Marsilio: Letteratura universale
Sirene. Il mistero del canto
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 328
Cantano, suonano, incantano, piangono, ammutoliscono. Le sirene, figlie del mito e guardiane del mistero, sono predestinate a svolgere un ruolo emblematico nella storia dell’umanità. Presidiano la soglia tra luce e ombra, tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Il loro corpo ibrido è come un geroglifico che tiene insieme l’umano e l’animale in una endiadi di perturbante bellezza. Come se, nel momento stesso in cui la mente umana ha inventato queste creature, avesse lanciato una sfida poetica e conoscitiva a quel principio della «contradizion che nol consente», per dirla con Dante. Perché di contraddizione si tratta. Di una unione tra due nature, umana e animale, e proprio per questo l’esito è un essere fantastico destinato a impressionare nel profondo il nostro immaginario. Al punto che da oltre tremila anni le incantatrici interrogano la testa e il cuore dell’Occidente. Omero le ha trasformate in un mito immortale raccontando il loro incontro fatale con Ulisse. Ovidio ne ha descritto la metamorfosi originaria. Friedrich de la Motte Fouqué ha ammantato di inquietudine le loro vicende terrene. Hans Christian Andersen ha portato il lettore dalla loro parte fino all’immedesimazione. Gérard de Nerval e Matilde Serao hanno celebrato le glorie di una delle sirene omeriche, Partenope, la mitica fondatrice di Napoli. Franz Kafka le immagina come mute e dispettose eroine antiborghesi. James Joyce le innesta come ultime vibranti epicuree nel flusso di coscienza dell’Occidente. Ingeborg Bachmann invoca la loro furia distruttiva per vendicarsi di chi le ha spezzato il cuore. A legare tutte queste variazioni sul mito sirenico sono il potere allucinatorio della voce e l’abissale mistero del canto.
Favole (libri VII-XII). Con testo a fronte
Jean de La Fontaine
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 592
Sull’onda del successo ottenuto dalla sua prima raccolta di Favole, La Fontaine ne pubblica una seconda dieci anni dopo (1678), poi completata nel 1693. Sono sempre favole esopiche, ma il quadro ora si allarga, le favole si distendono e lo sguardo si rivolge sempre più a Oriente per accogliere la tradizione favolistica indiana e persiana. Al corvo e alla volpe si aggiungono dunque elefanti e scimmie; compaiono pascià e sultani, come sugli arazzi a tema esotico che in quegli stessi anni iniziano a decorare i saloni di Versailles. Rimane invariata l’acutezza psicologica e la spiritosa severità con cui La Fontaine indaga l’opportunismo e il conformismo della società di corte, nonché i vizi, le debolezze e le miserie dell’uomo di sempre. La Cicala e la Formica, Il Lupo e l’Agnello, La Volpe e l’uva, La Lepre e la Tartaruga… le Favole di La Fontaine, una delle opere più amate della letteratura mondiale, sono qui presentate in una nuova traduzione completa, con testo originale a fronte. Questa traduzione, che restituisce la grazia e l’eleganza di una delle massime espressioni della letteratura francese, è corredata da una introduzione critica che sottraendo le Favole allo scaffale dei libri per l’infanzia le ricolloca nell’ambito della grande letteratura morale e sociale di tutti i tempi. Capolavoro di arguzia psicologica, le Favole sono lo specchio implacabile che gli animali tendono all’uomo per mostrargli i suoi vizi e insegnargli la virtù della tolleranza. In questa grande commedia dai cento atti, il leone dialoga con il topo, la volpe con il corvo, il contadino con il signore, facendo risaltare lo straordinario 'esprit de finesse' che caratterizza tutte le favole: la finezza con cui animali furbi, piante sapienti e divinità capricciose parlano tra loro nella comune intenzione di “addomesticare” gli uomini.
Fame
Knut Hamsun
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 208
Lui è un giovane aspirante scrittore che vaga per una città nordeuropea alla ricerca di un espediente per procurarsi il prossimo pasto e dell’ispirazione per scrivere qualche pagina. Sempre a un passo dalla rovina, preda di una febbrile inquietudine e combattuto tra gli assilli materiali e la difesa della propria dignità, si scontra con una società che pare organizzata apposta per escluderlo e umiliarlo. Lei è Kristiania (oggi Oslo), l’altrettanto giovane capitale norvegese, topografia e spazio fisico che risuona nel corpo emaciato e nella mente irrequieta, accoglie o più spesso respinge. Sono loro – insieme al linguaggio modernissimo e sperimentale, in grado di tradurre ogni segno e invenzione della vita psichica – i coprotagonisti di questo romanzo che procede per cerchi concentrici intorno a un vuoto di azione e di senso, tra un inizio e un finale apparentemente casuali e che alla sua comparsa, nel 1890, segnò una rottura con la tradizione naturalistica e borghese e s’impose come uno dei primi capolavori della letteratura modernista.
La malattia di Perdicca. Testo latino a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 168
Sfidare Amore, il dio che persino gli altri dei temono, non conviene mai. Ma il principe Perdicca, condannato da Venere ad amare la sua stessa madre, accetta la prova. Questa è la tragica storia, dal finale sorprendente, che ci racconta un poeta anonimo del V secolo, attingendo in abbondanza ai suoi testi preferiti e imitando la grande poesia del passato. Scoperto solo in tempi recenti, il poemetto Aegritudo Perdicae è contenuto in un unico codice pieno di guasti: con i tanti misteri proposti dal testo potranno cimentarsi filologi di professione e studenti alle prime armi. Per tutti il gioco si rivelerà appassionante.
Scritti di letteratura
Ippolito Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 432
Archiviata la prima raccolta di "Versi" e nel pieno della crisi delle prospettive risorgimentali, nell’estate del 1854 il ventiduenne Ippolito Nievo pubblica a puntate su rivista un’ambiziosa riflessione sulla letteratura, gli "Studii sulla poesia popolare e civile massimamente in Italia", alla ricerca di un fondamento per una prassi poetica che dia voce a un condiviso sentimento nazionale. Sia pure in modo pulviscolare, le stesse riflessioni sulla necessità e i rischi del “popolare”, sul rapporto tra italiano e dialetti, e un crescente interesse per il romanzo storico e il contesto internazionale si rintracciano anche nei trenta articoli scritti da Nievo negli anni seguenti e qui raccolti: recensioni a opere di poesia (tra cui Hugo e i Canti popolari greci), narrativa (Sand, Arrighi) e saggistica (Lamartine, Fanfani), ma anche riviste teatrali e pezzi aneddotici su episodi della biografi a di scrittori (Dumas, Bürger).
L'umano (Storia naturale, libro VII). Con testo latino a fronte
Plinio il Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 256
La "Naturalis Historia" si inquadra in un periodo che vede la rapida crescita dei ceti tecnici e professionali: nella vita civile, politica, nell’amministrazione pubblica e nella carriera militare si manifesta la necessità di far fronte a una crescente specializzazione, donde la grande richiesta di informazione e divulgazione tecnica. Allo stesso tempo, la curiosità scientifica si declina anche sotto forma di intrattenimento e produzione di letteratura “di consumo”. L’opera di Plinio è la realizzazione più compiuta di questa duplice tendenza: si configura come una enciclopedia di tutto lo scibile umano, fornendo al contempo una messe di notizie su fenomeni strani e di aneddoti inconsueti, destinati a docere e a delectare insieme. Il libro VII è dedicato all’antropologia e mette a fuoco l’essere umano, al quale si guarda da molteplici scorci prospettici: i vari popoli della terra e le loro “stranezze”, il corpo umano, il ciclo della vita, le facoltà fisiche e intellettuali. Con un testo di Marino Niola.
Il mistero di Edwin Drood
Charles Dickens
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 360
Il mistero di Edwin Drood, l’ultimo incompiuto romanzo di Dickens, stupisce e disorienta, smentendo le aspettative di chi legge. Si alterano infatti i tratti distintivi dell’autore, e si svuotano di senso i temi esplorati nella sua lunga carriera. Londra, fin qui presenza ineludibile, perde la sua centralità; l’infanzia sopravvive solo come lontano ricordo; il Natale smarrisce lo spirito di condivisione, divenendo il tempo del disordine e del perturbamento. A Cloisterham, non più a Londra, si svolge l’azione: la città di provincia rasserenante e bonaria, e tuttavia greve di oscurità e segreti, in cui si reca Edwin Drood. Fa visita a Jasper, lo zio fine musicista e appassionato oppiomane, e incontra Rosa, in previsione del matrimonio ormai prossimo – frutto di un accordo dei padri defunti, non di una libera scelta dei due giovani. Ma Edwin scompare, senza che il romanzo incompiuto risponda alla domanda cruciale: allontanamento volontario o morte violenta? Eppure, lungi dallo scoraggiare la lettura, l’incompiutezza avvince e si carica di suggestioni, grazie alla sapienza di Dickens che dissemina indizi e stimola a indagare: a maggior ragione, di fronte a una scomparsa che snatura il Natale e infetta la benevolenza, portando il tempo della nascita sacra a coincidere con il tempo tetro del mistero.
Istruzioni per il buon governo. Antologia in 360 massime sui principi per il retto governare della Cina antica. Testo originale a fronte
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 456
All'inizio dell'era imperiale Zhenguan, l'imperatore Taizong della dinastia Tang (618-907) decretò che fosse redatta l'opera Qunshu Zhiyao (Istruzioni per il buon governo). Affidò a due ministri della corte il compito di catalogare il materiale storico e storiografico attinente all'arte di governo, scegliendo tra i classici, le compilazioni storiche e le opere di pensatori ogni contenuto che potesse illustrare i principi della coltivazione di sé, della cura della famiglia e del governo dello Stato. Durante la dinastia Song (960-1279) l'opera andò perduta, ma fortunatamente una copia manoscritta a cura dei monaci giapponesi dell'epoca Kamakura (1192-1330) fu conservata in una delle collezioni del Museo Kanazawa. Nel sessantesimo anno (1795) del regno dell'imperatore Qianlong della dinastia Qing (1644-1911) l'opera fu restituita alla Cina. La raccolta consta di sessantacinque volumi divisi in cinquanta libri e racchiude, attraverso un'esperienza politica plurisecolare, l'essenza della cultura cinese. La versione qui pubblicata è una selezione di 360 aforismi divisi in sei capitoli: Il dao del governante, L'arte del ministro, Valorizzare le virtù, Sull'atto del governare, Avere ligia premura e Comprendere e giudicare.
Libro d'ombra
Junichiro Tanizaki
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 88
Gli scrittori giapponesi del periodo Meiji (1868-1912) erano affascinati dalla luce, che attraverso lo sviluppo della tecnologia aveva illuminato le buie città del paese. La «città senza notte», Tōkyō, simboleggiava la trasformazione del Giappone durante l’epoca della modernizzazione e occidentalizzazione. La luce è un elemento essenziale nei primi racconti di Tanizaki, siano i raggi del sole che fanno risaltare la brillantezza del tatuaggio in Shisei (Il tatuaggio) o la luminosità del candore della pelle delle donne occidentali: bianco e bellezza sono sinonimi. Ma ciò che accentua e dà valore al bianco è l’oscurità. Il bianco in sé non crea nessun effetto estetico, se non nella contrapposizione con il nero. Il bello sta in quello spazio indefinito, in quel vuoto dove si addensa l’ombra che rende la bellezza dell’arte giapponese inseparabile dall’oscurità. Un valore che non è ovvio, ma che si comprende solo alla luce dell’estetica classica nipponica. In In’ei raisan (lett. Elogio dell’ombra) del 1933, questa sensibilità tradizionale è posta come antitetica a quella del moderno Occidente: non è un’inversione di tendenza nei gusti estetici dello scrittore, né un’invettiva contro la modernità, ma la presa di coscienza di come il Paese sia cambiato seguendo un modello di occidentalizzazione che Tanizaki non condivideva. L’autore riflette sulla modernità nella vita quotidiana degli anni trenta, partendo dall’architettura della casa e dai problemi affrontati da chi vuole arredare un’abitazione mantenendo la tradizione e lo stile giapponesi. Nella conclusione riconosce che c’è un ambito dove può ancora concretizzarsi l’estetica dell’ombra: quello dell’arte e della letteratura.
Il processo di condanna di Giovanna d'Arco
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 272
Tutti abbiamo un’idea di Giovanna d’Arco. Probabilmente, come accade alle icone, tutti abbiamo una nostra Giovanna d’Arco. Un volto cinematografico, un simbolo, un modo di portare i capelli o vestire, un’idea di rivoluzione, giovinezza e martirio. Attraverso gli atti del processo e grazie a cronache, lettere e dichiarazioni coeve, in questo testo assistiamo alle intemperanze, ai racconti e alle parole – sempre semplici, sempre dirette – di una donna molto giovane che suscita ammirazione e, talvolta, soggezione in uomini più grandi e più importanti di lei, cavalieri e titolati che hanno un piede già impigliato in quella corda della Storia che va sotto il nome di guerra dei Cent’anni. Questa Giovanna d’Arco non è ipotesi, è persona; il libro non contiene una attualizzazione, ma documenti d’archivio tradotti dal francese e dal latino, e tuttavia la sua struttura è analogica e non cronologica: ciò autorizza chi legge a pensare e seguire Giovanna d’Arco anche come una ragazza di oggi, sola contro un sistema di uomini che la valuta, la imbecca o tenta di intimorirla. E questo, oltre alla bellezza e alla forza sorprendente dei testi, è il motivo per cui oggi ripubblichiamo, in una versione completamente rivista e aggiornata, Il processo di condanna di Giovanna d’Arco – perché non bisogna chiedere il permesso a nessuno per intraprendere una battaglia.
I dolori del giovane Werther. Prima stesura. Testo tedesco a fronte
Johann Wolfgang Goethe
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 336
Il libro racconta la breve vita di Werther, un giovane uomo redditiere, aspirante pittore, che vive in una imprecisata cittadina della Germania tardo-feudale circa quindici anni prima della Rivoluzione francese. Uscito di casa per un viaggio legato all’eredità materna, si innamora perdutamente di Lotte, promessa e poi sposa di Albert, il consorte esemplare. Mentre nella prima parte vive una stagione di travolgente felicità fisica, in armonia con se stesso e con gli altri, nella seconda parte Werther cade in uno stato depressivo e si abbandona a una crescente pulsione di morte. Finché, di fronte all’impossibilità di amare Lotte, medita una decisione estrema. Sistema le sue carte e scrive un biglietto di addio, quindi manda il servitore a chiedere le pistole ad Albert per un improbabile viaggio. Si lascia guidare in questo percorso dalle drammatiche pagine di un bardo gaelico appena scoperto, Ossian. Le accarezzerà a lungo, quelle pistole passate attraverso le mani di lei, contemplandole come un vettore d’amore. Lei che aveva tremato ed era trasalita nel porgere al servitore l’oggetto richiesto dall’amato. Altri temi si affacciano all’orizzonte del libro: la decadenza di un’aristocrazia al tramonto, la società chiusa, la pulsione artistica, il rifiuto della cultura accademica, lo spirito di libertà, la natura splendente e divina, la città ostile, il giardino, il sogno di un abbandono al dionisiaco. Ossian e Omero sono le contrastanti letture. Una storia d’amore e di morte, atto fondativo della letteratura tedesca moderna e icona del romanzo epistolare europeo.
Il mercato dell'informazione. Notizie vere, false e sensazionali nella Venezia del Cinquecento
Massimo Rospocher, R. Salzberg
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 120
Prima dei giornali e delle gazzette, la stampa di largo consumo italiana del primo Cinquecento è dominata dai racconti in versi e in prosa legati all'attualità, solitamente venduti nelle piazze da ambulanti o cantastorie. Sono narrazioni che confondono frequentemente il vero e il falso, la realtà e la finzione; cronache spesso partigiane, talvolta esagerate e non sempre attendibili. Siamo agli albori del mercato dell'informazione e assistiamo alla nascita di un pubblico di ascoltatori, lettori e consumatori, colpito da quella febbre per le notizie che contagia ampi strati del popolo urbano del tempo. In questo ambito, Venezia ricopre un ruolo fondamentale, grazie all'industria tipografica più fiorente d'Europa, all'intensa attività diplomatica e alla centralità nello scacchiere politico-commerciale del Mediterraneo. Il mercato dell'informazione pubblica del primo Cinquecento è caratterizzato da fenomeni che rimandano a dinamiche del mondo della comunicazione contemporaneo: la presenza di fake news, la propaganda, la rivendicazione della veridicità della notizia e la nascita del sensazionalismo.