Ronzani Editore: Biblioteca Ronzani
Divertimento per Saturno. Taccuini 1946-2008
Sergio Ferrero
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 1008
Cosa fanno gli scrittori quando non sono alle prese con un’opera? Prendono appunti, annotano cose, registrano momenti, progettano, ricercano… E spesso, liberi da preoccupazioni strutturali o da aspettative di sorta, in questi momenti ludici, in queste scritture tangenziali, incontrano il sé più autentico. Sergio Ferrero, l’autore di alcuni dei romanzi più originali del secondo novecento – romanzi che, se non hanno scalato le classifiche di vendita, hanno però meritato l’attenzione di critici prestigiosi e dai gusti distanti come Garboli, Citati, Cases, Guglielmi – per oltre sessant’anni ha sottratto alla forza distruttiva del dio Kronos questi Divertimenti per Saturno. Epifanie, appunti di lettura, incontri, curiosità, schizzi, e ancora, “telai”, trame di romanzi o di racconti che non avrebbe mai scritto, momenti della propria vita, fatti cui ha assistito o storie raccontate da altri. Il tutto mantenendo e forse mettendo a punto il proprio inimitabile sguardo, lo “stile Ferrero”, capace di stanare il mistero, il conturbante, l’inedito, il bizzarro, nelle cose più semplici, negli eventi più quotidiani. E tuttavia, scrittore jamesianamente controllato, non avrebbe mai “assemblato” questo libro; o, se lo avesse fatto, lo avrebbe distillato all’estremo, riducendolo forse a poco più che una plaquette. Francesco Rognoni ha scelto invece una modalità opposta: espandere e inglobare, accogliendo anche stralci di lettere, e non-scritture, immagini, ritagli di giornale, che Ferrero raccoglieva in grandi album nella tradizione anglosassone dello scrapbook. Ne risulta una sinfonia-monstre che restituisce la complessità di una cultura raffinatissima e sterminata, di una vita piena, fatta di luoghi, case e incontri. Da Saba a Genet, da Penna alla Yourcenar, da Cioran a Julien Green, da Mario Praz a Clotilde Marghieri, una folla di personaggi sfila in queste pagine accanto a sconosciuti che la penna di Ferrero rende altrettanto eccezionali. Un libro dunque che non solo rappresenta il laboratorio di un autore tutto da riscoprire, ma si propone anche come opera autonoma e, perché no, il modello di un inedito genere a cavallo tra critica, filologia, biografia e letteratura tout court, nella collaborazione tra lo scrittore e il suo curatore. Andrea Rossetti
Lettere a Marguerite Paradowska
Joseph Conrad
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 260
Joseph Conrad, scrittore anglo-polacco autore di capolavori quali La linea d’ombra, Lord Jim, Cuore di tenebra e Tifone, tra il 4 febbraio 1890 e il 30 dicembre 1920 scrisse oltre cento lettere a Marguerite Poradowska, nata Marguerite Gachet, nipote di quel dottor Paul Gachet immortalato nel celebre dipinto di Van Gogh. Anche lei scrittrice, aveva sposato un cugino di Conrad, Alexandre Poradowski, fuggito dalla Polonia dopo i moti insurrezionali del 1863 contro l’oppressione zarista. Tra Conrad e Marguerite scattano un affetto e una comprensione che nascono dalle rispettive esperienze e passioni: dalla solitudine, umana e intellettuale, del primo, dalla sensibilità romantica della seconda. La parte più intensa della corrispondenza si dipana in un periodo storico importante per Conrad, tra il 1890 e il 1895, che coincide con il suo viaggio nel cuore dell’Africa, con l’addio alla vita per mare e l’inizio dell’attività di romanziere. Purtroppo delle lettere di Marguerite a Conrad sono state recuperate e pubblicate solo tre minute, una quarta è stata rinvenuta da Mendicino presso la Yale University. Da queste poche missive e dai suoi racconti si ricava l’immagine di una donna appassionata e di grande vivacità intellettuale, che diverrà presto un vero e proprio mentore letterario per Conrad. Il volume si compone di tre parti. Un approfondito saggio introduttivo del curatore Giuseppe Mendicino dove si indaga la figura di Conrad e l’importanza che il rapporto con Marguerite Poradowska ha avuto sulla sua letteratura, sul mare e sulla sua stessa vita. Seguono le lettere di Conrad, conservate presso il Fondo Joseph Conrad della Yale University, tradotte da Anna Lina Molteni, che firma altresì un intenso saggio su Marguerite Poradowska.
Dizionario dietetico
Guido Morselli
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 276
Concepito cinque anni prima dell’ispirazione che darà origine ai grandi romanzi – dal 1961, con Un dramma borghese –, il Dizionario dietetico rivela ai lettori di Guido Morselli un volto inedito del poliedrico intellettuale: saggista, narratore, drammaturgo, sceneggiatore e dunque anche divulgatore e lessicologo. All’originale prontuario che raduna «alcune nozioni elementari e un orientamento di massima, nel campo dell’alimentazione», Morselli dedica l’estate 1956, tra la corrispondenza con esimi biochimici e patologi, lo studio di opere scientifiche ed enciclopediche e la collezione di ritagli di giornali e riviste intorno al tema del cibo. Pensa a un progetto tripartito, aperto e chiuso da capitoli che riguardino caratteristiche e composizioni degli alimenti e costituito, nel corpo centrale, da centinaia di schede sulle sostanze commestibili: da abbacchio al pane biscottato zwiebach, passando per aperitivi, baccalà, ciccioli, kefir, ravanello, seltz… La scrittura è agile e ben ritmata, degna di un maestro nascosto della narrativa del Novecento; dalla dietetica apre spesso a una Weltanschauung, una concezione del mondo e dell’uomo condensata in fulminei aforismi: «anche sotto l’aspetto corporale la vita è una molteplicità, ha per caratteristica di essere complessa, di non potersi semplificare senza sminuirsi e snaturarsi». Lo scopo dell’opera, d’altra parte, è fondamentalmente civile: favorire una «coscienza» alimentare, ancora «scarsa in Italia» negli anni Cinquanta, nell’auspicio di concorrere «al benessere individuale» e riuscire «di qualche utilità nei confronti dell’economia dei singoli e della collettività».
Comisso en français
Agostino Contò
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 168
Questo saggio ricostruisce le (problematiche) relazioni culturali di Comisso con l’editoria francese: dall’infelice tentativo di traduzione de Il porto dell’amore – pur apprezzato da critici come Benjamin Crémieux e Valéry Larbaud – ai rapporti fraterni con Roger Peyrefitte, a cui segue un’antologia di scritti di Giovanni Comisso finora mai pubblicati in Italia, apparsi sulla rivista francese «Arcadie» a partire dal 1956: tra questi, Reminiscences, Le diable boiteux (la prima stesura di Cribol, uscito in Italia nel 1964) e una versione inedita di Gioco d’infanzia, ultimato già nel 1932 ma pubblicato in italiano solo nel 1965, ad eccezione di alcuni estratti. In chiusura, un excursus sulle prime fasi della creatività comissiana negli anni dell’impresa di Fiume, sull’esperienza di «Yoga» e sugli incontri e le amicizie di una vita: Filippo de Pisis, Léon Kochnitsky, Henry Furst e Guido Keller.
Raboni-Manzoni
Giovanni Raboni
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 160
"Raboni Manzoni" è una piccola plaquette pubblicata nel 1985 nell’ambito di un progetto culturale, chiamato Paso Doble, promosso da Vito Riviello e Giorgio Weiss. L’iniziativa, non unica né isolata, puntava a far incontrare un poeta contemporaneo con uno del passato, remoto o prossimo, a testimonianza di una eredità che si rinnova e di una tradizione che rimane viva, produttiva di futuro. Raboni non solo scelse come “proprio simile e fratello” Manzoni, ossia un autore noto e amato soprattutto per il suo romanzo e per la sua prosa piuttosto che per la sua poesia, ma decise di affiancare a una scelta di testi propri – di ispirazione e taglio appunto manzoniani – una serie di brani tratti dalla Storia della colonna infame, ossia un’opera che non è un romanzo ma un testo più vicino alla ricostruzione storica. Ripubblicando la plaquette Raboni Manzoni nella sua veste originaria, in occasione del ventennale della scomparsa, si è voluto dar seguito al “gioco” accettato da Raboni in quella circostanza e cercare, sia pure senza l’avvallo dell’autore, di verificare se e come la «funzione» Manzoni – come Raboni stesso la chiama –, così evidente ed esplicita nella prima parte della sua produzione poetica, agisca anche nel contesto delle poesie pensate e scritte successivamente. A questi testi poetici se ne aggiungono altri in prosa, tratti da interventi su giornali, interviste e conferenze in cui Raboni riflette sul rapporto con Manzoni e in particolare sulla triangolazione che si istituisce tra i due autori e la città, Milano, che fu per entrambi teatro di vita e poesia.
Vita di Giovanni Comisso
Nico Naldini
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 456
«Che incantevole romanzo questa Vita di Giovanni Comisso, altro non sapremmo definire un libro che si presenta come una biografia e invece è un'auto-biografia mai scritta per intero da Comisso, ma ricostruita come una lunga frase musicale […] per mano di uno strumentatore di altissima qualità stilistica quale Nico Naldini». Così Goffredo Parise presenta questo libro in una elegantissima recensione che è qui riprodotta in appendice. In esso infatti si alternano tre «voci» in una sorta di abile contrappunto: le lettere e i diari di Comisso, che ne costituiscono l'ossatura, le lettere del suo grande amico, Filippo De Pisis, e il racconto di Naldini che le completa e le salda armoniosamente fra di loro, senza che quasi si avverta il passaggio dall'una all'altra. Comisso fu il primo dei «due amici» (l'altro fu il cugino Pasolini) ai quali Naldini dedicò una biografia: la Vita uscì per Einaudi nel 1985 sfiorando la vittoria al Premio Strega. E a distanza di quasi quarant'anni essa mantiene intatto il suo incanto e la sua brillantezza. In un passo ispirato Naldini descrive magnificamente quello che è il momento più adatto per leggere Comisso: «Non sempre ce la facciamo a sopportare la vista di questo mondo, e allora chiudiamo pure gli occhi e cerchiamo di ridurre la ricettività degli altri sensi […]. Abbandonati a noi stessi, è questo il momento in cui cominciano a vagare nell'animo le armonie perdute, come le carezze di un vento misterioso. Ed è questo – attenzione! – il momento più adatto per leggere Comisso, perché è incominciata una trasmutazione del nostro stato abituale, favorita proprio dal torpore sognante in cui siamo entrati da qualche minuto». Ed è questo anche il momento più adatto per leggere la Vita di Giovanni Comisso di Nico Naldini.
Nuovi libri: le recensioni su «Domus», 1955-1961
Sergio Ferrero
Libro
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2026
pagine: 268
Dal 1955 al 1961, Sergio Ferrero (1926-2008) collaborò assiduamente alla rivista di Gio Ponti «Domus» scrivendo più di duecento recensioni o schede di novità editoriali italiane, inglesi e francesi. Mai raccolti in volume, quindi ormai introvabili, questi pezzi, letti di seguito, offrono uno spaccato inedito e vivacissimo della cultura non solo letteraria (e non solo italiana) dell’epoca, e insieme tracciano un “autoritratto dell’artista da giovane”, la testimonianza più preziosa dell’apprendistato di un romanziere. Come molti quasi-autodidatti (a Sanremo aveva sì frequentato lo stesso Liceo Classico di Italo Calvino, ma prendendo sempre voti piuttosto bassi!), Ferrero, perfettamente trilingue, era un lettore onnivoro: divorava romanzi, poesia, saggistica… E aveva un gusto innato, una capacità di giudizio quasi infallibile (non per nulla, più tardi, scrittori tanto diversi come Testori, Clerici, Soldati, Citati gli avrebbero chiesto consiglio e fatto leggere i loro libri prima di pubblicarli). Molti di questi Libri nuovi (come si chiamava la rubrica in cui Ferrero scriveva) sono invecchiati precipitosamente, altri hanno retto assai bene alla prova del tempo (il Barone rampante, le Piccole vacanze di Arbasino ecc.), altri ancora resistono in quel mare, o limbo, a cui gli editori attingono per le loro “riscoperte” – “testi prigionieri” (per mutuare il titolo di un libro di Borges) che aspettano di essere liberati dall’attenzione di nuovi lettori.
Oltre la cortina di ferro. Articoli dalla Polonia e dalla Bulgaria (1946-1947)
Guido Piovene
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 152
Oltre la cortina di ferro raccoglie venti articoli scritti da Guido Piovene per il «Corriere della Sera» tra il 1946 e il 1947, durante due viaggi in Polonia e Bulgaria. Si tratta di reportage rimasti finora pressoché sconosciuti, ma che offrono una testimonianza unica sul periodo immediatamente successivo alla Seconda guerra mondiale, quando i Paesi dell’Europa orientale si avviavano verso la sovietizzazione. Con uno sguardo lucido e privo di pregiudizi ideologici, Piovene osserva il processo di trasformazione politica e sociale in atto: la ricostruzione delle città devastate, le migrazioni forzate, la fine delle élite tradizionali, l’instaurarsi di nuove forme di potere. Ne emergono pagine di grande valore storico e letterario, che anticipano la libertà di sguardo del Viaggio in Italia e restituiscono la complessità di un’Europa ancora divisa, ma già attraversata da tensioni e aspirazioni comuni. Questa edizione, curata da Raoul Bruni, restituisce per la prima volta in volume un importante capitolo dell’opera giornalistica di Piovene, contribuendo a riscoprirne la figura di osservatore attento e partecipe del proprio tempo.

