Morcelliana: Il pellicano rosso. Nuova serie
Ragione e fede
Piero Martinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: 192
Il manoscritto dei primi anni '30, "Ragione e fede", qui presentato con introduzione e apparato critico di Luca Natali, dà il titolo a un'opera fondamentale di Piero Martinetti e ne contiene il nucleo teorico, che sta alla base della sua più ampia ricerca su Gesù in chiave non storica ma filosofica: una rigorosa critica della teologia come apologetica, volta a restituire alla fede e alla ragione la loro peculiarità senza riduzioni. L'originalità della prospettiva martinettiana è una sorta di "illuminismo religioso": la religione la si difende a partire dal riconoscimento della sua appartenenza, insieme alla ragione, a un processo libero della coscienza nell'acquisizione del sapere. Come dire, la verità - anche di "fede" - è alla portata di tutti coloro che esercitano la ragione e, in quanto legittime dimensioni dello spirito, l'una non può opporsi all'altra ma ne è parte.
Giona e la giustizia e altri scritti giovanili
Gershom Scholem
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: 112
Del libro profetico di Giona, contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana, fa eco la domanda che Dio rivolge al profeta: "non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra?". L'incapacità dei pagani di discernere fra bene e male rinvia al tema della giustizia, che sta alla base dell'ebraismo. Attraverso il commento a questo libro biblico, la riflessione sui concetti di giustizia e colpa, sulla dimensione messianica, sul tema della lamentazione, e l'esposizione delle "novantacinque tesi" su ebraismo e sionismo, i cinque testi (1917-1923) di Scholem qui raccolti fungono da guida per comprendere l'essenza del giudaismo. Pagine che fanno luce sulla prospettiva teologico-filosofica dell'autore, che conduce dall'analisi delle fonti e della storia ebraica allo studio della Qabbalà, la sua fondamentale tradizione mistica.
Gesù degli «altri»
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: 148
La storia di Gesù, e la narrazione che ne fanno i Vangeli, è ampiamente approfondita all'interno degli studi sul cristianesimo, dal punto di vista teologico e biblico. In questo volume la prospettiva su Gesù si scompone nei molti osservatori esterni alla sua cultura, nelle tradizioni non cristiane: nell'ebraismo, nell'islam, nel Sufismo (o mistica islamica), nell'induismo. Si nota l'assenza di Gesù, la sua marginalità, la sua "ebraicità" nel Talmud babilonese (Piero Stefani); si mostrano il suo "magistero" nelle comunità islamiche delle origini e le testimonianze che vi sono del Corano (Ignazio De Francesco); si evidenziano i lineamenti di ascetismo e spiritualità nella corrente Sufi (Alberto Ventura); si scopre infine la sua presenza nella letteratura hindu (Sergio Manna). Emergono i molti volti di Gesù che attestano, nella persona e nel personaggio, nella predicazione e nella vita, più linee interpretative, messianica, religiosa, spirituale, capaci di illuminare la nostra stessa storia.
Estetica e fotografia. Scienze della natura e arti figurative
Emil Du Bois-Reymond
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2015
pagine: 112
La conferenza del 1890 su "Scienze della natura e arti figurative" di Emil du Bois-Reymond rappresenta uno degli sforzi teoretici di fine Ottocento più autorevoli per verificare le possibili relazioni tra scienze e arti. Distanziandosi dall'ideale romantico tedesco di una "filosofia della natura", il testo anzitutto distingue i campi: da una parte la scienza della natura, sapere sperimentale e meccanico, dall'altra il regno del bello e della libertà. Lo scienziato tuttavia ne vede i legami proficui, come, ad esempio, quelli tra l'allora nascente tecnica fotografica e l'ambito culturale delle arti figurative. Una pagina significativa di quell'immensa opera di emancipazione dei saperi positivi che passa attraverso l'elaborazione di alcune idee quali "cultura", "storia universale", "progresso scientifico".
Il concetto umano di mondo
Richard Avenarius
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2015
pagine: 256
Avenarius nella sua opera di maggior successo "Il concetto umano di mondo" (1891), presenta la sua originale teoria della conoscenza, all'incrocio tra filosofia, psicologia e gnoseologia. La sua indagine tenta di superare, evitando derive riduzioniste, la classica distinzione tra soggetto conoscente e oggetto conosciuto in prospettiva psicologica e intende sviluppare l'idea di interazione fra mondo e cervello, ad esempio attraverso la teoria dell'"introiezione" - un concetto ripreso da grandi pensatori del Novecento quali William James, Moritz Schlick e Edmund Husserl. La traduzione di questo testo permette di riscoprire un autore di rilievo per la storia della filosofia e della psicologia di fine Ottocento e un orizzonte concettuale ancora attuale per chi voglia riflettere sul rapporto fra neuroscienze e teoria della conoscenza.
Morte cerebrale e trapianto di organi. Nuovi studi
Paolo Becchi
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2015
pagine: 256
Il volume offre un quadro aggiornato delle più recenti ricerche scientifiche sul tema della morte cerebrale e del dibattito che hanno suscitato in ambito etico, con una ricostruzione critica delle norme previste nel nostro Paese per il suo accertamento. Se si è preteso di risolvere la questione delle persone in coma apneico irreversibile semplicemente ridefinendo la morte in termini cerebrali, i test standard oggi previsti non sono compatibili con questa definizione. È quindi improrogabile una modifica delle norme vigenti alimentata da una riflessione etica e giuridica sulle condizioni che rendono leciti la sospensione delle terapie intensive e l'eventuale prelievo degli organi.
Albert Schweitzer e l'etica del XIX secolo
Ernst Cassirer
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2015
pagine: 96
Albert Schweitzer (1875-1965) è fra i primi ad aver pensato la "crisi della civiltà", che affonderebbe nell'Illuminismo e di cui la prima guerra mondiale sarebbe il risultato più che l'origine. Il testo di Cassirer offre i lineamenti biografici e intellettuali che rendono Schweitzer un pensatore sentinella nella cultura del '900 per il suo invito a riflettere sul ruolo della filosofia, a partire dalla critica dei concetti di "ragione" e "etica". Il loro punto di incontro emerge nel primato della "ragione pratica", una razionalità responsabile della vita alla luce della quale si comprende la scelta di Schweitzer di abbandonare l'insegnamento della filosofia per seguire la professione di medico missionario e lo sforzo di Cassirer nell'affermare il valore pratico della filosofia, vale a dire etico, sociale, antropologico.
Giacometti e Yanaihara. La crisi della rappresentazione
Sachiko Natsume-Dubé, Alberto Giacometti, Isaku Yanaihara
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2014
pagine: 128
Rimanere seduto davanti alla tela senza fare niente è quanto riferisce Giacometti del suo tentativo di ritrarre Isaku Yanaihara, professore di Filosofia francese all'Università di Osaka scelto come modello nel 1956: data ricordata dai critici come "crisi Yanaihara". Una battuta d'arresto che non si traduce nell'annullamento dell'opera ma in un nuovo sviluppo: una svolta nel percorso artistico di Giacometti che si confronta con i temi dello spazio e della profondità, adottando soluzioni diverse dalle tecniche tradizionali. Ne offrono un'acuta analisi i due testi qui presentati di Sachiko Natsume-Dubé, affiancati in appendice da alcune pagine del diario di posa di Yanaihara che costituiscono una testimonianza imprescindibile per la comprensione dell'opera dello scultore e pittore svizzero. L'esperienza dell'impossibile - ritrarre il volto di Yanaihara che non si riesce a catturare sulla tela - è la "catastrofe" e al tempo stesso la sua nuova possibilità: il tentativo di superare la prospettiva. Nella questione della tecnica pittorica è in gioco il rapporto dell'opera d'arte con il vero.
Liturgia come gioco
Aldo Natale Terrin
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2014
pagine: 112
Il mondo religioso occidentale, e in particolare quello cristiano, è diventato nella sua liturgia monotono e freddo. Ma il rito ha essenzialmente una natura ludica - colta, tra i primi, da Romano Guardini -: la liturgia, come il gioco, è fine a se stessa, rientra in un mondo simbolico caratterizzato da modi di agire liberi, non dominati da rapporti di causa/effetto. La danza, la musica, il teatro si ritrovano nel passato religioso dell'umanità dove aspetti razionali e sensibili si coniugavano in una sintesi armoniosa. Il sopravvento incontrastato della ragione sui sentimenti e sull'agire umano, ma anche la riduzione della religione a interiorità, all'opposto, e della liturgia a parola hanno determinato la scomparsa di gesti rituali intensi e indebolito musiche, canti e movimenti. Come poter allora parlare ancora di gioco? Ritornando, grazie all'antropologia e alla storia delle religioni, alle strutture di fondo della liturgia.
Dire grazie. L'«hallelujah» della gratitudine
Paolo De Benedetti, Massimo Giuliani
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2014
pagine: 96
Se "dire grazie" è un'esperienza quotidiana, traspare in essa quel "grazie originario" che accomuna tutti gli uomini: davanti al mistero della vita, oppure - religiosamente - di fronte alla grandezza di Dio. Massimo Giuliani ne ricava i tratti universali e il significato etico-filosofico a partire da una fenomenologia che spazia dall'obbligo di gratitudine verso i genitori al rapporto fra il provare tale sentimento e l'esprimerlo, dal riconoscimento che il popolo ebraico conferisce ai giusti delle nazioni alla benedizione giudaica dopo il pasto. Nella Bibbia l'esclamazione di gioia e di riconoscenza per eccellenza è hallelujah, "date lode a Dio": Paolo De Benedetti mostra come tale espressione, attraverso i testi ebraici e quelli cristiani, giunga a noi come un grido dal cuore, che nasce dall'esperienza e risuona in tutto il creato, educandoci a un dialogo costante con Dio.
Realismo di Dante. Disegni e letture della Divina Commedia
Stefano Levi Della Torre
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2014
pagine: 208
È con la sensibilità dell'artista - e del lettore appassionato - che Stefano Levi Della Torre si accosta alla Divina Commedia, sondandola con brevi scritti e rapidi tratti di penna e matita che catturano l'esattezza fisica ed emotiva dei versi danteschi. Il realismo di Dante è paradossale: se da un lato il poeta traduce i suoi argomenti in fatti riconducibili all'esperienza che l'uomo ha delle cose, dall'altro accompagna il lettore in un mondo altro dove, per esempio, Virgilio, Beatrice e il Minotauro sono resi con la medesima plasticità, in un reciproco potenziamento di fantasia e verosimile. È il parlare figurato proprio dell'arte in cui la finzione è rappresentazione della verità, in un rapporto che si ritrova rovesciato nella frode - il falso che si presenta come vero - raffigurata da Dante in Gerione, serpente con "faccia d'uom giusto". Questo libro vuole essere un invito a gustare la Divina Commedia, in una sorta di lettura originaria che metta tra parentesi gli apparati di note per godere delle pure modalità narrative, in grado di evocare effetti figurativi e percettivi, ricostruendo con la parola le atmosfere e gli spazi fisici del viaggio nell'oltretomba, facendo vedere, udire, odorare e toccare le cose raccontate.
Il peccato originale come problema filosofico
Adriano Fabris
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2014
pagine: 192
Questo libro costituisce un esempio di filosofia della religione propriamente detta: interrogandosi su una questione peculiare della teologia - quella del "peccato originale" nella tradizione ebraico-cristiana -, non si propone né di sostituirsi a essa offrendo un fondamento razionale alla rivelazione, né tantomeno di imitarla svolgendo la ricerca nell'ottica della fede. Tenta invece un'interpretazione propria, mostrando come con tale tematica la religione affronti, seppur con intenti e esiti diversi, problemi analoghi a quelli della filosofia. Ecco che il racconto biblico della cacciata dal Paradiso terrestre - con cui si sono confrontati tra gli altri Kant, Hegel, Benjamin e Heidegger - si rivela luogo privilegiato per lo studio del nesso fra libertà, relazione e male: in Genesi 3 la libertà viene istituita e consegnata ai paradossi che contraddistinguono i tentativi di pensarla in una prospettiva relazionale, nella quale il male emerge come patologia della relazione. Se l'approccio religioso offre importanti elementi di stimolo e di chiarificazione all'indagine filosofica, il filosofo può sorprendersi - nel suo pensare a un "Dio possibile" - di riuscire a rischiarare alcuni aspetti della stessa tradizione religiosa.