Geografia
Per una geografia della Valnerina. Pratiche e linguaggi del processo di territorializzazione
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 208
L'individuazione geografica della Valnerina non è immediata. La riduzione della Valnerina alla sua porzione perugina, presente nella narrativa istituzionale, basata sulla convinzione che l'identità territoriale risieda nell'inventario, ritenuto oggettivo, dei caratteri specifici del territorio, non trova corrispondenza né con l'idea di Valnerina presente nel dominio cognitivo delle società locali, includente anche i tratti ternano e marchigiano, né coincide con la territorialità locale, ossia con il sistema locale delle relazioni, comprendente anche i centri urbani situati sui bordi dell'area montana. Ne deriva una visione prescrittiva della spazialità della Valnerina che non è indifferente, consente di includere o escludere le specificità e i problemi e di attivare meccanismi di costruzione dell'identità territoriale che si fondano su alcuni sedimenti escludendone altri. Però, se è vero che il territorio e in particolare l'identità territoriale non si possono descrivere ma solo costruire, allora diventa importante non tanto inventariare l'identità della Valnerina, tentando di elencarne i caratteri, e tanto meno definirne la spazialità mediante un'osservazione esterna, quanto cercare di interferire con i vissuti e le geografie immaginarie delle popolazioni locali, nella convinzione che la territorializzazione sia un processo dinamico e aperto a più attribuzioni di significato. Ciò porta ad interrogarsi, oltre che sul ruolo svolto dagli immaginari eterodiretti costruiti intorno alla realtà locale, anche sul ruolo svolto dalle reti endogene dei soggetti nella formazione del territorio e dell'identità della Valnerina. Questo libro discute i linguaggi e le pratiche del processo di territorializzazione, ricostruendo la geografia della Valnerina in funzione delle diverse relazioni che di volta in volta si sono instaurate con il territorio ereditato: di uso, di dissipazione oppure di valorizzazione apparente o durevole. I saggi presenti nel libro danno conto della pluralità dei processi sociali che entrano in gioco nella territorializzazione, dei valori multipli attribuiti ai sedimenti territoriali del passato, della complessità delle reti sociali, della varietà dei significati attribuiti al territorio e della molteplicità dei livelli scalari implicati nelle trasformazioni.
Iper-luoghi. La nuova geografia della mondializzazione
Michel Lussault
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
Questo libro mira a comprendere la mondializzazione contemporanea, iniziata negli anni cinquanta del Novecento e guidata dall’urbanizzazione delle società e dalla diffusione ubiquitaria sulla superficie terrestre di forme di vita urbane, partendo dall’osservazione dei luoghi in cui gli individui incontrano il Mondo di oggi così com’è, nei suoi aspetti positivi e negativi. Molte analisi insistono sulla irrinunciabile uniformizzazione del Mondo. Il gioco combinato dell’accrescimento delle mobilità e delle relative velocità, dell’accelerazione dei ritmi sociali, del nuovo impero digitale e della standardizzazione di paesaggi, oggetti e pratiche imposti dalla globalizzazione del capitalismo finanziarizzato, promuoverebbe una società “liquida” e uno spazio liscio e “piatto” laddove ogni posizione vale l’altra, dove le differenze svaniscono fino a scomparire, fino ad alienare l’individuo, impoverire la sua sociabilità, porlo sotto vincolo e sotto controllo. Questo “spirito del tempo” ha potuto trovare nel “concetto” di “non luogo” formulato da Marc Augé un’espressione efficace. Tuttavia, un’attenta osservazione delle dinamiche attuali conduce immediatamente a situazioni molto più complesse. In effetti, in concomitanza di un’indiscutibile tendenza al trionfo del generico e dello standard, è sorprendente constatare che i luoghi facciano ritorno in scena e contino sempre di più per ognuno. Il Mondo, modellato dall’urbanizzazione e sconvolto dall’ingresso nell’Antropocene, si differenzia sempre più in luoghi che si affermano come “appigli” della mondializzazione, attrattori e ancoraggi della vita umana. Questi sono i luoghi specifici in cui la coabitazione degli individui si concretizza, si realizza e si sperimenta in tutta la sua ricchezza e intensità di esperienza vissuta. Ne sono emblemi quelli che verranno definiti come “iper-luoghi” in cui, volente o nolente, le società si costituiscono e finanche nuove forme politiche si delineano. Così, il Mondo è al tempo stesso sempre più globalizzato e omogeneo e sempre più localizzato ed eterogeneo: questa tensione è costitutiva delle nuove geografie che la mondializzazione pone in atto.
Spazi e poteri. Geografia politica, geografia economica, geopolitica
Claudio Cerreti, Matteo Marconi, Paolo Sellari
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: XIII-423
Un manuale di geografia finalmente all'altezza dei tempi in cui viviamo. Un testo che si propone di superare le impostazioni ottocentesche di una disciplina che è tornata a essere di grande attualità nell'epoca delle paure e delle incertezze globali. Negli ultimi trenta anni il nostro pianeta ha attraversato un vorticoso processo di trasformazione che ha modificato radicalmente i tradizionali rapporti di forza tra i continenti. In tutto questo, la geografia, ovvero la disciplina che studia il rapporto tra l'uomo e lo spazio che lo circonda, è tornata ad avere un ruolo centrale. Da umile ancella al servizio dello Stato moderno e delle sue vocazioni imperiali, forse per prima ha cercato di interpretare i mutamenti epocali che stiamo vivendo. Grazie ai suoi metodi e ai suoi strumenti, ha compreso che il potere, ovvero il rapporto tra società e spazio, ha assunto un carattere frastagliato e molteplice. Dunque, a differenza di altri strumenti didattici che hanno scelto un approccio più tradizionale, questo manuale ha scelto di compiere una scelta innovativa. Ovvero di trattare assieme aspetti politici e geopolitici, economici e demografici proprio per dare meglio conto di questa nuova fase. Migrazioni, cambiamenti climatici, sostenibilità ambientale, guerre: temi e concetti fino a ora poco affrontati dalla geografia, vengono presentati in forma originale e didatticamente efficace.
Sistemi informativi territoriali. Principi e applicazioni
Federica Migliaccio, Daniela Carrion
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2019
I Sistemi Informativi Territoriali (SIT) o Sistemi Informativi Geografici (GIS) costituiscono uno strumento potente ed efficace per la gestione di dati georeferenziati e trovano ormai applicazione in numerosissimi ambiti. I risultati che si possono ottenere elaborando dati digitali in ambiente GIS vanno dalla produzione di mappe (sia generali sia tematiche) all'analisi del comportamento di fenomeni complessi relativi al territorio, dando così la possibilità di delineare modelli previsionali e di utilizzarli nei sistemi di supporto delle decisioni. In questo volume vengono presentati i principi su cui si basa un corretto utilizzo degli applicativi SIT nonché le basi della sua progettazione e realizzazione, considerando le componenti fondamentali del Sistema e le applicazioni di interesse in diversi ambiti non solo dell'ingegneria e dell'urbanistica, ma anche di altre discipline. In particolare, un capitolo è dedicato alle più recenti applicazioni GIS in ambito web: in esso vengono presentate le modalità (WebGIS, geoservizi e geoportali) e le tecnologie di pubblicazione e condivisione dell'informazione spaziale (mappe, dati e documenti) attraverso internet. Inoltre, un capitolo è dedicato a fornire i concetti di base di acquisizione, georeferenziazione e ortorettifica di immagini aeree e satellitari, per un loro utilizzo efficace e consapevole all'interno dei software GIS.
Sardegna. Geografie di un'isola
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 436
Questo volume costituisce il racconto di un’isola e dei segni che lascia il succedersi delle generazioni. Si tratta di un percorso costruito intorno alle geografie dell’isola e, crediamo, costruttivamente contaminato dai contributi di geologi, metereologi, sociolinguisti, ingegneri, economisti, per offrire al lettore un complesso e multidimensionale punto di vista della realtà della Sardegna. Ogni capitolo del libro offre un’analisi approfondita e concisa di un tema specifico, attraverso la descrizione delle sue caratteristiche e delle variazioni attuali all’interno del territorio dell’isola. Questi aspetti descrittivi andranno a integrare gli approfondimenti relativi alle esperienze e ai risultati forniti dagli autori e frutto della loro ricerca. Nella prima parte del libro l’analisi delle caratteristiche fisiche si combina con fenomeni complessi come la desertificazione, l’inquinamento e il cambiamento climatico. La seconda parte, accompagnata dallo specchio della geografia umana, si dipana attraverso lingua, demografia, migrazione, popolazione straniera, paesaggi, pianificazione costiera, aree urbane, economia, agricoltura, turismo, politiche ambientali, gestione delle risorse idriche ed energia, analizzando le loro caratteristiche principali e le risposte complesse delle parti interessate, delle istituzioni e della società civile su questioni vitali e critiche come la gestione delle risorse naturali, la partecipazione democratica e l’autonomia locale. L’obiettivo comune e condiviso degli autori è quello di suscitare curiosità e interesse per la Sardegna, contribuire al confronto in atto e stimolare l’azione dei molti che possono dare qualcosa.
La terra, la storia e noi. L'evento antropocene
Christophe Bonneuil, Jean-Baptiste Fressoz
Libro: Copertina morbida
editore: Treccani
anno edizione: 2019
pagine: 367
Rifiutando la narrazione ufficiale e in parte autoassolutoria di una specie umana che, inconsapevole delle sue azioni, ha turbato gli equilibri della Terra, Bonneuil e Fressoz tracciano la prima storia critica e politica dell'Antropocene. La loro esplorazione dei fattori economici e sociali alla base del cambiamento climatico fornisce strumenti che propongono un insieme di connessioni e collegamenti che semplificano e aprono gli occhi. La Terra, la storia e noi è lo stato dell'arte definitivo sulla crisi globale che stiamo vivendo, ma è anche un'analisi lucida che reca con sé un messaggio importante: il destino della Terra è nelle nostre mani.
Luoghi nel mondo
Libro
editore: Libreria Geografica
anno edizione: 2019
pagine: 96
Taccuini leggeri e pratici, ideali per annotare idee, date, appunti scolastici o di viaggio. Nelle pagine ricche di suggestioni e citazioni letterarie riguardanti celeberrime città e destinazioni esotiche, potrete riportare i vostri pensieri, gli appunti di viaggio, bozzetti e le impressioni di ogni giorno. Citazioni e immagini si alternano a piante di città e carte geografiche.
Letture geografiche di un paesaggio storico. La coltura promiscua della vite nel Veneto
Viviana Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 304
Le forme attuali dei paesaggi agrari contemporanei sono il risultato di drastiche trasformazioni avvenute nella seconda metà del Novecento, quando certi sistemi colturali ritenuti obsoleti sono stati sostituiti con altri considerati più “razionali”. Non tutto però si è trasformato con la stessa velocità. Per diverse ragioni (marginalità, inerzia, resistenza rispetto alle dinamiche dominanti, duttilità) certi paesaggi sono sopravvissuti sotto forma di frammenti. È questo il caso della vite in coltura promiscua, associata agli alberi a formare piantate o alberate in mezzo ai seminativi, una “policoltura verticale” che per oltre cinquecento anni aveva caratterizzato il paesaggio agrario di numerose regioni d’Italia. Studiata dai geografi e dagli scrittori di agricoltura, ammirata dai poeti e dai viaggiatori del Grand Tour, la vite maritata stesa a festone tra un albero e l’altro è ormai quasi del tutto scomparsa. Eppure qualcuno continua a coltivare rare vecchie piantate, qualcun altro ne mette a dimora di nuove. Dove e perché i frammenti di questo paesaggio scomparso si sono conservati? Che valori sono incorporati in questi documenti storici viventi? Cosa possono insegnarci per la costruzione dei paesaggi agrari del futuro, per rispondere alle grandi sfide contemporanee della sicurezza alimentare, del cambiamento climatico, della diversità bio-culturale? Sono questi i temi che il volume affronta, soffermandosi in particolare sul Veneto, con un taglio geografico attento alla stratificazione storica e agli aspetti sociali e culturali del paesaggio contemporaneo.
Geografie culturali
Tiziana Banini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 308
Che cos’è la geografia culturale? Di che cosa si occupa e quali obiettivi persegue? Potrebbero sembrare domande fuori tempo, queste, alla luce delle teorie critiche, post-strutturaliste e postmoderne che hanno messo in discussione l’intero modo di concepire e produrre conoscenza delle scienze sociali e umanistiche, alimentando la nascita di ambiti di ricerca transdisciplinari che non a caso assumono la generica definizione di “studi”, dai food studies ai postcolonial studies, dai feminist studies ai visual studies. Eppure, forse ha ancora senso parlare di geografia culturale, anzi, di geografie culturali, rigorosamente al plurale, perché tanti sono i modi in cui essa si può fare e diversi sono i motivi che portano a parlarne. Nonostante il protagonismo degli ambienti anglofoni nell’evoluzione di questo campo del sapere, il plurale serve anche a ricordare che la geografia italiana, proprio a motivo dell’estrema intensità e diversità delle forme, delle espressioni e delle pratiche culturali che storicamente contraddistinguono il Bel Paese, può dire molto in proposito. Ha pure un senso, contrariamente alle attuali tendenze che privilegiano specifici approcci tematici, ripercorrere l’evoluzione storica di questo ambito di studi, che tanto ha influito sulle trasformazioni della geografia umana e sulla profonda revisione delle sue categorie concettuali. Quanto meno, tale percorso evolutivo serve a spiegare come e perché la geografia ha cambiato così radicalmente direzione, distanziandosi notevolmente dall’idea di essa che ancora oggi prevale nell’immaginario collettivo. Troppo spesso le discipline scientifiche utilizzano linguaggi autoreferenziali che confinano pensieri e idee agli ambienti accademici. Questo libro in fondo vuole servire proprio a questo: a semplificare quanto più possibile la serie dei discorsi e dei ragionamenti che hanno portato la geografia culturale a configurarsi come avanguardia degli studi geografici ovvero ad avvicinare neofiti e studenti a una produzione di conoscenza che, sostanzialmente, si interroga sui modi in cui si può pensare il mondo e si può agire per cambiarlo.
Leggere il territorio. Riflessioni di un geografo
Ruggero Crivelli
Libro: Libro in brossura
editore: Altralinea Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 108
«La lettura geografica che noi proponiamo osserva il mondo con l’occhio delle società umane e dei suoi individui. Se la Terra è un essere vivente anche il territorio è un essere vivente. Non solo perché è sempre parte della Terra, ma soprattutto perché è il risultato della trasformazione di uno spazio attraverso il lavoro umano: è con questo che esso incorpora valore antropologico. Attraverso la sua materialità, un territorio rivela le aspettative di chi lo abita, ma è anche impregnato di immaterialità: gli affetti (amore o odio che siano) si ancorano nel quadro costruito della (e dalla) vita quotidiana dando cosìforma a una propria identità. La lettura che propone questa pubblicazione si appoggia principalmente su esempi tratti dalla realtà elvetica allo scopo di mostrare che dietro ai concetti, ai quali la Geografia può riferirsi nelle sue letture territoriali, vi sono realtà concrete: lasciamo a ogni lettore il compito di leggere quelle del proprio territorio. L’umanità non si è mai staccata dalla natura, perché ne è parte integrante e dimenticarlo significa correre il rischio di estinguersi: e in questo caso la responsabilità sarà solo nostra!» (Ruggero Crivelli)
Montagne mediterranee. In cammino sull'Appennino Meridionale
Francescopaolo Ferrara
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 351
Ognuno può trovare la via per andare in montagna e ognuno deve trovare la sua via. Questo libro non ha la pretesa di indicare la via migliore, ma vuole solo invitare ciascuno a trovare la propria e a viverla secondo le sue capacità, la sua indole, i suoi desideri. Nella sua esperienza di escursionista e sci-escursionista (principalmente tra le montagne del Salernitano e dell'Irpinia) l'autore ha "scoperto" vie affatto modeste, ma le ha battute con intensità di emozioni e pienezza di sensazioni. Augura al lettore una simile e appagante ricerca, mostrandosi aperto a una scoperta diversa del territorio, pronto a ritrovare la fanciullesca capacità di stupirsi.
Capitani coraggiosi. L'avventura umana della scoperta (1906-1990). Catalogo della mostra (Milano, 28 settembre 2018-10 febbraio 2019)
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2018
pagine: 128
Fino a dove si è spinto l'uomo nell'ultimo secolo? E dove arriverà domani? Esplorare è un desiderio ancestrale dell'uomo, e la mostra Capitani Coraggiosi. L'avventura umana della scoperta (1906-1990) ne dà un racconto, dal Novecento fino a oggi. Cinque sezioni ripercorrono le imprese degli esploratori lombardi, speciali «Capitani Coraggiosi» del XX secolo. La prima sezione, I "nostri" esploratori, ripercorre le esplorazioni che contribuirono ad accrescere le raccolte del MUDEC. La seconda, Misurare e Rappresentare, offre una rassegna della cartografia milanese (dagli astronomi di Brera a Google Maps), e mostra come è cambiato il nostro modo di raffigurare lo spazio. La terza sezione è dedicata all'Aria, tra vette, cieli e cosmo. La conquista italiana del K2, la traversata delle Alpi in pallone di Celestino Usuelli, l'illusiva, rivoluzionaria descrizione di Marte data da Schiaparelli: sfide vinte in passato, che aprono orizzonti ancora da raggiungere. La storia dell'esplorazione del Sottosuolo è narrata nella quarta sezione, dal Gruppo Grotte Milano alla speleologia dei nostri giorni, che si addentra tra le grotte carsiche della Grigna e le cavità artificiali dell'underground urbano. Infine la grande installazione Geografie del futuro: antropologia, arte e visioni ci parla della percezione dello spazio oggi e di come sarà domani. Gli interventi dei massimi esperti fanno del catalogo della mostra un preciso, agile strumento per orientarsi tra questi vastissimi aspetti della cultura contemporanea. Il saggio di Franco Farinelli aiuta il lettore a leggere con consapevolezza le risposte offerte dalla mostra, cercando di stimolare nuove domande. Quali "geografie" ridefiniranno i confini della nostra conoscenza? Se la geografia è fondamentale per comprendere i fenomeni e le contraddizioni del nostro "stare su questa terra", chi saranno i geografi del futuro?