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Storia dell'arte: stili artistici

Breve storia dell'ombra. Dalle origini della pittura alla Pop Art

Breve storia dell'ombra. Dalle origini della pittura alla Pop Art

Victor I. Stoichita

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2015

pagine: 256

Per Plinio il Vecchio la pittura ebbe origine quando una donna tracciò il profilo dell'amato attorno all'ombra proiettata dal suo viso. Da quel momento l'ombra ha accompagnato l'arte: usata da principio come strumento per riprodurre fedelmente la profondità e la luce, ha in seguito acquisito una valenza simbolica sempre maggiore fino a diventare la base su cui alcuni artisti hanno costruito la loro opera. "Breve storia dell'ombra" si sviluppa seguendo gli spunti più diversi: gli scritti di Cennini e Vasari, le opere di Poussin, Picasso e Warhol, fiabe popolari e fumetti, il cinema espressionista e la fotografia.
16,00

Storia dell'arte. Volume Vol. 3

Storia dell'arte. Volume Vol. 3

Michele Tavola

Libro: Libro in brossura

editore: Alpha Test

anno edizione: 2015

pagine: 188

Un volume utile per lo studio della Storia dell'Arte di Ottocento e Novecento; adatto per prepararsi a interrogazioni, test e all'Esame di Stato e per svolgere approfondimenti. Di tutti gli artisti, le correnti e i periodi vengono offerte utili e chiare sintesi. Numerosi test di verifica e appositi "itinerari" consentono allo studente di affinare le proprie conoscenze e completare lo studio della materia. Il testo è inoltre arricchito da un sistema di rimandi interni e interdisciplinari, con particolare attenzione alla letteratura e al cinema. Argomenti trattati correnti (romanticismo, realismo, impressionismo, espressionismo, avanguardie di primo e secondo Novecento, dalla Pop Art alla nuova figurazione), protagonisti e opere, tavole cronologiche test di verifica.
9,60

Storia dell'arte. Volume Vol. 1

Storia dell'arte. Volume Vol. 1

Cecilia Martinelli

Libro

editore: Alpha Test

anno edizione: 2015

pagine: 128

9,60

Videoarte a Palazzo dei Diamanti. 1973-1979 reenactment
15,00

«La mamma». Una mostra di Harald Szeemann mai realizzata

«La mamma». Una mostra di Harald Szeemann mai realizzata

Pietro Rigolo

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2014

pagine: 64

Dopo essere stato il più giovane direttore alla Kunsthalle di Berna e segretario generale di documenta 5 (Kassel, 1972), la decisione di non essere più legato a un’istituzione porta Harald Szeemann a ideare mostre personali che reinventano il formato e il contenuto stesso del medium in modo estremo, concentrandosi non più solo sulla produzione artistica contemporanea quanto piuttosto su contenuti privati o storici da raccontare attraverso la messinscena. Szeemann oggi è ricordato per l’innovatività del suo approccio interdisciplinare e in particolare per la mostra “When Attitude Becomes Form”. Questo breve saggio, basato su documenti d’archivio, interviste e appunti inediti trovati presso l’archivio Szeemann di Locarno, analizza una serie di mostre concepite dal curatore svizzero negli anni settanta e mai realizzate, in particolare l’esposizione intitolata “La Mamma”. Parte di una trilogia (“Le macchine celibi”, “La Mamma” e “Il sole”), questo progetto attingeva a vari ambiti disciplinari quali storia delle religioni, arti visive, teosofia, femminismo, con l’intento di allestire una mostra senza arte, dedicata allo studio della donna, all’evoluzione della figura materna, e in generale all’idea di una divinità femminile.
8,00

Hieronymus Bosch. L'opera completa

Hieronymus Bosch. L'opera completa

Stefan Fischer

Libro: Libro rilegato

editore: Taschen

anno edizione: 2014

pagine: 300

Nel pieno del realismo artistico che caratterizzava il periodo tardo gotico e gli inizi del Rinascimento, il pittore olandese Hieronymus Bosch (c. 1450-1516) rappresentava qualcosa di più di un'anomalia. I suoi dipinti sono popolati di scene grottesche dove creature fantastiche soccombono a ogni sorta di fantasie, angosce e desideri umani. Una delle sue grandi invenzioni fu quella di riprendere le rappresentazioni sceniche e figurative note come grottesche, che fanno uso del mostruoso e del grottesco per illustrare il male e il peccato, e trasferirle dalle note a margine dei manoscritti miniati a dipinti su pannelli di grande formato. Accanto alle tradizionali creature ibride, incroci tra uomini e animali, come i centauri, e a quelle mitologiche come unicorni, diavoli, draghi e grifoni, incontriamo innumerevoli creature liberamente inventate dalla fantasia dell'artista. Molte scene secondarie illustrano proverbi e modi di dire comunemente utilizzati ai tempi di Bosch, il quale fu un grande innovatore nella loro trasposizione pittorica. Bosch il cui vero nome era Jheronimus van Aken - fu ampiamente copiato e imitato. In questo volume esaustivo, pubblicato in occasione dell'imminente 500° anniversario della morte dell'artista e che racchiude la sua opera completa in grandi, splendide riproduzioni ricche di dettagli, lo storico dell'arte e rinomato esperto di Bosch, Stefan Fischer, esamina ciò che nell'artista e nei suoi dipinti si è dimostrato così immensamente influente.
150,00

La vita, forse l'arte

La vita, forse l'arte

Lea Vergine

Libro: Libro in brossura

editore: Archinto

anno edizione: 2014

pagine: 137

Più di venticinque articoli, pubblicati lungo poco più di un decennio - dal 2000 al 2013 - in gran parte su "Alias", l'inserto culturale de "il manifesto" e su "Domus" e "Abitare". Recensioni di mostre personali e collettive: Salvador Dalì, Jannis Kounellis, Lucio Del Pezzo, Vanessa Beecroft, Trisha Brown, Jenny Holzer, per citarne alcuni. Ma anche di libri su artisti o fotografi: Lee Miller, Alighiero Boetti. Testi di folgorante e sagace critica che fuggono il peso della retorica e coltivano l'arte della leggerezza. Lea Vergine non risparmia frecce acuminate contro i direttori di musei, i curatori di esposizioni, ma lo fa con arguzia tagliente. E le citazioni che chiama a sostegno delle sue contrarietà non soffrono mai di arroganza: rientrano nella cultura come gioco della vita. Prefazione di Giovanni Agosti.
15,00

Sangue di drago squame di serpente. Animali fantastici al castello del Buonconsiglio

Sangue di drago squame di serpente. Animali fantastici al castello del Buonconsiglio

Libro: Libro in brossura

editore: Museo Castello Buonconsiglio

anno edizione: 2013

pagine: 311

Il serpente e il peccato originale, il drago di San Giorgio, il leone di Sansone, la sirena con il suo canto seducente, e ancora draghi feroci su vasi, serpenti striscianti su crani umani, leoni minacciosi in stemmi di famiglia, fieri unicorni su arazzi: animali reali o fantastici accompagnano da sempre l'umanità. Protagonisti o attori secondari svelano spesso il significato profondo di miti e leggende, possiedono un immenso potere di seduzione, personificano virtù e debolezze umane, incarnano coraggio, forza, fertilità, possiedono un immenso potere di seduzione o simboleggiano l'astuzia. Realizzato in collaborazione con il Landesmuseum di Zurigo, il volume indaga il complesso simbolismo assunto da animali reali e fantastici nella storia culturale europea e nelle rappresentazioni artistiche dall'antichità all'epoca moderna, analizzando le storie di serpenti, aquile, leoni, cavalli, cervi e pesci e la loro trasformazione in esseri fantastici, come grifi, sfingi, centauri e sirene. Un originale excursus attraverso le rappresentazioni degli animali nella storia dell'arte: dai vasi ellenici a figure rosse e nere alle tele dei maestri bolognesi del Seicento, dal rhyton a forma di becco d'aquila alla fontanella rinascimentale in bronzo con il mito di Atteone, fino agli affreschi che decorano il Castello del Buonconsiglio eseguiti da Dosso Dossi e raffiguranti gli animali delle favole di Fedro.
32,00

La lunga avventura dell'arte. Il tesoro d'Italia

Vittorio Sgarbi

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2013

pagine: 480

"C'è un'Italia protetta e remota a Morano Calabro, a Vairano, a Rocca Cilento, a Vatolla, a Giungano, a Torchiara, a Perdifumo, incontaminati presidi del Cilento. Poi ci sono le apparizioni. Come gli affreschi di Sant'Angelo in Formis, come il duomo di Anagni con il quale si apre il racconto pittorico di questo libro, anche se i primi segnali della lingua nuova, diretta, espressiva, sapida, sono nella scultura, a partire da Wiligelmo a Modena in parallelo con i primi vagiti della lingua italiana. Quei confini nei quali sono ristretti a coltivare i campi, cacciati dal Paradiso terrestre, Adamo ed Eva. Poco più tardi vedremo altri contadini affaticati, di mese in mese, nel Battistero dell'Antelami a Parma. Soltanto a Ferrara il lavoro sembrerà riservare una imprevista felicità. Il Maestro dei Mesi trasmette il piacere che ha provato estraendo fanciulli dalla pietra. Siamo nel 1230, in largo anticipo sul ritrovamento della vita nella pittura, prima ancora che in Toscana, nel cuore della Valle Padana, a Cremona, con il racconto delle storie di Sant'Agata di un maestro anonimo; non sarà un caso che la nuova lingua toscana in pittura si espanda fino a Padova con Giotto nella Cappella degli Scrovegni, e di lì in tutto il Nord. Siamo in apertura del Trecento, e diventa lingua universale quella che ha iniziato a parlare Giotto, ponendosi davanti le energie dei corpi e la loro azione..." (Vittorio Sgarbi) Introduzione di Michele Ainis.
22,00 20,90

Dell'Italia. Uomini e luoghi

Dell'Italia. Uomini e luoghi

Vittorio Sgarbi

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2013

pagine: 340

"Dell'Italia io ho un'immagine molto chiara. Ho cominciato a girarla nel modo migliore: senza metodo. Niente di più sbagliato che partire con l'intenzione di visitarne sistematicamente una regione, dotati di guide e repertori per alberghi e ristoranti. Le città e i paesi bisogna consumarli, spremerli, salire e scendere scale. Fontanellato, Traversetolo, Rivarolo del Re, Quattro Castella, Montefiore dell'Aso, Offida, Palmanova, Gerace, Gaeta, nella memoria diventano un solo luogo, rappresentano l'emozione di ciò che si vede per la prima volta. Ecco allora il titolo di questo libro: Dell'Italia. Un'idea dell'Italia, una parte dell'Italia, alcuni monumenti dell'Italia, scelti a capriccio, a caso, a destino, perché qualche viaggio ha stimolato un resoconto e molti un silenzio che è diventato sentimento, condizione interiore; talvolta oblio. Posti dimenticati e poi rivisti come fosse la prima volta." (dalla Prefazione di Vittorio Sgarbi)
14,00

Renoir. Dalle collezioni del Musée d'Orsay e dell'Orangerie

Renoir. Dalle collezioni del Musée d'Orsay e dell'Orangerie

Sylvie Patry

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2013

pagine: 176

Il volume, a corredo dell'importante rassegna torinese, illustra il percorso artistico di Pierre-Auguste Renoir attraverso circa sessanta capolavori eccezionalmente concessi in prestito dai musei d'Orsay e dell'Orangerie, le due istituzioni parigine che ne custodiscono l'opera. Renoir è stato uno dei protagonisti dell'Impressionismo, la corrente attorno alla quale nella seconda metà dell'Ottocento si raccolse un gruppo di pittori francesi in polemica con l'ufficialità del Salon, che rifiutava le loro opere. Ammiratore di Gustave Courbet e di Édouard Manet, ebbe così per compagni di strada Claude Monet, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Alfred Sisley, Edgar Degas, Paul Cézanne e Berthe Morisot. L'esposizione di celebri tele di alcuni di questi artisti, accanto a quelle di Renoir, consente di cogliere appieno il fervido clima di creatività e desiderio di innovazione in cui operavano gli Impressionisti, fatto di ritratti reciproci, condivisione dei medesimi atelier e comuni sedute di pittura, in studio o en plein air. I dipinti presentati in questo catalogo, insieme a tre pastelli e a un bronzo, documentano tutti i momenti e le svolte della prolifica carriera artistica di Renoir, permettendo di ricostruire la sua passione per la pittura che fu feconda, variegata e talvolta complessa.
34,00

Codex Seraphinianus

Codex Seraphinianus

Luigi Serafini

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2013

pagine: 392

Macchine surreali, metamorfosi animali e vegetali, una sequenza di invenzioni colorate commentate da una scrittura immaginaria, il "Codex Seraphinianu"s è un libro di culto, un codice miniato visionario e misterioso pubblicato originariamente nel 1981 da Franco Maria Ricci, che continua da anni ad affascinarci per la sua capacità di rivelazione. Apprezzato da storici e critici dell'arte come Federico Zeri e Vittorio Sgarbi, il "Codex" ripercorre in chiave utopica e fantastica tutti i campi dello scibile, dalla zoologia alla botanica, dalla mineralogia all'etnografia, dalla fisica alla tecnologia: uomini tenaglia, amanti-coccodrillo, uova che volano, alberi capovolti. Quest'anno, 32 anni dopo la prima edizione, Rizzoli pubblica una nuova edizione dell'opera in due versioni, trade e deluxe, arricchite da nuove tavole appositamente disegnate dall'autore e dal testo di Italo Calvino che introduceva la prima edizione.
100,00

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