Franco Angeli: Filosofia
Interculturalità e pluralismo. Scienze umane a confronto
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 398
Suddiviso in tre parti – Ragion pura ed etica civile, Epistemologia e psicologia, Scienze sociali e antropologiche –, il volume raccoglie gli Atti di un’iniziativa, realizzata dalla Biblioteca di Studi Filosofici e dalla cattedra di Storia della filosofia del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione dell’Università degli Studi di Palermo, dedicata al tema di “Interculturalità e pluralismo”.
La storia della filosofia nell'età contemporanea. Dal XIX secolo al XXI secolo
Piero Di Giovanni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 832
La nuova edizione di un testo facente parte di un progetto ambizioso: la pubblicazione di una storia della filosofia in quattro volumi, incentrati sull’età classica, la nuova (altrimenti detta medievale), la moderna e la contemporanea. La stesura di una storia della filosofia implica un problema di fondo: se essa debba essere intesa come una “filastrocca di opinioni”, così come obiettato da Hegel nelle sue Lezioni sulla storia della filosofia. Al di là dell’essere idealisti o meno, non possiamo sottrarci dal chiarire se la filosofia sia disciplina diversa dalla storia della filosofia, ovvero se la filosofia debba essere studiata o meno sulla base del metodo storico. A tale dubbio la risposta non può che essere affermativa, nella misura in cui si ritiene che (almeno nell’ambito della cultura umanistica e, in particolare, in quello della filosofia) ogni tipo di ricerca non prescinda mai da una possibile problematizzazione e storicizzazione del tema prescelto.
La storia della filosofia nell'età moderna. Dal XIV secolo al XVIII secolo
Piero Di Giovanni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 586
La nuova edizione di un testo facente parte di un progetto: la pubblicazione di una storia della filosofia in quattro volumi, incentrati sull'età classica, la nuova (altrimenti detta medievale), la moderna e la contemporanea. La stesura di una storia della filosofia implica un problema di fondo: se essa debba essere intesa come una “filastrocca di opinioni”, così come obiettato da Hegel nelle sue "Lezioni sulla storia della filosofia". Al di là dell'essere idealisti o meno, non possiamo sottrarci dal chiarire se la filosofia sia disciplina diversa dalla storia della filosofia, ovvero se la filosofia debba essere studiata o meno sulla base del metodo storico. A tale dubbio la risposta non può che essere affermativa, nella misura in cui si ritiene che (almeno nell'ambito della cultura umanistica e, in particolare, in quello della filosofia) ogni tipo di ricerca non prescinda mai da una possibile problematizzazione e storicizzazione del tema prescelto.
Embrioni e terra natia. Le diverse «fortune» di Viktor Hamburger e Martin Heidegger
Germana Pareti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 160
Che cosa avevano in comune il neuroembriologo tedesco che, pur senza dividere il premio Nobel con Rita Levi-Montalcini e Stan Cohen, diede un contributo fondamentale alla scoperta dell’NGF (fattore di crescita neuronale), e l’autore di "Essere e tempo"? Oltre alla formazione nell’Università di Friburgo, Viktor Hamburger e Martin Heidegger condividevano l’interesse per la filosofia, ma soprattutto una passione estrema per la montagna e per l’ambiente naturalistico della Foresta Nera. Heidegger fu anche il rettore che nel 1933, applicando la “Legge per la restaurazione del servizio civile professionale”, firmò il licenziamento di Hamburger, il quale aveva origini ebraiche. Viktor, che all’epoca era a Chicago per motivi di studio, rimase per tutta la vita in America, dove a St. Louis, negli anni Cinquanta, mise il suo laboratorio a disposizione di Rita e Stan. Di Heidegger sono note le simpatie per il nazionalsocialismo, la caduta e una sua parziale rinascita. Al di là di due percorsi di vita divergenti, quello che rimase intatto e li accomunò fino alla morte fu l’amore per la natura, che si concretò in un caso nell’atteggiamento olistico di un’“alleanza” con l’embrione; nell’altro caso, in una produzione filosofica, sia pure minore, costellata da continui riferimenti ai sentieri, ai fiumi e al paesaggio alpestre.
La fragilità dello Spirito. Leggere Hegel per comprendere il mondo globale
Roberto Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 262
Il mondo globalizzato ha una sua struttura logica che bisogna saper leggere. Essa ha portato alla costruzione di una società dell’astrazione, dove i valori vivi e concreti (persone, animali, piante, relazioni) sono sacrificati a sistemi di potere che li riducono a strumenti. A riguardo la filosofia di Hegel ha molto da insegnare perché egli è il primo a diagnosticare il sorgere del regime dell’astrazione nella modernità. La critica dell’alienazione poi sviluppata da Marx ha la sua radice nella critica delle logiche sociali astratte svolta da Hegel stesso. Questo libro apre una via d’accesso al suo pensiero, considerando la "Fenomenologia dello Spirito" e la "Scienza della logica", le opere che più indagano la dialettica tra logica astratta e “Spirito”. Questo termine designa la concretezza dell’identità tra verità e vita. Ciò che le religioni chiamano “Dio” per Hegel è lo Spirito, ossia il Pensiero vivente e universale. Mentre l’esposizione manualistica della filosofia hegeliana la vede incentrata sull’idea di uno Spirito Assoluto trionfante nel mondo, qui si evidenzia che tale stereotipo è infondato. Dai testi considerati emergono non solo la libertà e la forza generativa dello Spirito, ma anche la sua fragilità, dato che è esposto, proprio come noi e la natura, all’eventualità che l’astrazione fine a se stessa prenda il sopravvento. Se ciò accade la vita intera perde la sua integrità spirituale e viene sottomessa alle logiche del potere. Il libro mostra come Hegel ci insegni a diagnosticare lo stesso pericolo che oggi investe la società globalizzata. E spiega come da lui ci vengano indicazioni preziose per riprendere il cammino verso una forma di società liberata, dove i viventi siano riconosciuti e rispettati.
Aristotele: l'arte di vivere. Fondamenti e pratica dell'etica aristotelica come via alla felicità
Roberto Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 652
In tutte le scuole filosofiche antiche la filosofia era innanzitutto una concreta scelta di vita aperta a tutti, poiché non si trattava di comprendere tutte le sottigliezze di una dottrina filosofica, ma di vivere secondo essa. Da questo punto di vista la filosofia era prima di tutto concepita come un'etica, cioè come una guida all'arte di vivere e di agire e di stare al mondo. Una concezione per la quale oggi si moltiplicano segni di rinnovato interesse: nuove forme di terapia psico-filosofica, corsi e seminari volti ad accrescere il benessere personale e l'eccellenza operativa, e così via. Ora, è nelle opere di Aristotele che troviamo la più compiuta e perfetta espressione dell'etica come guida all'arte di vivere al meglio delle proprie possibilità, in base ad insegnamenti ancora attuali. Ma poiché buona parte delle opere destinate da Aristotele alla pubblicazione è andata perduta, molti dei testi giunti fino a noi sono per lo più suoi appunti di lezione, non sempre di facile lettura; il risultato è che il filosofo forse più famoso e influente nella storia della filosofia non è oggi uno dei più letti dal pubblico. Questo volume, pur con rigorosa aderenza ai testi originali ed agli studi più accreditati, presenta l'etica aristotelica in modo scorrevole e avvicinabile da parte del lettore moderno. I capitoli, corredati di note integrative, brevi sintesi e appendici, rendono possibili diversi livelli di approfondimento. Inoltre, poiché Aristotele concepiva l'etica come un sapere volto alla azione pratica, il testo offre numerose osservazioni e spunti di riflessione che mirano ad aiutare il lettore ad applicare concretamente le dottrine aristoteliche sul modo di condurre con saggezza e sapienza una esistenza piena e felice. Presentazione di Enrico Berti.
Eros, utopia e rivolta. Il pensiero e l'opera di Herbert Marcuse
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2004
pagine: 192
Il volume raccoglie una serie di saggi presentati al Convegno su Marcuse, dal titolo "Eros, utopia e rivolta", tenutosi a Roma nel 1998, nella ricorrenza del primo centenario della nascita. Come traspare già dal titolo stesso del convegno che è stato l'occasione di questi contributi, essi non si incentrano tanto sul dibattuto problema del rapporto di Marcuse con il marxismo o la sua adesione, più o meno ortodossa, alle varie correnti in cui esso si è diviso in oltre un secolo e mezzo di storia, ma vertono su aspetti meno esplorati e più "nuovi" dell'opera del filosofo tedesco-americano.
La storia della filosofia nell'età contemporanea. Dal XIX secolo al XXI secolo
Piero Di Giovanni
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 832
"È possibile una "storia della filosofia"? La stesura di una storia della filosofia implica un problema di fondo: se essa debba essere intesa come una "filastrocca di opinioni", così come obiettato da Hegel nelle sue Lezioni sulla storia della filosofia. Al di là dell'essere idealisti o meno, non possiamo sottrarci dal chiarire se la filosofia sia disciplina diversa dalla storia della filosofia, ovvero se la filosofia debba essere studiata o meno sulla base del metodo storico. A tale dubbio la risposta non può che essere affermativa, nella misura in cui si ritiene che (almeno nell'ambito della cultura umanistica e, in particolare, in quello della filosofia) ogni tipo di ricerca non prescinda mai da una possibile problematizzazione e storicizzazione del tema prescelto" (Dalla Presentazione dell'autore).
L'intelligenza della speranza. Saggio sul pensiero di Ernst Bloch e il futuro delle nuove generazioni
Roberto Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 156
Nel XXI secolo un'epidemia di narcisismo maligno, che colpisce governi e gruppi sociali più ancora che gli individui, sta diffondendo il razzismo, il sessismo, il classismo, il nazionalismo, il fascismo, il militarismo. Sono patologie così potenti da far disperare della possibilità di una guarigione. La disgregazione interiore e dell'intera rete delle relazioni tende a cristallizzarsi in un ordine asociale della società, producendo un processo di riaggregazione massificante basato sull'identificazione proiettiva, da parte di grandi moltitudini, nella figura del capo autocratico. Il pensiero di Ernst Bloch permette di acquisire distanza critica da questa deriva, portando alla luce il legame originario tra l'essere umano e la forza di sperare personalmente un futuro comune a tutti. Considerato il padre della filosofia dell'utopia concreta, egli ha condotto la sua esistenza trovandosi immerso in tutte le tragedie del Novecento: le due guerre mondiali, il nazismo, la Shoah, l'emigrazione, la degenerazione del socialismo, l'esilio. Esercitando la resistenza alle difficoltà sperimentate, il filosofo tedesco è risalito alle sorgenti dello spirito dell'utopia, portando alla luce non solo le ragioni della speranza, ma prima ancora il loro fondamento nella realtà. Il libro, scritto ponendo Ernst Bloch come interlocutore ideale delle nuove generazioni, chiarisce come le ragioni dell'azione solidale per la democrazia e la pace siano più forti di quelle del cinismo e della resa.
Il senso nella vita. Ragioni e prospettive per una conversione di civiltà
Roberto Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 276
Tra il potere e la vita l'uomo occidentale ha scelto il potere, provocando esiti distruttivi quali l'iniquità strutturale, la devastazione della natura, la geopolitica costruita come sistema di guerra. La vita fa scandalo perché causa sofferenza, ci porta alla morte e sembra caotica. Vige il pregiudizio per cui solo la ragione le darebbe un senso di cui è priva. Ma non si può continuare a vivere contromano rispetto alla vita stessa: per la salvezza dell'umanità e del pianeta serve una conversione di civiltà che rifiuti la logica di potere e segua un'etica biofila. Senza pretendere di definire la vita, questo libro la ascolta e ne rispecchia le dinamiche essenziali. Nelle grandi idee scartate dalla tradizione occidentale, qui riprese e discusse, è custodita la traccia per scoprire la sintonia profonda con il futuro che ci invita a una trasformazione risanatrice. Si scoprono così l'importanza del legame tra sogno ed esistenza, il valore delle relazioni, lo spirito del dono, la dignità della fragilità, la presenza delle forze di guarigione del mondo, l'energia della fiducia trasformativa. Dopo aver ripreso le voci che propiziano questa svolta - da Nietzsche a Bergson, da Gandhi a Panikkar - il libro delinea i principi generativi per una civiltà biofila. Il grande gelo che stringe il cuore nella rassegnazione è il primo ostacolo per la liberazione, che invece inizia risvegliando la capacità di abitare il mondo, il desiderio di futuro e la passione per il bene comune. Sono le forze interiori per la transizione epocale che ci attende. Si può uscire dall'adattamento a una società soffocante per scegliere di vivere davvero. La conversione di civiltà non è un vago progetto, è già iniziata grazie alle persone che sono in viaggio verso un'esistenza diversa e hanno il futuro negli occhi.
Etica urbanistica. Antropologia e morale dell'uomo urbano
Massimo Vittorio
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 326
Questo volume si occupa di definire l'etica urbanistica, una nuova disciplina al centro di saperi multipli e professionalità diversificate. Accanto ad urbanisti, architetti, sociologi si colloca adesso il filosofo morale: l'ethos è la scienza dello spazio e l'etica urbanistica decifra quel particolarissimo spazio che è lo spazio urbano. Tra fenomenologia dello spazio, antropologia della vita urbana, ed etica della città emergono definizioni e problematiche: la questione ambientale, la sostenibilità, la tecnica, la digitalizzazione (si pensi allesmart cities), la governance, non sono più temi procrastinabili e pensabili fuori dalla città; ma non possono nemmeno essere risolti attraverso comode scorciatoie. Secondo l'ONU, entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà in città: trattarla ancora come il blind spot di ogni progettazione sul futuro non è più possibile; fornire gli strumenti perché non accada è lo scopo dell'etica urbanistica. Il volume si divide in tre parti: un primo momento dedicato all'etica come tecnica dello spazio, in cui si delineano le proprietà dello spazio e il significato di habitat; un secondo momento, in cui si affronta il rapporto tra ambientalismo ed etica urbanistica, e si esplora il tema della città ideale e della città antica; infine, una proposta di etica applicata, in cui si definisce l'ethos urbano, il ruolo del cittadino e il significato di cittadinanza, e si tracciano le prime linee di una possibile Responsabilità Sociale Urbana.
Françoise Collin. Pensare nella differenza, pensare nella libertà
Marisa Forcina
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 192
Pensare nella differenza è pensare sottraendosi alle rappresentazioni date e non ragionare per contrapposizioni o risoluzioni dialettiche. Françoise Collin (1928-2012) scrittrice, filosofa, femminista, ci insegna come questo modo di pensare e agire sia una pratica di libertà. Una pratica politica proposta sulla base dell'esperienza delle donne e oggi troppo frettolosamente quasi dimenticata a vantaggio del binarismo o pluralismo di genere che, invece, resta tutto all'interno dei dispositivi di potere e non di nuove pratiche di libertà.