Il Ponte Vecchio: Memorandum
Castiglione, io e il tempo. Perché non sono una formica?
Luciano Zignani
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 424
Il libro che Luciano Zignani ci propone è un viaggio nella memoria, fatto di persone, di voci, di caratteri e idee. Vi ha grande spazio un paese, Castiglione, con i pregiudizi, i miti, gli amori che definiscono per sempre il nostro carattere: dagli amici del bar alle strade piene di incontri, quando le persone erano ancora una comunità. Un intero mondo che Zignani ricostruisce tra le malinconie di un tempo perduto e le allegrezze, le ironie e la commedia di una vita intensamente vissuta. Il libro è anche la ricostruzione della storia contemporanea in Italia, in Europa e nel mondo, delineata da un uomo che ha pienamente vissuto anche dall'interno le vicende dell'Italia repubblicana. Ed è naturalmente la rievocazione della vita personale dell'Autore, in un ritratto vivo, che consegna non solo la figura autentica nota a chi lo ha conosciuto, ma anche il molto di più che ne arricchisce il carattere, quello di un uomo di valori antichi che tuttavia anèla alla libertà e a superare i confini di se stesso e della conoscenza: un uomo ricchissimo, ma delle sole cose che valgono, la curiosità intellettuale e la comprensione umana dell'altro. Zignani confessa tuttavia anche la parte di sé solitaria, addirittura egocentrica ed egoista: il suo salvavita dopo aver tutto dato. Specie nel suo rapporto con le donne amate. A proposito delle quali non passerà inosservato che, senza approfondire i rapporti affettivi, ognuna è tuttavia conservata nella memoria con rispetto, tenerezza e affetto, nella persuasione che raccontare un amore è come derubarlo di qualcosa: chi sa, non ha bisogno di leggersi. In una sintesi estrema, potremmo dire che l'ulisside protagonista di questo libro null'altro racconta se non un viaggio di ritorno nel suo passato e nel suo paese senza esserne mai partito.
Eva. Dalla vita dei campi alla Riviera. Storia di una donna tra creatività e coraggio
Barbara Leardini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 208
«Eva è stata silenziosa nella mia testa per anni. Il suo ricordo, con il passare del tempo, anziché sbiadire si è fatto più forte, più vivo, fino a divenire talmente reale che, a volte, pensando a lei, mi sembra quasi di percepire gli odori e di rivedere i colori che hanno fatto parte della sua vita e della mia». Così Barbara Leardini, nel bel principio del suo libro: un libro che è insieme epopea - quella che ha segnato il passaggio dalla secolare subordinazione del mondo contadino alla liberazione al riscatto del secondo Novecento - e racconto di una vita, esemplarmente raccontata per la forza degli affetti e dei ricordi che legano la narratrice alla protagonista del libro. In questa trama, Barbara traccia le coordinate di una vita esemplare, quello di una giovane donna che va sposa a un contadino, col quale divide il lavoro nei campi e per il quale guida la costruzione della famiglia e la nascita dei figli: un destino comune a molti, ma aperto ad altro, certamente per virtù di circostanze fortunate, ma soprattutto per l'intelligenza di Eva, per la sua forza d'animo, il coraggio che la sostiene nella conquista del successo nel mondo lontano dalla storia immobile delle campagne di allora. Per questa materia narrativa il racconto si prospetta come storia dei molti processi di liberazione della donna, epopea appunto, tesa alla conquista di quella uguaglianza in cui consiste la dignità della persona.
La voce dell'anima. Gli anni di un dolore senza fine e la via della salvezza
Rita Panzavolta
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
«Perché non riesco a trovare nessun medico che mi aiuti a risolvere questo mio problema, questo dolore che mi strazia senza fine e che mi faccia stare meglio?". Questa domanda ha abitato dentro di me di me negli ultimi sei anni, ma grazie alla fede e alla speranza non mi sono mai arresa, ho sempre lottato giorno dopo giorno per trovare una risposta, per dare un nome ad una malattia che mi ha stravolto la vita. Per fortuna, come dice il proverbio, "la speranza è sempre l' ultima a morire": un giorno, sulla mia strada, ho incontrato un medico che ha dato finalmente un nome alla mia malattia e e mi ha riportato alla vita.
Addio Ceausescu. Tre giovani romagnoli alla scoperta e all'avventura oltre la Cortina di Ferro
Maurizio Paganelli, Andrea Riceputi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 128
"Il viaggio in Romania è il racconto del conoscere strade, villaggi, città, monumenti, ma anche e forse soprattutto è avventura, vissuta con un senso di libertà e assai spesso con il gusto incoercibile del vietato e del proibito, ed è nello stesso tempo incontro con la miseria e l'arretratezza di un paese del cosiddetto socialismo reale: un orizzonte inatteso ed ignoto con il dramma di genti cui regimi totalitari rubano la bellezza, oscurano il desiderio, ammutoliscono la speranza. L'interesse suscitato da questa memoria di giovani all'avventura oltre la Cortina di Ferro consiste nel fatto che il loro viaggio si compie negli stessi giorni in cui un altro tempo giunge alla sua drammatica conclusione, e cioè nei giorni in cui la Romania si solleva contro il dittatore, meglio il Conducator, che ha tenuto il suo Paese nella miseria e nell'inganno per lungo numero d'anni. La fine di Ceausescu è la clausole di questo libro e forse è in grado di suscitare nel lettore una riflessione estrema, tra pena e catarsi: indica che - quando una lunga ininterrotta oppressione di popoli interi non può trovare giustizia - può capitare alla violenza di vestirsi di una qualche luce di giustizia."
La viola e i gigli della campagna
Rolando Rizzo
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 128
Quando Rolando Rizzo, all'età di cinque o sei anni, viene costretto a lasciare il suo paradiso sulle rive del Colognati per vivere a Rossano Calabro, un acrocoro tra la montagna e il mare, incontra nella sofferenza e nella povertà due oasi di gioia: la piccola chiesa avventista di cui amo subito i canti, i giochi e le omelie di un pastore simpatico e coinvolgente. Poi i nuovi amici dei vicoli affollatissimi con i quali scopre per la prima volta il gioco del calcio giocato prima (è subito un portiere agile e spericolato) e poi vissuto sulle figurine colorate che gli regala un amico di suo padre. È attratto subito dal colore viola che, gli dicono, è il colore della Fiorentina, vissuta da subito come la squadra del cuore, l'unico in un gruppo di bambini che si dicono interisti, milanisti e soprattutto juventini. Due sentimenti di appartenenza, certo di statura e livello incomparabili. Lo caratterizzano sin da subito: la fede avventista e il "tifo" per la viola. Spinto da amici racconta questa sua doppia e certo ineguale passione in questo romanzo breve, nel quale la viola è la Fiorentina e i gigli della campagna sono i fiori che Gesù inviata a guardare nella loro bellezza, simbolo della sollecitudine di Dio. Già ancora prima della stampa, piovono le accuse di sacrilegio, ma l'autore, pur dispiaciuto, va avanti e afferma: «Io sono un uomo di fede e racconto il mio dramma esistenziale così come si è svolto nella vita reale, non elaboro ricostruzioni per soddisfare l'ipocrisia bacchettona degli spirituali. Io racconto anche l'incontro con l'effimero vitale che trova i suoi spazi nella vita di tutti gli uomini. E il suo bisogno di essere vissuto in una cornice di ironia, di rispetto e di gioia».
Mi chiamo Iader. Memoria partigiana di Iader Miserocchi
Iader Miserocchi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 216
La storia di un comandante partigiano, una pagina di Resistenza passata e ancora presente. Dalle memorie d'infanzia nella Ravenna del ventennio alla ricostruzione materiale e morale del dopoguerra. Un ritratto dell'Italia travolta dalla dittatura e dal conflitto, e riscattata dal movimento popolare di Liberazione. Come in un film d'azione, la vita e la morte si rincorrono dentro la pagina di storia in cui trovano origine i principi della Costituzione e da cui nacque la Repubblica Italiana. Un racconto dettagliato della quotidianità del passato, un resoconto sincero della propria umanità con le sue altezze ma anche i suoi limiti. Ed è forse questa drammatica sincerità all'accettazione dei propri limiti a dare ancora più impulso a quell'azione di cambiamento positivo della realtà attraverso la partecipazione sociale, iniziato per Iader oltre settant'anni fa e non ancora finito. Un esempio di umanità e cittadinanza attiva. Verso un mondo migliore, possibile, e per tutti.
Il pane bianco. 1943-1945. Campo di sterminio Dora Buchenwald, pagine di orrore e di speranza
Lorena Bianchi, Luigi Maria Piarulli, Romolo Bianchi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 224
"Si invocava la morte affinché venisse a liberarci presto da quell'incredibile e insopportabile fatica di vivere che era il nostro patire quotidiano. Ma quando veniva il momento di distenderci ci si augurava di svegliarsi ancora..."
Lungo la valle del Bidente. Genti e luoghi, storia e storie, leggende e ricordi
Ernesto Toschi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 208
La Romagna è terra ricca di passioni, di storie travolgenti e di colori vivaci, in paesaggi che dall'Adriatico si estendono lungo le vallate per lasciar posto alla fresca vegetazione di castagni, faggi e abeti che dal Fumaiolo e dal monte Comero si stendono fino all'incantevole foresta di Campigna e del Falterona. Ernesto Toschi racconta con agile passo narrativo la storia e le leggende della sua vallata, facendo rivivere personaggi e figure memorabili, di ieri e di oggi, ancora presenti nella memoria dei forlivesi e degli abitanti della valle del Bidente. Il narratore ricostruisce la storia millenaria dei monti cari all'autore non solo servendosi delle fonti storiche, ma anche e soprattutto interpellando i suoi propri ricordi e i testimoni direttamente incontrati nei luoghi che il libro evoca. I trenta e più capitoli ci riportano indietro nel tempo, dando testimonianza dei vizi e delle virtù dei romagnoli, passionali e trasgressivi, rappresentanti di un mondo che va lentamente scomparendo.
Stellette a vent'anni. Libano 1984
Antonio Barzagli
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 200
Il Libano degli anni Ottanta fu il luogo di una delle azioni più cruente e inumane dell'intero secondo dopoguerra: lo sterminio di massa di Sabra e Shatila. Con altre nazioni, l'Italia partecipò a un intervento militare di pace, che si svolse in due fasi: la creazione di un corridoio di fuga per le truppe palestinesi circondate dagli israeliani (Libano 1), la protezione della popolazione dei profughi palestinesi (Libano 2). Il libro è il racconto puntuale, affascinante e drammatico, di quella missione, prezioso in primo luogo perché ricostruito da un testimone diretto, uno dei soldati italiani che vissero in Libano un loro battesimo in armi. Il lettore vedrà passare il personale in armi, gli uomini e le donne della Croce Rossa, medici e professionisti di ogni genere, tutti alla prima esperienza; e vedrà dispiegarsi la storia di una missione difficile, pericolosa, a volte assurda, in ogni modo nella crescente consapevolezza della positività dell'impresa: la ricerca della pace, attuata attraverso uno scudo umano di protezione molto più efficace delle azioni di repressione o di guerre "preventive". Per questa azione sul campo gli Italiani in Libano furono considerati veri professionisti di Pace. "Noi lo sapevamo, noi lo abbiamo fatto".
Ricordi del tempo andato
Romano Burattì
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 96
"Romano Buratti affida al lettore le esperienze, i luoghi, gli eventi nei quali si è macerata la sua vita e dai quali nascono non solo le memorie rivelatrici della sua personalità, bensì anche l'anima dei suoi dipinti. Si va in tal modo dal macero (la piscina delle nostre generazioni) alla severità del padre che ne inibiva l'uso; dalla passione per la bicicletta alla Millemiglia; dagli incanti della giovinetta di città, capitata all'improvviso tra lo stupore di contadinelli innamorati, alle fatiche della trebbiatura; dalla inconsulta paura per i cani alle ferocie della guerra. Né Romano dimentica le figure tipiche della sua e della nostra infanzia, come quella di Birimbo, così spesso presente, con la sua fisarmonica, nella Cesena remota dei nostri primi anni. Senza dire della guerra, ove tutto muore, ove tutto fiorisce, al suo morire, a nuova vita: i bombardamenti, la vecchia megera delatrice, lo scempio degli ammazzati al ponte di Ruffio o per le campagne e le vie di città; ma anche, per i bambini, le cose nuove, sorprendenti, che la guerra aveva portato. In conclusione, un libro ricco di infanzia e di promesse, di attese e di scoperte".
Diario di prigionia. Klingenthal 1943-1945
Guerrino Duilio Sbrighi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 56
"Ho sempre saputo che lo zio Duilio era stato prigioniero in Germania, me lo aveva raccontato il mio babbo che era stato testimone della sua cattura a Bologna la mattina dell'8 settembre del 1943. Lo zio non amava parlarne, ma ricordava la fame e la necessità, per sopravvivere, di mangiare qualsiasi cosa, dalle patate marce rubate ai maiali, ai resti della mensa ufficiali, sottratti dal mucchio della spazzatura dietro la cucina. Quando ho visto il quadernino del diario, ho deciso di pubblicare questa memoria perché il racconto fatto da una persona cara, incide molto di più nella mente e nel cuore. Posso riassumere l'odissea di Duilio in poche parole: lontananza, freddo, fame, speranza e disperazione. Nell'ultima pagina, scrive di aver meditato di farla finita ma al pensiero della moglie e dei figli: 'mi trattenni e proseguii la mia miserabile vita di sofferenze'. Era il 21 gennaio 1944. Il diario si interrompe, ma Duilio rimane prigioniero fino al 23 gennaio 1945. Pubblicando il diario, non rendo omaggio solo alla memoria di mio zio Duilio, ma di tutti gli uomini travolti da quegli eventi drammatici."
Scritture e viaggi nel tempo. 1970-2018, note auto bio-bibliografiche
Angelo Turchini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 144
"Nel corso della mia attività scientifica sono stato autore, coautore e curatore di oltre novanta volumi (anche in spagnolo e inglese), oltre ad aver prodotto alcune centinaia di pubblicazioni scientifiche (alcune in tedesco), e sono anche direttore di alcune collane dedicate alla realtà della Romagna, come La storia della Romagna, e Mirabilia urbis edite da 'Il ponte vecchio' di Cesena. Come più prolifico autore romagnolo, pensando ai colleghi, agli studenti, agli amici, cui dedico queste noticine, traccio il sintetico bilancio di un impegno costante per l'università in primo luogo, per la ricerca scientifica come per la vita culturale e sociale. Offro altresì l'attenzione prestata a diverse problematiche culturali, sia storiche e archivistiche che territoriali e locali, ad esempio dall'Italia alla Romagna, da Milano a Rimini come a Roma." (L'autore)