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Rubbettino: Piccola biblioteca pensiero occidentale

Sull'Illuminismo. Se sia, o possa divenire, pericoloso per lo Stato, per la religione o in generale

Andreas Riem

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2021

pagine: 128

Ancora oggi ricordato come la più grande critica pubblica verso una misura del governo in Prussia, il dibattito scatenato dall’Editto di religione del 1788 evidenziò due distinte compagini: da un lato i pertinaci oppositori dell’illuminismo, convogliati dal Kulturkampf progettato dal neoministro del culto e dell’istruzione, Wöllner; dall’altro gli illuministi che, nel mutato e inquieto clima culturale e politico seguito alla morte di Federico II, facevano in pari tempo i conti con le insistenti questioni riguardanti i limiti dell’Aufklärung e i possibili svantaggi connessi a un suo (sregolato) esercizio. Tra le più interessanti voci di questa seconda compagine vi è senz’altro quella di Andreas Riem, intrepido pubblicista radicaldemocratico espulso nel 1795 dai territori prussiani e rapidamente scivolato ai margini della storiografia filosofica. Questa pregevole edizione italiana del suo celebre scritto polemico Sull’illuminismo (1788), curata da Hagar Spano e accompagnata da una Prefazione di Dirk Kemper, contribuisce con il massimo merito a farne risuonare le tesi, strappandole dall’oblio.
10,00 9,50

La controversia sul metodo dell'economia politica. Fonti inedite

Carl Menger, Emanuel Leser, Heinrick Dietzel

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2020

pagine: 208

Sono qui tradotti tre scritti "inediti" che vanno considerati come i certificati di nascita autentici della celebre controversia metodologica del secolo XIX nota come "Methodenstreit". Essi portano la firma di Emanuel Leser, autorevole esponente della Scuola storica degli economisti tedeschi che per primo contestò nel 1883, in una delle più prestigiose riviste economiche dell'epoca, le tesi basilari delle Ricerche sul metodo delle scienze sociali e dell'economia politica in particolare di Carl Menger, capostipite della Scuola marginalista austriaca; dello stesso Menger, che le difese in una dura replica indirizzata alla stessa rivista; e di Heinrich Dietzel, solo recentemente riconosciuto come un "classico" del pensiero economico tedesco, che la pubblicò all'interno del proprio lungo saggio di radicale revisione analitica dell'intera controversia alla luce di princìpi "neoricardiani" integrativi del marginalismo. Sta di fatto che all'anagrafe di una straripante esegesi storiografica più che secolare, tali documenti fondamentali risultavano virtualmente smarriti, fino a che Enzo Grillo non li ha sottratti alla damnatio memoriae.
14,00 13,30

Liberalismo politico. Liberalismo economico

Liberalismo politico. Liberalismo economico

Friedrich A. von Hayek, Ludwig von Mises

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2017

pagine: 112

Fu soltanto nel “Handwoerterbuch der Sozialwissenschaften” - la prima imponente opera collettiva in 12 tomi progettata e realizzata in Germania negli anni 1956-1965 dopo la catastrofe del regime nazionalsocialista - che i due grandi esuli della scuola marginalista austriaca, von Hayek e von Mises, introdussero per la prima volta in una Enciclopedia di scienze economico-sociali tedesca le due voci, distinte ma organicamente interconnesse, di “liberalismo politico” e “liberalismo economico”, restituendo loro quella piena autonomia concettuale ed espositiva che una lunga tradizione enciclopedica di impostazione social-storicista aveva negato omettendone persino i termini, sostituiti con quelli riduttivi di “dottrina libero-scambista” e “scuola manchesteriana”, oppure ricondotti nell’alveo dei concetti generali di “individualismo” e “interesse personale”. A integrazione necessaria delle due voci magistrali mai tradotte in italiano, sono state qui aggiunte le voci altrettanto illuminanti “Scuola di Vienna” di von Hayek, e “mercato” di von Mises. I testi sono accompagnati dai saggi dei due curatori. Nei primi due viene esposto in maniera essenziale l’itinerario intellettuale dei due autori; nel terzo si pone l’attenzione sul continuativo - e poco esplorato - rapporto degli esponenti della scuola marginalista austriaca con le enciclopedie delle scienze economico-sociali.
15,00

Le condizioni economiche del federalismo tra stati

Friedrich A. von Hayek

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2016

pagine: 112

Ormai da anni, l'Unione europea gode di pessima stampa, nel nostro Paese come in molti altri. Taluni l'accusano di essere al soldo del capitale finanziario e di smantellare il welfare state in nome di un'agenda neoliberale. Altri la considerano una distante cricca burocratica e centralizzatrice, una minaccia alla democrazia e alla libertà. È dunque, l'Unione Europea, una nemica o una guardiana delle nostre libertà economiche e personali? Questo profetico saggio di Friedrich von Hayek sulle condizioni economiche del federalismo tra stati, pur scritto nel lontano 1939, ci fornisce un util quadro concettuale per rispondere a questa domanda nel contesto odierno. Tutti i liberali di buona volontà vi troveranno anche tratteggiato il profilo di un "federalismo hayekiano", capace forse di disincagliare l'Unione europea dalle secche in cui si è così pericolosamente arenata. Postfazione di Flavio Felice.
12,00 11,40

Lezioni di teoria economica. Grundiss 1898

Max Weber

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2015

pagine: 234

Nei sei anni che separano il 150° anniversario ormai trascorso della nascita di Max Weber (Erfurt 21 aprile 1864), dal 100° della sua morte (Monaco 14 giugno 1920), sarà completata la gigantesca edizione critica della sua opera omnia. A quel punto la Weber-Forschung disporrà di tutti gli elementi per realizzare in concreto i propositi di "ripensamento", "riesame", "nuovo sguardo" che si sono infittiti negli ultimi anni, sull'onda dell'opera pionieristica di W. Hennis negli anni '80, che rivelò l' esistenza di questo Grundriss 1898, unico testo di Weber sull'Economia politica generale "teoretica", rimasto sconosciuto per circa un secolo. la sua pubblicazione anastatica nel 1990, e la sua riedizione critica nel 2009, hanno posto fine al macroscopico omissis nella "biografia dell'opera" che ha avuto enormi conseguenze distorsive sull'interpretazione del pensiero complessivo di Weber.
12,00 11,40

Troppa legislazione

Herbert Spencer

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2013

pagine: 138

Herbert Spencer (1820-1903), biologo, psicologo, sociologo e filosofo è stato uno dei più influenti intellettuali del Diciannovesimo secolo e uno dei principali teorici del liberalismo. Con la passione dell'arringa e il timbro dell'invettiva questo suo pamphlet, scritto nel 1853, è una durissima requisitoria contro quella dilagante convinzione che vedeva nell'intervento del legislatore democraticamente eletto il rimedio a ogni male sociale. Mentre i regimi liberali si stavano affermando in Europa, Spencer individua una nuova minaccia per le libertà individuali che proveniva dall'interno stesso delle nascenti democrazie: lo "strapotere dei parlamenti". Da liberale, il filosofo inglese denuncia la presunzione razionalistica del "legislatore democratico" che, animato da buone intenzioni, produce una legislazione talmente capillare da inaridire la fonte del progresso sociale: le libere azioni individuali. Spencer rivolge agli uomini politici un vibrante e attualissimo invito a scegliere l'"etica della responsabilità", ad abbandonare le ideologie, a documentarsi prima di decidere, nonché a riconoscere la loro "ignoranza" e a limitare l'istinto pianificatore, in modo da ridurre al minimo gli "effetti perversi" delle loro decisioni. Con un saggio introduttivo di Enzo Di Nuoscio e Stefano Murgia.
9,00 8,55

Tecnologia ed etica

Karl R. Popper

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2013

pagine: 81

"È inevitabile che sulla nostra Terra sovrappopolata noi facciamo permanentemente tutti gli errori ecologici possibili, ed è innegabile che vigilare è necessario; potremmo allora fare un buon uso di qualcosa come un movimento verde razionale. Ma è altrettanto chiaro che in questo campo non si ottiene nulla senza l'aiuto delle scienze naturali e della tecnica". Questo il messaggio di Karl Popper, universalmente annoverato tra i massimi filosofi del XX secolo, contro quelle esagerazioni dei Verdi che - pur necessarie "per dare una scossa al mondo" - "sono assai pericolose e hanno portato a peggiori abusi". Da qui, il suo ammonimento: "Cercate di vedere il mondo per ciò che sicuramente può venir considerato: come un luogo meraviglioso che noi, come giardinieri, possiamo ancora migliorare e coltivare. E in questo cercate di usare la modestia di un giardiniere esperto, il quale sa che molti dei suoi tentativi falliranno". E ancora: "Non sappiamo come siamo vivi su questo meraviglioso, piccolo pianeta; e neppure perché dovrebbe esistervi qualcosa come la vita a rendere così bello il nostro pianeta. Ma eccoci qui e abbiamo motivo per stupircene ed essere grati".
8,00 7,60

Che cos'è la verità. I compiti di un'ermeneutica filosofica

Hans Georg Gadamer

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2012

pagine: 257

Che cos'è la verità propone in traduzione italiana quattro saggi tratti dal secondo volume dei suoi "Gesammelte Werke" e dalla raccolta "Gadamer Lesebuch", dai quali emergono in maniera particolarmente chiara il senso fondamentale e la perdurante attualità del messaggio filosofico dell'ermeneutica, condensabile nella rivendicazione di significato e valore autonomi per una serie di esperienze che stanno "al di fuori della scienza" e nelle quali, per Gadamer, "ci si dà a conoscere una verità che non sarebbe altrimenti raggiungibile", cioè si annuncia "una verità che non può esser verificata con i mezzi metodici della scienza". Una rivendicazione di significato e autonomia, in altre parole, per "una forma di intelligenza" quella del comprendere (Verstehen), il fenomeno ermeneutico fondamentale che, "nel nostro tempo sopraffatto dalla rapidità dei mutamenti", secondo Gadamer "rischia di oscurarsi e di perdersi", e che è invece nostro compito salvaguardare, coltivare e continuare a sviluppare, pena uno smarrimento del senso più profondo di ciò che è autenticamente "umano".
10,00 9,50

Come si studia la scienza sociale

Joseph A. Schumpeter

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2011

pagine: 142

Joseph A. Schumpeter (Triesch, Moravia, 1883 - Taconic, Connecticut, 1950) è stato tra i massimi economisti del XX secolo. Con le sue opere ha tracciato dalle cattedre di Czernowitz (1909-10), Graz (1911-18), Bonn (1925-31), Harvard (1932-50) - solchi profondi e indelebili nella teoria economica e nella storia e metodologia del pensiero economico, nella sociologia e nella ricerca politico-sociale. Mentre scriveva i capitoli della sua opera epocale, la "Teoria dello sviluppo economico", Schumpeter tornava a riflettere sulle precondizioni epistemologiche del "fare teoria", indirizzando ai suoi studenti quella che fu subito accolta come una "guida irrinunciabile attraverso il territorio della scienza sociale", allora ancora "scienza giovane". "Come si studia la scienza sociale" è un'opera di pedagogia della teoria, di appassionata perorazione per il "valore conoscitivo della scienza", il cui studio "ci porta alla comprensione delle cose che ci circondano, ci permette di conoscere più o meno rigorosamente l'importanza delle singole circostanze. Tutto questo sicuramente ci costa una buona fetta della freschezza e del radicalismo giovanile spesso così bello col quale si accosta ai problemi sociali chi non ci capisce un bel nulla... Ma ci insegna cosa dobbiamo pensare delle cose, e ci insegna anche le grandi necessità delle cose stesse."
10,00 9,50

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