Solfanelli: Faretra
La sinistra ha fallito? Opinioni a confronto
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2020
pagine: 160
La sinistra sembra aver abbandonato la sua vocazione primigenia all'emancipazione della classe lavoratrice e dei ceti meno abbienti per dirigere la sua azione, ispirandosi all'ideologia dei diritti umani universali, a sostegno della globalizzazione e di un'Europa sempre più tecnocratica e distante dalle reali esigenze dei popoli che la compongono. Adottando tale orientamento, la sinistra sembra essersi quindi convertita al liberalismo e al liberismo nel loro odierno atteggiarsi quali promotori di un governo mondiale elitario basato su un'economia sempre più interconnessa e dominata dalla grande finanza, che incentiva i processi migratori con l'obiettivo di ridurre i salari e incrementare i profitti, a discapito della capacità regolatoria degli Stati nazionali. Tutto ciò mette in discussione le conquiste faticosamente conseguite in Occidente in termini di condizioni di lavoro e welfare state, con pesanti ripercussioni proprio sui lavoratori che in passato la sinistra intendeva tutelare. Non a caso, i partiti che oggi si professano socialdemocratici sono in crisi in Occidente particolarmente presso le fasce di popolazione che un tempo garantivano loro il maggiore apporto elettorale. Gli autori si pronunciano sulle ragioni di questo "tradimento" - se è lecito parlare di una simile soluzione di continuità -, in virtù del quale la sinistra ha voltato le spalle al "proletariato" e deciso di perseguire le "magnifiche sorti e progressive" assecondando le dinamiche del mercato globale. Introduzione di Italo Inglese. Interventi di Adalberto Baldoni - Eugenio Balsamo - Mario Bernardi Guardi - Mario Bozzi Sentieri - Giuseppe Brienza - Rino Cammilleri - Luigi Copertino - Giuseppe Del Ninno - Gianfranco de Turris - Dalmazio Frau - Luciano Garibaldi - Francesco Giubilei - Marco Iacona - Luciano Lanna - Andrea Marcigliano - Gennaro Malgieri - Luca Pignataro - Andrea Scarabelli - Fabio Torriero - Marcello Veneziani. Postfazione di Riccardo Cristiano.
Colloqui (1974-1991). Attraversando il bosco
Gennaro Malgieri
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2020
pagine: 152
Agli inizi degli anni Settanta, dopo l'inaspettata ascesa politica della Destra nazionale, una sorta di "morboso" interesse, da parte di media e di intellettuali, si manifestò attorno all'ambiente intellettuale al quale quasi mai ci si era accostati da parte dell'establishment culturale dominante. L'intento non fu tanto quello di comprendere le ragioni dei "reprobi", ma piuttosto si demonizzarle. Tuttavia la cultura di destra animò un mondo che secondo i "padroni del potere" non avrebbe dovuto avere cittadinanza. Alcuni autori, tra i più importanti che, sia pure per approssimazione è possibile "catalogare" di destra, Gennaro Malgieri li intervistò nell'arco di poco più di quindici anni. In questo libro le loro opinioni sono state raccolte allo scopo di mostrare come e in che modo le diagnosi di intellettuali, al tempo neppure considerati dalla cultura conformista, avessero la vista lunga nel descrivere il tempo dell'inquietudine preludio del "pensiero unico". Le diagnosi di Jünger, Freund, Paratore, Gregor, Bardéche, de Benoist, Horia, de Tejada, tra gli altri, non sono diventate archeologia intellettuale, ma aiutano a comprendere gli esiti della modernità.
Paradogmi. Rimozioni abituali dell'assurdo
Mauro Cosmai
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2020
pagine: 176
Viviamo una quotidianità immersa nell'assurdo, un mondo che affonda nell'irrazionale, eppure continuiamo a (r)esistere, come nulla fosse, o quasi. Tre le "soluzioni" a fronte di una realtà che parrebbe insostenibile: accettare acriticamente ogni dogmatismo, rimuovere sino all'assuefazione, rassegnarsi. Tutte linfe vitali per i paradogmi, che non sono paradigmi (modello ben precisi), neppure dogmi (princìpi da ritenersi validi senza alcuna prova) e tantomeno paradossi (tutto ciò che è in netta contraddizione con le opinioni abituali). I paradogmi arricchiscono comunque i dogmi anche nel subdolo ausilio del prefisso e diventano nel tempo e nell'abitudine veri e propri esempi o più semplicemente consuetudini. E il gioco è fatto. Leggere per credere, o almeno verificare.
Il lavoro nell'era digitale e altre pagine sparse
Franco Ferrarotti
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2020
pagine: 224
Si potrà pur sognare un'epoca prossima ventura in cui la robotica, fedele alleata dell'elettronica applicata su vasta scala, potranno insieme rendere possibile la crescita economica senza posti di lavoro, la famosa «jobless growth». Si realizzerà così il «droit à la paresse» (il diritto alla pigrizia) per primo invocato dal genero di Marx, Paul Lafargue. In questo libro ci si limita a considerare le «ricadute» delle mirabolanti innovazioni tecniche sul lavoro umano, in particolare la sua frammentazione, la sua insicurezza, probabilmente alla base di molti attuali disagi psicologici, per non citare la precarietà (cui in altra sede l'Autore ha dedicato attenzione particolare; cfr. "La strage degli innocenti - note sul genocidio di una generazione", Roma, Armando). Sono inoltre esaminate le impostazioni teoriche di autori classici del pensiero sociologico, quali Max Weber e Georg Simmel.
Tutti i dialoghi
Monaldo Leopardi
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2019
pagine: 304
Contro le seduzioni della stampa rivoluzionaria, sempre più diffusa, il Conte Monaldo Leopardi (1776-1847) ritenne necessario stimolare gli "scritti sani", che con la medesima determinazione degli avversari riconducano «le idee degli uomini sulle strade del raziocinio» e ristabiliscano «l'edifizio sociale sui fondamenti della religione, della giustizia e della verità». E quale migliore forma, per diffondere le "buone idee", di quella di agili dialoghi che spiegano anche al pubblico più semplice i principi basilari di morale e politica? Così, per commentare i movimenti rivoluzionari del 1830 e 1831 (in primo luogo con le sedicenti "gloriose giornate" che in Francia portarono all'abdicazione di Carlo X e all'instaurazione del regime liberale di Luigi Filippo), Monaldo Leopardi pubblicò non un infuocato pamphlet o un ponderoso saggio politologico destinato a pochi scelti lettori, bensì alcuni Dialoghetti che potevano raggiungere un pubblico vastissimo. Il successo fu immediato: moltissime le edizioni che si susseguirono - a volte anche all'insaputa dell'Autore - e che spinsero il Conte Leopardi a continuare sulla via intrapresa e a scrivere altri dialoghi, finalmente qui raccolti in un unico volume. Tutti i dialoghi: Dialoghetti sulle materie correnti nell'anno 1831; La città della filosofia; Una donna filosofa e una donna cristiana; Predica sui novissimi al popolo liberale da don Muso Duro, curato del Paese della Verità e nella Contrada della Poca Pazienza; Vado a farmi volontario del Papa; Un'oretta di conversazione tra sei illustre matrone della buona antichità; I due patriarchi. Il Signor di Voltaire ed il Signor Lafayette; Un assassino ed un filosofo liberale: Dialogo fra un filosofo e un porco; Catechismo filosofico.
Giorgio La Pira. Operatore di pace, profeta di speranza e di un nuovo umanesimo
Domenico Di Carlo
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2019
pagine: 248
Il saggio è una ricostruzione biografica e storiografica della figura di Giorgio La Pira a quarant'anni dalla sua morte e a pochi mesi dal decreto papale che ne riconosce la venerabilità. Ma soprattutto vuole essere momento di riflessione e di identificazione interiore per capire il senso della vita con e senza i valori della testimonianza cristiana, sulla base dell'esperienza di vita e dell'insegnamento della storia lapiriana. Dinanzi al rischio incombente della guerra nucleare, allora come oggi, egli fu apostolo di Cristo con un compito preciso: scuotere le coscienze dei potenti della Terra, persuadendoli a sedersi intorno ad un tavolo nella "seconda Gerusalemme" (come La Pira chiamava Firenze) per firmare i patti della pace e della fratellanza universale. L'Autore ritiene essenziali l'azione politico-sociale e il pensiero di La Pira, dei quali fu testimone diretto, perché più attuali oggi che nel passato. Il pensiero e l'azione sociale di La Pira erano costruiti per l'uomo, per la pace, per la tolleranza e la verità, contro guerra e povertà. Fino a quando esisteranno tali valori il pensiero lapiriano si rivelerà di fondamentale importanza per la nostra mente e coscienza.
I primi anni di Papa Francesco e non solo. Raccontati su «Corrispondenza Romana» 2012-2018
Cristina Siccardi
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2019
pagine: 560
I primi anni del pontificato di papa Francesco hanno sorpreso e spesso sconcertato molti osservatori, vaticanisti, intellettuali e credenti. Il malcontento, sia clericale che laicale, è forte e assume caratteri diversi a seconda dei contesti, più o meno progressisti, più o meno conservatori, più o meno tradizionali, ma permangono caratteri comuni: la critica, la denuncia, la polemica, talvolta equilibrate e talaltra esacerbate, talvolta gridate e talaltra caritatevoli. Il tutto potrebbe essere riassunto in questi termini: le anime non hanno pace pensando alla Chiesa contemporanea. Questo libro si propone come un diario di bordo dei nostri tempi, dove i fenomeni che si sono verificati in questi anni bergogliani risultano essere logica conseguenza di ciò che era stato precedentemente preparato, predisposto e sviluppato.
Céline e le donne
Marina Alberghini
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2022
pagine: 192
Louis-Ferdinand Céline da un enorme fascino magnetico. Molti uomini lo amarono - senza speranza - e molte donne, tra le più belle e intelligenti dell'epoca, ne caddero preda arrivando fino al suicidio dopo il suo inevitabile abbandono. Il suo modo di parlare alle donne fu estremamente libero, con parole tolte dal gergo dell'argot o dai manuali di ginecologia. Nessun romanticismo. Mai volle arrendersi al sentimento. Però non fu semplicemente un esteta tombeur des femmes, libertino oltreché raffinato amatore aperto a tutte le esperienze. In lui, infatti, sempre troveremo vari aspetti della sua personalità e del suo pensiero su diversi argomenti. Uno di questi è il suo femminismo, in un'epoca in cui non era alla ribalta come adesso; arriva dove le femministe non erano ancora arrivate, ossia a criticare una eguaglianza tra i sessi che secondo lui abbasserebbe la donna al livello dell'uomo, che egli disprezza profondamente. Un altro aspetto della visione céliniana della femminilità sarà il parto. La Nascita. Di fronte a questo, che vede come un miracolo, tutte le sue difese crollano. Ma non finisce qui: l'elemento femminile, sia visionario che reale, influenzerà tutta la sua vita.
Psicologia e sessuologia in libera uscita
Mauro Cosmai
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2022
pagine: 376
Psicologia e sessuologia hanno forse già detto tutto quello che c'era da dire anche se restano i contributi oggettivi che abbisognano sempre più di una corretta (e fattiva) interpretazione non solo nella pratica psicoterapeutica ma soprattutto nella divulgazione scientifica. Questo libro raccoglie articoli pubblicati su quotidiani (a diffusione nazionale), la maggior parte su una rubrica con regolare scansione settimanale e altri sparsi. Fine comune: serrata critica a bluff, stereotipi e dogmatismi, anche se le disamine sul costume, sul sociale e in particolare sul politico in una stampa imbavagliata possono dare qualche fastidio (e allora si ferma tutto).
Il viaggiatore immobile. Saggi per Gianfranco de Turris in occasione dei 60 anni di attività (1961-2021)
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2022
pagine: 336
La figura di Gianfranco de Turris è di quelle che concedono ben poco spazio alla retorica, specialmente attorno alla sua persona. Eppure, se esiste un'occasione che merita di essere celebrata, è il compiersi di un anniversario - quello dei sessant'anni di carriera - che già solo con la sua consistenza numerica, ben accenna al ruolo da lui svolto nell'ambito della divulgazione della letteratura dell'Immaginario e di tutto ciò che è Fantastico. Nasce da qui lo spunto che ha riunito colleghi, vecchi amici e nuove generazioni per questo omaggio collettivo, una miscellanea di contributi e saggi a tema che ha assieme la caratura amicale del festeggiamento e l'approccio analitico della Festschrift accademica. Tutte le tappe fondamentali del viaggio di de Turris oltre la soglia dell'Altrove letterario - dagli studi lovecraftiani alla critica tolkieniana, dalle dispute sulla fantascienza fino all'emergere di una vena italiana al Fantastico - vengono dunque ripercorse dalla viva voce di chi ha lavorato e tuttora collabora con lui; ne deriva un mosaico variegato, le cui tessere coincidono sovente con ricordi, aneddoti e fatti, che svelano molto anche dell'uomo, oltre che dello studioso.
Il suicidio della democrazia
Franco Ferrarotti
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2022
pagine: 144
In questo libro si sostiene che la democrazia non muore mai a causa di colpi dall'esterno, bensì per autoconsunzione morale, prima che politica. In altre parole, la fine di una democrazia è sempre un suicidio. L'Autore richiama il caso italiano della democrazia liberale giolittiana e la Repubblica di Weimar. La democrazia si afferma premendo dal basso, ma ogni giorno va ripresa, reinventata, per così dire, e rigenerata. Politologi accreditati, da Norberto Bobbio a Giovanni Sartori, a Maurice Duverger, a Ralf Dahrendorf e Martin S. Lipset, ci dicono che volere la democrazia è mera procedura - tot capita, tot sententiae -, ma l'Autore sostiene che, d'accordo che la procedura è importante, ma la democrazia non può mai dimenticare i grandi ideali di uguaglianza e giustizia sociale, da cui è storicamente nata.
L'Europa: Un cammino difficile. Schuman. Adenauer. De Gasperi
Domenico Di Carlo
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2022
pagine: 160
Sono trascorsi quasi settant'anni, da quando Schuman, Adenauer e De Gasperi decisero di realizzare l'Europa politica e federale. Quel cammino fu breve ma ricco di eventi straordinari, non sufficienti al raggiungimento di quella mèta, ma che gli eredi di quella stagione avrebbero il dovere politico e morale di proseguire con forza. Quando decisero di dare forza al progetto politico d'integrazione europea erano vive le ferite della guerra e l'Europa era divisa da una cortina di ferro; ma ebbero la forza di agire con atti concreti, ponendosi al servizio della comunità europea evitando il ripetersi di conflitti all'interno dell'Europa. L'eccezionalità di quella impresa era ispirata dalla comune fede cristiana e dalla responsabilità politica e morale verso le future generazioni. Per raggiungere la mèta dell'Europa politica, l'Autore ritiene che i leader europei di oggi debbano avere più coraggio, determinazione e rispetto per il futuro delle nuove generazioni, attuando la modifica dei Trattati e una Costituzione vera per l'Europa, ripudiando nazionalismi, sovranismi ed egoismi, agendo all'unisono verso l'unica mèta possibile per il bene dei popoli europei: l'Europa politica.