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Viella: I libri di Viella

La strada di casa. Il ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoah

Elisa Guida

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2017

pagine: 295

Che cosa è accaduto ai superstiti italiani di Auschwitz, Mauthausen, Buchenwald, Ravensbrück e Dachau? Chi si occupò di loro, e che cosa significò tornare a casa dopo essere sopravvissuti all'esperienza più drammatica del Novecento? Esito di un’ampia ricerca, il volume tenta di rispondere a questi interrogativi e fa luce su alcuni squarci della storia del rimpatrio, in cui s’intrecciano drammi personali e collettivi. Viene così introdotto, sulla base di una rigorosa analisi delle fonti, uno sguardo innovativo sulla storia della Shoah e su quella dell’Italia, colta nella fase di transizione alla democrazia. Ne deriva una storia corale che parla di ricostruzione, di incontri e di abbandoni, e racconta un’umanità che dimostrò poco interesse per le sorti dei reduci dai lager nazisti.
29,00 27,55

In onda. L'Italia dalle radio libere ai network nazionali (1970-1990)

Raffaello Ares Doro

Libro

editore: Viella

anno edizione: 2017

pagine: 272

Qual è stato il ruolo delle nuove radio private, locali e nazionali - comparse in modo capillare nel territorio nazionale a partire dalla metà degli anni Settanta - nella società italiana? E quale la loro importanza all'interno di un sistema dei mass media in rapida evoluzione, con la centralità della televisione? Come si è passati dal sistema monopolistico della Radio Rai alle migliaia di esperienze di radio libere, locali, private, indipendenti? Dall'esempio delle radio offshore in Nord Europa ai primi esperimenti clandestini in Italia, dalla Radio Sicilia Libera di Danilo Dolci alla legge di Riforma della Rai del 1975 e alla sentenza della Corte costituzionale del 1976, dalle radio politiche a quelle musicali, dall'impegno all'evasione, un ventennio di storia della radio è ricostruito studiandone l'impatto all'interno del sistema dei mezzi di comunicazione di massa, ed esaminando contenuti, strategie editoriali e degli ascolti, cesure e trasformazioni di un'epoca in cui il desiderio di libertà si esprimeva andando, anziché on line, in onda.
27,00 25,65

La casa pubblica. Storia dell'Istituto autonomo case popolari di Torino

Daniela Adorni, Maria D'Amuri, Davide Tabor

Libro: Copertina morbida

editore: Viella

anno edizione: 2017

pagine: 237

Questo libro parla di case, parla delle persone che le abitavano e parla delle politiche abitative pubbliche nel novecento. Lo fa partendo dall'analisi della storia dell'Istituto autonomo case popolari di Torino, uno dei principali enti coinvolti nella realizzazione degli interventi nel campo dell'edilizia sociale in una grande città industriale. L'obiettivo è ricostruire con un taglio storico il complesso modello di governo della casa pubblica, esaminando i vari attori coinvolti, istituzionali e sociali. Il volume è diviso in tre parti: la prima si occupa della fondazione dello Iacp e delle politiche abitative tra età liberale e fascismo; la seconda si concentra sulle emergenze e sulla gestione dell'ente nel periodo della ricostruzione e del miracolo economico; la terza parte ricostruisce il rapporto tra l'ente e gli abitanti delle case popolari tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta.
28,00 26,60

La delegittimazione politica nell'età contemporanea. Volume Vol. 1

Libro

editore: Viella

anno edizione: 2017

pagine: 300

Nonostante la sua importanza, la categoria di “delegittimazione” non ha ancora ricevuto una specifica attenzione da parte della storiografia internazionale, per quanto venga sempre più spesso utilizzata dal linguaggio politico, giornalistico e talvolta anche in ambito scientifico. Ritenuta parte di processi più generali o sottomessa ad altri fenomeni, quali le crisi politiche o le transizioni di regime, la delegittimazione non ha ancora trovato uno spazio autonomo nelle ricerche degli storici. Da un punto di vista interpretativo, il nucleo concettuale del problema rimane quello affrontato da Carl Schmitt nei suoi saggi degli anni Venti. Ma Schmitt scriveva e teorizzava dopo la grande guerra, negli anni del bolscevismo e del nascente nazismo. Come è possibile che in democrazia la figura dell’avversario come hostis resti ancora centrale? Per la prima volta una serie di ricerche contribuisce a fare chiarezza su un tema centrale non solo per la comprensione della storia d’Italia nella seconda metà del Novecento, ma anche sulla crisi del modello democratico in corso nell’Unione Europea.
26,00 24,70

La mobilità sociale nel Medioevo italiano. Volume 2

Libro: Copertina morbida

editore: Viella

anno edizione: 2017

pagine: 418

L'ipotesi di ricerca che il volume sottopone a verifica individua nei primi decenni del Trecento una sorta di tornante, in cui le dinamiche socio-economiche, fino ad allora preponderanti nel definire le opportunità di mobilità, cedono il primato al fattore politico-istituzionale, ovvero al protagonismo delle nuove e più ampie formazioni che vanno adesso prendendo piede. In questa chiave la Lombardia, regione storicamente molto eterogenea, costituisce un caso di studio particolarmente interessante, dove l'avvento dello stato regionale impatta sui percorsi di ascesa e discesa sociale, dischiudendo canali e favorendo nuove rappresentazioni culturali della mobilità. Nel complesso quello che emerge dalle ricerche che qui si presentano è un quadro ricco di suggestioni, che consente di ritematizzare su basi nuove e originali una grande questione della storia medievale.
39,00 37,05

La delegittimazione politica nell'età contemporanea. Volume Vol. 2

Libro

editore: Viella

anno edizione: 2017

pagine: 352

Nel dibattito politico italiano degli anni Settanta si diffonde l’uso dei termini delegittimare e delegittimazione per indicare, in un primo momento, il disconoscimento dell’autorità politica e, più in generale, dello Stato democratico fondato sulla Costituzione. Da tempo, i termini sono impiegati nell’analisi critica del discorso politico e, in questo volume, vengono utilizzati come tecnicismi per caratterizzare procedimenti discorsivi tesi a spingere fuori dal recinto dei valori condivisi un comportamento o un agente politico. Il libro affronta gli aspetti propriamente linguistici e discorsivi e le strategie pragmatiche della delegittimazione, senza perdere di vista le suggestioni che provengono da considerazioni storico-culturali e filosofiche.
32,00 30,40

La mobilità sociale nel Medioevo italiano. Volume 1

Libro: Copertina morbida

editore: Viella

anno edizione: 2016

pagine: 458

Conoscere un mestiere, possedere un titolo di studio, disporre delle abilità tecniche di una professione o dell'esperienza maturata in terre lontane erano nell'Italia del basso medioevo non soltanto caratteristiche personali o contrassegni di ruoli sociali: erano anche strumenti da mettere a frutto per migliorare la propria posizione nella società, sia a livello materiale sia a quello della considerazione e del prestigio. All'interno di un vasto progetto di ricerca collettiva sulla mobilità sociale nel medioevo italiano, questo volume pone il problema della misura in cui le conoscenze professionali operarono in quella fase storica come fattori di mobilità, focalizzando attraverso percorsi storici concreti le potenzialità più o meno reali del know-how ai molteplici livelli della cultura giuridica, delle pratiche mercantili e di mediazione politica, delle capacità tecniche o artistiche. Contributi di Lorenz Bòninger, Maria Nadia Covini, Donata Degrassi, Amedeo Feniello, Franco Franceschi, Raul Gonzàlez Arévalo, Isabella Lazzarini, Alberto Luongo, Anna Maria Oliva, Giuliano Pinto, Maria Elisa Soldani, Lorenzo Tanzini, Pierluigi Terenzi, Francesco Paolo Tocco, Sergio Tognetti, Federica Veratelli, Maria Paola Zanoboni.
44,00 41,80

Mussolini e la storia. Dal socialismo al fascismo (1900-1922)

Paola S. Salvatori

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2016

pagine: 221

L'uso dell'analogia storica fu uno dei principali strumenti politici ai quali il duce ricorse durante il ventennio fascista per ottenere e mantenere il consenso. Ma già nei vent'anni precedenti la conquista del potere il giovane Mussolini adoperò la storia per interpretare e rappresentare gli avvenimenti presenti: evocare la Roma antica, ragionare sulla Rivoluzione francese, ricordare particolari episodi del Risorgimento italiano, storicizzare la Grande Guerra già durante il suo svolgimento significava riflettere prima di tutto sui contrasti sociali e politici attuali. In questo libro si analizzano i riferimenti culturali e le modalità retoriche attraverso i quali il Mussolini socialista e poi interventista utilizzò la storia nei discorsi pubblici e negli interventi giornalistici, proponendo una particolare e innovativa chiave di analisi del suo percorso ideologico.
27,00 25,65

Nazione e anti-nazione. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2016

pagine: 254

Il 1911 è un tornante fondamentale per le culture politiche italiane: in quell'anno, infatti, il movimento nazionalista fu il protagonista della campagna per la conquista militare della Tripolitania e della Cirenaica, che trasformò il "libicismo" in un sentimento pervasivo di grandezza nazionale. Anche il mondo liberale cominciò a risentire di quelle nuove prospettive: i nazionalisti furono avvertiti come un possibile fattore di ringiovanimento dello stesso liberalismo italiano, costretto quindi a rinnovarsi nelle idee e nei metodi politici. In questo volume s'indagano le forme di delegittimazione politica che si svilupparono in Italia attorno al - e a partire dal movimento nazionalista, e le modalità con cui tale delegittimazione si legò alla presa del potere da parte del fascismo, passando per gli anni cruciali della Grande Guerra. Si cerca dunque di rispondere ad alcuni interrogativi fondamentali: quale fu l'apporto - culturale e politico - del movimento nazionalista alla nascita del regime fascista? Perché la marcia su Roma segnò il definitivo tramonto del movimento stesso?
27,00 25,65

Nella Valtellina del tardo Cinquecento. Fede, cultura, società

Alessandro Pastore

Libro: Copertina morbida

editore: Viella

anno edizione: 2015

pagine: 171

Dopo l'occupazione della Valtellina da parte dei Grigioni, la Riforma protestante fa proseliti tra le comunità del cantone svizzero. Nella valle, spiritualmente dipendente dal vescovo di Como, vi è un attrito fra due poteri: la Valtellina sarà l'unica regione italiana a sperimentare una tolleranza in materia di religione, sia pure continuamente corrosa dalla lotta tra le due parti. Queste si contendono a suon di spada e di denari le anime dei valligiani, con rapimenti, tradimenti, omicidi e un'attività di propaganda dai tratti moderni. Sul rinnovamento religioso incide l'emigrazione degli uomini che portano con sé le loro famiglie o al contrario devono abbandonarle, comprano campi, vendono libri, si radicano nelle borgate montanare della nuova patria. Dagli archivi emerge il mondo contadino, quei "rustici" che parlano una lingua "goffa", si nutrono solo di castagne, grano saraceno e pane di miglio, ma sanno essere consapevoli dell'autonomia delle comunità montanare.
26,00 24,70

Un confine nel Mediterraneo. L'Adriatico orientale tra Italia e Slavia (1300-1900)

Egidio Ivetic

Libro: Copertina morbida

editore: Viella

anno edizione: 2014

pagine: 328

L'Adriatico orientale è una delle zone più complesse del Mediterraneo. Il libro propone una lettura di questo litorale: confine tra modelli di civiltà, frontiera tra Stati e religioni, un soggetto/oggetto storico di per sé ancora non compreso. Più nello specifico, si interpreta qui la faglia divisoria, il confine tra Italia e Slavia, intese come dimensioni linguistiche e di identificazione, che per secoli si sono sedimentate, confrontate e infine contrapposte sulle rive orientali dell'Adriatico. I confini orientali d'Italia sfumano tra le civiltà urbane vincolate a Venezia e l'entroterra montuoso, si confondono nella stessa Slavia adriatica, in una reciprocità che complica l'idea dello spazio culturale e nazionale omogeneo, sia italiano sia slavo. Sullo sfondo di una riflessione storiografica transnazionale, e con lo sguardo non circoscritto alle periodizzazioni tradizionali, il libro ripercorre le convivenze e le divisioni tra popolazioni, decostruisce l'idea stessa di confine, andando oltre i canoni delle storiografie coinvolte e le separazioni culturali ancora vive in queste terre mediterranee.
29,00 27,55

Vallombrosa. Memorie agiografiche e culto delle reliquie

Vallombrosa. Memorie agiografiche e culto delle reliquie

Libro: Copertina morbida

editore: Viella

anno edizione: 2012

pagine: 352

Nei primi decenni dell'XI secolo Giovanni fonda un monastero a Vallombrosa, nelle foreste dell'Appennino tosco-emiliano. Ha così inizio un nuovo istituto religioso, che si caratterizzerà per il recupero dello spirito più autentico della regola benedettina e l'impegno nella lotta per il rinnovamento della Chiesa. La vicenda di Vallombrosa rappresenta uno dei capitoli più interessanti e suggestivi della storia del monachesimo e anche della storia dell'agiografia di età medievale e per questo è stata fatta oggetto negli ultimi decenni di grande attenzione storiografica. I contributi raccolti nel presente volume mirano, attraverso l'analisi dei testi più rappresentativi, ad illustrare i processi di formazione della memoria agiografica e cultuale dell'Ordine nel periodo compreso fra XI e XV secolo. Testi di Sofia Boesch Gajano, Caterina Giovanna Coda, Antonella Degl'Innocenti, Adele Simonetti
30,00

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