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Queriniana: Biblioteca di teologia contemporanea

Dio che viene all'uomo. Volume Vol. 1

Joseph Moingt

Libro: Libro in brossura

editore: Queriniana

anno edizione: 2005

pagine: 504

L’opera cerca di vedere quale identità di Dio si dà a scoprire nella storia di Gesù di Nazareth. La ricerca è condotta nell’orizzonte della «morte di Dio» e della «fine della religione» che minaccia il nostro tempo e oscura il senso dell’uomo quanto quello di Dio. Il problema è costitutivo del pensiero filosofico della «modernità». Prima di interrogare la rivelazione, la teologia deve situarsi nell’ambito della ragione e chiedersi perché e come il pensiero di Dio in quell’ambito si è perduto. L’opera inizia, dunque, con un’ampia esplorazione del problema di Dio nella filosofia, da Descartes ai nostri giorni, onde rilevare le vie attraverso le quali la non credenza si è diffusa, e osservare le reazioni della teologia e i suoi nuovi tentativi di riconciliazione tra la fede e la ragione. Una volta affrontata la negazione di Dio, il pensiero credente potrà abbandonare i veli del lutto e affrontare la rivelazione. Il secondo capitolo si sofferma sul terreno dei vangeli, luoghi privilegiati della cristologia, senza però rimanervi chiuso. Esso dovrà, in effetti, spiegare come la tradizione cristiana ha potuto veicolare una «ovvietà» di Dio che il pensiero moderno rigetterà. Così, l’interesse del capitolo si focalizza non tanto sulla identità personale dell’uomo di Nazareth, quanto sui segni della presenza di Dio che in lui si dissimula e nel contempo si svela. Quando il pensiero della morte di Dio viene riportato nell’evento della croce di Gesù, la fede sa riconoscervi l’avvento trinitario del Dio-amore che è-per-noi.
44,00 41,80

Chi è la Chiesa? Una chiave antropologica e sacramentale per l'ecclesiologia

Angelo Scola

Libro: Libro in brossura

editore: Queriniana

anno edizione: 2005

pagine: 336

Come può la Chiesa, in quanto Sposa del Signore, rappresentare il medium intrinseco dell’evento salvifico di Gesù Cristo all’uomo di ogni tempo e luogo sempre radicato in una comunità? O, in altri termini, in che modo la Chiesa può rendere Gesù Cristo effettivamente contemporaneo alla libertà del singolo? Per rispondere a queste domande un’ecclesiologia adeguata urge, oggi più che mai, una doppia “concentrazione”: l’una in chiave antropologica, l’altra in chiave sacramentale. L’espressione “concentrazione” suggerisce il tentativo metodologico di attraversare tutti i contenuti dell’ecclesiologia secondo una prospettiva sintetica che conservi al mistero della Chiesa il suo insostituibile carattere dinamico di evento salvifico e al “trattato” la sua natura intrinsecamente “pastorale”. Indagando la propria indole “pastorale” la Chiesa testimonia la sua sollecitudine per il singolo uomo con le sue relazioni costitutive e la sua capacità di interazione con il cosmo. Essa può allora affrontare, tra gli altri, sia i temi scottanti della partecipazione e della rappresentanza, sia quelli della natura e delle condizioni per l’esercizio del ministero ordinato. Un’ecclesiologia così rinnovata potrà inoltre consentire la piena assunzione dell’urgenza ecumenica e del dialogo interreligioso come dimensioni intrinseche e non puramente contingenti dell’atto di fede.
23,50 22,33

Il Concilio Vaticano II. Preistoria, svolgimento, risultati, storia post-conciliare

Otto H. Pesch

Libro: Libro in brossura

editore: Queriniana

anno edizione: 2005

pagine: 456

Con il Concilio Vaticano II il Cattolicesimo ha assunto una posizione radicalmente nuova nei confronti degli sviluppi della società moderna. Questo libro riattualizza in modo nuovo il Vaticano II: la situazione di partenza, le dispute intorno ai singoli testi conciliari loro risultati, e infine anche effetti delle decisioni conciliari sulla Chiesa post-conciliare. Questa descrizione d'insieme del concilio Vaticano II approfitta del fatto che negli ultimi anni si sono resi disponibili testi, dalle fonti e dagli atti, che gettano nuova luce su alcuni eventi del concilio. Una solida ricostruzione storico-teologica dell'evento maggiore della Chiesa cattolica XX secolo.
42,00 39,90

«…Fino agli estremi confini della terra». Questioni fondamentali di teologia della missione

Giancarlo Collet

Libro: Libro in brossura

editore: Queriniana

anno edizione: 2004

pagine: 336

Il concetto di “Missione” risulta oggi appesantito storicamente, in quanto ricorda la storia del colonialismo e dell’imperialismo culturale occidentale, ma il teologo di Münster lo assume e lo riconduce, in un coraggioso progetto, al suo significato come dato fondamentale della fede cristiana. La Missione è espressione vitale della Chiesa, in essa vive la visione cristiana, aperta a tutti gli esseri umani. Per questo la Missione, per un verso, ha il suo fondamento nella destinazione universale del Vangelo, e per un altro verso essa si compie nella testimonianza della fede, che si contrappone a forme di comunicazione della fede, che siano colonialistiche, paternalistiche e di indottrinamento. Il dare-testimonianza dei cristiani è l’agire missionario nella sua forma autentica.
31,00 29,45

Prospettive teologiche per il XXI secolo

Libro

editore: Queriniana

anno edizione: 2003

pagine: 432

L’opera si presenta come un bilancio prospettico del Novecento teologico, steso da teologi/teologhe noti/e in campo internazionale, che ripercorrono i tratti essenziali delle linee di riflessione emerse nel XX secolo, in particolare negli ultimi decenni, aperte a sviluppi ulteriori agli inizi del XXI secolo. I saggi sono sondaggi e non una panoramica enciclopedica esaustiva e riescono a coniugare memoria e prospettiva sul futuro.
36,00 34,20

Il creatore trinitario. Teologia della Trinità e sinergia

Alexandre Ganoczy

Libro

editore: Queriniana

anno edizione: 2003

pagine: 312

La dottrina della Trinità è irrinunciabile per un discorso specificamente cristiano su Dio, che si rivela nella storia. In questo volume Alexandre Ganoczy propone una teologia veramente originale della Trinità, che può aiutare proprio uomini e donne del nostro tempo segnati/e dall’immagine del mondo delle scienze naturali ad accostarsi in modo nuovo a questo antico articolo di fede. L’Autore utilizza il paradigma centrale della “sinergia”, con cui nella fisica e nella biologia si descrive la cooperazione dinamica e processuale di vari elementi. La sinergetica dischiude la possibilità di esprimere in modo nuovo, attraverso il metodo dell’analogia, la dinamica trinitaria dell’amore di Dio e il suo “agire” concreativo. Dal punto di vista filosofico Ganoczy si rifà all’idea di struttura di Heinrich Rombach, un’idea che risulta molto feconda. Interessante soprattutto il suo modo di leggere la tradizione teologica – in primo luogo Basilio, Riccardo di San Vittore, Bonaventura, Meister Eckhart, Nicola Cusano... – alla luce dell’idea fondamentale della sinergia. L’opera riesce a dare espressione al centro della fede cristiana in un modo originale, tale da reggere di fronte alla ragione della modernità caratterizzata dall’assunzione delle scienze naturali nell’interpretazione del mondo.
29,00 27,55

Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. Volume Vol. 3

John P. Meier

Libro

editore: Queriniana

anno edizione: 2003

pagine: 736

Compagni e antagonisti costituisce il terzo volume dell’opera monumentale del biblista cattolico nordamericano John Meier, Un Ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico, che rappresenta una trattazione dettagliata e critica di tutte le principali questioni che ruotano attorno al tema del Gesù storico. Il primo volume ha esposto il metodo da utilizzare nel perseguire una ricerca critica sul Gesù storico e ha delineato il background culturale, politico e familiare di Gesù. Il secondo volume si è focalizzato su Giovanni il Battista, sul messaggio di Gesù del Regno di Dio, e sugli atti straordinari e sorprendenti di Gesù, ritenuti miracoli da lui stesso e dai suoi seguaci. Il terzo volume allarga la luce dei riflettori dallo stesso Gesù ai vari gruppi attorno a lui, che includono i suoi seguaci (le folle, i discepoli, il circolo dei Dodici), e i suoi antagonisti (i farisei, i sadducei, gli esseni e i qumraniti, i samaritani, gli scribi, gli erodiani e gli zeloti). In questo processo emergono importanti approfondimenti su come Gesù disegnò il suo ministero. Contrariamente ad una certa idea diffusa, secondo la quale egli sarebbe stato una specie di filosofo egualitario, affine alla scuola cinica, e con nessun interesse per le strutture, Gesù fornì chiaramente forme e struttura al suo movimento. I suoi seguaci constavano approssimativamente di tre circoli concentrici. Nel circolo esterno vi erano le folle curiose che andavano e venivano. Nel circolo mediano vi erano i discepoli che Gesù stesso scelse per condividere con loro i suoi viaggi. Il circolo più interno era costituito dai Dodici, e cioè i dodici discepoli che Gesù scelse a simboleggiare e iniziare il grande processo della riunione delle dodici tribù di Israele alla fine dei tempi. Gesù si assicurò che i discepoli che facevano parte del suo movimento si distinguessero per un comportamento e per una preghiera caratteristici. Il suo movimento era tutt’altro che un’amorfa massa egualitaria. Una delle ragioni per cui Gesù era così intento a creare strutture e segni di identità fu che egli era consapevolmente in competizione con movimenti rivali di tipo religioso e politico, tutti contendenti tra loro per ottenere influenza nell’ambito della società.
65,00 61,75

Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. Volume Vol. 2

John P. Meier

Libro: Libro in brossura

editore: Queriniana

anno edizione: 2002

pagine: 1344

In questo secondo volume della ricerca di J.P. Meier si approfondisce il tentativo di dare una risposta al più grande enigma della ricerca religiosa moderna: chi era Gesù? L'autore mette a sfondo di queste pagine un immaginario incontro tra un cattolico, un protestante, un ebreo e un agnostico, che si ritrovano per elaborare un documento comune su chi fosse Gesù di Nazaret e su che cosa abbia significato. Un ebreo marginale è ciò che secondo Meier quel documento rivelerebbe. Il primo volume termina con la figura di Gesù ormai prossimo alla maturità. In questo secondo volume, l'autore prende in esame le parole e le opere di Gesù durante il suo ministero pubblico. Dall'analisi attenta che Meier consacra al suo mèntore, al suo messaggio e ai suoi miracoli emerge un ritratto veramente vivo di Gesù. Il secondo volume risolve il dibattito aperto da tempo sul rapporto tra Gesù e il suo mèntore, Giovanni Battista. Si giunge alla conclusione che Giovanni ha esercitato un particolare influsso su Gesù: «In un certo senso, Gesù non fu mai senza Giovanni». Il ministero profetico di Giovanni, il suo messaggio di penitenza, il monito di un imminente giudizio e il rito del battesimo sono confluiti nel ministero stesso di Gesù. L'annuncio della fine dei tempi da parte del Battista continuò decisamente a formare in Gesù la convinzione che Dio stava venendo a salvare il suo popolo. La profonda analisi condotta sui vangeli mostra che la proclamazione del 'regno di Dio' da parte di Gesù andava oltre la minaccia del giudizio, fino alla promessa che tale regno, regno di salvezza e guarigione, era vicino. L'autore confuta il moderno scetticismo, sostenendo in modo persuasivo che la tradizione sui miracoli di Gesù, analizzata in base a criteri storici, non fu inventata dalla chiesa primitiva. Al contrario, tale tradizione risale allo stesso Gesù storico: «Se la tradizione dei miracoli deve essere rigettata in toto perché non storica, allora lo stesso dovrebbe valere per ogni altra tradizione nei vangeli». Contraddicendo altri studiosi, questo libro mostra che Gesù operava come un taumaturgo, non come un 'mago', poiché i miracoli di Gesù avevano lo scopo di «condurre le persone alla fede, al pentimento e al discepolato».
99,50 94,53

La teologia fondamentale. «Rendere ragione della speranza» (1 PT 3,15)

Salvador Pié Ninot

Libro

editore: Queriniana

anno edizione: 2002

pagine: 696

L'opera presenta una proposta articolata di sintesi per la Teologia fondamentale nel contesto della problematica contemporanea. Dopo il "Congresso internazionale di teologia fondamentale" (Roma 1995), dove si è delineata una grande convergenza tra due importanti scuole di Teologia fondamentale: la scuola di Tubinga (Germania), e quella dell'Università Gregoriana (Roma); e dopo la pubblicazione dell'Enciclica di Giovanni Paolo II, Fides et ratio (1998), che incide anche su una impostazione della Teologia fondamentale, il prof. Salvador Pié-Ninot ha ripreso e rielaborato il suo trattato di teologia fondamentale, il più diffuso nell'ambito di lingua spagnola, proponendo questa nuova opera aggiornata ed interamente rinnovata. Dopo l'introduzione sull'identità attuale della Teologia fondamentale, la trattazione procede con un capitolo sull'adagio "conosci te stesso", che porta a concepire la credibilità come proposta di senso, teologica, storica e antropologica. I tre capitoli seguenti si concentrano sulle tematiche: Rivelazione, Cristologia fondamentale e Ecclesiologia fondamentale, in un costante dialogo tra i dati della fede e le interpellazioni del pensiero contemporaneo, moderno e postmoderno. La trattazione evidenzia punti di attualità molto significativi, come: il valore filosofico della Rivelazione; la categoria di "universale concretum"; la "Third Quest"; il "luogo" della Chiesa nella fede; e le nuove questioni concernenti il Magistero ecclesiastico. L'opera si orienta in definitiva verso la categoria della testimonianza come segno ecclesiale della credibilità, perché sia reso possibile in nuove forme e per il nostro mondo il "dare ragione della speranza" (1 Pt 3,15).
48,50 46,08

Essere responsabili della fede. Una teologia fondamentale

Jürgen Werbick

Libro

editore: Queriniana

anno edizione: 2002

pagine: 1088

La credibilità è diventata in tutti i campi sociali un bene scarso e prezioso. Anche la credibilità del cristianesimo ha subito una drastica riduzione. Una secolare contestazione e un secolare smascheramento delle pretese del cristianesimo hanno lasciato il loro segno. La teologia fondamentale affronta la storia di questa contestazione e di questo smascheramento, e tenta risposte critiche alle argomentazioni che, nel passato e nel presente, mettono in discussione e minano l’autocomprensione cristiana. Anche il progetto qui proposto cerca di assolvere questo compito, che si potrebbe definire, nel senso migliore della parola, apologetico. Nei quattro trattati o “Temi Controversi” – Religione, Rivelazione, Redenzione, Chiesa – esso espone anzitutto la storia della contestazione della validità avanzata dal cristianesimo, per poi indicare le “buone ragioni” che permettono di essere e rimanere cristiani grazie ad una legittimazione razionale della fede. Una serie di riflessioni intermedie si occupa di questioni gnoseologiche e antropologiche di fondo, la cui trattazione costituisce il profilo specifico di un progetto di teologia: fede e ragione, il linguaggio della fede, fede e senso. Ma la legittimazione razionale della fede non esige solo che si “contraddicano” le argomentazioni della critica, bensì anche che si prenda seriamente tale critica come una sollecitazione a compiere un’autoverifica, perché solo così è possibile fronteggiarla. Il progetto del Werbick è proteso a rendere un servizio teologico alla credibilità della fede cristiana, in un tempo in cui il cristianesimo si trova minacciato sia dal fondamentalismo sia dalla de-tradizionalizzazione. Una nuova opera classica di teologia fondamentale. Un testo unico nel suo genere per lo studio e per la prassi della teologia, contraddistinto da grande profondità intellettuale e rigore logico. Una legittimizzazione impressionante e efficace della fede cristiana.
99,50 94,53

Dio, una domanda aperta. Pensare Dio nell'era della dimenticanza di Dio

Anton W. Houtepen

Libro

editore: Queriniana

anno edizione: 2001

pagine: 432

Il pensiero di Dio non è più necessario quale fermento della nostra cultura, quale premessa concettuale del nostro mondo e della nostra autocomprensione. Ma cosa significa allora continuare a pensarlo, e come lo si può pensare? L'Autore, uno dei più noti teologi cattolici olandesi, cerca in quest'opera di parlare oggi di Dio di fronte alla ragione critica, prendendo sul serio tutte le obiezioni e i dubbi che possono venir sollevati nei confronti della fede in Dio. Ciò che gli preme è di tener aperta la domanda su Dio come una possibile domanda della vita umana e di dischiudere vie di pensiero verso Dio per quanti sono alla ricerca di un senso critico per l'esistenza e per la storia. Il volume riproduce lo sfondo filosofico-culturale dell'attuale dimenticanza di Dio; ma soprattutto indica le nuove vie di pensiero nella filosofia e nella teologia degli ultimi decenni che possono portare a una ripresa del rapporto tra Dio e cultura.
40,00 38,00

Teologia e Chiesa. Volume 2

Walter Kasper

Libro

editore: Queriniana

anno edizione: 2001

pagine: 304

Una ecclesiologia che sia disancorata dalla prassi concreta della vita cristiana perde ogni autentica fondazione. Ma una prassi ecclesiale che non si fondasse sulla verità, non avrebbe mordente e capacità di giustificazione. La teologia e la chiesa devono dialogare tra loro e con il mondo, in tutto rispetto della verità e della carità. In questo volume Walter Kasper mostra in modo esemplare come un tale esigente dialogo possa svolgersi. In primo piano, due questioni di fondo: quella del rapporto tra fede e ragione, deLL'esegesi biblica e dei ministeri ecclesiali nel mondo d'oggi, da una parte; e DALL'altra il problema dei diritti umani, La tensione tra cristianesimo e storia detta Libertà moderna, e tra fede e cultura postmoderna. Le tematiche di fondo della teologia di Walter Kasper, come si profilano anche nel presente volume, riflettono gli stessi accenti che l'autore ha posto nella sua pastorale di vescovo di Rottenburg-Stoccarda. Nei saggi qui raccolti La trattazione si svolge secondo una triplice scansione: -teologia oggi; - Chiesa oggi; - La Chiesa nel mondo contemporaneo.
26,00 24,70

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