Storia dell'arte: stili artistici
Vaticano barocco. Arte, architettura e cerimoniale
Martine Boiteux, Alberta Campitelli, Nicoletta Marconi, Lucia Simonato, Gerhard Wiedmann
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 352
Le radici del nuovo corso dell’arte romana e della nascita del Barocco vaticano si possono idealmente fissare nella data simbolo del 18 novembre 1593 quando sulla sommità della cupola di San Pietro venne issata la croce cristiana. Non a caso, le cerimonie politiche e religiose, le sontuose e sorprendenti macchine effimere che venivano innalzate nei giorni di festa, rispondevano a una nuova esigenza: separare i luoghi della “politica” da quelli del “sacro”. Al Quirinale vennero sempre più riservati i momenti del governo “temporale” della città e dello Stato, mentre il Vaticano - Palazzo Apostolico, basilica e piazza, collegati e unificati - divenne sempre più il luogo delle cerimonie religiose. Il filo conduttore del nuovo stile che si andava definendo nei cerimoniali e perfino nel disegno dei giardini era “il diverso” e “il sorprendente”. Gli autori dei saggi illustrano le diverse tematiche cercando volta per volta collegamenti artistico-architettonici: ad esempio, con le chiese tardo-manieriste di Giacomo Della Porta (chiesa del Gesù) e di Carlo Maderno (S. Susanna) o con altri capolavori berniniani (come S. Andrea al Quirinale) e borrominiani (ad esempio s. carlino alle Quattro Fontane). Solo descrivendolo così, all’interno di un potente fervore culturale ed artistico, è possibile far emergere il ruolo centrale e propulsore svolto dal secolare cantiere vaticano nella nascita e nella codificazione del nuovo stile Barocco che, da Roma si sarebbe diffuso nelle principali capitali italiane ed europee per poi approdare al nuovo mondo. Autori: G. Wiedmann, A. Campitelli, M. Boiteux, N. Marconi, L. Simonato. Introduzione di F. Buranelli.
Tra pop e minimal art
Giuseppe Panza
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 316
Autentico mentore della contemporaneità, Giuseppe Panza di Biumo si è avvicinato precocemente alla pittura americana ed europea del secondo dopoguerra, con intuizioni originali in tempi “non sospetti” e rapporti personali con gli artisti, costruendo una collezione che è documento fondamentale e non convenzionale per comprendere l’evoluzione artistica di quel periodo. La collezione, incentrata sull’arte americana, è visitabile all’interno di quella che fu la sua casa, Villa Panza a Varese, oggi di proprietà FAI. Dopo la laurea in legge nel 1954, Giuseppe compie un viaggio negli Stati Uniti che influenzerà particolarmente il suo immaginario estetico e lo stimolerà a dare vita a una raccolta d’arte internazionale e anticonvenzionale. Dopo l’iniziale interesse per l’arte informale e la Pop Art, negli anni Sessanta e Settanta, si concentra sull’arte minimalista, concettuale e ambientale. Risale a questo periodo la scoperta di Dan Flavin che, ispirandosi ai ready-made duchampiani, crea sculture modulari con luci al neon, fino ad allora destinate al solo impiego funzionale e commerciale. A Villa Panza le installazioni di Flavin occupano buona parte di un’ala del piano superiore e si affiancano agli interventi site specific di James Turrell e Robert Irwin: white box con squarci acustici e architettonici, dove interno ed esterno si fondono e confondono. Più recente il corpus di monocromi di Phil Sims, Ruth Ann Fredenthal, Ford Beckman, Max Cole, Ettore Spalletti e Alfonso Fratteggiani Bianchi, simbiotico con gli arredi sontuosi e la luminosità naturale della villa.
Il Natale nell'arte
François Bœspflug, Emanuela Fogliadini
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 212
La nascita di Gesù, concepito misteriosamente dallo Spirito Santo nel grembo di una giovane donna vergine di nome Maria, è la pietra angolare della Buona Novella e di tutta la dottrina cristiana sul Verbo di Dio fatto uomo. Evento razionalmente inspiegabile ma fonte di grandi speranze, la Natività è stata oggetto, un secolo dopo l’altro, della contemplazione e dello stupore di sapienti e fedeli. Celebrata e rappresentata nell’arte dagli inizi del cristianesimo ai giorni nostri, ha brillato in tutte le epoche e in tutti i continenti raggiunti dalla diffusione del Vangelo. Questo libro presenta una selezione di cinquanta opere d’arte. La più antica Natività risale al IV secolo e la più recente è del 2018. Ognuna è riprodotta a piena pagina, arricchita da un commento descrittivo, che ne evidenzia il contesto storico e le fonti letterarie, teologiche e artistiche di ispirazione e interpretazione. I due autori, teologi e storici dell’arte, sono desiderosi di coinvolgere il lettore e risvegliare una viva attenzione verso ogni opera e verso gli artisti che hanno immaginato un evento del quale non si finirà mai di esplorarne la forza.
Maniere diverse per formare i colori
Rosalba Carriera
Libro
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
"La pittura veneziana del Settecento non ama dare informazioni sui colori e sulle tecniche che sono serviti a renderla grande: i suoi segreti e le sue ricette – quasi impossibili da mettere in pratica senza l'ausilio dei maestri – rimangono in gran parte celati nei quadri. Qui si presenta una raccolta dei segreti per i colori tratta dalle memorie manoscritte di Rosalba Carriera, considerata la più grande ritrattista del Settecento anche da artisti suoi contemporanei quali Jean-Antoine Watteau, Sebastiano e Marco Ricci, Antonio Pellegrini. In lei, e nelle sorelle Giovanna e Angela, la tecnica del pastello si è infatti trasformata da arte minore in «arte maggiore», a somiglianza della stampa a colori realizzata dal circolo degli Zanetti, ad esse vicino. Tutto questo nel nuovo senso del gusto che accompagnerà il disegno e la manifattura di oggetti artistici verso «l'utilità che piace». La pubblicazione del presente ricettario, ampliato da un ricco glossario dei termini utilizzati, spiega come si preparava «la cucina» della pittura che è riuscita a conferire un volto alla moltitudine di personaggi del Settecento che ancora ci guardano da quelle opere immortali". (Manlio Brusatin)
Giorgio de Chirico. Il mistero laico
Jean Cocteau
Libro
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
«La più profonda concordanza tra Cocteau e de Chirico, che trova riscontro nell'arte del pittore come nei suoi stessi scritti teorici, consiste nel togliere il mistero e l'enigma dalla parte dell'oscurità e consegnarli alla chiarezza e alla precisione della forma. Ed è proprio al punto di convergenza fra l'enigma e la chiarezza, fra il mistero e l'esattezza, che si situa il significato di quel «mistero laico» che Cocteau lega strettamente alla pittura di de Chirico. Il "mistero laico" è il mistero che risplende solo nell'apparenza, alla superficie di un mondo inspiegabile e non motivato. Per catturare questo mistero la prima operazione da compiere è uno spostamento di prospettiva: cessare di collocarsi dal punto di vista estetico – è ancora l'errore degli impressionisti – per porsi dal punto di vista etico. "Uno dei meriti di de Chirico è di avere, in pieno periodo plastico, contato più sulla morale e meno sui problemi visivi, che mettono fatalmente capo al preziosismo". Possiamo ed è forse nostro dovere tradurre: porsi dal punto di vista etico significa per Cocteau cercare una corrispondenza fra la pittura e la verità dell'anima. Si tratta di ritrovare un'arte che, pur restando "laica" ed immanente, acceda al mistero del mondo e recuperi una corrispondenza con gli interrogativi dell'uomo.» (Alberto Boatto)
Raffaello
Marco Bussagli
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2020
pagine: 320
Raffaello Sanzio, nato a Urbino da padre pittore nel 1483, muore a Roma nel 1520. In occasione dei cinquecento anni dalla sua scomparsa il mondo intero gli rende omaggio con mostre, convegni, film, libri. Nonostante la brevità della sua vita, Raffaello riesce a ottenere una fama enorme. Parte dalle Marche, in cui inizia la sua formazione, poi lavora in Umbria, in Toscana infine a Roma, alla corte papale di Giulio II. Fu un abilissimo disegnatore, pittore e architetto. La sua pittura ariosa, la composizione elegante e lineare, l’armonia leggendaria delle proporzioni e del colore hanno reso popolarissime le sue creazioni: dalle celeberrime madonne ai ritratti, fino ai capolavori assoluti degli affreschi nelle Stanze Vaticane. Alla sua vita, ai suoi amori, alla nascita del suo mito che si è riverberato fino alla contemporaneità è dedicato questo volume di grande formato con un sensazionale apparato illustrativo. Un libro che è costruito su due sezioni distinte nella grafica, nell’uso di carte diverse, nei contenuti; che sono di carattere storico-critico nella prima parte e di approfondimento e letture di opere e dettagli nella seconda.
Braque. Ateliers
Jean Leymarie
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 224
Quando Georges Braque negli anni Quaranta e Cinquanta si immerge nella serie degli Ateliers, non ha più nulla da sperimentare. Proprio nel momento in cui gli altri cedono alla meritata gloria e riproducono, Braque continua a cercare e a interrogarsi: «Ho fatto una scoperta molto grande – non credo più in niente. Gli oggetti non esistono per me, esiste soltanto una relazione sin-fonica tra loro e tra me e me. Quando arriviamo a questa armonia, tutto diventa possibile ed eterno. E questa è vera poesia». Si spinge così lontano da scrivere nel suo taccuino: «Dimentichiamo le cose e consideriamo solo le relazioni». Non siamo più nel campo della metafora, ma in quello della meta-morfosi. Tutto ora è Atelier, laboratorio visionario in cui l’intero universo è riassunto e in fuga infinita. Jean Leymarie sottolinea come non ci sia niente di aneddotico in questa forma di lavoro ed esistenza, semmai siamo di fronte alla forma spaziale della sua autobiografia: Braque, artigiano fiero di esserlo, viveva nei suoi due laboratori, quello di Parigi e quello di Varengeville, in Normandia. Uomo d’interni, il suo lavoro è inconcepibile fuori da queste pareti.
Chagall. La scena umana
Sylvie Forestier
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 240
Il volume, pur trattando di costanti presenti nell’itinerario dell’artista, si divide in tre parti: I volti e l’autoritratto; Resistenza, Resurrezione e Liberazione; La scena. L’autoritratto è per il mondo tradizionalista e iconoclasta della comunità ebraica della città russa di Vitebsk un gesto di rivoluzionaria libertà. Questa libertà accompagnerà l’artista per tutta la vita. La sua ultima opera, alla vigilia della morte, fu ancora un autoritratto. Resistenza, Resurrezione e Liberazione sono un trittico diventato pietra miliare del percorso chagalliano. Il dramma della storia si confronta con la pace del vivere nel quotidiano, una sintesi del vivere della comunità umana. La scena – metafora della scena umana, incontro di tutte le arti plastiche, ritmiche e musicali – vede impegnato il giovane Chagall nella Russia rivoluzionaria e torna a occuparlo nelle Americhe, dove si era rifugiato scappando dal nazismo, e ancora nella celeberrima cupola dell’Opéra di Parigi.
The American West in art
Thomas Brent Smith, Jennifer R. Henneman
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2020
pagine: 244
Il volume raccoglie una selezione di opere d'arte relative alla produzione artistica dell'occidente americano appartenenti alla collezione del Petrie Institute of Western American Art conservata presso il Denver Art Museum. Tale collezione risulta essere una delle più ricche e significative al mondo intorno a questo tema grazie alla rilevanza delle sue sculture bronzee, delle opere della prima modernità nonché delle testimonianze date dalle comunità artistiche di Tao e Santa Fe. Il tema cardine del libro è declinato nel periodo compreso tra l'inizio del XIX secolo e la metà del XX. L'eterogeneità della collezione emerge qualora il lettore sfogli le oltre duecento pagine dedicate a ritratti, scene di genere, paesaggi e dipinti di luoghi ancora selvaggi… La narrazione procede in modo cronologico e presenta anzitutto le prime figure di luminari (Albert Bierstadt, Frederic Remington e Charles M. Russell), ma anche uomini influenti (Robert Henri e gli artisti della comunità TAO) così come pittori modernisti particolarmente importanti (tra gli altri Maynard Dixon, Marsden Hartley e Raymond Jonson). Emerge chiaramente osservando le illustrazioni e leggendo i testi scritti da specialisti il clima artistico, culturale e identitario dell'America occidentale nel tempo. Il prologo a cura dello storico Dan Flores, così come l'epilogo della storica dell'arte Erika Doss mettono in luce il contesto più ampio nel quale si inserisce la storia dell'arte dell'occidente americano. Il presente volume viene pubblicato in occasione del tour di mostre che avrà inizio nel 2020 e dell'apertura della nuova sezione dedicata alla produzione artistica dell'America occidentale presso il Denver Art Museum nel 2021.
Carla Accardi. Contesti. Catalogo della mostra (Milano, 9 ottobre 2020-27 giugno 2021)
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2020
pagine: 176
Come evocato dal titolo, nel ricostruire l'opera dell'artista siciliana a sei anni dalla sua scomparsa, mostra e catalogo (la mostra è allestita al Museo del Novecento di Milano dal 9 ottobre 2020 al 27 giugno 2021) esplorano il contesto storico, sociale e politico di cui la Accardi fu non solo interprete ma anche protagonista. Di questa analisi fanno parte sia la fitta rete di relazioni che contribuì alla definizione dell'immaginario dell'artista, sia i momenti espositivi fondamentali per il suo percorso: dalle personali romane degli anni cinquanta alla partecipazione alla mostra sull'arte italiana al Guggenheim di New York del 1994, dalla sala riservata alla Biennale 1964, fino alle retrospettive al Castello di Rivoli e al MACRO di Roma. Le tappe creative ricostruite nei saggi sono accompagnate da un ricco apparato iconografico, proveniente in prevalenza dall'Archivio Accardi Sanfilippo: foto d'epoca del gruppo Forma, dell'artista con Giulio Paolini, Enrico Castellani, Michelangelo Pistoletto, scatti dei primi allestimenti, inviti e riviste con testi di Carla Lonzi e Anne Marie Sauzeau Boetti, riproduzioni delle opere dagli esordi geometrici delle Scomposizioni agli esperimenti con il sicofoil. A questo materiale, la cifra stilistica della Accardi, rende omaggio l'elegante sovraccoperta in PVC che avvolge il catalogo in un gioco di trasparenze. "Carla Accardi. Contesti" racconta la figura di un'artista e di una donna complessa, militante, capace di agire sul suo contesto e al di là di esso. Il progetto grafico del catalogo è di Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi (Studio Sonnoli).
Gemito. Dalla scultura al disegno
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2020
pagine: 248
"Una grande vita romanzesca" e "un'incomparabile abilità nel captare le anime": così Vincenzo Gemito è tratteggiato dal direttore di Capodimonte Sylvain Bellenger nella prefazione al catalogo della mostra "Gemito. Dalla scultura al disegno", allestita a Napoli, presso il Museo di Capodimonte, dall'11 settembre al 15 novembre 2020. Nato a Napoli nel 1852, la sua storia personale ha, da subito, le caratteristiche del dramma: abbandonato ed esposto alla ruota dell'Annunziata, Gemito vive la sua infanzia per le strade della città, da cui peraltro trae la prima e fondamentale fonte di ispirazione. Giunge alla fama mondiale all'età di 25 anni con uno dei suoi soggetti popolari più famosi, il Pescatore, presentato all'Esposizione universale di Parigi del 1878. Torna poi a Napoli, richiamato dalla famiglia, dove crea la sua prima fonderia e vive un periodo di intensa produzione artistica, seguito da profonde crisi di instabilità mentale che lo porteranno ad isolarsi. Vent'anni di buio a cui segue l'ultima produzione, che questa mostra mette in luce evidenziando gli stretti rapporti dello scultore con gli artisti della secessione artistica europea degli inizi del Novecento e della pittura metafisica. Morirà a Napoli nel 1929. La mostra e il catalogo sono suddivisi in nove sezioni in cui le opere di Gemito sono disposte cronologicamente e associate a quelle di artisti suoi contemporanei. Due sezioni di approfondimento sono dedicate ai due grandi amori della sua vita: la francese Mathilde Duffaud e la napoletana Anna Cutolo.
Il rosario con il beato Carlo Acutis
Onofrio Farinola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Palumbi
anno edizione: 2020
pagine: 64
Il Rosario con il Beato Carlo Acutis con frasi e testi presi dalle sue lettere e dai suoi scritti. All’interno del libretto è presente anche una breve nota biografica e alcuni testi di spiritualità. Prefazione di Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi – Nocera Umbra - Gualdo Tadino. Prefazione di Domenico Sorrentino.