Biografie generali
Picasso
Antonina Vallentin
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 384
Antonina Vallentin, scrittrice e intellettuale cosmopolita, ha raccontato la vita di Pablo Picasso quando l’artista era ancora in vita, affrontando a viso aperto la sua personalità debordante e seguendo le traiettorie della sua opera multiforme. Dalla nascita nel 1881 fino al gennaio 1956, la biografia racconta quello che è stato «il fenomeno forse più tumultuoso di vitalità artistica della nostra epoca»: la precoce passione per il disegno e l’influenza paterna, Parigi e il decisivo incontro con Gertrude Stein, la rivalità con Matisse, la genesi delle Demoiselles d’Avignon e di Guernica, il cubismo e l’impegno politico. L’autrice entra nei quadri, scende nell’intimità, si confronta con la perentoria potenza seduttiva dell’uomo e del pittore. Ci mostra così, in pagine dense di passione scandite dalle diverse donne della sua vita, come alla febbre creativa di Picasso corrispondesse un’analoga, estrema frenesia esistenziale.
I Visconti. Il potere feroce
Daniela Pizzagalli
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 256
1354, 11 ottobre: c'è tutta Milano assiepata nella piazza delle cattedrali. Da pochi giorni è morto l'arcivescovo Giovanni Visconti, che ha ampliato il potere della sua dinastia fino a limiti impensabili, e oggi gli succedono i tre nipoti: Matteo II, Bernabò e Galeazzo II. Saranno loro i protagonisti del nuovo capitolo della saga viscontea nella seconda metà del Trecento. Anni violenti, devastati da guerre e pandemie, in balia di fazioni in lotta per il potere e di condottieri mercenari che si contendono l'Italia palmo a palmo tra sanguinose battaglie, tradimenti e spietati intrighi. Questo secondo volume arriva fino al 1385, alla morte di Bernabò, imprigionato e fatto avvelenare dal nipote e genero Gian Galeazzo: un racconto che dalle fonti originali ritrae personaggi spregiudicati, ambivalenti, dal fascino perverso. L'autrice, storica di vasta esperienza, con vivacità narrativa trasforma quelle antiche vicende in una serie per i lettori degli anni Duemila.
In nome di Marco. La voce di una madre, il cuore di un tifoso
Tonina Pantani, Francesco Ceniti
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 400
Marco Pantani, nonostante tutto e tutti, resta il ciclista italiano più amato e rimpianto. In nome di Marco scava nel profondo della passione dei tifosi e racconta quello che è successo prima che un ragazzo gracile diventasse il Pirata e dopo la fine della sua vita intensa e tormentata. Due voci: quella di mamma Tonina, che ha ripescato fotografie inedite ed episodi buffi e toccanti, senza mai stancarsi di difendere la memoria del figlio; e quella di Francesco Ceniti, giornalista e fan di Pantani da sempre, che ripercorre le imprese, le vittorie, le straordinarie dimostrazioni d'affetto dei tifosi e le intricate vicende giudiziarie. A partire dalle violazioni nel protocollo del test antidoping che escluse Pantani dal Giro del 1999, alla ricostruzione dei suoi ultimi giorni nell'hotel di Rimini, fino agli elementi fuori posto nel suo ritrovamento e alle falle nelle indagini. Spingendosi, nel capitolo aggiunto a questa edizione, a mettere in fila le nuove rivelazioni che potrebbero riaprire i casi di Campiglio e Rimini. A quasi vent'anni dalla tragica scomparsa di Marco Pantani, un libro che fa rivivere la storia palpitante e complessa di un grande campione.
Mike Tyson. The baddest man on the planet. Ediz. italiana
Fausto Narducci
Libro: Libro in brossura
editore: DIARKOS
anno edizione: 2021
pagine: 250
Cresciuto nel quartiere più malfamato di Brooklyn e strappato al riformatorio da un coach di origine italiana, Mike Tyson sembrava aver ottenuto il suo riscatto diventando il più giovane campione del mondo dei pesi massimi. Invece i suoi guai cominciavano ora: la condanna per stupro, la detenzione, il morso all'orecchio a Holyfield e la seguente sparatoria che chiudevano nel 1997 la sua carriera. Le droghe e il sesso sfrenato, uniti alla morte accidentale della figlioletta, sembravano spingere il pugile verso un finale di autodistruzione. Invece, incredibilmente, insieme alla pace familiare Tyson ha trovato una via di uscita diventando attore di se stesso. Questo libro racconta la sua parabola sportiva, ma anche il tentativo di un riscatto morale che non sarà mai completo. Per aiutarci a capire la complessità di un uomo che, come dice lui stesso, ogni giorno della sua esistenza si è meravigliato di essere ancora vivo.
Rinascere. L'anno in cui ho ricominciato a vincere
Manuel Bortuzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 167
2 febbraio 2019. Sono passate le due di notte, pochi secondi che segnano al tempo stesso una fine e un nuovo inizio: alla periferia di Roma, vittima di uno scambio di persona, Manuel Bortuzzo, giovanissima promessa del nuoto in lizza per un posto alle Olimpiadi, viene colpito alla schiena da un proiettile. Le immagini, riprese da una telecamera di sorveglianza, le conosciamo tutti: il ragazzo si accascia a terra, la sua fidanzata, Martina, si china su di lui. Poi la corsa in ospedale, le operazioni e una volta scongiurato il pericolo di vita, la diagnosi - lesione midollare completa. Quindi la sedia a rotelle, la riabilitazione, il sorriso di Manuel, nonostante l'assurdità di quello che gli è accaduto, rilanciato da tv e giornali. Questo libro racconta ciò che di Manuel non sappiamo: la sofferenza, lo sconforto, la rabbia dopo "quella notte", e sopra ogni altra cosa la forza che ha dovuto trovare dentro di sé, gli insegnamenti che ha saputo riconoscere anche in questa vicenda, la determinazione dello sportivo e del ragazzo speciale che ha dimostrato di essere. Con un solo obiettivo, ci dice Manuel: vivere al meglio la nuova condizione, lottando fino in fondo, con tutte le energie fisiche e mentali, per riprendersi quello che gli è stato tolto. Sono pagine di dolore e di gioia incontenibile: oggi Manuel Bortuzzo ci racconta una storia ancora da scrivere. Rinascere per lui significa questo: imparare di nuovo, da uomo nuovo, a camminare.
Un litro di lacrime
Aya Kito
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 190
Nel vasto mondo asiatico, il diario di Kito Aya ha conosciuto un successo inarrestabile: pubblicato sul finire degli anni Ottanta in Giappone, ha venduto oltre un milione di copie. Una platea affollata per il racconto in prima persona di una ragazzina quindicenne che ha ispirato e incantato un intero continente. Aya racconta dieci anni della propria vita, racconta l'adolescenza e l'inizio dell'età adulta, una vita come tante, ma senza prospettiva, un'esistenza minata dalla malattia, ecco la differenza. Ed è racchiusa qui la potenza di queste pagine: nella ribellione, nell'ironia, nella fragilità che si trasforma in forza, che fanno di Aya un simbolo, una figura di culto. Perché, al di là della sua particolare condizione, è riuscita a gridare con voce limpida cosa vuol dire diventare grandi, e a contare quante lacrime servono per affrontare le sconfitte.
Paola Elisabetta Cerioli (1816-1865). «Una maternità per gli ultimi/orfani»
Goffredo Zanchi
Libro
editore: Glossa
anno edizione: 2021
pagine: 761
La maggiore conoscenza del moltiplicarsi delle Congregazioni Religiose nel corso dell’Ottocento e i risultati raggiunti dalla moderna storiografia hanno sollecitato e reso possibile l’elaborazione di una biografia storica di santa Paola Elisabetta Cerioli, Fondatrice degli Istituti femminile e maschile della Sacra Famiglia di Bergamo, ad opera di un grande conoscitore della storia della Chiesa bergamasca dell’Ottocento. L’opera, oltre ad essere preziosa per chi è chiamato a vivere oggi il carisma di santa Paola Elisabetta, rappresenta un indispensabile contributo per la conoscenza del ricco patrimonio spirituale e pastorale della Chiesa di Bergamo.
E una voce per cantare. La mia musica, la mia vita
Joan Baez
Libro: Libro rilegato
editore: Bietti
anno edizione: 2021
pagine: 500
Joan Baez, leggenda vivente della musica folk e attivista per i diritti civili, si racconta in questa autobiografia, narrandoci una vita vissuta all’insegna della musica e immersa nell’appassionata ricerca della giustizia sociale. Se la sua importanza come musicista è fuori discussione – ha letteralmente dettato i canoni della folk music –, l’autrice, oltre ai numerosi retroscena del mondo musicale, svela ai lettori ciò che la ferma aderenza ai propri valori – il pacifismo, la non violenza, l’uguaglianza – ha comportato nella sua vita pubblica e privata. Dalle marce di protesta a fianco di Martin Luther King, all’impegno in favore di Amnesty International; dalla controversa relazione con Bob Dylan, alla memorabile avventura di Woodstock; dai bombardamenti di Hanoi, in Vietnam, vissuti in prima persona in un bunker antiaereo, fino ai grandi tour americani ed europei. Tra un incontro e l’altro con i protagonisti della cultura pop e della storia del Novecento (Marlon Brando, Janis Joplin, François Mitterand, Nelson Mandela e molti, molti altri), la cantautrice ci dona la testimonianza di un’esperienza umana unica e sempre attuale, come attuali sono le lotte per i diritti umani di cui è stata pioniera e che anche oggi la vedono in prima linea. In occasione dell’ottantesimo compleanno di Joan Baez (9 gennaio 2021), Edizioni Bietti pubblica la nuova edizione dell’autobiografia, sincera e commovente, di un'icona internazionale fra le più influenti e importanti del nostro tempo, ammessa, nel 2017, nel prestigioso Rock & Roll Hall of Fame.
Viaggio a Treblinka
Diana Wichtel
Libro: Libro in brossura
editore: Battaglia
anno edizione: 2021
pagine: 315
Nelle pagine del libro l’autrice e giornalista Diana Wichtel narra la ricerca del padre, ebreo polacco di Varsavia, sfuggito all’Olocausto dopo essere saltato dal treno che lo stava portando al campo di sterminio di Treblinka. La ricerca del padre diventerà una vera ossessione che porterà l’autrice a rovistare negli archivi di mezzo mondo e a visitare i luoghi in cui sono vissuti suo padre e la numerosa famiglia, in gran parte sterminata negli anni dell’occupazione nazista. Diana Wichtel compie un viaggio introspettivo che delinea una profonda riflessione sul significato del trauma della perdita, sull’insistenza della memoria e, soprattutto, sulla fortissima risonanza dell’Olocausto anche nelle generazioni successive a quelle dei sopravvissuti. Un senso schiacciante che anche i discendenti delle vittime sono destinati a portarsi dentro in una dimensione che non conosce limiti di tempo e spazio.
Ci chiamavano matti. Voci dal manicomio (1968-1977)
Anna Maria Bruzzone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 416
«L'uomo in un caos diventa un caos; l'uomo, fatto vivere come una bestia, diventa bestia.» Lo sa bene Milvia, trentatré anni, che nel 1968, quando si racconta ad Anna Maria Bruzzone, è già al secondo ricovero presso l'Ospedale psichiatrico di Gorizia. Fino a poco fa quella del manicomio era un'istituzione dalle caratteristiche simili a quelle della prigione, dominata da pratiche violente e rapporti verticali disumanizzanti; uscirne era quasi impossibile. Ma negli anni sessanta, proprio partendo dall'ospedale di Gorizia, Franco Basaglia e la sua équipe iniziano a rovesciarne le logiche, in quello che si rivelerà il primo passo di una delle grandi rivoluzioni della scienza medica contemporanea. Anna Maria Bruzzone si reca a Gorizia per documentare questo passaggio storico. Vi passa due mesi, frequentando la struttura ogni giorno, partecipando alle riunioni di reparto, trascorrendo ore e ore con i degenti e trascrivendo fedelmente le loro storie e i loro pensieri. Il risultato è una raccolta straordinaria di testimonianze: un vero e proprio coro di voci, che si allarga poi quando, nel 1977, Bruzzone visita l'Ospedale neuropsichiatrico di Arezzo. Il suo diventa così un grande racconto collettivo sull'istituzione manicomiale in cui per la prima volta sono i «matti» a prendere la parola, con i loro trascorsi e le loro riflessioni, i dolori, le speranze e le paure, con il loro sguardo ravvicinato sulla vita e l'evoluzione dell'istituto: da Michela, che teme di essere abbandonata dai genitori che si vergognano di lei, a Bruno che, or- fano e solo, è stato rinchiuso in manicomio ad appena sedici anni; da Onorina, alle spalle dieci elettroshock, che ha preso a cucire «per cercare di star meglio ed essere più pronta quando andrò a casa», a Gregorio che vorrebbe partecipare alle riunioni dei degenti ma «di fronte a un pubblico non riesco a connettere i concetti». Arricchita dalle interviste inedite del 1968, questa nuova edizione di "Ci chiamavano matti" offre uno sguardo unico su un passato solo apparentemente distante. Un'opera che ci costringe ad ascoltare il grido degli emarginati, che dalle camere imbottite di ieri continua a riecheggiare ignorato nelle nostre grandi, sorde città.
L'amore che resta
Fernando Savater
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 208
«Dovevo cercare di parlare di lei: non solo della sua perdita, ma di lei viva e palpitante, di ciò che abbiamo vissuto insieme, di tutto quello che mi ha dato e non solo di quello che mi ha tolto con la sua assenza. Dovevo, soprattutto, asciugarmi le lacrime e cercare di avvicinarmi a ciò che è stata lei in sé, avulsa dal sottoscritto, alla sua essenza interiore che sono appena riuscito a intravedere e che ho amato ciecamente. Ma dovevo anche raccontare la sofferenza, atroce e definitiva, patita negli ultimi mesi e sopportata con un coraggio superiore a quello che mostravo io con i miei gemiti esibizionisti. Uno dei primi giorni del nostro calvario, all’ospedale di Pontevedra, appena conosciuta la diagnosi il cui esito fatale ancora ignoravamo ma che già presagivamo capace di separarci, abbracciati sul tuo letto sfatto, mi dicesti: “Se tu non lo racconti, nessuno saprà che cosa siamo stati l’uno per l’altro”. Non sono sicuro di poterlo raccontare, amore mio, temo di non essere all’altezza di una tale sfida, ma capisco che sarebbe miserabile, da parte mia, non provarci nemmeno. Ecco dunque che cosa mi resta da fare.» Fernando Savater ha deciso di scrivere questo libro dopo la morte di sua moglie Sara. Pagine toccanti e sincere che raccontano l’esperienza della malattia e della morte, che parlano a chi ha perso un affetto caro, ma che sono insieme un inno alla vita e all’amore.
L'inventore di molecole. Una vita di corsa e di ricerca
Cesare Sirtori
Libro
editore: Cairo
anno edizione: 2021
pagine: 208
"L’inventore di molecole" racconta la vita di uno dei massimi farmacologi clinici italiani, noto in tutto il mondo per la scoperta di una proteina mutante nel sangue degli abitanti di un piccolo paese del lago di Garda, Limone. La mutazione di questa proteina, battezzata A-1 Milano, garantisce una super protezione dagli attacchi cardiovascolari, pur in presenza di alti livelli di colesterolo. Una scoperta straordinaria, di cui a partire dagli anni Settanta hanno parlato gli organi di informazione nazionali, americani, russi e giapponesi. Nel ripercorrere le tappe della sua eccezionale carriera accademica e di ricerca, Sirtori analizza per noi le molte molecole che oggi sono di larghissimo utilizzo nella cura di malattie croniche, come problemi cardiovascolari e diabete. Ma oltre all’aspetto scientifico, l’autore rievoca gli anni della sua formazione in America, e il ritorno a Milano, dove ha ricoperto l’incarico di preside della facoltà di Farmacia per diversi anni. E anche i tanti incontri – come quello col neurologo e scrittore Oliver Sacks – e le collaborazioni con personaggi noti al grande pubblico. Un uomo carismatico ed eclettico, conosciuto anche per i suoi traguardi sportivi, che ha aperto la strada a nuovi studi e che oggi è molto noto anche per il suo recente impegno nella nutraceutica, disciplina che indaga i principi nutritivi degli alimenti presenti in natura – tra cui soia, cacao, olio di pesce – in grado di agire efficacemente, al pari dei farmaci, sulla salute umana.