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Economia

Le banche per la ricostruzione. Le relazioni alle Assemblee dell'Associazione Bancaria Italiana

Stefano Siglienti

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 224

Sono raccolti i testi integrali delle quattordici relazioni pronunciate da Stefano Siglienti alle Assemblee dell'Associazione Bancaria Italiana da lui presiedute negli anni del suo mandato (1945-1971). Si tratta di un'occasione importante per conoscerne il pensiero, dal momento che, come è stato autorevolmente rilevato, Siglienti era incline a privilegiare l'approccio pragmatico ai problemi, evidenziando nelle scelte operative quotidiane, anziché nelle esternazioni pubbliche, il disegno strategico alla base del suo operare. Le relazioni abbracciano un venticinquennio cruciale che va dalla fase dura ed esaltante della ricostruzione agli anni '50, che consegnano al Paese un'economia forte e in via di ulteriore sviluppo, per proseguire poi con il rallentamento della prima metà del decennio successivo e con i prodromi della crisi provocata dagli accadimenti del Sessantotto. Siglienti attraversa questi anni da banchiere protagonista, sempre coerente con i suoi convincimenti di fondo relativi alla necessità di una pratica programmatoria incentrata sulla stabilità monetaria e sulla formazione del risparmio inteso come fondamentale atto di socialità, nonché sulla conseguente centralità del ruolo assegnato al settore bancario.
24,00 22,80

Emirati: nulla è impossibile. Guida al nuovo centro mondiale del business

Giovanni Bozzetti

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori Electa

anno edizione: 2021

pagine: 304

Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano una realtà politica, sociale e culturale pressoché unica nel panorama mediorientale: un crocevia di persone, idee, tecnologie e scambi commerciali. Sono il nuovo centro del business mondiale, ma in tanti ne parlano e pochi li conoscono veramente. Il 2021 sarà non solo l'anno di Expo Dubai, ma anche il cinquantesimo anniversario dalla Fondazione degli Emirati, due eventi fondamentali da cui Giovanni Bozzetti prende le mosse per mostrare come si tratti ormai di un hub, un asse centrale della geopolitica mondiale, la culla di una cultura che ha saputo incrociare in maniera feconda tradizione e modernità. Non a caso il motto semiufficiale del Paese recita "Nothing is impossible", niente è impossibile. Gli Emirati guardano al futuro con fiducia. E grazie a Bozzetti - che da uomo delle istituzioni e imprenditore vi trascorre molti giorni all'anno, facendo affari e stringendo relazioni e amicizie - anche noi potremo guardare agli Emirati in una nuova prospettiva.
18,90 17,96

Finanza e potere lungo le Nuove Vie della Seta

Alessia Amighini

Libro: Libro in brossura

editore: Università Bocconi Editore

anno edizione: 2021

pagine: XII-191

Lanciata dal presidente Xi nel 2013, la Belt and Road Initiative è al centro della strategia di internazionalizzazione della Cina e, oltre allo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, del commercio e della comunicazione, persegue la cooperazione finanziaria col resto del mondo. La finanza è anzi la vera linfa dell'Iniziativa, la parte più innovativa e dirompente nei suoi aspetti operativi, istituzionali e politici. Attraverso una rete di centri finanziari offshore sparsi nei continenti, le banche e le borse cinesi sono sempre più collegate con l'estero, pur rimanendo all'interno di un sistema finanziario protetto dai controlli sui flussi internazionali di capitale, da un regime di fluttuazione controllata del tasso di cambio e da un settore creditizio di proprietà pubblica. La rete funziona come un sistema di vasi comunicanti che spinge oltre confine la circolazione del renminbi e la «moneta del popolo» diventa strumento di una globalizzazione «al contrario»: non è la Cina ad aprire il proprio settore finanziario agli altri paesi, ma questi ultimi ad accogliere una crescente presenza cinese sui mercati internazionali. Lungo la BRI la finanza scorre fluida e con essa il soft power con cui la Cina sta imprimendo un nuovo corso alla globalizzazione.
17,00 16,15

Africa e Gulf. Atlante dei Paesi in crescita nell'era del coronavirus

Africa e Gulf. Atlante dei Paesi in crescita nell'era del coronavirus

Libro

editore: Mondadori Università

anno edizione: 2021

pagine: 376

Cooperazione. Espressione di una volontà. Onnicomprensiva. Spesso rinnegata. Al di là del mar Mediterraneo. Nel frattempo, silenziosa, oggi, la Cina, sta presidiando il territorio. Serve un piano Marshall, sempre quello gira nelle menti più esposte del Vecchio Continente. Quali saranno le strategie d'investimento? Come cambia l'orientamento delle imprese e delle istituzioni finanziarie? E il ruolo delle banche e delle organizzazioni internazionali? I Paesi del Golfo hanno vissuto la loro transizione e non sono più solo petrolio: la diversificazione finanziaria è stato il cambio di passo, dal Bahrain agli Emirati Arabi Uniti, con la presenza di tanta Europa e Italia, chiamate ad investire e a collaborare. Fino qui lo scenario di Africa e Golfo prima del Covid-19. Africa&Gulf è un libro di reazione. Un invito a tirarsi su le maniche con quel ronzio che circola nelle menti collegate a creare futuro, a partire dal primo grande appuntamento dopo il lockdown mondiale, Expo Dubai 2021, dal 1 ottobre del prossimo anno al 31 marzo 2022. Le analisi qui descritte sono le fondamenta, stravolte di poco rispetto all'andirivieni della pandemia. Perché le relazioni commerciali mirate alla crescita, dopo il virus, sono rimaste inalterate nel rapporto con le potenzialità di sviluppo economico tra Paesi. Scrivono specialità e specialismi d'imprese piccole, medie e grandi, studi professionali, giramondo tra economie che devono essere esplorate. È necessario ricollegarsi e rifondare legami, riavvicinarsi, costruire relazioni, rilasciare, vicendevolmente, garanzie inossidabili. Education prima del business e conoscere per investire rimarranno i capisaldi non contendibili di un mercato globale liberato dalla paura.
28,00

L'economia del valore. La nuova sfida del capitalismo moderno

Michael Griffiths, John Lucas

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 324

Alla luce del profondo solco scavato dall'ultima crisi finanziaria tra business ed etica, un uomo d'affari, Michael Griffiths, e un filosofo politico, John Lucas, riflettono sulle cause di quel divario e la conseguente perdita di fiducia nel sistema finanziario, e sollecitano un nuovo modo di pensare l'economia in termini di «creazione di valore». È necessario, sostengono gli autori, riuscire «a inculcare nella pratica dell'attività economica i principi etici di onestà, equità, trasparenza e responsabilità», elevandoli da semplici raccomandazioni «paternalistiche» cui si riserva un'adesione meramente formale a codici del DNA organizzativo e manageriale. Questa concezione trova la sua sintesi perfetta nell'originale concetto di «eccellenza gestionale», intesa come la «virtuosa capacità» di un imprenditore di creare «valore economico» e, nel contempo, di realizzare «giustizia economica», che resta il fine ultimo di ogni attività in tale ambito. Questo presuppone e comporta una più generale ridefinizione dell'economia come scienza morale, e dell'Uomo Economico come soggetto attento sia a massimizzare il profitto, sia ad apportare il proprio contributo sociale. La sfida lanciata da "L'economia del valore" è quella di concorrere non solo a ricreare la fiducia del mondo degli affari e del grande pubblico nell'affidabilità del sistema economico e finanziario in cui operano e nella prospettiva di una sua maggiore equità, ma anche a gettare le basi per un Nuovo Pensiero Economico, che conferisca maggiore enfasi e trasparenza, nella rendicontazione dei risultati dell'attività di qualsiasi impresa, sia privata (profit o no) sia pubblica, alla «creazione di valore», valutata sotto il profilo economico, sociale e ambientale.
25,00 23,75

Fare profitti. Etica dell'impresa

Franco Debenedetti

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2021

pagine: 320

Come era accaduto durante la Grande Depressione, il capitalismo è oggi sotto attacco, tra voci critiche che vorrebbero «resettarlo» e nuove forme di responsabilità sociale attribuite alle aziende. Nell'epoca della rivoluzione digitale e dei communication media, in cui si sono moltiplicati i canali di accesso all'informazione, politici ed economisti si domandano se società per azioni e industria finanziaria, vere artefici di questa rivoluzione, siano all'origine dei grandi problemi sistemici. Che fare, allora? «Cambiare tutto, modificare le regole di un capitalismo che ha mantenuto le sue promesse: fare profitti e creare ricchezza per tutti?», si chiede Franco Debenedetti. «No, certo. Ci sono altri sistemi per aumentare i salari minimi, per ridurre le emissioni, per modificare il finanziamento della politica: la certezza della legge e le iniziative delle democrazie». A cinquant'anni da uno storico articolo in cui il premio Nobel Milton Friedman scrisse che la responsabilità delle imprese consiste nel fare più profitti possibile, nel rispetto delle regole fondamentali della società, l'autore propone un viaggio al cuore dell'impresa per definirne la natura, i soggetti, i diritti e gli interessi al tempo delle aziende Big Tech e della pandemia. Per leggere e affrontare i cambiamenti in atto, analizza la crisi della produttività, la tendenza al monopolio dei giganti del Web e le ricadute sulla politica, e riflette sul tema della diseguaglianza, tra classi sociali come tra vertici e dipendenti. La libertà di scambiare, sperimentare, immaginare, investire e fallire è l'ingrediente principale dell'innovazione: ha determinato il successo della società per azioni fin dalla Venezia medioevale e dall'Inghilterra delle grandi esplorazioni. Anche oggi promuovere la creatività impone di moltiplicare i contatti, di favorire l'incontro di idee e competenze diverse, di esporsi alla concorrenza.
18,00 17,10

Tutto ruota. Viaggio nel mondo dell'economia circolare

Tutto ruota. Viaggio nel mondo dell'economia circolare

Luciano Canova, Fabrizio Iaconetti

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2021

pagine: 192

Di imparare non si smette mai. Soprattutto se la materia di studio è in continua evoluzione. Attraverso un linguaggio dinamico e una grafica accattivante "Tutto ruota" racconta come funziona l'economia circolare e perché rappresenta la chiave per un futuro sostenibile. Invita il lettore a farsi protagonista del necessario cambiamento di stili di vita e di produzione, mostrando ai giovani gli scenari lavorativi che utilizzano tecnologie innovative per la tutela dell'ambiente, e agli adulti uno strumento per approfondire la propria conoscenza e indirizzare figli o studenti. Un viaggio culturale, ma anche pratico, attraverso cinque capitoli arricchiti da interviste ai protagonisti della nuova economia circolare, esponenti del mondo dell'imprenditoria e della finanza.
19,50

Come è stata svenduta l'Italia

Come è stata svenduta l'Italia

Antonino Galloni

Libro

editore: Byoblu

anno edizione: 2020

pagine: 80

«Davvero la politica aveva programmato che il nostro tessuto produttivo avrebbe dovuto contrarsi? Si poteva realmente pianificare l'impoverimento di un popolo? Perché avremmo dovuto accettare di entrare in una Confederazione di Stati, avviando una stagione di privatizzazione delle nostre aziende strategiche che ancora oggi è in atto?» Queste le domande a cui l'economista Antonino Galloni risponde in un saggio che ripercorre e vuole far luce su episodi, situazioni e personaggi di una ancora buia vicenda del nostro Paese. Perché conoscere la Storia, dalla viva voce dei suoi protagonisti più informati, può aiutarci a comprendere ciò che davvero sta avvenendo alle nostre vite e soprattutto ciò che succederà domani a quelle dei nostri figli.
15,00

Rapporto Svimez 2020. L'economia e la società del Mezzogiorno

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2020

pagine: 728

La società e l'economia italiane sono attraversate dalla più grave crisi della storia repubblicana. Del tutto inattesa, di natura esogena, dai tempi di propagazione più rapidi tra mercati e paesi, dagli impatti sui livelli di attività economica e sul lavoro più profondi, più concentrati nel tempo e più pervasivi tra settori e territori rispetto all'ultima grande crisi avviatasi a fine 2008. La prima ondata della pandemia ha avuto per epicentro il Nord, ma la crisi economica si è presto estesa nel Mezzogiorno dove con più drammaticità si è tradotta in emergenza sociale incrociando un tessuto produttivo più esposto al rischio di non sopravvivere al lockdown, un mondo del lavoro più frammentario e una società più fragile. Nel pieno della seconda ondata della pandemia che sta interessando in egual misura tutto il territorio nazionale e che sollecita il governo nazionale ad ulteriori interventi emergenziali, il Rapporto SVIMEZ 2020 discute le debolezze del sistema paese riportate alla luce dall'emergenza che soprattutto nel Mezzogiorno sviliscono le condizioni di vita delle famiglie e le opportunità di crescita delle imprese: il digital divide, il nodo irrisolto del federalismo all'italiana, le debolezze della pubblica amministrazione, il persistente divario nei diritti di cittadinanza. L'urgenza di contenere l'emergenza convive con l'esigenza nella transizione al «dopo» di orientare i processi economici verso una maggiore sostenibilità intergenerazionale, ambientale e sociale. Nella definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza va colta l'occasione offerta dalla condizionalità «buona» della nuova risposta europea, concentrando gli investimenti sugli obiettivi indicati dalla Commissione: la coesione economica e sociale e il sostegno alla transizione verde e digitale. Temi che esaltano il contributo del Mezzogiorno alla ripartenza intorno a due priorità. Va innanzitutto riavviato un percorso sostenibile di riequilibrio nell'accesso ai diritti di cittadinanza su tutto il territorio nazionale: salute, istruzione, mobilità. In secondo luogo, non può essere più rimandata la definizione di un disegno unitario di politica industriale per valorizzare la prospettiva green e la strategia Euro-mediterranea. Indice del volume.
51,00 48,45

Terra incognita. Una mappa per il nuovo orizzonte economico

Sebastiano Barisoni

Libro: Copertina morbida

editore: Solferino

anno edizione: 2020

pagine: 208

Siamo su una nave in tempesta, in cerca della rotta giusta per una terra ancora sconosciuta. Ma stiamo attraversando una crisi economica o una vera e propria rivoluzione? Per capirlo non serve paragonare la fase che stiamo vivendo con il crollo finanziario del 2008 o la Grande Depressione perché in quei casi si era inceppato il motore economico. Oggi invece assistiamo all'aggravarsi di una mancata crescita, per ragioni sanitarie. E occorre chiedersi se sia davvero il caso di archiviare definitivamente la globalizzazione, come sostengono in molti, o piuttosto ricordare quali conquiste di ricchezza e libertà ha portato in tutto il mondo. La verità è che l'emergenza del Coronavirus ha accentuato in modo drammatico le caratteristiche di un processo già in atto. E che sarebbe ora di iniziare a modificare i maggiori fattori nocivi di quel modello cogliendo gli aspetti migliori della rivoluzione digitale, a partire dalla continua ricerca del valore aggiunto che guida le nostre scelte economiche e che pone il consumatore in una posizione di forza mai vista prima. Ma per non subire passivamene una rivoluzione dettata dal web occorre anche riconoscere che ci sono aspetti di umanità e di empatia che l'intelligenza artificiale e gli algoritmi non sono in grado di raggiungere e su cui le imprese dovrebbero puntare forze e strategie. Con passione divulgativa e lucidità di analisi Sebastiano Barisoni spiega in queste pagine la nostra resistenza al cambiamento e l'illusione di un ritorno all'età dell'oro intrecciando storia (anche personale) ed economia, casi e metafore, teorie e dati, per suggerire come leggere il presente e il prossimo futuro tra rischi e incertezze, fallimenti e speranze, superando i pregiudizi e gli stereotipi che offuscano l'orizzonte.
16,00 15,20

Il mito del deficit. La teoria monetaria moderna per un’economia al servizio del popolo

Stephanie Kelton

Libro

editore: Fazi

anno edizione: 2020

pagine: 300

Dopo anni di supremazia incontrastata, la teoria economica dominante è oggi seriamente minacciata da una nuova e controversa scuola di pensiero che sta rapidamente conquistando il mondo intero, rivoluzionando il nostro modo di concepire l’economia. Si tratta della cosiddetta “teoria monetaria moderna” o MMT (Modern Monetary Theory). La MMT ci invita a ripensare completamente il funzionamento della finanza pubblica: il bilancio dello Stato non è come quello di una famiglia; gli Stati che dispongono della sovranità monetaria, infatti, sono degli emittenti di valuta – possono, cioè, creare “dal nulla” tutto il denaro che vogliono – e dunque non possono mai “finire i soldi”, né possono essere costretti a fare default sui loro titoli di debito; i deficit pubblici non danneggiano le future generazioni né pregiudicano la crescita a lungo termine; e soprattutto, le politiche sociali non compromettono la sostenibilità fiscale dello Stato. La MMT, in altre parole, ribalta completamente la narrazione che ci è stata ossessivamente propinata in questi anni per giustificare politiche di austerità dai devastanti effetti economici e sociali. E per questo fa così paura ai guardiani dell’ortodossia. Stephanie Kelton – economista statunitense di fama mondiale, consulente economico di Joe Biden e Bernie Sanders, ed ex economista capo presso la minoranza democratica della Commissione bilancio del Senato statunitense – è probabilmente la divulgatrice più nota della MMT. In questo libro Kelton offre un’introduzione semplice e accessibile ai concetti chiave della MMT, mostrandoci come possiamo utilizzarli per costruire una società più giusta e più prospera, passando da una narrazione di scarsità a una di opportunità. Il mito del deficit rappresenta anche un fondamentale contributo al dibattito europeo, permettendoci di comprendere appieno i problemi derivanti dall’aver rinunciato alla sovranità monetaria attraverso l’adesione alla moneta unica europea.
20,00 19,00

Doppia partita. Europa e Italia dopo il Covid-19: occasioni e limiti della risposta alla grande crisi

Antonio Pollio Salimbeni

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 160

Nel luglio 2020 la UE ha risposto agli effetti devastanti della pandemia Covid-19 rompendo vecchi tabù: i governi hanno concordato di emettere debito comunitario in una scala mai sperimentata nella storia europea, 750 miliardi. Uno sforzo enorme di solidarietà, di politica fiscale ed economica comune, per evitare che una crisi originata dall’esterno aggravi le già profonde divergenze tra le economie, e rischi di destrutturare il mercato unico, di indebolire irreversibilmente anche i Paesi forti, e di arrestare il processo di integrazione europea già messo in dubbio dalla Brexit. Si tratta di una svolta determinante, resa possibile dalla maggiore consapevolezza della posta in gioco, specie in Germania, che indica come dopo anni di sbornia populista e nazionalista l’Europa non sia il problema bensì la soluzione. L’accordo ha molte luci e diverse ombre, e potrà essere un “nuovo inizio” per la UE così come una forzatura politica congiunturale, giustificata solo dall’emergenza.
16,50 15,68

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