SE: Piccola enciclopedia
Piccolo manoscritto nella bisaccia
Matsuo Bashô
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2016
pagine: 80
L'autore di questo libro, poeta giapponese e seguace dello Zen, in strutture formali concise e apparentemente semplici, in cui si alternano poesie (gli haikai) e brani di prosa, descrive la natura per lui fonte di penetrazione e di illuminazione spirituale e artistica.
Questo non è una pipa
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 1997
pagine: 92
Suggestiva e amabilmente bizzarra, irrazionale e un po' accademica, tutto sommato facile e tradizionale: così è apparsa il più sovente l'opera di Magritte a gran parte del pubblico e della critica. Per dissipare questi equivoci occorreva un estimatore d'eccezione come Michel Foucault, che in questo studio penetrante e articolato mette in luce con puntualità e chiarezza tutte le implicazioni figurative e filosofiche di una ricerca artistica tra le più importanti del secolo. Dopo avere mostrato le forti analogie che legano l'opera magrittiana a quelle, solo in apparenza lontane e più radicali, di Klee e di Kandinskij, l'autore di "Le parole e le cose" ci rivela la rottura decisiva compiuta dal pittore belga nei confronti di una tradizione plurisecolare. Il principio cardinale della pittura classica stabiliva un legame indissolubile tra verosimiglianza e rappresentazione, tra segno e cosa, secondo il dogma assoluto che " dipingere è affermare "; tutta l'opera di Magritte - di cui "Questo non è una pipa", qui analizzato in dettaglio, è un esempio tra i più probanti - costituisce un ribaltamento di quel principio, una sorta di liberazione della pittura dalla dittatura del verosimile e di una supposta realtà oggettiva di cui l'opera sarebbe supina imitazione.
Conversazioni
Maurice Merleau-Ponty
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 96
In queste intense conversazioni radiofoniche del 1948, l’allora quarantenne Maurice Merleau-Ponty traccia, per un grande pubblico, le linee direttrici di gran parte del suo lavoro successivo: il mondo della percezione, l’arte, la politica, l’animalità, l’uomo, la follia. Con un linguaggio limpido e immediato viene qui tratteggiata l’esigenza indemandabile di un pensiero che ritorni alle cose stesse, a quel mondo accessibile ai sensi che in ogni istante incontriamo. Inizia così a delinearsi un modo di far filosofia che influenzerà profondamente il pensiero contemporaneo. Merleau-Ponty, con lucidità e forza, e al di là di ogni pensiero nostalgico, ci pone di fronte alla necessità di restituire al nostro tempo una verità adeguata e, per questo, ancora e per sempre da scoprire. Poiché, come egli scrive, «la verità è che il nostro problema consiste nel fare nel nostro tempo, e attraverso la nostra esperienza, quel che i classici hanno fatto nel loro».
Kappa
Ryunosuke Akutagawa
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 96
«Prima di procedere nel racconto, penso di dover dire qualcosa sugli animali chiamati kappa. Taluni ancora dubitano della loro esistenza, che invece è reale, com’è vero che io stesso ho vissuto tra loro. Hanno capelli corti, e le dita delle mani e dei piedi congiunte da una membrana […]. In media, sono alti poco più di un metro. Secondo il dottor Chack il loro peso oscilla tra i nove e i dieci chili, ma alcuni eccezionalmente grossi raggiungono i venticinque chili. La parte superiore del loro cranio è concava, rotonda come una scodella, e pare che diventi sempre più dura col passar degli anni. […] Ma ciò che più colpisce nei kappa è la facoltà, ignota agli uomini, di cambiar colore a seconda del luogo in cui si trovano. […] I kappa devono avere un considerevole deposito di grasso sotto la pelle. Infatti non usano nessun indumento nonostante la temperatura piuttosto bassa – circa 10 gradi – del loro paese sotterraneo. Invece usano occhiali e portano con sé portasigarette, libri in edizioni tascabili e cose del genere, ma non per questo hanno bisogno di vestiti e di tasche, giacché, come i canguri, sono naturalmente forniti di una graziosa borsa sul ventre. La cosa che mi sembrò più curiosa è che essi non si coprono neppure con un perizoma». Pubblicato nel 1926, un anno prima della morte dell’autore, Kappa è il capolavoro di Ryūnosuke Akutagawa, qui riproposto nella versione di Mario Teti.
Il complotto dell'arte
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 96
Il complotto dell'arte, pubblicato da Jean Baudrillard nel 1996, suscitando reazioni violente e un aspro dibattito, è uno spietato atto di accusa contro l'arte contemporanea, e un testo attualissimo nel dibattito, aspro oggi come allora, tra i suoi fautori e i suoi detrattori. «L'essenza dell'arte contemporanea» scrive Baudrillard «sta in questo: rivendicare la nullità, l'insignificanza, il nonsenso, mirare alla nullità essendo già nulla. L'arte contemporanea specula sul senso di colpa di quanti non capiscono niente di ciò che essa produce, e non hanno capito che non c'era assolutamente niente da capire. L'arte contemporanea non significa niente eppure esiste. Vi è una spartizione in via amichevole, conviviale, della nullità. È questo il complotto dell'arte contemporanea, perpetrato da tutti i vernissage, allestimenti, mostre, collezioni, con l'unico fine di alimentare la più vergognosa speculazione commerciale».
Jisei. Poesie dell'addio
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 128
“Jisei si chiama in giapponese l'ultima poesia, quella composta quando il mondo attorno comincia, silenziosamente, ad allontanarsi e si resta soli con se stessi di fronte al passo più difficile. Nessuna cultura, che io sappia, ha coltivato con tanta passione e perseveranza come quella nipponica la tradizione di questo gesto, breve e definitivo, che in pochi versi consegna o ha l'ambizione di consegnare un'intera esistenza - un'anima -a chi verrà. Per secoli, da che la scrittura ce ne ha lasciato testimonianza fino a oggi, o almeno fino a qualche decennio fa, prima che anche le scansioni del vivere e del morire si facessero troppo sbrigative, i giapponesi sul letto di morte si sono fatti passare il pennello o hanno dettato a un familiare, a un discepolo, a un amico il pensiero estremo. Chi avesse la pazienza di scorrere lo sterminato repertorio di questi addii, disseminati nelle prime antologie, negli scritti agiografici sulle vite dei monaci o nei poemi epici, nei resoconti di viaggio, nelle raccolte monografiche o collettive dei poeti, si troverebbe di fronte a una vera e propria storia letteraria e spirituale del Giappone”. (Ornella Civardi)
Diari intimi
Charles Baudelaire
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 128
«È impossibile scorrere una qualsiasi gazzetta, di non importa che giorno, mese o anno, senza scoprirvi ad ogni riga i segni della più spaventosa perversione umana e, al contempo, le più stupefacenti vanterie di probità, di bontà, di carità con le affermazioni più sfrontate circa il progresso e la civiltà. Ogni giornale, dalla prima all’ultima riga, non è che un contesto d’orrori. Guerre, delitti, furti, impudicizie, torture, crimini nazionali, delitti privati, un’ubriacatura d’atrocità universale. Ed è con un simile disgustoso aperitivo che l’uomo civile accompagna la sua colazione d’ogni mattina. In questo mondo tutto trasuda il delitto: il giornale, i muri e il volto umano. Non capisco come una mano pura possa toccare un giornale senza provare un brivido di disgusto».
Lettere
Marina Cvetaeva, Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 112
"Nel 1926, ancora ignaro della morte incombente, Rainer Maria Rilke indirizza, su invito di Boris Pasternak, una lettera a Marina Cvetaeva che accompagna i suoi ultimi due volumi di poesie. Della poetessa esule Rilke non conosce nulla; sa soltanto, attraverso Pasternak, che legge con grande ammirazione i suoi versi. La risposta non si fa attendere. Dall'esilio francese Cvetaeva risponde subito; e in tedesco, la lingua appresa dalla madre nella sua infanzia. E con una lettera d'amore. Alla quale Rilke, a sua volta, risponde con slancio. Senza mai incontrarsi, i due poeti vivono, da una lettera all'altra, la storia di un vero « amor di lontano», come quello cantato dai trovatori. Un'arcana frenesia sommuove le singole lettere, come se entrambi inconsapevolmente sapessero che il tempo del loro dialogo è fatalmente contato, prossimo a scadere." (Pina De Luca e Amelia Valtolina)
Rosa alchemica
William Butler Yeats
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 120
"I tre racconti qui presentati (Rosa Alchemica, Le tavole della Legge e L'adorazione dei Magi) si nutrono d'umori simbolisti e decadenti, e sono un tipico prodotto della fin de siècle, per quel loro giocare con estasi cristiane e peccaminose devozioni alla bellezza pagana, con arte e magia, con vaghe penombre e fumi d'incenso, cappelle goticheggianti e stanze nascoste da arazzi pieni del blu e del bronzo dei pavoni; e per lo stile suggestivo ed evasivo che preferisce i simboli ai personaggi, le allegorie ai fatti, i segreti sussurrati alle cose dette a voce chiara." (dalla Postfazione di Renato Oliva)
Disobbedienza civile
Henry David Thoreau
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 112
"Se è indubbio che Thoreau abbia trascorso gran parte della sua vita nella libera natura, per lo più in solitudine e lontano dal consorzio civile, è altrettanto vero che nella sua poliedrica personalità si manifesta anche una tendenza alla critica sociale: tutte le sue opere, sia le principali che le minori, testimoniano questo aspetto e lo confermano come estensione dei princìpi del trascendentalismo emersoniano, portati alle loro estreme conseguenze. Nei due saggi che compongono questo volume l'esigenza di una critica delle istituzioni assume un vigore decisivo, configurandosi come richiesta di fondamentali riforme nella sfera più strettamente politica." (Dallo scritto di Franco Meli)
Metafisica della sessualità
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 93
"Ogni innamoramento, per quanto etereo possa apparire, è radicato esclusivamente nell'istinto sessuale, anzi non è nient'altro che istinto sessuale più determinato, più specializzato, meglio individuato, nel senso più rigoroso del termine. Attenendoci rigorosamente a questa prospettiva, consideriamo ora il ruolo importante che l'amore sessuale, in tutte le sue gradazioni e sfumature, svolge non solo nel teatro e nei romanzi, ma anche nel mondo reale, dove esso, insieme con l'amore per la vita, appare come il più potente e il più attivo di tutti gli impulsi: lo vediamo continuare ad accaparrarsi la metà delle forze e dei pensieri della parte più giovane dell'umanità, essere il fine ultimo di quasi tutti gli sforzi umani, esercitare un'influenza negativa sugli affari più importanti, interrompere continuamente le occupazioni più serie, talvolta confondere, per qualche tempo, perfino le menti superiori, distruggere le relazioni più preziose, rompere i legami più stabili, strappare alla propria vittima talvolta la vita oppure la salute, talaltra la ricchezza, il rango e la felicità, o rendere addirittura privo di scrupoli un animo altrimenti onesto e fare di un uomo fedele un traditore, presentarsi insomma come un demone nemico, che si propone di trasformare, di confondere e di capovolgere tutto". Con uno scritto di Andrea Landolfi.
Sulla stupidità
Robert Musil
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 79
"Signore e Signori! Chi oggi abbia l'audacia di parlare della stupidità corre gravi rischi. Il farlo può essere infatti interpretato come arroganza, o persino come tentativo di turbare il progresso della nostra epoca. Per quel che mi riguarda, diversi anni or sono ho scritto: 'Se la stupidità non somigliasse tanto al progresso, al talento, alla speranza e al miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido'. Questo accadeva nel 1931, e nessuno oserà porre in dubbio che anche successivamente il mondo abbia conosciuto progressi e miglioramenti! In tal modo si rende sempre più indifferibile una risposta alla domanda: che cos'è realmente la stupidità? E neppure vorrei sottacere che nella mia qualità di poeta conosco la stupidità da gran tempo, potrei persino dire che più d'una volta ho intrattenuto con lei rapporti camerateschi!". Con uno scritto di Giancarlo Mazzacurati.