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Franco Angeli: Temi di storia

Una cultura di confine. Cultura scritta d’élite, biblioteche e circolazione del sapere a Bergamo (1480-1600)

Rodolfo Vittori

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2020

pagine: 620

L’opera colma un vuoto nella storiografia della cultura bergamasca tra Medioevo e prima età Moderna. I risultati di questa ricerca smentiscono lo stereotipo della Bergamo rinascimentale come area culturalmente arretrata, proponendo la tesi di una cultura di confine in grado di assimilare una molteplicità di correnti culturali e di rielaborarle in una sorta di sperimentazione sincretica.
48,00 45,60

Pensare storicamente. Didattica, laboratori, manuali

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2020

pagine: 332

Il libro affronta le pratiche attive d’insegnamento della storia attraverso una riflessione a più voci che assegna un valore strategico alla disciplina nel processo educativo scolastico. I contributi si articolano in sezioni che prendono in esame diversi aspetti della didattica laboratoriale, ponendo particolare attenzione ai bisogni educativi e alle difficoltà di apprendimento degli studenti. I saggi propongono l’uso concreto di risorse didattiche connesse al digitale, alla finzione filmica, alla Public History, all’educazione alla cittadinanza e ai manuali. Una sezione è dedicata alla formazione degli insegnanti evidenziando i limiti e le potenzialità di un percorso strategico proposto a partire dall’università per arrivare alle aule scolastiche. Il volume è il prodotto del confronto tra studiosi e insegnanti, promosso dalla Sissco (Società italiana per lo studio della storia contemporanea) su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con università, enti di ricerca e società storiche. Negli interventi, che sono il risultato dello stretto dialogo tra ricerca e pratica didattica, sono considerati più ordini di scuola: dalla primaria alla scuola secondaria di primo grado, dai professionali, ai tecnici, ai licei.
42,00 39,90

Un inglese a Roma. L'ambasciatore britannico Sir James Rennell Rodd e l'Italia (1858-1941)

Giancarlo Poidomani

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2020

pagine: 176

Ambasciatore di Sua Maestà britannica a Roma dal 1908 al 1919, Rennell Rodd guidò l’ambasciata in un periodo cruciale per l’Italia e per le relazioni tra questa e la Gran Bretagna, soprattutto in seguito alla “impresa di Libia”, allo scoppio della Grande Guerra e fino all’immediato dopoguerra. Come era già avvenuto in Germania, in Grecia, in Africa e in Svezia, anche in Italia egli si dimostrò un diplomatico di prim’ordine e di grande intelligenza e intraprendenza politica. La sua attività diplomatica, caratterizzata da grande capacità empatica e lucida consapevolezza, si rivelò di grande aiuto dato il ruolo fondamentale assunto dall’Inghilterra in seno alla politica estera italiana di quegli anni. Amante delle lettere e delle arti e diplomatico pragmatico, Rennell Rodd incarnò, e seppe raccontare nelle sue Memorie meglio di chiunque altro, il passaggio da un “vecchio ordine” che stava scomparendo a un “nuovo mondo” che stentava a nascere.
24,00 22,80

Il Veneto dopo il Novecento. Politica e società

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2020

pagine: 362

La ricognizione storica sviluppata in questo volume, corredata da molteplici apporti interdisciplinari, si inoltra nelle complesse problematiche del Veneto della “tarda modernità”, portando a tema le principali questioni che hanno caratterizzato il tessuto sociale, il sistema economico, l'assetto istituzionale e la vita politica dopo il Novecento. Ne esce un quadro complessivo della realtà regionale, sostenuto da un sapere storico che, pur chiamato a misurarsi con dimensioni economiche inedite, dinamiche culturali non sempre decifrabili, prospettive istituzionali problematiche, ambiti sociali difficilmente sondabili, riesce a procedere efficacemente nell'analisi della storia veneta che si affaccia sul nuovo millennio.
42,00 39,90

Chiesa locale e relazioni di potere nel XV secolo. Sant'Orso d'Aosta tra il 1406 e il 1468

Elena Corniolo

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

Il libro ripercorre le vicende che videro i canonici di Sant’Orso d’Aosta protagonisti tra gli anni dei priorati di Antonio di Vallaise (1406-1449), Bonifacio Bordon (1440) e Umberto Anglici (1440-1467/68), un’epoca segnata sia dal conflitto interno alla comunità sia dallo scontro con i presuli. Un caso di studio specifico diventa così occasione per osservare dal basso, attraverso le carte di uno dei più importanti enti cittadini aostani, i cambiamenti che nel corso del XV secolo interessarono molte chiese locali. Quando nel 1464 papa Pio II nomina Francesco di Prez nuovo vescovo di Aosta, il capitolo di Sant’Orso d’Aosta elegge un presule concorrente, Giorgio di Challant; un gesto estremo che evidenzia una frattura interna alla chiesa aostana e delinea la compresenza di due modelli di chiesa locale: uno policentrico e composito, l’altro gerarchicamente ordinato al di sotto di vescovi sempre più legati a Roma. Questo episodio segna il culmine del contrasto che contrappose i priori di Sant’Orso e i vescovi di Aosta nel corso del XV secolo e contestualmente costituisce la premessa alla ricomposizione del conflitto. Il mancato sostegno del duca sabaudo all’iniziativa ursina determina la fine di una fase di sperimentazione e rivela come la sola strada per la costruzione della chiesa del principe dovesse passare per la curia romana – non sorprende quindi che di lì a poco la collegiata sarebbe stata concessa in commenda. L’autrice ripercorre le vicende che videro i canonici di Sant’Orso – tra gli anni dei priorati di Antonio di Vallaise (1406-1449), Bonifacio Bordon (1440) e Umberto Anglici (1440-1467/68) – protagonisti di un’epoca segnata sia dalla frattura interna alla comunità sia dallo scontro con i presuli. L’elevato livello di conflittualità si manifestò attraverso una serie di episodi e di gesti fortemente simbolici: curati contesi tra il priore e il presule, vittime infine di punizioni esemplari; condanne di scomunica su singoli uomini e intere comunità; uso implicito ed esplicito della violenza; ostentazione del potere. L’uso strumentale di istituzioni, persone e luoghi costituisce il filo conduttore della documentazione analizzata, nella quale ogni attore – canonici, priori e vescovi – piega a proprio vantaggio i differenti sistemi normativi vigenti. Un caso di studio specifico diventa così occasione per osservare dal basso, attraverso le carte di uno dei più importanti enti cittadini aostani, i cambiamenti che nel corso del XV secolo interessarono numerose chiese locali, nell’ambito della ridefinizione dei rapporti tra stati territoriali e papato.
43,00 40,85

«Nessuno è rimasto ozioso». La prigionia in Italia durante la Grande Guerra

Sonia Residori

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

pagine: 282

Nel corso del primo conflitto mondiale, l’enorme numero dei prigionieri di guerra divenne una risorsa economica fondamentale per gli Stati impegnati nello sforzo bellico. Attraverso un ampio scavo archivistico l’autrice analizza come si sia sviluppato in Italia un vero e proprio sistema organizzato di lavoro forzato, che modellò la struttura dell’internamento militare al punto che, in breve, agricoltura e industria si contesero l’assegnazione delle centurie di prigionieri. Le ripercussioni della sconfitta di Caporetto tolsero forza-lavoro all’economia del Paese e i prigionieri, spostati in zona di guerra, divennero vere e proprie truppe di seconda linea al fronte. Dopo la battaglia vittoriosa di Vittorio Veneto, l’afflusso massiccio di prigionieri austro-ungarici mise in grande difficoltà la struttura concentrazionaria italiana e i detenuti dei campi di concentramento scontarono la precarietà della situazione con fame, freddo e malattie epidemiche (tifo petecchiale e malaria), ma anche la volontà punitiva dei vincitori. Lo Stato italiano, infatti, dopo la firma dell’armistizio negò sempre, ostinatamente, il permesso di visitare le proprie strutture ai rappresentanti della Croce rossa ungherese e austriaca, ma anche a quella internazionale di Ginevra.
31,00 29,45

Magliana nuova. Un cantiere politico nella periferia romana (1967-1985)

Giulia Zitelli Conti

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

pagine: 224

Costruita sul finire degli anni Sessanta con diverse irregolarità, nell’immaginario collettivo Magliana Nuova è stata a lungo – e per certi versi lo è ancora – la periferia della speculazione edilizia per antonomasia. Non solo: “grazie” all’omonima Banda, la cui fama si è negativamente riflessa sul territorio, ha assunto i connotati di una zona popolare malfamata. Per un buon quindicennio, però, questo lembo di città è stato anche uno straordinario cantiere politico che ha visto operare tante realtà associative: dai partiti tradizionali, ai gruppi extraparlamentari, ai collettivi auto-organizzati come il Comitato di quartiere, il Comitato di lotta per la casa, il Centro di cultura proletaria, il Collettivo femminista e il Canzoniere della Magliana. Tutt’oggi molte delle organizzazioni protagoniste della mobilitazione degli anni Settanta e Ottanta mantengono una loro presenza territoriale, e nuove se ne sono andate aggiungendo. Lo studio degli archivi di quartiere, unito alla raccolta di fonti orali e all’analisi di varie tipologie documentarie – telegrammi prefettizi, censimenti comunali, articoli di giornale, inchieste, fotografie, audiovisivi – restituisce l’immagine di quel fermento urbano che ha portato a un sostanziale miglioramento delle condizioni di vita nel quartiere e alla conquista di una casa per centinaia di famiglie. Se in questi anni di profondi cambiamenti appare sempre più difficile parlare di identità territoriali, si può certamente dire che l’associazionismo sia ancora oggi un carattere costitutivo di Magliana Nuova. Un carattere che eredita direttamente dalla sua storia.
29,00 27,55

Lo storico e il falsario. Rosario Gregorio e l'arabica impostura (1782-1796)

Danilo Siragusa

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

pagine: 464

Nel 1782, di ritorno da una missione diplomatica a Napoli, l'ambasciatore del Marocco Muhammad ibn Uthmàn al-Miknasi fu costretto da una tempesta a riparare a Palermo. Nel corso del suo soggiorno gli fu affiancato, in qualità di traduttore ufficiale, il prete maltese Giuseppe Vella. Qualche tempo dopo, l'interprete avrebbe annunciato il ritrovamento di un manoscritto di grande importanza: un registro della cancelleria araba di Sicilia, che avrebbe consentito di ricostruire uno dei periodi più oscuri della storia dell'isola, l'epoca della dominazione saracena. Ha così inizio uno dei casi più clamorosi di falsificazione storica dell'Europa settecentesca: l'arabica impostura dell'abate Vella, che in meno di un decennio avrebbe condotto alla pubblicazione di due opere destinate a grande risonanza: il Codice diplomatico di Sicilia (1789-1792) e il Libro del Consiglio di Egitto (1793). Tra i pochi a sospettare delle traduzioni di Vella, lo storico Rosario Gregorio si oppose, con gli strumenti della critica e della filologia, alla resistibile ascesa del Cagliostro maltese. Tale conflitto diede vita a un'avventura dai tratti rocamboleschi, segnata da lettere anonime, scambi di persona, faide letterarie e progetti di eversione della feudalità. Attraverso lo studio di fonti coeve e dei testi incriminati, il libro ricostruisce il dibattito sull'autenticità dei codici arabo-siculi e le ragioni del consenso, fino alla domanda-chiave dell'intera vicenda: perché un falso ha successo?
48,00 45,60

Milano 1814. La fine di una capitale

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

pagine: 276

Fatta eccezione per il breve intermezzo dei tredici mesi austro-russi, gli anni che vanno dal 1796 al 1814 furono gli unici, per l'età moderna e contemporanea, nei quali Milano fu capitale politica di un Regno fondato per la prima volta su basi nazionali. Si trattò di una stagione decisiva per la città, che in quegli anni divenne un punto di riferimento per l’intera penisola. Nel 1814 le vicende internazionali e un colpo di mano misero fine al suo ruolo di capitale politica, ma l’eredità napoleonica rimase vitale anche nell’età successiva, consentendo a Milano di rimanere un importante laboratorio di modernità istituzionale e culturale per il Paese. I saggi qui raccolti evidenziano numerosi aspetti inediti di un’epoca fondamentale per la storia di tutto il Risorgimento che, per molti versi, attende ancora un significativo bilancio storiografico.
35,00 33,25

Prove di libertà. Donne fuori dalla norma. Dall'antichità all'età contemporanea

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

pagine: 208

Il presente volume è frutto del lavoro del gruppo interdisciplinare sulla storia delle donne e di genere che, nato in seno al Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli studi di Torino, ha coinvolto studiose e studiosi di diverse provenienze e discipline. I contributi rappresentano il tentativo di indagare come, in diversi contesti ed epoche, l’invenzione delle categorie di regolarità e di irregolarità, di normalità e di anormalità, di conformità e di devianza abbia influito sulla costruzione sociale delle identità di genere e sulla definizione del femminile come alterità. I saggi qui raccolti affrontano, nel lungo periodo, i presupposti e le strutture culturali, le codificazioni e le procedure giuridiche, le norme e le pratiche sociali che hanno condotto alla marginalizzazione, alla segregazione e all’esclusione delle donne “diverse”, ma al contempo esplora, attraverso una serie di case studies, i comportamenti adottati da alcune di quelle donne per eludere i sistemi normativi e di controllo e le loro strategie per manipolarli e usarli a proprio vantaggio. Scritti di: D. Adorni, E. Belligni, E. Bianco, C. Bonato, C. Carnino, P. de Vingo, S. Giorcelli Bersani, M. Graziosi, V. Maher, D.F. Marchiandi, S. Romani, M. Vallerani.
27,00 25,65

I processi per collaborazionismo in Friuli. La Corte d'Assise straordinaria di Udine (1945-1947)

I processi per collaborazionismo in Friuli. La Corte d'Assise straordinaria di Udine (1945-1947)

Fabio Verardo

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 278

La «resa dei conti» con il fascismo e con il collaborazionismo assume un’importanza fondamentale nel passaggio tra guerra e dopoguerra alla fine del secondo conflitto mondiale. Questo volume prende in esame la Corte d’Assise Straordinaria (CAS) di Udine e i processi per collaborazionismo da essa celebrati dal 1945 al 1947. Avvalendosi per la prima volta dell’intero e ricco materiale documentario prodotto e acquisito dalla Corte e di numerose fonti inedite, l’autore ricostruisce le strutture e il funzionamento degli apparati giudiziari; ne studia peculiarità ed evoluzione, offrendo uno spaccato inedito sull’azione, la composizione e le sentenze del Tribunale del Popolo e della CAS friulana.
36,00

Massoneria e totalitarismi nell'Europa tra le due guerre

Marco Cuzzi, Santi Fedele, Marco Novarino

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2018

pagine: 240

Nell’Europa tra le due guerre la diffusione del fenomeno totalitario procede di pari passo con quello dell’avversione alla Libera muratoria e della persecuzione dei suoi aderenti. Alle prese di posizione dei primi congressi dell’Internazionale Comunista che danno l’ostracismo alla massoneria considerata “strumento della borghesia”, fa riscontro la lotta contro di essa ingaggiata dal fascismo al potere con l’uso combinato della violenza squadrista e della legislazione antimassonica. Con non minore rapidità con la quale il nazismo pervenuto al governo del Reich procede all’annientamento della massoneria, i franchisti avviano, sin dai giorni immediatamente successivi allo scoppio della guerra civile spagnola, l’eliminazione sistematica dei Liberi muratori che cadono nelle loro mani. La persecuzione antimassonica culminerà nella parossistica campagna propagandistica e nell’implacabile caccia al massone messa in atto in Francia, Belgio, Olanda, Norvegia, Jugoslavia, Romania, da governi fantoccio o movimenti asserviti all’occupante nazista, senza che ciò riesca tuttavia a impedire una significativa presenza dei Liberi muratori nel movimento resistenziale dei rispettivi paesi.
27,00 25,65

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