Biografie generali
Obvious Adams. Storia di un uomo d'affari di successo
Robert R. Updegraff
Libro: Libro in brossura
editore: Anteprima Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 64
Obvious Adams. Storia di un uomo d’affari di successo racconta la vita di Oliver B. Adams, uno dei più grandi pubblicitari di tutti i tempi. La chiave del suo successo risiede in un’attitudine paradossale: la capacità di fare ciò che è ovvio (che gli valse, appunto, il soprannome di «Obvious»). Può sembrare incredibile, ma fare la scelta ovvia è una delle cose più difficili. Nella maggior parte dei casi, quando presentiamo un prodotto o un servizio, ricorriamo a soluzioni che ci sembrano brillanti ma che prescindono da quei fattori a cui il pubblico risponde davvero. Eppure questi sono di fronte a noi, basta sapere osservare. Fortunatamente, con un modello come Obvious Adams, anche noi potremo addestrarci a essere «ovvi». Ripercorrendone la vita professionale e considerando i numerosi casi in cui si è espresso il suo genio, impareremo a riconoscere ciò che è ovvio e dunque a puntare su quello che conta realmente.
Il vestito azzurro. Un regime dimenticato e il coraggio di una giornalista
Antonella Napoli
Libro: Copertina morbida
editore: People
anno edizione: 2021
pagine: 160
Antonella Napoli, unica giornalista occidentale in Sudan durante le rivolte che hanno portato alla caduta del dittatore Omar Hassan al-Bashir nell'aprile del 2019, viene fermata mentre sta riprendendo alcuni palazzi governativi a Khartoum. Trattenuta per ore dai servizi di sicurezza, subisce un duro interrogatorio. Il peggio viene scongiurato solo grazie all'intervento tempestivo dell'ambasciata italiana e del Ministero degli Esteri. Oggi che l'inchiesta si è chiusa e i responsabili delle ore più buie della sua vita sono stati rimossi dal loro incarico, la giornalista racconta la propria esperienza per fare luce su un regime da troppi dimenticato e le storie di chi si è battuto per capovolgerlo.
Una vita da impresario
Lucio Piccoli
Libro: Libro in brossura
editore: Cairo
anno edizione: 2021
pagine: 224
Appassionato di teatro fin dalla tenera età, Lucio Piccoli si racconta senza riserve intervallando aneddoti divertenti, privati e professionali, a riflessioni profonde. Dal suo esordio, comico solo per caso, ai suoi primi tour nell’hinterland milanese, a bordo della Balilla nera del capocomico, diventa imprenditore di se stesso fondando la sua prima compagnia «Rivista... mai Vista!». Certo che per avere successo sia necessario lavorare con veri professionisti, tra gli anni Sessanta e Settanta convince Lucio Flauto, noto attore cinematografico e teatrale di quel periodo, a presentare i suoi primi spettacoli e, proprio da lui, ottiene la sua prima referenza e il suggerimento di un «nome d’arte» per affermarsi da protagonista. Gira così i suoi primi Caroselli per la televisione, riuscendo a trasformare i peggiori imprevisti in situazioni di comicità, e diventa presentatore in feste popolari dove conosce artisti di grande fama con i quali stabilisce rapporti umani solidi e duraturi. E quando tramonteranno avanspettacolo e rivista, Piccoli si lancia in una nuova carriera, quella di impresario e poi di direttore artistico di Antennatre Lombardia. "Una vita da impresario" è il racconto autobiografico di un uomo capace di affrontare i cambiamenti, e rimettersi in gioco più volte senza mai rinunciare alla propria passione. Un uomo che ha fatto dell’autoironia, dell’amore per il proprio lavoro e del rispetto dell’artista le chiavi del proprio successo.
Il colore del nome. Storia della mia famiglia. Cent'anni di razzismo coloniale e identità negate
Vittorio Longhi
Libro
editore: Solferino
anno edizione: 2021
pagine: 288
«Penso che tu sia il figlio di mio zio Pietro... Non abbiamo più sue notizie da quando è partito per l’Eritrea.» Così, poche parole ricevute via Facebook cancellano per Vittorio diciotto anni, il tempo passato dall’ultimo incontro con suo padre, alla stazione di Milano. Ma lui non sa nemmeno chi sia Aida, la presunta «cugina» eritrea che lo contatta. Cerca di ignorare quel messaggio, si immerge nel lavoro di giornalista. Ogni nuova inchiesta, però, lo riporta nello stesso luogo. In Africa, a seguire rivolte e repressioni, rotte della migrazione e dell’asilo, della tratta di esseri umani. In Africa, dove si trovano, che lo voglia o no, le sue radici. Perché Vittorio, europeo e italiano, è un figlio del meticciato lungo tre generazioni. Il bisnonno Giacomo, arrivato nella colonia nel 1890 con il regio esercito, fa due figli con una moglie-bambina eritrea, per poi abbandonarli. Il nonno Vittorio, ucciso sulla porta di casa ad Asmara perché attivista meticcio, lascia vedova e orfani a fare i conti con l’eredità delle violenze fasciste. Il padre Pietro si rifugia in Italia, si sposa, fa un figlio; ma non basta tornare «in patria» per conquistare la stabilità. Seguendo le tracce di questa saga famigliare che torna alla luce con prepotenza, Vittorio è destinato a scoprire l’origine del proprio nome, a capire la forza del sangue, a domandarsi cosa sia l’identità. A portare a galla molti segreti: non solo i suoi ma quelli di una colonizzazione italiana peggio che dimenticata, rimossa, insabbiata sulle due sponde di un mare solcato da troppe storie. Così, cent’anni di uomini tormentati e donne forti – da Gabrù in Eritrea a Loretta in Italia: le costruttrici, le resistenti – diventano cent’anni di menzogne e di responsabilità negate. Di battaglie vinte e perse, ma non ancora concluse.
Federico il Grande e l'ascesa della potenza prussiana
William F. Reddaway
Libro: Libro in brossura
editore: Res Gestae
anno edizione: 2021
pagine: 309
Impadronirsi della Slesia, smembrare la Polonia, farsi rivale dell'Austria, umiliare la Francia, tutti questi atti furono senza dubbio imprese che nessun capo prussiano aveva, prima di Federico, osato tentare. Ma è anche indubbio che Federico aveva ricevuto in eredità la propria potenza dagli Hohenzollern e dalle loro politiche degli ultimi tre secoli, per questo ad essi si ispirò per farne il miglior uso e ad essi dedicò le sue conquiste. William Reddaway ripercorre la storia secolare degli Hohenzollern per meglio collocare la figura di Federico e comprendere l'influenza e la portata del suo governo. Una storia fatta di vittorie, prestigio e un incredibile successo della sua opera di espansione che contribuì in maniera determinante all'ascesa della potenza prussiana.
Heartland. Al cuore della povertà nel paese più ricco del mondo
Sarah Smarsh
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Black Coffee
anno edizione: 2021
pagine: 281
Discendente da cinque generazioni di agricoltori, Sarah Smarsh ci introduce alle vicende della sua famiglia per tratteggiare una storia molto più condivisa. Attraverso il racconto della sua infanzia e della vita dei suoi parenti, l'autrice ci invita a comprendere le dinamiche sociali della classe media negli Stati rurali d'America, dove si produce il fabbisogno alimentare di un Paese intero, senza che i lavoratori possano di fatto goderne. Emancipatasi da questa terra di mestieri umili e dimessi, alla quale da troppo tempo gli Stati Uniti guardano con sufficienza, Smarsh si svincola anche dall'eventualità di una gravidanza adolescenziale, una consuetudine che da generazioni sconvolge la vita delle donne della sua famiglia. Rivolgendosi a questa figlia mai nata, trova finalmente la serenità necessaria per raccontare che cosa succede quando il sogno americano si inceppa. Combinando l'analisi sociale e ambientale a uno sguardo intimo, "Heartland" riflette sui concetti di classe e identità, e su cosa significhi possedere meno di niente in una nazione fondata sul valore dell'abbondanza a ogni costo.
Il bosco è il mio soggiorno. Guida pratica per costruirsi una via d'uscita
Markus Torgeby, Frida Torgeby
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2021
pagine: 192
Credo nel dormire all'aperto, circondato dagli abeti slanciati, dal buio e dal freddo. Giacere supino e guardare le stelle, vedere il respiro diffondersi come una nuvola sottile davanti agli occhi. Accade qualcosa quando si è circondati da una stanza infinita.
Leggenda privata
Michele Mari
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 166
L'Accademia dei Ciechi ha deliberato: Michele Mari deve scrivere la sua autobiografia. O, come gli ha intimato Quello che Gorgoglia, «isshgioman'zo con cui ti chonshgedi». Se hai avuto un padre il cui carattere si colloca all'intersezione di Mose con John Huston, e una madre costretta a darti il bacino della buonanotte di nascosto, allora l'infanzia che hai vissuto non poteva definirsi altro che «sanguinosa». Poi arriva l'adolescenza, e fra un viscido bollito e un Mottarello, in trattoria, avviene l'incontro fatale: una cameriera volgarotta e senza nome che accende le fantasie erotiche del futuro autore delle "Cento poesie d'amore a Ladyhawke"... Ma è davvero una ragazza o un golem manovrato da qualche Entità? Assieme a lei, in una «leggenda privata» documentata da straordinarie fotografie, la famiglia dell'autore e il suo originalissimo lessico. E poi la scuola, la cultura a Milano negli anni Sessanta e Settanta, e alcune illustri comparse come Dino Buzzati, Walter Bonatti, Eugenio Montale, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. Chiamando a raccolta tutti i suoi fantasmi e tutte le sue ossessioni (fra cui un numero non indifferente di ultracorpi), Michele Mari passa al microscopio i tasselli di un'intera esistenza: la sua. Un romanzo di formazione giocoso e serissimo che è anche un atto di coerenza verso le ragioni più esose della letteratura.
Dante Alighieri. Una vita
Paolo Pellegrini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 252
Il convenzionale intreccio della figura pubblica e privata di Dante con la sua opera e il contesto storico e culturale dell'Italia tra Due e Trecento ha favorito in passato non poche ingenuità metodologiche e comode semplificazioni che questa nuova vita di Dante evita accuratamente. Combinando, in un linguaggio chiaro e accessibile a un pubblico di lettori non specialisti, le acquisizioni più recenti con gli esiti di ricerche personali e di prima mano, Paolo Pellegrini propone sostanziose novità rispetto alle biografie precedenti. Sia nella scrupolosa ricostruzione dell'esistenza del poeta, sia nell'attenta analisi della tradizione testuale, della cronologia e della stesura delle opere, che passa i più recenti contributi della medievistica moderna al vaglio della migliore filologia novecentesca. Al tempo stesso, attraverso una più solida selezione puntuale della bibliografia dantesca, il saggio intende offrire alle generazioni di studiosi più giovani o ai semplici appassionati un'indicazione di metodo che potrà essere messa a frutto per ulteriori e future ricerche.
La guerra di Gadda. Lettere e immagini (1915-1919)
Carlo Emilio Gadda
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2021
pagine: 424
Auspicata dal ventiduenne Gadda con febbrile entusiasmo, la Grande Guerra sconvolge la sua esistenza, ma fa di lui uno scrittore: lo dimostrano, oltre allo splendido Giornale di guerra e di prigionia, pubblicato solo nel 1955, le lettere che inviò ai familiari e di cui si presenta qui un'ampia scelta. Lettere che insieme all'apparato iconografico, composto di fotografie per lo più scattate da lui stesso, ci consentono di seguire in presa diretta la sua partecipazione al conflitto, sorretta da incrollabili fermezza e senso del dovere: le estenuanti marce notturne, calzato di «scarpe animalissime», sui ghiacciai dell'Adamello, sotto il tiro degli shrapnel, alla guida di alpini «carichi bestialmente di viveri e munizioni» ma ignari di ogni «fifometro tribblo»; le soste nell'angusta, fradicia e afosa baracca ufficiali, al Rifugio Garibaldi, dove «tutti i dialetti, tutti gli accenti d'Italia» deflagrano «nelle più divertenti imprecazioni»; i «ricoveri» nella pietraia dell'Altopiano dei Sette Comuni, pieni di mosche «come un'osteria di Cinisello», con l'acqua che filtra e «tanto disordine quanto basta per farmi morire d'itterizia»; e da ultimo la disfatta di Caporetto e la prigionia in Germania, che alla disillusione e al senso di inutilità aggiungono «un'orrenda vergogna», nonché la certezza di un destino di «inelezione» e di dolore: «felici quelli a cui le granate avversarie serbarono intatto l'onore».
Madame de Staël. La donna che cambiò la cultura europea
Paola Giovetti
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2021
pagine: 160
Nel dicembre 1803 lasciava la Francia Germaine de Staël, gran dama parigina, scrittrice di successo, donna intelligentissima e scomoda, da sempre ostile a Napoleone, che, temendone l'influenza, l'aveva esiliata. Per sottrarsi all'umiliazione e alla malinconia, aveva deciso di intraprendere un viaggio in Germania allo scopo di raccogliere materiale per un libro su questo paese. La tappa più ricca di promesse era Weimar, l'Atene tedesca, dove da trent'anni risiedeva Johann Wolfgang Goethe, il principe dei poeti. L'incontro fra i due non fu privo di sorprese, bizzarrie, entusiasmi, stanchezze. I frutti però furono straordinari: il libro che Madame de Staël scrisse, il celebre De l'Allemagne, ostacolato in Francia da Napoleone e pubblicato a Londra, fece conoscere il mondo tedesco a un'Europa che lo ignorava e contribuì a diffondere l'ideale romantico, cambiando radicalmente la cultura del continente. Intorno a questa vicenda, sullo sfondo di un'epoca di profonde trasformazioni, Paola Giovetti ricostruisce l'intera parabola di Madame de Staël, le sue tormentate vicende personali, i rapporti con gli intellettuali più illustri dell'epoca, il suo salotto aperto alle idee più avanzate, tanto in ambito letterario che politico.
Il grande amore. Vita e morte con Bill Evans
Laurie Verchomin
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2021
pagine: 192
Una storia d'amore e di amicizia intensa e struggente. Il ritratto di una ragazza anticonformista e ribelle quanto naif, e del suo incontro con uno dei maestri del jazz, ormai malato e prossimo alla fine. Un memoir che è al tempo stesso il ritratto più potente e sincero di Bill Evans che la scrittura ci abbia consegnato, e un vero romanzo di formazione. Laurie Verchomin ha ventidue anni e lavora come cameriera in una chiesa sconsacrata di Edmonton, Canada, riconvertita in ristorante cinese e discoteca, quando nel locale arriva a esibirsi il trio jazz di Bill Evans. Il grande pianista ha cinquant'anni, è già molto malato e sa che non gli rimane molto da vivere. L'incontro con Laurie è destinato a trasformare gli ultimi mesi che gli restano, ma anche per Laurie niente sarà più lo stesso. Trasferitasi a New York per stare accanto a quell'uomo dal corpo martoriato, ne scoprirà ben presto la disperata vitalità, la capacità di trascendere il male con la forza della musica e dello spirito. Una potenza inarrestabile, che troverà in "Laurie", il capolavoro che Bill le dedica, la sublimazione e l'esito perfetto. Memoir, storia d'amore, ritratto di un genio, riflessione sulla morte, il libro di Laurie Verchomin è stato autopubblicato nel 2010, ma per canali misteriosi ha raggiunto la grande comunità degli appassionati, trasformandosi in un vero e proprio oggetto di culto, già tradotto in Francia.