Bollati Boringhieri: Nuova cultura
La banda Koch. Il reparto speciale di polizia 1943-44
Massimiliano Griner
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2000
pagine: 453
L'ex granatiere Pietro Koch è tra tutti i leaders emersi durante la Repubblica sociale italiana, il più famoso e famigerato. Infatti il suo nome e quello della sua formazione sono legati alle pensioni Oltremare e Jaccarino a Roma e Villa Fossati a Milano, dove la banda reclutava le sue vittime nel corso della guerra civile. Questo romanzo si propone di colmare la carenza di studi seri e documentati sugli apparati repressivi del fascismo. A tal fine sono stati utilizzati per la prima volta gli atti istruttori del processo tenuto dopo la Liberazione contro i superstiti della "banda". Viene inoltre evidenziata la ricostruzione dell'attività di un reparto di polizia costituito anche in funzione di spionaggio verso comparti della stessa Repubblica sociale.
La tradizione del Novecento. Volume 4
Pier Vincenzo Mengaldo
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2000
pagine: 429
Vedutisti e viaggiatori tra Settecento e Ottocento
Cesare De Seta
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1999
pagine: 172
Da quando, con l'età elisabettiana, il viaggio in Italia entra di diritto nella formazione delle classi dirigenti europee, marine e città, vallate e rovine riempiono innumerevoli carnet di disegni, tele e incisioni, oltre che diari, resoconti, corrispondenze. «A un tempo Parnaso, Campi Elisi e terra delle Esperidi», l'Italia offre allo sguardo dei tourists - siano nobili o ricchi borghesi da affinare, artisti o letterati in veste professionale - la mutevolezza della natura e la grandiosità dell'antico, già avviate a fissarsi in icone esportabili. Il maggiore studioso italiano del Grand Tour raccoglie qui nuovi capitoli di questa storia di viandanti d'eccezione e di ritrattisti di vedute, sul duplice tracciato degli itinerari e del modo di raffigurare paesaggi urbani e naturali. Il canone topografico Roma-Napoli-Venezia si arricchisce di mete prima eluse (è il caso di Firenze, che solo nell'Ottocento sarà in auge, e non per tutti, se potrà apparire ancora a Zola «di amabile inconsistenza»), e la stessa città mostra a distanza di tempo volti alterni: la Roma classica di Goethe non è il gioiello medievale che Gregorovius cerca inutilmente di sottrarre alla devastazione di fine Ottocento, la Napoli di Papworth espelle il pittoresco a favore della modernità neoclassica. Il vedutismo, nel Settecento genere emergente, con Thomas Jones predilige scorci anomali come muri e suoli campani, mentre viene rivoluzionato da Canaletto, Bellotto e Guardi, che reinterpretando la Serenissima destinano le «venete magnificenze» a enorme fortuna.
I viaggi nel sud di Ernesto De Martino
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1999
pagine: 378
Dall'inchiesta a Tricarico del giugno 1952 alla ricerca sul tarantismo nel Salento del 1959, passando per la "spedizione" in Lucania del 1952 e le successive ricerche del 1956 e del 1959, in quella stessa regione, Ernesto De Martino praticò da antesignano quella che oggi si usa indicare come "antropologia visuale". Con grandi fotografi, quali Franco Pinna, De Martino si recava su un terreno allora di accesso difficoltoso e che ora, dopo solo quanrant'anni di sviluppo, ci appare di uno straordinario esotismo.
Pensare i libri
Luisa Mangoni
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1999
pagine: 984
Sulla base di un'indagine approfondita condotta sulla documentazione conservata nell'Archivio Einaudi, il libro si propone di ricostruire il processo di elaborazione delle scelte culturali e del progetto editoriale, anche attraverso la storia di singole opere, e delle collane che, pur a volte non attuate, contribuirono a coinvolgere nella casa editrice le personalità più significative di trent'anni di cultura italiana: da Leone Ginzburg a Pintor; da Mila a Pavese, a Vittorini; da Muscetta a Giolitti; da Venturi a Sraffa; da Cantimori a de Martino; da Natalia Ginzburg a Calvino; da Bobbio a Balbo, a Colli; da Ragghianti a Zevi; da Chabod a Contini; da Fortini a Cases, a Panzieri. Accanto, a partire dallo stesso Giulio Einaudi, quelle figure - Bollati, Foà, Solmi - che, agendo all'interno della casa editrice, influirono su un trentennio di cultura italiana: dal fascismo al dopoguerra, al 1956, fino alle soglie del 1968.
I tentacoli dell'OVRA. Agenti, collaboratori e vittime della polizia politica fascista
Mimmo Franzinelli
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1999
pagine: 765
Il libro, in cui non mancano notizie inedite che alcuni leggeranno come rivelazioni sensazionali, è basato sull'analisi dei fondi versati all'Archivio centrale dello Stato dal Ministero dell'interno, opportunamente verificati con quante più fonti possibili. Circostanze avverse, cedimento dinanzi ai ricatti, esaurimento delle spinte ideali, convinzione dell'irrimediabile sconfitta dell'antifascismo, profferte d'impunità: le storie personali danno corpo a una complessa umanità insieme strumento e vittima di un governo poliziesco.
Il «mito di Hitler». Immagine e realtà nel Terzo Reich
Ian Kershaw
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1998
pagine: 336
Il libro ricostruisce analiticamente la creazione del mito di Hitler dal 1920 al 1940. Nella seconda parte del libro ricostruisce il crollo del mito dopo il culmine della popolarità raggiunto nel 1940-41, crollo comprensibilmente legato alle vicende della guerra fino alla sconfitta e al disastro finale.
Storia fotografica della Repubblica Sociale Italiana
Giovanni De Luna, Adolfo Mignemi
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1997
pagine: 304
Il volume si propone di documentare aspetti finora trascurati della storia della Repubblica sociale italiana. Come nel caso della lotta partigiana, l'uso critico della fotografia, trattata con lo stesso scrupolo filologico delle altre fonti storiche, introduce a dimensioni taciute quando non occultate della realtà di quella fase drammatica della storia nazionale, alla ricerca di una comprensione che, contro interessate sanatorie e strumentali assoluzioni generali, non rinuncia all'esercizio del giudizio etico e politico.
I campi di concentramento dal 1896 a oggi. Storia, funzioni, tipologia
Andrzej J. Kaminski
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1997
pagine: 352
Se ogni campo di concentramento è di per sé un crimine contro l'umanità, non per questo i campi sono identici tra loro per finalità, obiettivi, presupposti che li motivano, logiche che li governano. Le funzioni e la situazione esistenziale degli esseri umani che a vario titolo - prigionieri, guardiani, profittatori - furono coinvolti nell'universo concentrazionario costituiscono l'oggetto di una approfondita trattazione comparata.
La Repubblica di Weimar. Anni di crisi della modernità classica
Detlev J. Peukert
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1996
pagine: 336
Dopo aver collocato Weimar nella continuità della storia tedesca e dopo aver esposto gli orientamenti alternativi che tale storia poteva prendere dopo la prima guerra mondiale, l'autore si concentra sul tema centrale che è quello delle tensioni della "modernizzazione sociale". Nella parte centrale del libro la storia di Weimar è analizzata nella sua reltà autonoma: conflitti generazionali, razionalizzazione e struttura burocratica, sviluppo e crisi dello stato sociale, avanguardie e cultura di massa, americanismo e antiamericanismo. Dopo questo grade affresco le ultime due parti tornano alla storia politica descrivendo l'ingannevole stabilizzazione che precedette la crisi finale. Il libro si conclude con una riflessione sulla modernità.
La tradizione del Novecento. Volume 1
Pier Vincenzo Mengaldo
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1996
pagine: 472
Le storie letterarie hanno insistito sugli elementi di rottura e discontinuità tra Pascoli e D'Annunzio da un lato e le generazioni di poeti a loro successive dall'altro. Mengaldo invece ricostruisce in un'inchiesta comparativa che affianca opere in apparenza lontane e dissimili, una linea di derivazione e continuità. Pascoli e D'Annunzio forniscono un repertorio di materiali lessicali e sintattici, di temi e di regimi metrici a cui attingono in abbondanza Ungaretti e Montale, riusandoli e immettendoli in contesti nuovi; suggestioni del D'Annunzio prosatore sono poi rintracciabili anche nello stile critico di uno storico dell'arte come Roberto Longhi. Indicare i legami si rivela così più produttivo che sottolineare le cesure.
Il normale caos dell'amore
Ulrich Beck, Elisabeth BeckGernsheim
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1996
pagine: 296
Il normale caos dell'amore è quello che nasce dalla contraddizione tra il peso schiacciante che ha nella nostra società il discorso sull'amore e la difficoltà da tutti constatata, normale appunto, di amare. Uomini e donne, dissolte le strutture integrative della famiglia e della parentela, sono costretti a darsi individualmente le regole della loro vita. Di fronte alla sopravvalutazione dell'amore nel discorso pubblico, fatto in gran parte di pubblicità e di spettacolo, nella realtà della coppia esso diventa sempre più una forma vuota che sta agli amanti riempire di senso.