Architettura
San Francesco di Udine. Un monumento da salvare e riscoprire
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gaspari
anno edizione: 2020
pagine: 656
I due volumi, che raccolgono una serie di contributi scientifici e un'ampia documentazione fotografica, si propongono di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica, degli amministratori locali e delle istituzioni preposte alla conservazione del patrimonio culturale sulla chiesa di San Francesco di Udine: un monumento che, per interesse storico artistico, è tra i più importanti della città e dell'intero Friuli. Ci si riferisce non solo all'imponente architettura gotica ad aula unica, ma in particolare ai preziosissimi affreschi che videro l'intervento di artisti di provenienza eterogenea. Gli interventi compiuti nel secolo scorso, ampiamente documentati dalle foto di archivio qui riprodotte, attestano il grande interesse con cui le varie Soprintendenze e le Amministrazioni civiche succedutesi nel tempo si occuparono in passato di questo monumento. Le riproduzioni fotografiche di Luca Laureati mostrano a loro volta la bellezza e l'importanza di un edificio che rimane uno dei simboli della città.
Il disegno inclusivo dello spazio
Anna Moro
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2020
pagine: 122
Il volume raccoglie alcune esperienze di progettazione urbana che, in forme diverse per scale e ambiti, provano a declinare occasioni di apertura e di inclusione nei processi verso i contesti, i suoi abitanti e fruitori, verso le pratiche che animano lo spazio. I casi, sperimentazioni realizzate nella città di Milano a partire dal coinvolgimento dell’università, tracciano direzioni di lavoro possibili rispetto alle forme e ai metodi della conoscenza dei luoghi, alla progettazione dello spazio pubblico, al disegno di processi e strategie a scala urbana. In un campo intermedio tra discipline, il disegno dello spazio riemerge intrecciato in altre pratiche come forma di esplorazione del reale, come modalità di aggancio e nuova formulazione delle opportunità circolanti, con l’esito di ridefinirne i caratteri e il processo che lo accompagna.
San Francesco in Cuneo. Torna a vivere il cuore della città
Libro: Libro in brossura
editore: L'Artistica Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 224
L'intervento pluriennale per il recupero dell'ex chiesa di San Francesco - un restauro imponente voluto dal comune di Cuneo e interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo - ha permesso di riportare in vita uno dei luoghi storicamente e simbolicamente più significativi della città. Questa pubblicazione racconta il grande lavoro fatto e l'importanza di questo tesoro riscoperto. Una guida a questa ricchezza offerta al futuro del territorio.
Il ponte. Ponte Genova San Giorgio. Ediz. italiana e inglese
Renzo Piano
Libro
editore: Fondazione Renzo Piano
anno edizione: 2020
pagine: 132
Storie dal grattacielo. I 60 anni del Pirellone tra cultura industriale e attività istituzionali di Regione Lombardia
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 192
In occasione dei sessant'anni del Grattacielo Pirelli, il volume celebra la storia del Pirellone, nato come headquarters dell'azienda e diventato poi sede e simbolo di Regione Lombardia. Il 4 aprile del 1960 si inaugurava a Milano il Grattacielo Pirelli, sede dell'omonima azienda che in quel momento scriveva, così, una delle pagine più alte della rinascita che portò il Paese a superare le distruzioni della Seconda guerra mondiale e ad arrivare da protagonista alla ribalta della scena internazionale. La storia del Grattacielo, voluto da Alberto e Piero Pirelli, concepito dalla forza creativa e innovativa di Gio Ponti, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli, Pier Luigi Nervi, Arturo Danusso, Giuseppe Valtolina, Egidio Dell'Orto, rivive nel volume edito da Marsilio attraverso la voce delle persone che lo hanno pensato, progettato, realizzato, abitato e vissuto come cittadini della Milano degli ultimi sessant'anni, celebrando la modernità della tecnologia e dell'industria lombarda, dell'istituzione della Regione, che qui ha la sua sede dal 1978, e dell'avanguardia urbanistica del capoluogo. Alle prefazioni istituzionali di Attilio Fontana, Alessandro Fermi e Marco Tronchetti Provera seguono saggi di approfondimento sulla storia economica e sociale e sull'architettura, a firma di Antonio Calabrò, Alessandro Colombo e Laura Riboldi, e un'intervista a Piero Bassetti, primo presidente della Regione Lombardia. Una linea del tempo ripercorre oltre sessant'anni di storia della città, della sua cultura, delle sue imprese e delle sue istituzioni, nel contesto della grande storia nazionale e internazionale, con uno sguardo al futuro della metropoli. Il cuore del libro è costituito da un ricco corpus di immagini: fotografie, illustrazioni e altri documenti originali provenienti dall'Archivio Storico della Fondazione Pirelli e dalla Regione Lombardia; scatti e reportage di maestri come il fotografo Arno Hammacher, Aldo Ballo, Giorgio Calcagni, De Paoli, Paolo Monti, Dino Sala, e di storiche agenzie come Publifoto; campagne pubblicitarie firmate da designer di fama internazionale come Lora Lamm, Riccardo Manzi, Alessandro Mendini, Bruno Munari, Bob Noorda, Pino Tovaglia, Massimo Vignelli, protagonisti del fermento culturale e artistico nella Milano degli anni sessanta. Oggi, il Grattacielo resta tra i landmark di una condizione metropolitana che si impegna a fare i conti con le ipotesi di sviluppo sostenibile, ambientale e sociale. Nel ricostruirne la storia sono state ascoltate dieci voci, quelle di Piero Bassetti, Eva Cantarella, Alessandro Fermi, Attilio Fontana, Giuseppe Guzzetti, Uliano Lucas, Carlo Ratti, Gianfelice Rocca, Andrée Ruth Shammah e Marco Tronchetti Provera, donne e uomini della politica, della cultura e dell'economia. Tra ricordi e previsioni, dalle loro parole emerge la prospettiva di un territorio che ha attraversato momenti intensi di difficoltà e, nonostante tutto, ha sempre saputo fare leva sulle proprie capacità di sognare, sperare, progettare, costruire. Lavorare. Vengono così documentate la prima industrializzazione, l'impresa e la modernità, la costruzione e l'architettura dell'edificio, fino a far rivivere gli interni, il design e il lavoro nel Grattacielo. E ancora: la Milano in movimento, la cultura e la moda negli anni sessanta e settanta, la nascita delle regioni, l'insediamento della Regione Lombardia e del Consiglio Regionale e l'attività dell'istituzione, fino ad arrivare a una prospettiva sul futuro, fra memoria e capacità di progettare le città di domani.
Novara littoria. L'architettura fascista del ventennio
Libro: Copertina rigida
editore: Interlinea
anno edizione: 2020
pagine: 160
In coedizione con Editoriale Nuova. Con illustrazioni d'epoca, nota di Mauro Begozzi. Per la prima volta un volume illumina la Novara del Ventennio attraverso gli edifici più rappresentativi della città costruiti in quel periodo, con disegni, progetti, fotografie inedite e cartoline d'epoca, con i resoconti delle due visite di Mussolini. L'attività di ricerca è stata svolta in particolare presso Archivio di Stato di Novara, Archivio del Comune di Novara, Biblioteca Civica Negroni, Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" e altri archivi privati. Significativa è anche l'esperienza dell'Esposizione agricola del 1926 con la costruzione dei padiglioni degli enti pubblici e delle aziende private, ubicati nell'area compresa tra gli attuali largo Bellini, viale Buonarroti, via Biglieri e piazza Martiri.
Il moderno e la città spontanea. Genesi e resilienza dell'habitat di Michel Ecochard in Marocco
Luca Maricchiolo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 160
La città contemporanea è il risultato di una contaminazione tra l’architettura del Moderno, trasversale e votata all’universalità, e un sistema di pressioni dal basso che riguarda l’appropriazione spontanea dei luoghi, la costruzione autonoma di quartieri illegali, la trasformazione degli spazi e dei paesaggi in maniera assolutamente imprevista e imprevedibile dal progetto. Nel Mediterraneo coloniale, soprattutto in Marocco, le correnti architettoniche del Novecento europeo si sono intrecciate alla tradizione insediativa locale. Proprio per questo rappresentano un caso paradigmatico della dicotomia fra il progetto e le pressioni spontanee, tra la tradizione e l’innovazione, nonché un caso di studio utile a prefigurare una qualche forma di città del futuro. Il presente saggio approfondisce la dialettica fra progetto ed evoluzione spontanea dei tessuti urbani nelle città del Marocco. Si focalizza sulla vicenda architettonica del Movimento Moderno negli anni Cinquanta e sul lavoro di Michel Ecochard e del Gruppo di Architetti Moderni Marocchini. Grazie a una verifica sul campo delle ipotesi sviluppate sono qui messe in luce le esperienze del Moderno in Marocco, in termini di metodologia concettuale e di soluzioni di progetto.
Cosmogonia urbana-Urban cosmology. Gloria Argelés. Maria Dompè. Francesco Somaini
Manuela Crescentini
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 184
Il saggio nasce dal presupposto che ogni cambiamento di sistema, nel compiersi, si riveli nel corpo delle città modificandone la forma, i simboli, le funzioni, rispetto ai sistemi che l'hanno preceduto. E che, nel compiersi, il cambiamento sviluppi un nuovo linguaggio visivo capace di "riflettere e nello stesso tempo condizionare, in modo essenziale, l'evoluzione della mentalità" dell'epoca. Rispetto a questo presupposto sono tre, nel testo, gli spunti di riflessione: il mito come racconto misterioso delle origini. Il teatro come metafora del mondo. La scultura, quando trasforma lo spazio urbano in teatro dell'umanità. In tal senso la ricerca di Francesco Somaini, Gloria Argelés e Maria Dompè rappresentano tre modelli di riferimento.
Inter lapides
Antonio Sarzo, Renato Stedile
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 44
Inserita nel 2018 tra i beni immateriali del Patrimonio Mondiale dell'Umanità, l'arte della costruzione in pietra a secco si manifesta con estese e molteplici testimonianze dell'edilizia rurale minore, compresi migliaia di chilometri di muri campestri. A questi manufatti sono attribuibili valori così preziosi da suggerire la loro piena valorizzazione. Il documentario approfondisce le funzioni naturalistiche, ecologiche e ambientali dei muri campestri in pietra a secco, in un contesto di agricoltura ecosostenibile e di neoruralità di montagna. Contiene il booklet "Vita tra le pietre. Valori ecologici e ambientali dei muri campestri in pietra a secco", a cura di Antonio Sarzo.
Una tradizione architettonica. Maestri della Scuola di Milano
Federico Bucci
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2020
pagine: 200
Dopo un'introduzione che inquadra il tema dell'insegnamento della storia dell'architettura, i testi sono dedicati ad alcuni maestri che hanno contribuito a definire, nel XX secolo, la tradizione architettonica della Scuola milanese e lombarda. Franco Albini (1905-1977), Ignazio Gardella (1905-1999), Ernesto Nathan Rogers (1909-1969), Carlo De Carli (1910-1999), Marco Zanuso (1916-2001), Guido Canella (1931-2009), Enrico Mantero (1934-2001) e Antonio Monestiroli (1940-2019), sono architetti che hanno lavorato o insegnato a Milano e che hanno espresso nei loro progetti, nei pensieri e nell'attività didattica una serie di caratteri comuni e ben riconoscibili, che partendo dalla conoscenza della realtà approdano a soluzioni di grande raffinatezza poetica. Il volume, illustrato dagli scatti di Marco Introini, è corredato da disegni originali e da foto d'archivio.
Rocca Ubaldinesca. Storie, misteri, protagonisti
Marco Toccacieli, Matteo Piccini
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 72
Progettata da Francesco di Giorgio Martini per essere la prima struttura resistente alle armi da fuoco, pensata da Ottaviano degli Ubaldini per divenire dimora filosofale e riscoperta da Pasquale Rotondi nel corso del secondo conflitto mondiale per farsi protagonista della più grande azione di salvataggio di opere d'arte che l'umanità abbia mai conosciuto: è la Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro.
Atlante dell'abitazione moderna 1901-2002
Giancarlo Rosa
Libro
editore: Officina
anno edizione: 2020
pagine: 244
Le storie dell'architettura ci raccontano della perfezione del Partenone, della spazialità del Pantheon, delle meraviglie di Villa Adriana, della spiritualità della cattedrale di Amiens, dell'abilità costruttiva nella cupola di Santa Maria del Fiore, dell'armonia della villa “la Rotonda”, del trionfo barocco in Sant'Ivo alla Sapienza, della grandiosità della Reggia di Versailles, ma nulla ci dicono dell'umile casa dell'uomo. Questo Atlante pone la sua attenzione sull'edilizia abitativa del XX-XXI sec. nel suo complesso, ma si sofferma sulle qualità del singolo alloggio, la casa, e sulle relazioni che intercorrono fra i vari alloggi di uno stesso edificio. Lo spazio interno della casa diviene perciò il protagonista necessario di questa trattazione: attraverso il suo studio analitico si vuole individuare l'essenza dei pensieri progettuali, spogli da tutte le inutili sovrapposizioni che molto spesso ne hanno confuso l'esatta interpretazione. È muovendo da un'appropriata configurazione del suo spazio interno che si può giungere alla realizzazione di una buona casa. Uno spazio intimo, di rifugio, per lo svolgersi della vita privata, modellato su principi di libertà dai condizionamenti dello spazio urbano, per una società in cui i moderni sistemi di comunicazione tendono sempre più a separare ed isolare l'individuo, dove nuovi e diversi sono i luoghi e le occasioni per le relazioni collettive. Il grado di “domesticità” della casa è un parametro inevitabile per misurare l'adeguamento delle occasioni costruttive ad una condizione di vita che definisce i momenti del “privato” in funzione creativa e di nuova partecipazione civile, superando la concezione dell'abitazione come luogo del semplice riposo fisico e non della rigenerazione individuale. Si tratta di riconoscere un “tipo architettonico” in relazione ad un'idea di casa, in assenza della quale nessuna riflessione progettuale riesce a compiersi e quindi a far nascere l'architettura. Nell'Atlante l'offerta di esempi di architetture direttamente comparabili, in virtù della riduzione dei disegni alla medesima scala grafica, diviene un fatto necessario ed insostituibile. Componente decisiva di ogni manuale è perciò l'illustrazione grafica. Durand ed altri architetti del suo tempo, ma ancora prima Serlio e Palladio, avevano seguito questa linea, precorrendo un'impostazione culturale sviluppatasi attraverso l'800, fino al Manuale del Donghi. Per far capire bene la conformazione degli alloggi sono state disegnate parti e non edifici completi, ma nello stesso tempo sono state disegnate le planimetrie complessive, per capire come dagli stessi alloggi si formano gli edifici e da questi si forma l'insieme urbano. Sono stati scelti quegli esempi che hanno indicato una nuova proposta di assetto urbano. “La Città secondo la sentenza dei Filosofi è una certa casa grande, e per l'opposito essa casa è una piccola Città” (Leon Battista Alberti). La novità in questo Atlante, è nell'aver voluto considerare contemporaneamente tutti questi aspetti. L'autore offre nell'Atlante, insieme ai dati oggettivi, la sua particolare lettura, che può condurre ad altre e più autonome valutazioni.