Lubrina Bramani Editore: Arte moderna e contemporanea
Gianfranco Bonetti. Dipingere la musica e altre curiosità intellettuali
Franco Marcoaldi, Stefano Crespi, Angelo Piazzoli
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 80
"Questa significativa esposizione dedicata a Gianfranco Bonetti, nella sua città di Bergamo, a cinque anni dalla scomparsa, può essere davvero una rinnovata occasione per accostarsi a questo artista: per ricercare, nella consapevolezza dell'oggi e della contemporaneità, quello che è stato l'atto originale e testimoniale della sua pittura. Una pittura fuori dall'orizzontalità del racconto, ma sofferta, vissuta in quel punto che è la condizione umana, nel disagio, nella deriva, nella lucidità, nella tristezza, in un'eccentricità oscura e luminosa, nella temporalità (il linguaggio del corpo, degli occhi, degli sguardi, dei gesti). Una condizione umana nella sua "improbabilità" vivente, senza fine, rispetto alle facili, caduche "probabilità" socio-linguistiche. C'è un'oggettiva difficoltà a scrivere su questa pittura, non confortata da codici situazionali, storicistici. Nel riattraversare il percorso credo proprio che una linea consequenziale possa ritrovarsi in questi momenti di attenzione, di riflessione." (Stefano Crespi)
Un pittore e un collezionista nella città che sale. I Longaretti della raccolta Bordogna
Federica Nurchis
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 96
Le pagine che il lettore si accinge a sfogliare non intendono aggiungere, se non per le specifiche aderenze alla vicenda considerata, una goccia nel mare delle ricostruzioni critiche del lavoro di Trento Longaretti, anche perché poco, ci pare, resta da aggiungere alle parole delle autorevoli penne che lo hanno percorso e ripercorso, da diverse angolature, con l'acribia del filologo: Leonardo Borgese, Rossana Bossaglia, Luigi Carluccio, Aldo Carpi, Carlo Carrà, Raffaele De Grada, Gian Alberto Dell'Acqua, Ennio Morlotti, Franco Russoli o Marco Valsecchi, solo per citarne alcuni. A volerla completare, la lista si farebbe tanto lunga da costringere il lettore a riflettere sull'importanza di un artista che non stentiamo a riconoscere tra i capisaldi, nel XX secolo tutto, della pittura lombarda e italiana. Si vuole soprattutto gettare luce su una vicenda collezionistica che a Longaretti è legata a doppio filo. Ne è protagonista Ernesto Bordogna, un personaggio che non ha certo esitato ad assegnare al maestro un ruolo di prestigio negli avvenimenti artistici nazionali, come testimonia la sua stessa dimora, eletta a luogo espositivo per eccellenza dell'opera dell'autore.
Ferroni. Autoritratti
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 212
"Cosa fare a dieci anni dalla scomparsa di Gianfranco Ferroni? Come rendergli omaggio? Ho sempre pensato che la sua lunga stagione artistica sia percorsa da un filo rosso, il cui bandolo è l'introspezione. Non credo siano molti i casi, nel secondo Novecento, di artisti che si sono autoritratti in modo così ossessivo. Incisioni, fotografie, tavole, tele, qualsiasi materiale andava bene pur di autorappresentarsi: senza retorica, anzi, sempre in una forma antieroica. La sua faccia, il suo corpo, la sua ombra entrano nell'opera, silenziosamente. Come le bottiglie, i bucrani, i lenzuoli, i cavalletti, gli oggetti e le cose che con tanta grazia metteva in posa. Quindi ho deciso di realizzare un libro che raccoglie un numero significativo di suoi autoritratti, suddivisi per tecnica, ordinati temporalmente. In parallelo è stata scelta un'antologia critica delle principali voci (oggi scomparse) di coloro che si sono occupati di lui, anch'essa organizzata cronologicamente. Precede, proprio perché può essere interpretata come una sorta di autoritratto, una lettera di Ferroni in risposta a un questionario sottopostogli da Maurizio Fagiolo dell'Arco nel 1994." (A. Ceribelli)
Maurizio Gavazzi, Delia Gritti. Il nostro tempo. Dipinti
Elisabetta Calcaterra
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 48
"Sono nate nello stesso studio - condiviso dai pittori Delia Gritti e Maurizio Gavazzi - dove Valtesse, comune divenuto quartiere di Bergamo, lascia il passo ai clivi sempre meno verdi di Valverde e alla vista di un profilo di città alta. Si ritrovano in questa mostra - condivisa dai due pittori come già molte occasioni espositive - per continuare il loro innato dialogo, per sdoganarlo da un certo isolamento degli artisti contemporanei e approfondirlo negli sguardi del pubblico. La loro voce cromatica di fondo, al contempo informale e materica, si espande o si stratifica, fino ad assumere l'essenza o la parvenza di una figurazione. Sono una quarantina di opere a olio su tela e raccontano in sintesi la pittura intrapresa da Gavazzi negli anni Ottanta e da Gritti nel decennio successivo." (dalla prefazione di Elisabetta Calcaterra)
Giuseppe Milesi. Il colore accende le immagini
Enrico De Pascale, M. Cristina Rodeschini Galati
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 56
La vicenda artistica di Giuseppe (Bepo) Milesi ha più di un punto di contatto con quella di alcuni suoi coetanei e compagni di strada nati tra il terzo e quarto lustro del Novecento quali Erminio Maffioletti (1913), Mario Cornali (1915), Domenico Rossi (1911), Ugo Recchi (1914): la formazione all'Accademia Carrara sotto la guida di Contardo Barbieri, le prime mostre tra Bergamo e Milano nel circuito delle Sindacali fasciste, il "buco nero" degli anni di guerra, che Milesi combatte sul fronte greco-albanese, gli anni della ripresa, la partecipazione all'esperienza del Gruppo Bergamo, le mostre personali e collettive nelle gallerie cittadine e nazionali. Si tratta di una stagione estremamente vivace della cultura artistica bergamasca che indagini recenti hanno finalmente inquadrato, studiato e approfondito nei suoi molteplici aspetti (pittura, scultura, architettura, fotografia, design, arti applicate ecc.), in particolare con l'articolata ricognizione Arte a Bergamo 1945-1959 effettuata dalla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea nel 2001.
Andrea Previtali. La «Madonna Baglioni» e «Madonna con il bambino leggente tra san Domenico e santa Marta di Betania»
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 112
Ancora una volta l'Accademia Carrara incontra Italia Nostra e lo fa sul terreno della conservazione. In diverse realtà oggi si verifica che la conservazione dei beni culturali sia sopravanzata dal cammino forzoso della loro stessa valorizzazione. Bergamo ha invece da tempo maturato, grazie alle molte attenzioni riservate al tema, l'esercizio dell'ars combinatoria, trovando il non impossibile equilibrio tra tutela e promozione del proprio patrimonio d'arte. Quest'anno la scelta è caduta su un dipinto del bergamasco Andrea Previtali (1480 circa - 1528) che rappresenta la Madonna con il Bambino e Santi, entrata in Carrara nel 1900 per volontà di Francesco Baglioni e per questa ragione chiamata 'Madonna Baglioni'. La presentazione del suo restauro incontra la visione pubblica di un'altra opera dello stesso artista, recentemente acquisita alle proprie collezioni da UBI Banca Popolare di Bergamo, "Madonna con il Bambino leggente tra San Domenico e Santa Marta di Betania" anch'essa sottoposta a restauro e studio. È parso subito un arricchimento poter esporre insieme i due dipinti entrambi conosciuti, ma non ancora esplorati approfonditamente come meritavano.
Gianluigi Brancaccio. Archetipi della pittura
Domenico Montalto, Claudio Caserta, Chiara Gatti
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 120
Spazi composti di Franco Normanni
Libro: Copertina rigida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 240
"L'atelier di Normanni. Un ambiente che gli diviene sempre più necessario con il passare del tempo, e che provoca, specchia e riflette le fantasie, le gioie e i dolori della sua ricerca incessante. Un luogo memorizzatore che diventa un supporto essenziale, una storia, un diario, un elenco visivo di semilavorati, un appiglio contro la vertigine del vuoto, un meccanismo generativo virtuoso. Questo modo imprioprio di analizzare un artista attira molto la mia curiosità di architetto, e le biografie potrebbero partire anche non solo dalla lettura delle opere, distaccate dalla vita, ma dall'immagine degli "arredi" che hanno condizionato e protetto le esistenze. E per fare due esempi opposti, citerei il mitico studio di Francis Bacon a Londra, informale accumulo esasperato dei suoi detriti di vita scelti con estrema cura e mai rimossi e poi le poetiche stanze di Giorgio Morandi a Bologna, dove i semplici mobili e le artefatte suppellettili sono la scena neo classica di una performance metafisica rimasta stabile per tutta una vita. E allora io trovo che anche per l'artista Franco Normanni valga partire dalla sua casa, dai suoi "Spazi Composti"." (Alessandro Mendini)
Carlo Previtali. Christus Patiens
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 32
"L'ingresso di una nuova opera sul Crocefisso nel complesso del Duomo è un evento significativo e non soltanto dal punto di vista artistico. Il Vero Uomo è compiutamente morto come per qualunque uomo che ha concluso quell'unica, irripetibile esperienza. Portando, magari, in animo il senso dell'attraversamento, come per il Tuffatore pestano, l'uomo che misura in Cristo la sua vicenda, conosce appieno la misteriosa cifra della morte, soprattutto confida nel ricongiungimento e in una nuova stagione di consapevolezza. Quante volte, entrando in una Chiesa in penombra, in momenti tormentati dell'esistere, cerchiamo il Cristo Crocefisso, chiediamo conforto al dolore, affondando la nostra vita all'interno del dolore di Dio, una sofferenza scaturita dalla comprensione sullo stato perduto della condizione umana." (Monsignor Orazio Soricelli)
Arteimpresa. Capitali intangibili. Luoghi, relazioni, persone
Pierantonio Bombardieri, Alessandra Pioselli, Alessandro Rabottini
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 64
"La VII edizione di ArteImpresa si apre quest'anno all'insegna di un titolo che, oltre a costituire un orizzonte poetico e tematico, mi sembra possa suonare come un buon auspicio, un motivo da cui trarre tutti ispirazione. Il titolo "Capitali intangibili: luoghi, relazioni, persone", infatti, lascia per un attimo sullo sfondo la realtà produttiva dell'impresa e la dimensione degli oggetti, per concentrarsi piuttosto sull'impresa come spazio di rapporti sociali, professionali e umani: l'impresa e, più in generale, la realtà del lavoro, come un tempo e un luogo in grado di determinare in modo sempre più radicale il tipo di società in cui viviamo, plasmarne i valori e incidere tanto sul benessere economico delle persone quanto sulla loro dimensione relazionale e affettiva. Nello scegliere questo titolo mi sembra che gli organizzatori abbiano, a ragione, individuato nel rapporto tra la creatività degli artisti e il mondo delle imprese un rapporto di reciprocità e non si si ano limitati, come spesso accade, a vedere nei linguaggi dell'arte un'occasione per estetizzare processi produttivi che, nella realtà, all'arte restano completamente estranei." (Alessandro Rabottini)
Incontri/confronti
Trento Longaretti, Elisa Motta, Gianni Barachetti
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 88
"Come presidente de La Scuola di Bergamo, esprimo il mio compiacimento per più motivi; in primo luogo per il significato di fondo di questa iniziativa, che non è una semplice occasione espositiva, ma vuole essere, e sarà certamente, un effettivo momento di incontro e di confronto tra artisti di comune formazione presso scuole d'arte (in massima parte l'Accademia Carrara) ma di differenti espressività e linguaggi. Poi perché si tratta di un incontro tra gruppi diversi, pittori e scultori bergamaschi e bresciani, da qui un'ulteriore occasione di confronto e di valutazione del loro operare. Poi ancora perché si tratta di uno stimolante incontro-confronto generazionale, se si considera che tra il più anziano degli espositori (il sottoscritto) e il più giovane intercorrono ben cinquantaquattro anni. Vi è poi l'azzeccata scelta organizzativa di chiedere agli artisti di documentare le loro ricerche con due opere di differente cronologia, in modo di accentuare ancor più il tema del confronto, in questo senso interno alle loro poetiche. Mi sembrano questi spunti più che sufficienti da poter dire che la mostra ha motivi di interesse per essere vista, discussa, apprezzata." (Trento Longaretti)
Elements. The beauty of chemistry. Un viaggio visuale intorno alla tavola periodica
Andrea Moltrasio, Hugh Aldersey-Williams, Michael J. Gorman
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2011
pagine: 36
"La tavola periodica era incredibilmente bella, la cosa più bella che io avessi mai visto". Mi son venute in mente queste parole di Oliver Sacks (Zio Tungsteno, Adelphi 2002) quando dialogando con il nostro Vescovo sulla scienza mi incoraggiava a pensare che non solo il dubbio ma anche la meraviglia cresce con la conoscenza. Tra le meraviglie della nona edizione di BergamoScienza, la mostra "Elements: the beauty of chemistry", realizzata in coproduzione con la Science Gallery del Trinity College di Dublino. La tavola periodica di Mendeleev è protagonista assoluta. Tutti coloro che studiano o hanno studiato chimica si sono dovuti confrontare necessariamente con questo schema che permette di conoscere velocemente alcune proprietà degli elementi per tutti gli usi e le applicazioni che il lavoro di chimico comporta." (Andrea Moltrasio)