Vita e Pensiero: Ricerche. Storia
Sulle tracce degli Umiliati
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: XX-652
Attestato nelle fonti a partire dagli anni settanta del XII secolo, quello degli Umiliati fu un originale movimento religioso: sorto nell'Italia settentrionale, agli inizi composto prevalentemente da laici, uomini e donne anche sposati -, nel 1201 venne trasformato da Innocenzo III in un singolare Ordine tripartito, i cui membri erano tenuti a vivere del proprio lavoro: i primi due ordini erano costituiti da comunità di tipo regolare, e il Terzo ordine era formato da laici che, pur continuando a vivere in famiglia, seguivano un particolare Propositum. L'Ordine, che si diffuse ampiamente soprattutto al nord della penisola, esercitò per un certo periodo un notevole influsso sulla società contemporanea.
Longobardia e longobardi nell'Italia meridionale. Le istituzioni ecclesiastiche. Atti del 1º Convegno (Auditorium del Museo del Sannio, 13-15 dicembre 1985)
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: XII-408
Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento. Atti del Seminario di studi (Varenna, 7-9 ottobre 1994)
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: VIII-608
La personalità di Cesare Cesariano (Milano, 1475-1543) è tra le più significative del Rinascimento artistico e architettonico padano. Cresciuto all'ombra di Bramante e Leonardo, Cesariano svolse la sua prima attività di pittore tra Ferrara, Reggio e Parma. Rientrato a Milano attorno al 1513, lavorò per il Duomo e per il Castello di Porta Giovia. Ma il suo principale impegno fu il volgarizzamento del De Architectura di Vitruvio accompagnato da un fitto commento testuale e iconografico. L'edizione uscì nel 1521 dalla tipografia comasca di Gottardo da Ponte. L'opera risulta essere il primo volgarizzamento a stampa del trattato augusteo, per di più accompagnato da un apparato che ne accentuava gli intenti di attualizzazione nell'ambito del rinascimento non solo lombardo, come attesta la fortuna su scala europea delle sue illustrazioni.
Processi e politica nel mondo antico
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: X-262
Dal processo ateniese per lo scandalo delle Erme a quello Arpalico, dalle accuse di peculato montate da Catone contro un concorrente alla censura alla "pulizia" giudiziaria voluta da Pompeo e sboccata nella guerra civile, l'analisi storica permette di cogliere, attraverso una tipologia varia e complessa, in quale misura la politica tenti di condizionare, nel mondo greco e romano, la giustizia, trasformando i procedimenti giudiziari in strumenti per la conquista e l'abbattimento del potere. Essa rivela anche come una giustizia iniqua provochi la rottura della pace sociale e contribuisca a creare crisi irreversibili.
Uno storico umanista alla corte sforzesca. Biografia di Bernardino Corio
Stefano Meschini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1995
pagine: XII-344
In questo volume è ricostruita la biografia dello storiografo sforzesco Bernardino Corio (1459-1505). Sullo sfondo degli eventi politico-militari dell'Italia della seconda metà del Quattrocento e dei primi anni del Cinquecento, culminati nella tragica perdita dell'indipendenza del ducato di Milano di fronte allo straniero, le vicende dello scrittore sono qui ripercorse grazie all'ausilio soprattutto di documenti notarili rimasti sinora inesplorati. Ne emerge, con dovizia di particolari ma in una organica visione d'insieme, la figura, restata sinora in ombra, del Corio uomo di corte, ufficiale ducale, storico, amministratore, non troppo fortunato, degli affari e dei beni di famiglia.
Il mercante e la scienza. Sul rapporto tra sapere ed economia nel Medioevo
Johannes Fried
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1995
pagine: 96
Per spiegare storicamente il successo del capitalismo occidentale sono state proposte le tesi più disparate. In questo suggestivo scritto viene avanzata l'ipotesi di un nesso costitutivo e del tutto particolare fra scienza e commercio, tra "arti" e "traffici". Tale nesso reciproco, ben documentabile a partire dal Medioevo centrale, è il motivo propulsore delle conquiste scientifiche e insieme dello sviluppo economico dell'Occidente. Il saggio di Fried mostra come i mercanti e gli uomini d'affari medioevali, utilizzando le più svariate nozioni scientifiche, abbiano impresso un impulso formidabile al progresso e alla circolazione delle conoscenze e contribuito a plasmare ambiti di sapere di primaria importanza. Infatti, maggiori conoscenze possono voler dire fortuna assicurata; essere consapevoli di quanto bisogna aspettarsi oltre i confini del già noto significa limitare il rischio e insieme accrescere le possibilità di guadagno. Così, diritto e aritmetica, teoria monetaria e politica, nautica e geografia, metallurgia e molti altri campi dello scibile vengono coltivati dai mercanti con interesse e sagacia. "Non è certo un caso che le prime università e le prime grandi fiere mercantili sorgano contemporaneamente. Come le università non sono né possono essere il dominio del puro spirito, protetto dalla campana di vetro della scienza assoluta, così le fiere mercantili non sono l'espressione di un'economia senza porte né finestre, estranea alla scienza, solo materiale".
Islam e cristianesimo. L'incontro tra due culture nell'Occidente medievale
Georges C. Anawati
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1995
pagine: 112
C'è stato un periodo della storia europea in cui il rapporto tra l'islam e la cristianità non si è configurato come l'opposizione di due nemici irriducibili. Infatti, dall'VIII al XIII secolo si realizzò un incontro che, insieme ad aspri conflitti politici e religiosi, diede origine ad ampi e variegati scambi culturali nelle scienze, nella filosofia, nell'arte e nella letteratura: basti pensare all'influsso islamico sulla Sicilia nell'alto Medioevo; a quella singolare sintesi di civiltà che per sette secoli caratterizzò la Spagna musulmana fino alla Reconquista spagnola; e, infine, alle radici arabe della poesia provenzale. Questa feconda stagione culturale viene rievocata da Anawati con la maestria di chi sa sedimentare in una sintesi chiara ed equilibrata le ricerche di tutta una vita dedicata al dialogo islamo-cristiano. E proprio in tale sintesi si può cogliere l'attuazione di un dialogo autentico tra religioni e culture diverse, quello cioè che non elude gli aspetti di insuperabile differenza, ma insieme rileva i tesori delle rispettive tradizioni. Lo studio della storia è prodigo di preziosi ammaestramenti quando lo si affronta con oggettività e senza pregiudizi, come in questo saggio che si ispira agli auspici del Concilio Vaticano II: "Se nel corso dei secoli non pochi dissensi e inimicizie sono sorti tra cristiani e musulmani, il Concilio esorta tutti a dimenticare il passato e ad esercitare la mutua comprensione".
Il sapere e le lettere in Bernardino Tomitano
Maria Teresa Girardi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1994
pagine: VI-266
Configurati come resoconto delle conversazioni occorse nella casa di Sperone Speroni all'indomani della sua elezione a 'principe' dell'Accademia degli Infiammati, i "Ragionamenti della lingua toscana" (1545 e 1546), poi "Quattro libri della lingua toscana" (1570) di Bernardino Tomitano, una tra le figure eminenti nello Studio padovano di metà Cinquecento, costituiscono il tentativo di raccogliere le molteplici questioni relative alle arti del dire in una sintesi organica avente al centro il grande tema del rapporto tra sapienza ed eloquenza. Facendo propri gli insegnamenti dei classici e del Bembo, rimeditati alla luce delle avanguardie intellettuali padovane, il Tomitano li ordina in una summa che aspira a offrirsi come punto di riferimento teorico e normativo al letterato volgare moderno, documento vivo della complessità culturale del maturo Rinascimento veneto.
Dal costituzionalismo alle costituzioni. Fonti
Giovanni Ancarani
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1994
pagine: 188
Rinnovamento religioso e impegno civile in Tommaso Gallarati Scotti
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1994
pagine: XII-396
Nel centenario della sua nascita il Centro intitolato a Tommaso Gallarati Scotti ha promosso un colloquio di studio che ha raccolto un cospicuo gruppo di amici e studiosi (Carlo Bo, Giovanni Spadolini, Ettore Passerin d'Entrèves, Piero Treves, Francesco Traniello, Pietro Scoppola, Francesco Mattesini, Giorgio Picasso, Luciano Pazzaglia, Franco Contorbia, Alfredo Canavero, Nicola Raponi, Pier Angelo Carozzi) i quali hanno ricordato la sua figura di credente, hanno illustrato la sua opera di letterato e testimoniato il suo impegno civile. Gli atti del colloquio compaiono ora, con l'aggiunta di alcuni saggi, per il richiamo ai valori civili e religiosi, alla tradizione culturale del Manzoni e del Rosmini, al modello di responsabilità e di impegno di cui Tommaso Gallarati Scotti ha dato testimonianza nella sua vita.
Il comune di Milano nell'età napoleonica (1800-1814)
Emanuele Pagano
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1994
pagine: 328
L'età napoleonica fu decisiva per il destino storico di Milano, città divenuta capitale del vasto Stato fondato per la prima volta su basi nazionali con la Repubblica Cisalpina, ingrandito e consolidato sotto la Repubblica Italiana e il Regno d'Italia. Sulla scorta di una documentazione ampia e inedita, in questo volume si ricostruisce il processo storico che trasformò il Comune di Milano, dal sistema di potere municipale dei corpi e delle magistrature dell'epoca prerivoluzionaria agli organi e agli uffici del moderno ente locale. Il Comune viene collocato nel quadro della riforma napoleonica delle istituzioni statali e degli ordinamenti locali: se ne analizzano la composizione sociale degli organi - Amministrazione municipale, Consiglio comunale e Podestà - e il concreto funzionamento della macchina burocratica. Tra tiepida adesione e sottile resistenza al regime napoleonico, il notabilato posto alla guida dell'ente locale riesce a sviluppare un'azione amministrativa sulla società milanese avvalendosi di due strumenti principali: la leva fiscale e il bilancio di previsione. E proprio nella radicalità della riforma fiscale e finanziaria compiuta dal governo napoleonico si individua la maggiore novità anche per la vita degli enti locali: una brusca rottura con il tradizionale sistema di privilegio della "Città di Milano" sul territorio e l'affermazione dell'uguaglianza giuridica e fiscale dei comuni italici.
Istruzione professionale e società nella Lombardia austriaca
Mario Scazzoso
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1994
pagine: VI-126
L'intervento dello Stato sull'istruzione nella Lombardia austriaca del Settecento smaschera la realtà del pensiero illuminista in campo scientifico e pedagogico: la costruzione del nuovo Stato tra finzione e realtà, tra ricerca del progresso scientifico ed esigenze pratiche della Corte di Vienna, tra sentimenti egalitaristici ed interventi per l`emancipazione sociale come pretesto per perseguire il vero obiettivo dell'amministrazione pubblica: l'utilità del Principe.

