giovanni Battista De Cesare nella prefazione, «con le Odi elementari Neruda approda a un nuovo stile e a una nuova stagione poetica, ora aperta al mondo e alla vita di tutti. Neruda non rinnega la sua poesia dei decenni passati, e sperimenta il superamento formale e concettuale di quella lunga adolescenza lirica».
I fumi del vino
Irène Némirovsky
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 80
Tra la fine del 1917 e il gennaio del 1918 Irène Némirovsky, allora non ancora quindicenne, dopo gli sconvolgimenti della Rivoluzione d'ottobre segue la sua famiglia, che lascia definitivamente San Pietroburgo e si trasferisce in Finlandia, in una cittadina della Carelia. Quell'esperienza finlandese ritorna in varie opere della Némirovsky, a cominciare dai due racconti che vengono qui riuniti, "I fumi del vino" e "Aino". La Finlandia aveva goduto a lungo di una certa autonomia dagli zar, e prima della Rivoluzione, come scrive la scrittrice, rappresentava "una specie di periferia elegante di San Pietroburgo". Già dal marzo del 1917 però si era consolidata l'idea di un'indipendenza che era in aperto conflitto con gli obiettivi di Kerenskij — primo ministro russo dopo la caduta degli zar, impegnato nella lotta contro i bolscevichi — e dello stesso Lenin: il Paese era così divenuto anch'esso territorio di scontro. Ne "I fumi del vino" troviamo un episodio oscuro di quel conflitto: il saccheggio delle cantine imperiali. È una vera ubriacatura collettiva che irrompe nel gelo di una lunga notte dell'inverno finlandese: donne, miliziani, risse, svenimenti, in un racconto corale che preannuncia alcune delle pagine più belle del grande romanzo incompiuto, apparso postumo, "Suite francese". Quanto all'altro racconto, ancor più fortemente autobiografico e strettamente legato al precedente, vediamo completarsi la storia di due dei protagonisti de "I fumi del vino", Aino e Hjalmar, mentre tutto intorno continuano a risuonare i cannoni.
Anima di guerriero
Joseph Conrad
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 96
Apparsi postumi a cura di Cunninghame Graham, un amico di Conrad, i tre racconti qui riuniti sotto il titolo di uno di essi, "Anima di guerriero", appartengono alla fase più matura dell'arte del grande narratore. Come ha scritto Margherita Guidacci, che ne ha curato la traduzione, il tema che li accomuna «è dato dalla tensione accumulata intorno a un individuo da circostanze eccezionali ed esasperate, dalla sua reazione spesso imprevista, istintiva e tragica, e dal segno indelebile che gliene rimane. Per Tomassov di "Anima di guerriero", la prova è l'incontro con De Castel; per "Il principe Romano" è la sua situazione personale e quella della sua patria; per il Comandante del "Racconto", l'incontro con il misterioso e sospetto capitano neutrale». E se è vero che il racconto Anima di guerriero non è immune da un certo gusto melodrammatico — che invece non arriva a contagiare gli altri due —, è altrettanto vero che anche in questo caso ci troviamo di fronte a un piccolo gioiello narrativo. Citando ancora la traduttrice: «Guardate la potenza di certe descrizioni: i due eserciti, quello russo e quello francese, che si cercano e sfuggono vicendevolmente, stremati sull'immensa distesa nevosa durante la ritirata napoleonica; la tensione estrema di certi passaggi; la quiete solenne e sinistra dell'ultimo quadro rimasto nella memoria del narratore: Tomassov inginocchiato nella spettrale alba d'inverno accanto all'uomo da lui ucciso. Siamo di fronte ad esempi fra i più superbi dell'efficacia narrativa di Conrad».
Lo zio Peter
Elizabeth Gaskell
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 74
"Lo zio Peter", pubblicato per la prima volta sul «Fraser's Magazine» nel 1853, è costruito intorno a una vicenda d'amore che mette a dura prova i due giovani innamorati: quando infatti il borghese benestante Charles Merton decide di sposare l'aristocratica Lady Helen, va incontro alla fiera opposizione dello zio — al quale Charles deve tutto — che è fermamente convinto che il matrimonio tra un borghese e un'aristocratica possa portare solo problemi e dispiaceri. Come sempre nella scrittura della Gaskell, la storia di questo amore contrastato si contraddistingue per la grande finezza nella trattazione dei personaggi, primo fra tutti proprio lo zio Peter del titolo, in preda ai propri conflitti interiori, tra ferrei pregiudizi e paura della solitudine. Ma oltre alla viva realtà di questi personaggi, il racconto delinea con grande efficacia il conflitto, nell'Inghilterra di metà Ottocento, tra aristocrazia e borghesia, nella fase dell'ascesa e affermazione di questa nuova classe di imprenditori e commercianti.
Un piccolo eroe
Fëdor Dostoevskij
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 70
"Un piccolo eroe" (1857) descrive l'amore impossibile e cavalleresco di un bambino per una giovane donna e la complicità che con lei si viene lentamente a creare. Ma il racconto è molto più dell'eterno tema del messaggero d'amore: è lo studio finissimo di due caratteri, e di quella sottile 'linea d'ombra' che separa l'infanzia dagli anni a seguire. La casuale intromissione del bambino nella vicenda sentimentale della donna da lui segretamente amata, la scoperta del suo tradimento e la nuova, amara eppure tenera, solidarietà tra i due, porterà il ragazzo ad attraversare quel confine labile che per tutti noi è il superamento dell'infanzia.
Un medico di campagna
Franz Kafka
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2017
pagine: 103
Dopo "Descrizione di una battaglia" (1904-1905) e "Meditazione" (1904-1912), già apparsi in questa collana, proponiamo qui un altro dei capolavori di Franz Kafka, i quattordici racconti brevi di "Un medico di campagna" (1919), nella nuova traduzione di Sabrina Mori Carmignani. Ancora molto vicini allo spirito dei precedenti, soprattutto nella nota umoristica che sempre nel sottofondo li pervade - e che resta particolarmente avvertibile in tutta la prima produzione del grande scrittore praghese, compreso il primo romanzo, America - si accentua però in essi quel senso di disagio, di inadeguatezza, di impossibilità dei personaggi, sempre alle prese con una realtà che pare continuamente sottrarsi ad ogni loro tentativo di raggiungerla o penetrarla. Una realtà paradossale, che tuttavia non viene mai messa in discussione, si erge davanti ai loro occhi con la forza di un dogma che non si può che accettare; e l'inanità dei loro sforzi fa parte di quella stessa ironica, malefica realtà.
Ida
Irène Némirovsky
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2017
pagine: 64
Ida è il racconto del destino crudele e tragico di una donna, una ballerina ambiziosa dei music-hall parigini, che con la forza della giovinezza e un'indomabile volontà compie la sua scalata verso la celebrità e il successo economico e sociale. Proveniente da una classe sociale bassa, nella sua corsa inarrestabile verso il successo Ida, con il passare degli anni, diventa sempre più una donna sola ed egoista che non accetta di invecchiare e ignora l'impietoso scorrere del tempo. Dopo una lunga carriera continua a vivere nell'illusione del suo passato e della sua bellezza ormai sfiorita. Il confronto con la sua giovane rivale farà rinascere nell'animo di Ida dolori mai sopiti e segreti nascosti. Una "vecchia signora coriacea, tutta agghindata e truccata", come la stessa Némirosky definì la sua protagonista, che vive per il palcoscenico con la paura di perdere la sua supremazia sulle altre donne: "Quello di cui ho bisogno, quello che apprezzo, quello che mi piace è l'amore della folla. Perderla? No, piuttosto preferirei morire..."
Le nozze di Manchester
Elizabeth Gaskell
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2017
pagine: 64
L'opera narrativa di Elizabeth Gaskell (Londra, 1810-1865) ha per molto tempo risentito della grande fama di altri grandi scrittori inglesi suoi contemporanei, e quasi coetanei, come Charles Dickens, Anthony Trollope, William Thackeray, le sorelle Brontë, quella prima generazione 'vittoriana' che ha dato tanti capolavori alla letteratura. In anni più recenti, però, la Gaskell è tornata prepotentemente alla ribalta, ed è ormai considerata come una delle scrittrici più interessanti della sua epoca. Se la sua popolarità è legata soprattutto a romanzi come “Mary Barton” e “Cranford”, Elizabeth Gaskell è stata anche autrice di oltre cinquanta racconti, tra i quali spicca “Le nozze di Manchester”, che venne incluso da Charles Dickens nella raccolta da lui stesso curata nel 1858 per il numero natalizio del periodico «Households Words», diretto dal grande scrittore. Il tema, che verte intorno alla scomparsa di un uomo, è in parte autobiografico, in quanto il fratello della Gaskell fu dato per disperso in mare nel 1822. Ciò che però più interessa all'autrice tratteggiare non è tanto il personaggio di un naufrago, e neppure quello della moglie, costretta a crescere una figlia appena nata con gravi malformazioni, bensì quello della balia della piccola Norah. È attorno a lei infatti che davvero ruota la storia, e, con lei, alla figura del secondo marito, quello delle "nozze di Manchester", un uomo già in età e tutto d'un pezzo, che si è formato brillantemente dal nulla fino a raggiungere un'invidiabile agiatezza. Attraverso questi due personaggi, diversissimi tra loro ma ciascuno alla propria maniera altrettanto forti, la vicenda narrata trova il suo compimento esemplare, con il finale colpo di scena. Uno splendido racconto, qui in prima traduzione italiana.
La responsabilità dell'architetto. Conversazione con Renzo Cassigoli
Renzo Piano, Renzo Cassigoli
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2017
pagine: 227
Giunto ormai alla sua nona edizione, questo affascinante libro di Renzo Piano continua a crescere. Dopo che nelle precedenti edizioni la conversazione con il giornalista Renzo Cassigoli si è infatti progressivamente approfondita e arricchita dei commenti del grande architetto ai nuovi lavori che andava affrontando - dalla Potsdamer Platz di Berlino all'Auditorium di Roma, da Noumea in Nuova Caledonia al museo di Sarajevo, dalla nuova sede de "Il Sole 24 Ore" al progetto per la Collina degli Erzelli a Genova - , altri contributi si sono aggiunti: un'inedita intervista di Enzo Siciliano, il commovente ricordo dell'amico Claudio Abbado e, in questa nuova edizione, l'intervento di Renzo Piano in Senato sul progetto 'Casa Italia' incentrato sul terremoto.
Ode al vino e altre odi elementari. Testo spagnolo a fronte
Pablo Neruda
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2015
pagine: 157
Quella delle "Odi elementari" è una poesia all'insegna delle cose che circondano l'uomo, cose anche minuscole, ma sempre essenziali al punto che, vivendo con esse, il nostro sguardo sembra non rendersi conto del loro insostituibile valore. In questa selezione compaiono alcuni inseparabili compagni della nostra cucina: il pane, la patata, il pomodoro, la cipolla, il carciofo, la castagna, il miele, l'olio, il limone, la mela, la prugna, il cocomero. Di ciascuno di essi il poeta esalta l'unicità e la bellezza e li fa rivivivere alla luce malinconica della propria infanzia e adolescenza, dal primo indimenticabile incontro con le cose.