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SE: Piccola enciclopedia

Conversazioni

Maurice Merleau-Ponty

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 96

In queste intense conversazioni radiofoniche del 1948, l’allora quarantenne Maurice Merleau-Ponty traccia, per un grande pubblico, le linee direttrici di gran parte del suo lavoro successivo: il mondo della percezione, l’arte, la politica, l’animalità, l’uomo, la follia. Con un linguaggio limpido e immediato viene qui tratteggiata l’esigenza indemandabile di un pensiero che ritorni alle cose stesse, a quel mondo accessibile ai sensi che in ogni istante incontriamo. Inizia così a delinearsi un modo di far filosofia che influenzerà profondamente il pensiero contemporaneo. Merleau-Ponty, con lucidità e forza, e al di là di ogni pensiero nostalgico, ci pone di fronte alla necessità di restituire al nostro tempo una verità adeguata e, per questo, ancora e per sempre da scoprire. Poiché, come egli scrive, «la verità è che il nostro problema consiste nel fare nel nostro tempo, e attraverso la nostra esperienza, quel che i classici hanno fatto nel loro».
13,00 12,35

Kappa

Ryunosuke Akutagawa

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 96

«Prima di procedere nel racconto, penso di dover dire qualcosa sugli animali chiamati kappa. Taluni ancora dubitano della loro esistenza, che invece è reale, com’è vero che io stesso ho vissuto tra loro. Hanno capelli corti, e le dita delle mani e dei piedi congiunte da una membrana […]. In media, sono alti poco più di un metro. Secondo il dottor Chack il loro peso oscilla tra i nove e i dieci chili, ma alcuni eccezionalmente grossi raggiungono i venticinque chili. La parte superiore del loro cranio è concava, rotonda come una scodella, e pare che diventi sempre più dura col passar degli anni. […] Ma ciò che più colpisce nei kappa è la facoltà, ignota agli uomini, di cambiar colore a seconda del luogo in cui si trovano. […] I kappa devono avere un considerevole deposito di grasso sotto la pelle. Infatti non usano nessun indumento nonostante la temperatura piuttosto bassa – circa 10 gradi – del loro paese sotterraneo. Invece usano occhiali e portano con sé portasigarette, libri in edizioni tascabili e cose del genere, ma non per questo hanno bisogno di vestiti e di tasche, giacché, come i canguri, sono naturalmente forniti di una graziosa borsa sul ventre. La cosa che mi sembrò più curiosa è che essi non si coprono neppure con un perizoma». Pubblicato nel 1926, un anno prima della morte dell’autore, Kappa è il capolavoro di Ryūnosuke Akutagawa, qui riproposto nella versione di Mario Teti.
13,00 12,35

Il pensiero del fuori

Michel Foucault

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 80

"Il pensiero del fuori è il controcanto di Le parole e le cose. Se nel secondo di questi libri, infatti, Foucault analizzava, in modo mirabile, le strutture che permisero l’instaurarsi di un mondo tendente a definire, catalogare, ordinare, stabilire limiti, confini, mappature, nella più snella, ma non meno pregnante, riflessione/confronto con la scrittura di Maurice Blanchot, egli cerca di cogliere come le pratiche del discorso siano mutate e come le parole e le cose abbiano assunto un nuovo senso. Ciò che è mutato è il rapporto alla libertà. [...] Si tratta dunque di scrivere la libertà, di far sì che nella scrittura sia la libertà stessa a scrivere o, detto in altri termini, che la scrittura sia un atto di libertà e di liberazione. E Foucault, parlando dell’esperienza del fuori, indica esattamente una possibilità di svolta per il soggetto e per la sua liberazione." (Dallo scritto di Federico Ferrari)
13,00 12,35

La comunità inconfessabile

Maurice Blanchot

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 112

«Blanchot scrisse "La comunità inconfessabile" in risposta all'articolo che avevo pubblicato con il titolo La comunità inoperosa, mentre stavo già lavorando per ampliarlo in un libro. Fui colpito da questa risposta, anzitutto perché l'attenzione così marcata da parte di Blanchot dimostrava l'importanza del tema, non soltanto per lui ma, attraverso di lui, per tutti coloro che sentivano una necessità imperiosa, anche violenta, di rimettere in questione quel che il comunismo aveva occultato così potentemente come l'aveva fatto sorgere: l'istanza del «comune» – ma anche il suo enigma o la sua difficoltà, il suo carattere non dato, non disponibile, e in questo senso il meno «comune» del mondo. […] Ciò che è inconfessabile, non è indicibile. Al contrario, l'inconfessabile non finisce di essere detto o di dirsi nell'intimo silenzio di coloro che potrebbero ma non possono confessare. Immagino che Blanchot volesse intimarmi questo silenzio e quel che significa: ordinarmelo e farlo entrare nella mia intimità, come l'intimità stessa – l'intimità di una comunicazione o di una comunità, l'intimità di una sorta d'opera intima più nascosta di ogni inoperosità – rendendolo possibile e necessario ma senza lasciarsi dissolvere in esso». (Dallo scritto di Jean-Luc Nancy)
14,00 13,30

Il romitaggio della dimora illusoria

Matsuo Bashô

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 96

"Gli haikai sono fastidiosi, come erbe sul sentiero della vita" confidò Bashó a Inen. Sembra inoltre che talvolta si lasciasse sfuggire con i discepoli parole dileggianti gli haikai. Parole del tutto logiche in un uomo che aveva abbandonato il mondo e che considerava la vita un sogno incessante. Ma non v'è dubbio che nessuno si appassionò con altrettanto fervore a simili "erbe sul sentiero". Perciò potrebbe essere lecito domandarsi se tale affermazione non sia che un vezzo. Tohó racconta: "Il vecchio affermò che v'è sempre qualcosa da imparare. "Quando compongo non v'è spazio, neppure per un capello, tra me e il tavolino, e i pensieri fluiscono rapidi, non ho più dubbi. Ma quando mi allontano dal tavolino, non sono altro che cartacce" ammonì poi con severità. Proseguì dicendo che talvolta comporre era come tagliare un grosso albero. Bisognava essere capaci di colpire al limite dell'elsa con un fendente, come quando si spacca in due un melone. Come quando si affondano i denti in una pera". Con tale impeto si espresse Bashò, quasi stesse insegnando l'arte della spada. Non sono certamente, le sue, parole di un uomo che ha abbandonato il mondo e che considera gli haikai un gioco. (Dallo scritto di Ryunosuke Akutagawa)
13,00 12,35

La crociata dei bambini

Marcel Schwob

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 96

"Agli inizi del Duecento, partirono dalla Germania e dalla Francia due spedizioni di bambini. Erano persuasi di riuscire a traversare i mari a piedi asciutti. Non li autorizzavano, forse, e proteggevano, le parole del Vangelo: «Lasciate i piccoli venire a me, e non glielo vietate»? Non aveva dichiarato il Signore che basta la fede a muovere una montagna? Fiduciosi, ignari, felici, si avviarono verso i porti del Sud. Il miracolo previsto non avvenne. Dio permise che la colonna francese venisse catturata da mercanti di schiavi e venduta in Egitto; la tedesca si perse, scomparve divorata da una geografia barbara e (si congettura) da pestilenze. [...] In certi libri dell’Indostàn si legge che l’universo non è altro che un sogno della divinità immobile che esiste indivisa in ogni uomo; alla fine dell’Ottocento, Marcel Schwob – creatore, attore e spettatore di questo sogno – cerca di tornare a sognare ciò che aveva sognato tanti secoli fa, nelle solitudini africane e asiatiche: la storia dei bambini che anelarono di riscattare il sepolcro. [...] Lalou ha lodato la «sobria precisione» con cui Schwob raccontò «l’ingenua leggenda»; io aggiungerei che quella precisione non la fa né meno leggendaria né meno patetica." (Dallo scritto di Jorge Luis Borges)
13,00 12,35

Metafisica della sessualità

Arthur Schopenhauer

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 96

«Ogni innamoramento, per quanto etereo possa apparire, è radicato esclusivamente nell’istinto sessuale, anzi non è nient’altro che istinto sessuale più determinato, più specializzato, meglio individuato, nel senso più rigoroso del termine. Attenendoci rigorosamente a questa prospettiva, consideriamo ora il ruolo importante che l’amore sessuale, in tutte le sue gradazioni e sfumature, svolge non solo nel teatro e nei romanzi, ma anche nel mondo reale, dove esso, insieme con l’amore per la vita, appare come il più potente e il più attivo di tutti gli impulsi: lo vediamo continuare ad accaparrarsi la metà delle forze e dei pensieri della parte più giovane dell’umanità, essere il fine ultimo di quasi tutti gli sforzi umani, esercitare un’influenza negativa sugli affari più importanti, interrompere continuamente le occupazioni più serie, talvolta confondere, per qualche tempo, perfino le menti superiori, distruggere le relazioni più preziose, rompere i legami più stabili, strappare alla propria vittima talvolta la vita oppure la salute, talaltra la ricchezza, il rango e la felicità, o rendere addirittura privo di scrupoli un animo altrimenti onesto e fare di un uomo fedele un traditore, presentarsi insomma come un demone nemico, che si propone di trasformare, di confondere e di capovolgere tutto». Con uno scritto di Andrea Landolfi.
13,00 12,35

Poesie

Simone Weil

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 80

"L’opera poetica di Simone Weil accompagna, con la sua esigua e discreta presenza, l’evolversi del suo pensiero. Per quanto costituisca una componente apparentemente poco rilevante, marginale rispetto alla produzione complessiva della Weil, essa fa in realtà da contrappunto alla sua meditazione, quasi ne rappresenta un’eco indispensabile. Una identica energia debole e trasparente, un’analoga esigenza etica sostiene la «forza di movimento» che Valéry riconobbe ad esempio nel poemetto Prometeo, e la tesa vertigine di un pensiero formatosi sotto la disciplina severa del «détachement», del vuoto che dovrà praticare dentro di sé chi intenda testimoniare la verità. […] La radicalità di un pensiero abitato dall’orizzonte cupo della gravità colpevole e dalla prossimità della grazia conferisce anche alle poesie lo scatto di una parola testimoniale, pronunciata nel cuore di un amore che non prende e si nutre della rinuncia. Le poesie di Simone Weil, nell’apparente fragilità di un linguaggio la cui forza comunicativa risiede nell’attenzione piuttosto che nel progetto, in quella esigenza di verità che Joë Bousquet definì «poesia della fede», vanno lette come parte integrante di una irripetibile esperienza di santità, di appartenenza a ciò che muore, di felice adesione all’abbandono e al vuoto." (Dallo scritto di Roberto Carifi)
13,00 12,35

Disobbedienza civile

Henry David Thoreau

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 112

«Se è indubbio che Thoreau abbia trascorso gran parte della sua vita nella natura libera, per lo più in solitudine, lontano dal consorzio civile, è altrettanto vero che nella sua personalità così poliedrica e contraddittoria si manifesta anche una tendenza alla critica sociale: tutte le sue opere, sia le principali che le minori, testimoniano questo aspetto e lo confermano come estensione dei princìpi del trascendentalismo emersoniano, portati alle loro estreme conseguenze. Nei due saggi qui presentati, esempi tra i più straordinari della saggistica e dell’oratoria di tutta la tradizione culturale americana, l’esigenza di una critica delle istituzioni assume un vigore decisivo, configurandosi come precisa richiesta di fondamentali riforme nella sfera più strettamente politica. Con un eloquio di rara forza espressiva e trasparente lucidità dichiarativa, la coscienza individuale viene posta al di sopra di ogni tradizione e di ogni istituzione.»
14,00 13,30

Lo strutturalismo

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 96

«C’è anche un eroe strutturalista: né Dio né uomo, né personale né universale, egli è senza identità, fatto di individuazioni non personali e singolarità preindividuali. […] Che una nuova struttura non ricominci avventure analoghe a quelle dell’antica, che non faccia rinascere contraddizioni mortali, dipende dalla forza resistente e creatrice di quest’eroe, dalla sua agilità a seguire e salvaguardare gli spostamenti, dal suo potere di far variare i rapporti e ridistribuire le singolarità, emettendo sempre un nuovo colpo di dadi. Questo punto di mutazione definisce precisamente una prassi, o piuttosto il luogo stesso in cui la prassi deve installarsi. Infatti lo strutturalismo non solo è inseparabile dalle opere che crea, ma anche da una pratica in rapporto ai prodotti che interpreta. Questa pratica, che sia terapeutica o politica, designa un punto di rivoluzione permanente, o di transfert permanente».
13,00 12,35

Metafisica della morte e altri scritti

Georg Simmel

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 112

«Il procedere del mondo mi appare come il volgersi di una ruota mostruosa, appunto come il presupposto dell’eterno ritorno. Ma tuttavia non con la stessa conseguenza, che realmente, in qualche istante, si ripeta l’identico. La ruota, infatti, ha un raggio infinitamente grande. Solo quando è trascorso un tempo infinito, cioè mai, l’identico può tornare nell’identico luogo. Tuttavia, si tratta di una ruota che gira e che, secondo la sua idea, va verso l’esaurimento della molteplicità qualitativa, senza mai esaurirla in realtà».
14,00 13,30

L'Imam nascosto

Henry Corbin

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 112

"L'avventura spirituale che ci è narrata in queste pagine da Henry Corbin, fra i tanti segreti accanto ai quali ci fa sostare, uno ce ne sussurra, dei più preziosi. Si riferisce al tempo. Noi leggiamo queste storie meravigliose, entro le quali si cullano i sogni della coscienza che si desta alla conoscenza, e subito ci avvediamo che esse non sono l'opera di un arbitrio del fantasticare puro, che i contorni della fantasia che le genera non sono quelli, molli ed evanescenti, del rammemorare mitico. Perché la libertà e l'incanto di ciò che qui si narra sono inscritti, piuttosto, entro le linee ferme e intransigenti di una dottrina, anzi di una religione. Ma al tempo stesso, la ferma sobrietà che, sotterraneamente e senza sforzo, disciplina il rigoglio dell'ispirazione, è come non avesse peso, come si liberasse leggera al di sopra di qualsiasi greve storica puntualità. Gli eventi che si raccontano sono determinati e precisi, hanno un rilievo, non sono fantasmi irreali; il loro profilo, però, è quello immateriale, benché obiettivo, di un viso in uno specchio, di un 'raggio di luce che attraversa una vetrata'." (Dallo scritto di Gianni Carchia)
14,00 13,30

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