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Donzelli: Saggi. Storia e scienze sociali

Utopisti e riformatori italiani

Delio Cantimori

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 256

Delio Cantimori (1904-1966) è noto soprattutto come lo storico degli eretici e degli esuli nell'Europa del Cinquecento, ai quali dedicò un libro fondamentale, Eretici italiani del Cinquecento, pubblicato nel 1939 e divenuto un classico della storiografia. Ma Cantimori scrisse pochi anni dopo, in piena guerra, un altro libro, meno noto e tuttavia destinato ad avere una duratura influenza sotterranea negli studi di storia: Utopisti e riformatori italiani, 1794-1847. Ricerche storiche. Era il 1943, un tornante drammatico per la storia d'Italia e per la stessa biografia dello storico, in gioventù mazziniano, poi fascista acceso, a quelle date già approdato al comunismo. Convinto che le idee camminano sulle gambe degli uomini, Cantimori sviluppava in quel libro le implicazioni politiche delle dottrine di tolleranza e spirito critico che aveva già ricostruito per il Cinquecento europeo, allargandone la ricezione al periodo immediatamente successivo all'Illuminismo: dalla Rivoluzione francese al 1848. Prefazione di Adriano Prosperi.
28,00 26,60

Etica per le istituzioni. Un lessico

Francesco Merloni, Alberto Pirni

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 256

Quando si parla di «responsabilità pubblica» o «dovere istituzionale», di «burocrazia» o «corruzione», ci si imbatte in una serie di parole certo largamente utilizzate, ma secondo un significato spesso troppo semplificato, non di rado mal compreso, in alcuni casi stravolto. In un'epoca di grandi mutamenti quale quella che stiamo affrontando, il rischio di una svalutazione della dimensione etica che deve guidare a ogni livello l'azione delle istituzioni e la condotta di ciascuno di noi è certo molto concreto. Nasce da qui l'esigenza di un ideale lessico per le istituzioni, che illustri agli specialisti, al mondo dei funzionari pubblici e a ogni cittadino quanto ampio e profondo sia il messaggio etico racchiuso in alcune parole «antiche», come queste ultime si siano arricchite di contenuti nuovi - grazie anche all'impulso offerto dall'Autorità nazionale anticorruzione - e come, per il loro tramite, possano inquadrarsi alcune sfide cruciali per il futuro del nostro vivere democratico. Prefazione di Raffaele Cantone.
28,00 26,60

Specchi infiniti. Storia dei media in Italia dal dopoguerra ad oggi

Andrea Sangiovanni

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 304

Viviamo talmente immersi nel flusso dei media da considerarlo come un ambiente «naturale», dimenticandoci spesso del suo carattere storico e culturale. I mass media sono invece prodotti culturali complessi nei quali la dimensione tecnologica e narrativa, la sfera sociale e politica, gli aspetti economici e istituzionali si integrano e si sostengono a vicenda: vanno affrontati, dunque, come un sistema articolato, tenendo insieme le varie dimensioni. "Specchi infiniti" racconta lo sviluppo del sistema dei media all'indomani della seconda guerra mondiale, analizzando l'evoluzione dei singoli media e la loro interazione con lo sviluppo sociale, economico e politico del paese, oltre che il modo in cui questi due processi hanno contribuito a formare il suo immaginario. Dai rotocalchi ai fumetti, dai giornali ai libri, dalla radio alla televisione, dal cinema all'industria musicale, dai computer alle reti digitali, si ripercorre la rinascita del paese dopo il trauma della guerra, con un sistema mediale raddoppiato, analizzando come le «rivoluzioni» del neorealismo e della televisione convivono con alcuni elementi di continuità degli anni del fascismo.
30,00 28,50

Gaetano Salvemini a Londra. Un antifascista in esilio (1925-1934)

Alice Gussoni

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 240

Quando, nell'agosto del 1925, Gaetano Salvemini attraversò il confine italiano, dirigendosi inizialmente verso la Francia, non immaginava che Mussolini sarebbe rimasto al potere a lungo. Pochi mesi dopo, la situazione cambiò drasticamente: Salvemini comprese che per molto tempo non sarebbe stato in grado di rientrare in patria, e che avrebbe dovuto dedicare i successivi vent'anni della sua vita a contrastare la propaganda fascista tra Europa e Stati Uniti. Contrariamente a quanto fecero molti altri antifascisti, non scelse di stabilirsi a Parigi, ma si trasferì a Londra, prima di muovere oltreoceano nella seconda metà degli anni trenta. Concentrandosi sul periodo che va dal 1925 fino al 1934, rimasto fino a oggi sostanzialmente inesplorato in confronto alla ben più nota fase americana, questo volume colma un'evidente lacuna facendo luce sull'esperienza di Salvemini in esilio nella capitale britannica. Quello che emerge è un periodo di attività intensa, di elaborazione e di messa in atto di strategie di contrasto al fascismo, al centro della quale vi fu un vero e proprio network britannico, coordinato da un gruppo di infaticabili antifasciste londinesi, che lavorarono fianco a fianco con Salvemini, facendo loro la battaglia contro Mussolini.
26,00 24,70

Al di là dell'Adriatico. L'Italia nei Balcani occidentali. Interviste di Piero Fassino

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 256

Per prossimità geografica e per i legami storici, sociali e culturali che uniscono le due sponde dell'Adriatico, l'area balcanica è stata da sempre al centro dell'agenda diplomatica del nostro paese, portandolo naturalmente a essere uno sponsor fervente dell'allargamento. L'integrazione europea dei Balcani occidentali rimane per molti (inclusa l'Italia) la strada maestra per garantire stabilità e sicurezza alla regione e all'Unione europea; tuttavia le incertezze del processo risultano evidenti e l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione globale del Covid-19 ne ha ulteriormente disorientato le prospettive. I rallentamenti del processo rendono imprescindibile per l'Italia un bilancio della propria presenza nell'area, anche al fine di rilanciare in modo innovativo il proprio ruolo. La ricerca del CeSPI presentata in questo volume esamina, sia in termini bilaterali che in un'ottica multilaterale, i punti di forza e di debolezza della presenza italiana nella regione balcanica negli ultimi quindici anni, formulando altresì alcune raccomandazioni per il suo rilancio nel quadro del processo di integrazione europea.
25,00 23,75

Il terremoto dell'Irpinia. Cronaca, storia e memoria dell'evento più catastrofico dell'Italia repubblicana

Toni Ricciardi, Generoso Picone, Luigi Fiorentino

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 240

Tremila morti, novemila feriti e oltre trecentomila senzatetto fanno del terremoto dell'Irpinia l'evento più catastrofico della storia repubblicana: era il 23 novembre del 1980 quando la terra cominciò a tremare, provocando in soli novanta secondi una devastazione senza precedenti. A quarant'anni da quella tragedia, questo libro ne ripercorre la storia, basandosi su un accurato lavoro di ricerca sulle fonti d'archivio, ma anche sulla memoria orale e sull'immaginario legato a quell'evento. Il terremoto dell'Irpinia segnò un punto di svolta sia in tema di gestione delle emergenze territoriali sia nel perfezionamento delle norme in materia di ricostruzione dei territori altamente sismici. Ciò nonostante, il racconto del sisma pare essere consegnato soltanto al canone giornalistico e, in particolare, alla declinazione dell'inchiesta giudiziaria famosa come «Irpiniagate» che ha investigato su sprechi, tangenti e malaffare, ma che è stata anche l'occasione per strumentalizzazioni politiche che, rivitalizzando l'antico pregiudizio antimeridionale, hanno dato l'impulso decisivo a un movimento come la Lega nord e alla costruzione di una narrazione che ha visto nei decenni il riproporsi della questione meridionale.
23,00 21,85

Piazzale Loreto. Milano, l'eccidio e il «contrappasso»

Massimo Castoldi

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 240

La memoria di piazzale Loreto è una memoria incompiuta, che non è riuscita a diventare memoria fondativa dell'Italia libera e democratica, poiché in essa si intrecciano le contraddizioni di oltre settant'anni di storia: dai conti mai risolti con il fascismo ai conflitti politici durante la guerra fredda, fino alla memoria debole e post-ideologica di oggi, che si logora tra la retorica delle vittime e quella della pacificazione. All'alba del 10 agosto 1944 quindici antifascisti detenuti nel carcere di San Vittore furono fucilati sul piazzale, senza regolare processo o specifica incriminazione, da un gruppo di militi fascisti su ordine degli occupanti tedeschi. I corpi furono ammassati contro una staccionata di legno e lasciati lì fino al tardo pomeriggio. I milanesi ammutoliti vi assistettero sgomenti e nel silenzio la piazza fu subito ribattezzata piazzale Quindici martiri. Nei giorni della Liberazione, il 29 aprile 1945, furono portati in piazzale Loreto i corpi di Mussolini, di Claretta Petacci e dei gerarchi fascisti uccisi sul Lago di Como. La folla euforica e inferocita accorse per vedere la fine del regime.
25,00 23,75

Dalla parte degli ultimi. Una scuola popolare tra le baracche di Roma

Roberto Sardelli, Massimiliano Fiorucci

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 208

Roma, fine anni Sessanta, borgata dell'Acquedotto Felice: centinaia di migranti provenienti dal Centro-sud vivono nelle baracche. Un giovane prete, Roberto Sardelli, decide che è quello il posto in cui andare a vivere; non solo: è il luogo ideale per fare una scuola. E quella che nascerà nella baracca n. 725 sarà una delle più straordinarie iniziative di pedagogia popolare mai realizzate in Italia. Le lezioni di don Sardelli, basate sul nesso tra istruzione e riscatto sociale, non forniscono solo nozioni, ma trasformano la testa dei giovani. La miseria e l'emarginazione possono essere sconfitte attraverso la presa di coscienza della propria condizione e attraverso lo studio: questa è la lezione più importante che i ragazzi apprendono. Rivoluzionare sé stessi per rivoluzionare la realtà in cui si vive e la realtà che appare più remota, ma in cui ci si rispecchia. Tutto ciò nella «dolorosa coscienza - scrive Alessandro Portelli nella prefazione - che per gli "ultimi" ogni conquista è pagata con pesanti prezzi umani ed è anche precaria e spesso deludente». Prefazione Alessandro Portelli.
25,00 23,75

Giolitti. Un leader controverso

Massimo L. Salvadori

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 240

In tutti i tempi è stato comune destino dei grandi leader essere al tempo stesso osannati e violentemente denigrati. Si pensi a Giulio Cesare, Cromwell, Robespierre, Napoleone, Bismarck, Lenin, Stalin, Hit ler; per l'Italia, a Cavour, Crispi, Mussolini e De Gasperi. E, nel nostro caso, a Giovanni Giolitti, uno dei maggiori statisti della storia dello Stato unitario. Ripetutamente presidente del Consiglio tra il 1892 e il 1921, egli ha lasciato un'orma profonda nel nostro paese. Ebbe la soddisfazione di vedere l'Italia conoscere uno sviluppo che è stato definito «una primavera economica». Eppure, la sua figura ha suscitato polemiche accesissime, generando immagini estremamente controverse, tanto da indurre Massimo L. Salvadori a parlare di una delle grandi «polemiche» del Novecento italiano.Giolitti ha diviso i suoi contemporanei e gli storici in correnti opposte: da un lato i suoi intransigenti detrattori, fra i quali spiccano Salvemini, Sturzo, Einaudi, Gramsci, che lo definirono cinico, corruttore, dittatore, un inveterato nemico del Mezzogiorno, il «ministro della mala vita», il «Giovanni Battista del fascismo», i nazionalisti che lo accusarono di essere un «criptosocialista».
30,00 28,50

Il fascismo tra demagogia e consenso. Scritti 1922-1924

Giacomo Matteotti

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 240

Un formidabile spirito politico, capace di affrontare in campo aperto la dittatura e smascherarne il vero volto. Con passione, con acume, ma anche con l'ironia: un sorriso tagliente, sferzante. È questo il ritratto che emerge dagli scritti di Giacomo Matteotti pubblicati nel volume. Troppo spesso l'immagine del deputato socialista rimane cristallizzata nel terribile episodio del suo assassinio, schiacciando così, sotto il tragico ruolo del martire, la ricchezza e la complessità di uno dei profili politici più vivaci del Novecento. Una figura che possiamo riscoprire attraverso le sue parole, quelle affidate alla stampa e all'aula parlamentare negli ultimi anni di battaglie, e raccolte pochi mesi dopo la sua morte in un libro fortemente voluto da Filippo Turati e Claudio Treves, qui riproposto, in collaborazione con la Fondazione Giacomo Matteotti, in una nuova versione grazie all'attenta revisione e a un'inedita indagine storiografica di Mirko Grasso. Parole affilate, quelle di Matteotti, solidamente ancorate ai fatti, alle cifre, ai dati che la propaganda tenta maldestramente di camuffare.
28,00 26,60

La Coldiretti e la storia d'Italia. Rappresentanza e partecipazione dal dopoguerra agli anni ottanta

Emanuele Bernardi

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 350

La Confederazione dei coltivatori diretti è ancora oggi largamente rappresentativa del mondo agricolo italiano, ma la sua storia, iniziata con la fondazione nel 1944 e intrecciata inestricabilmente alle vicende più generali del nostro paese, è ancora poco conosciuta: una lacuna che questo libro intende colmare. Dedicato agli anni cruciali della lunga presidenza di Paolo Bonomi (1944-1980), basato su un'amplissima gamma di fonti, ricco di suggestioni, spunti e curiosità, il volume ripercorre sia la dimensione locale della Coldiretti, sia i legami internazionali che contribuirono alla sua crescita. L'autore conduce il lettore nelle stanze dell'organizzazione, seguendone il percorso dalla fondazione all'insediamento a Palazzo Rospigliosi a Roma e fin nel Dipartimento di Stato a Washington, dove Bonomi si recò per la prima volta nel 1954. Tra locale, nazionale e globale, la Coldiretti si vide coinvolta nei momenti più significativi della storia d'Italia: dagli appuntamenti elettorali alle crisi internazionali (le rivolte nel mondo sovietico del 1956 e 1968; il Muro di Berlino; la strage di piazza Fontana), dai problemi della produzione a quelli dell'ambiente e del welfare state.
28,00 26,60

Paolo Treves. Tra esilio e impegno repubblicano (1908-1958)

Francesca Fiorani

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 320

Intellettuale con una vocazione per la politica, Paolo Treves è stato attore e testimone di momenti chiave del Novecento. Figlio del socialista Claudio Treves e cresciuto in un ambiente di saldi valori antifascisti, subisce i colpi inferti dal regime a molti dei suoi cari. L'esilio segna drammaticamente la sua famiglia e la sua vita, e tuttavia, anche se interra inglese, non cessa di denunciare i crimini del fascismo, impegnandosi in diverse attività di propaganda: la sua voce si fa sentire sulla stampa e alla radio. Lavora infatti, come speaker e come autore, alla Bbc, per le trasmissioni di Radio Londra. L'ambiente dell'emigrazione antifascista - esplorato in dettaglio nel volume - si rivela per lui un contesto non solo pieno di difficoltà ma anche ricco di opportunità di crescita: qui infatti matura una propria idea politica, destinata ad accompagnarlo al rientro in Italia, negli anni di costruzione della Repubblica, che lo vedono protagonista prima alla Costituente e poi alla Camera. Molte delle tematiche elaborate durante l'esilio, come l'attenzione alla dimensione europea e la lotta contro i totalitarismi, diventano cardini del suo percorso di deputato e di studioso.
28,00 26,60

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