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Priuli & Verlucca

Segni come parole. Il linguaggio perduto

Segni come parole. Il linguaggio perduto

Ausilio Priuli

Libro: Libro rilegato

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 216

Nell'ambito delle diverse culture preistoriche e protostoriche che hanno prodotto cultura figurativa, gli iconogrammi e ideogrammi condivisi dalla comunità culturale o dal gruppo sociale erano di tipo convenzionale, cioè di comune conoscenza ed uso e al contempo analogici, cioè capaci di evocare relazioni tra il concetto, l'oggetto concreto, l'evento, il mito e la loro rappresentazione. Le opere incise, scolpite, intagliate, plasmate, graffite e dipinte scoperte oramai in tutto il mondo e oggetto in questi ultimi cento anni di analisi - sovente da noi erroneamente definite artistiche in realtà, per coloro che le hanno realizzate, sono «storia sacra» e meta-linguaggio. I segni, che forse per comodità spesso definiamo simboli, sono infiniti e sono il frutto della sottigliezza metafisica del linguaggio e della sua struttura articolata. Ma i simboli non sono dei semplici «segni» in quanto quei «segni» sono significanti di significati, cioè sono la materializzazione grafica di concetti, idee, sentimenti, emozioni, conoscenze, concezioni del mondo materiale e soprannaturale, sintesi grafica di storie umane, di eroi, di miti e di dèi, quindi sono carichi di contenuti che in genere ci sfuggono in quanto espressioni linguistiche di comunicazione di culture molto lontane dalla nostra e delle quali non conosciamo più i codici di lettura. I simboli sono la concretizzazio-ne grafica di atti di fede: linguaggio palese per coloro che li usano e che li conoscono; linguaggio ermetico e inspiegabile per coloro che li osservano senza conoscerne la genesi, i contenuti dei quali sono intrisi, la storia che li ha prodotti e i processi intellettuali dei quali sono il frutto, in sintesi la semantica. Ogni epoca e ogni cultura sono depositari di un loro patrimonio iconografico e simbolico - un linguaggio - che, in alcuni casi e limitatamente ad alcuni simboli non si è perduto ma si è conservato anche nelle epoche successive.
29,90

Mario Rigoni Stern. Vita, guerre, libri

Giuseppe Mendicino

Libro: Copertina morbida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 351

Mario Rigoni Stern, uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento, nato e vissuto nell'altipiano veneto dei Sette Comuni, ha raccontato storie di guerra e storie naturali che hanno fatto compagnia a più generazioni di lettori. I suoi libri sono testimonianze delle tragedie della Seconda guerra mondiale, ma nei suoi racconti ci sono anche animali, boschi, malghe e montagne; pochi scrittori sono riusciti a descrivere con altrettanta conoscenza e sensibilità il mondo naturale. Giuseppe Mendicino, da anni appassionato cultore della memoria e dei libri del grande scrittore di Asiago, lo racconta attraverso questa biografia. Oltre a Rigoni, nel libro troviamo amici come Primo Levi e Nuto Revelli, maestri di etica civile come Emilio Lussu e Tina Merlin, compagni di guerra come Nelson Cenci e Cristoforo Moscioni Negri, e i personaggi indimenticabili dei suoi libri, tra tutti il pastore, contrabbandiere e venditore di stampe Tönle, un uomo libero che detestava confini e barriere. Nei suoi libri c'è un invito ad avere coraggio e a resistere, a conservare dignità e integrità morale anche nelle peggiori difficoltà.
9,90 9,41

Gigi Radice. Il calciatore, l'allenatore, l'uomo dagli occhi di ghiaccio

Francesco Bramardo, Gino Strippoli

Libro: Libro in brossura

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 239

Gigi Radice ha dato molto al calcio. Quanto non gli è riuscito da calciatore nel Milan per l'infortunio, lo ha fatto da allenatore: ha vinto un solo scudetto col Toro, ma il suo «calcio totale» all'olandese è stato copiato da tutti in Italia. Gigi bisognava conoscerlo bene per capirlo: era definito « l'uomo dagli occhi di ghiaccio» ed era forse per questo che piaceva alle donne. Se gli eri amico era lui a cercarti, togliendosi la maschera di «sergente di ferro». Radice da calciatore ha vestito le maglie di Triestina, Padova e Milan e della Nazionale italiana. Da allenatore il Monza, il Treviso, il Cesena, la Fiorentina, il Cagliari, il Torino, il Bologna, il Milan, il Bari, !Inter, la Roma, il Genoa.
9,90 9,41

Torino che cambia. Immagini tra passato e presente. La città per immagini

Libro: Libro rilegato

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 144

Torino in una carrellata di immagini sospese tra passato e presente, da fine Ottocento ai giorni nostri: un viaggio che parte dal centro storico, i cui cambiamenti riguardano perlopiù la pedonalizzazione degli spazi urbani, per giungere alle periferie, dove gli interventi massicci operati dall'ultimo piano regolatore la fanno da padrone. In mezzo si collocano fenomeni sociali e urbanistici inizialmente incontrollati, quali le dismissioni delle attività industriali che hanno restituito vaste aree cementificate da riconvertire. Il volume, che mette a confronto decine di luoghi attraverso fotografie storiche e contemporanee, suscita emozioni, ricordi, riflessioni e un interrogativo: era più bella la Torino di ieri o quella di oggi? Ai lettori la sentenza definitiva.
9,90 9,41

Guida al Piemonte insolito e misterioso. 40 viaggi tra i luoghi più inconsueti della regione

Lorenzo Sartorio

Libro: Copertina morbida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 231

Tutti conoscono il Piemonte per la straordinaria bellezza e varietà del suo patrimonio artistico e paesaggistico. Meno nota è invece la presenza, accanto a questo, di un altro Piemonte, fatto di castelli infestati, edifici abbandonati, chiese dalle insolite simbologie e megaliti dalle origini misteriose: che si tratti di ambienti ameni, bizzarri o decisamente inquietanti, ciascuno di essi ha la capacità di sorprendere ed emozionare chi decide di abbandonare i percorsi turistici più tradizionali per mettersi alla loro ricerca, per caso o per curiosità. E tutti hanno una serie di storie e di leggende incredibili che finiscono col confondersi, ma che meritano di essere narrate, cercando il più possibile di distinguere tra gli elementi reali e quelli decisamente più fantasiosi, se non proprio inventati. Suddivisi nelle otto province, "Guida al Piemonte insolito e misterioso" propone 40 luoghi, accompagnando la loro storia con un ricco corredo di immagini scattate dall'autore, ben sapendo di non esaurire il tema, ma con il proposito di incuriosire il lettore ed invitarlo a scoprire, o a riscoprire, un altro volto della regione, forse meno noto, ma ugualmente meritevole di essere raccontato ed esplorato. Prefazione di Isabella Dalla Vecchia.
9,90 9,41

Monte Rosa e Gressoney

Vittorio Sella, Domenico Vallino

Libro: Copertina morbida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 64

«Quando nasce quest'opera, nel 1890, Vittorio Sella è appena tornato dalla sua prima spedizione extraeuropea e già si prepara a partire per la seconda. Affermato fotografo di montagna, in Caucaso aveva scelto di rivolgere l'obbiettivo anche all'elemento umano. Il successo riscosso da quelle immagini stimola Vittorio a fare altrettanto nelle valli di casa e a realizzare, con Domenico Vallino, uomo di cultura dalla spiccata sensibilità etnologica e dotato della stessa sua passione per fotografia e alpinismo, questo lavoro dall'alto valore documentario. In linea con il motto baconiano "Art is man added to nature" gli autori si impegnano, come dichiarano nell'introduzione, a "cogliere l'immagine dell'uomo e delle sue occupazioni" oltre ai magnifici paesaggi che lo circondano. Vogliono lasciarne documento ai posteri in vista delle inevitabili mutazioni che sarebbero sopraggiunte. Pensavano al livellamento culturale che il progresso tecnologico avrebbe determinato su usi e costumi; ma certamente non potevano prevedere l'influenza di altre variabili sull'ambiente naturale, come quella climatica oggi tanto nota e rispetto alla quale le foto di Vittorio sono testimonianza quanto mai preziosa di confronto. Nel corso del 2018 abbiamo seguito la nascita di questo volume anche attraverso l'epistolario tra gli autori e il barone Louis de Peccoz - che ne fu sponsor e dedicatario - e abbiamo raccontato la vicenda in un articolo apparso nel numero 50 della rivista Augusta, di Issime. Questo studio ha confermato il valore e l'attualità dell'album di Sella e Vallino. A centotrent'anni dalla pubblicazione e a quasi quattro decenni dalla prima ristampa, la conoscenza della storia di questi luoghi alpini e delle tradizioni walser si è molto diffusa. Dedichiamo dunque un pensiero grato a quest'opera, insieme alle altre che hanno lasciato il segno, e siamo grati all'editore che sceglie ancora una volta di presentare Monte Rosa & Gressoney al pubblico, a beneficio di tutti coloro che ancora ne vorranno trarre ispirazione e diletto.» (Angelica Sella)
35,00 33,25

La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del Novecento con una appendice su magia, immaginario e superstizione negli alpeggi d'Antan

Alexis Bétemps

Libro: Libro in brossura

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 207

Nel corso dei secoli l'alpeggio è stato il perno dell'economia alpina, dove l'autoconsumo rappresentava la norma, senza per questo essere lontano dalle grandi correnti commerciali. In gran parte delle Alpi occidentali, al di là delle frontiere politiche, il termine montagna indicava anche - diciamo soprattutto - l'alpeggio, l'alta montagna umanizzata. L'alpeggio era la montagna per eccellenza. Tale associazione di termini ci fa capire l'importanza storica di questa attività alpina, entrata in crisi nel corso del XX secolo. Prima che la natura selvaggia, nelle zone alpine d'alta quota, riaffermi i suoi diritti sulla natura antropizzata dall'uomo, prima che le ultime tracce dei conduttori d'alpeggio e della loro civiltà siano cancellate per sempre, fermiamoci un istante per meglio comprendere l'origine, l'organizzazione, l'originalità, il quotidiano, l'immenso patrimonio culturale tramandato da queste comunità che per generazioni hanno abitato, gestito, modificato e animato gli alti pascoli alpini.
14,00 13,30

Tesori e miti del Piemonte. Territorio, storia dell'uomo, fede, tradizioni, credenze

Enrico Bertone

Libro: Copertina morbida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 175

Il Piemonte, una delle regioni più importanti del Bel Paese, ricca di natura, storia e arte, protagonista della storia politica italiana ed europea. I piemontesi e le loro tradizioni: la religiosità, le leggende e le credenze popolari. I tesori e i miti di questa regione raccontati in un lavoro che indaga tra le pieghe del territorio e del tempo; che va alla ricerca degli elementi noti e meno noti degli aspetti naturali, storici, religiosi e mitologici che compongono il grande patrimonio culturale piemontese. Una cultura millenaria affascinante e preziosa. Il fiume Po, i parchi naturali, le Alpi piemontesi, la nascita del CAI, il passaggio di Annibale, i Saraceni, la Maschera di Ferro, la naia del tempo andato, la religiosità, i Sacri Monti, i pittori popolari, le antiche abbadie, la Danza delle Spade, l'Ebreo Errante, le leggende, le «masche» e le altre creature fantastiche sono alcuni degli argomenti trattati Un libro dedicato al Piemonte e ai piemontesi.
9,90 9,41

Camminare verso Santiago de Compostela

Walter Orioli

Libro: Copertina morbida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 127

Si parte per fare vuoto nella testa, per perdere tutti i punti di riferimento, per abbandonare i binari e per allacciare qualche legame con l'infinita libertà. È così che attraverso questa esperienza si può facilmente uscire dall'ego e quindi dalla dinamica della sofferenza, perché ciò che è senza sostanza non è mio e non è me stesso. Camminare è un'attività semplice che rilassa la mente e tonifica il corpo ma riempie il cuore di suggestive visioni. L'autore racconta il cammino verso Santiago de Compostela in un dialogo intimo e confidenziale con il lettore, presentando un resoconto in prima persona di un viaggio capace di liberare la fantasia e la creatività dal peso della vita quotidiana. Il suo sguardo sulla vita si mescola alla ricerca della trasformazione interiore, perché il pellegrino non viaggia verso una meta geografica, bensì alla scoperta di se stesso e del proprio posto nel mondo.
9,90 9,41

Fam, füm, frecc: il grande romanzo degli spazzacamini Valle d'Aosta, valle Orco, val Cannobina, val Vigezzo, Canton Ticino

Benito Mazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 78

Nel grande romanzo dell'emigrazione, per secoli risorsa primaria di tante vallate alpine, pagine molto dolorose sono state scritte dagli spazzacamini, il cui fenomeno ha caratterizzato le più povere di queste terre, dove la maggior parte delle famiglie, pur di togliere qualche bocca al misero desco quotidiano, si sono viste costrette, fino alle soglie degli anni Cinquanta, ad «affittare» nei mesi invernali, quando nei loro paesi fra i monti non esisteva la più piccola possibilità di lavoro, uno o più figli ai «padroni». Questi, vecchi spazzacamini senza scrupoli, il più delle volte crudeli e inumani, induriti da analoghe esperienze, se li portavano al seguito per «la stagione alla Bassa», nelle pianure nebbiose del Piemonte e della Lombardia, sottoponendoli ad uno sfruttamento che non ha avuto uguali nel mondo del lavoro minorile delle nostre Alpi. Il bambino, data l'esile statura che gli consentiva di introdursi lungo i camini dove l'adulto non entrava, rappresentava la materia prima, la condizione «sine qua non» all'esercizio del mestiere. Quanti di questi poveri bocia hanno compiuto i sei, sette anni nell'inferno della caligine, tra vessazioni, patimenti, fame, fumo e freddo! Quanti di essi non hanno fatto più ritorno alle loro montagne! La figura del bambino che col volto cosparso di fuliggine e gli attrezzi in spalla vaga lacero e affamato di paese in paese, di contrada in contrada, lanciando il grido: «spazzacamin000», mendicando un piatto di minestra e un tozzo di pane, è ormai retaggio dell'immaginario popolare, di una letteratura spesso troppo oleografica o superficiale, ma è soprattutto parte integrante della storia della Valle d'Aosta, della Val Cannobina, della Val Vigezzo, della Valle dell'Orco, della Val di Non, della Val Verzasca e delle Centovalli ticinesi, terre un tempo poverissime, dove il fenomeno assunse dimensioni di massa. Questo quaderno ripercorre l'allucinante romanzo degli spazzacamini delle Alpi Occidentali, dalle prime emigrazioni del 1500 in terre straniere al grande esodo minorile nelle pianure del Nord Italia di fine Ottocento e primi decenni del Novecento, attraverso documenti, interviste e testimonianze che hanno richiesto all'autore anni di ricerche.
18,50 17,58

Tempesta sul Manaslu. Tragedia sul tetto del mondo

Reinhold Messner

Libro: Copertina rigida

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 208

«Avanti, devo farcela », queste parole mi martellano in testa. Mai come in questo momento la mia vita mi è parsa senza prospettive, senza speranze. Nell'ambito di una spedizione tirolese Reinhold Messner affronta per la prima volta il Manaslu lungo il versante sud, in quegli anni ancora uno dei grandi «problemi irrisolti » in Himalaya. Messner raggiunge la vetta, tuttavia durante la discesa le condizioni atmosferiche peggiorano repentinamente. Si scatena una spaventosa bufera di neve. Per Messner e i suoi compagni inizia una drammatica gara fra la vita e la morte.
17,50 16,63

Il romanzo del Toro. L'emozione di una storia che vive da oltre un secolo

Franco Ossola

Libro: Libro in brossura

editore: Priuli & Verlucca

anno edizione: 2019

pagine: 395

La storia del Torino come mai è stata narrata finora. La cultura della memoria. Una memoria ormai più che centenaria, che sotto la forma del romanzo si snoda in un racconto che raccoglie i tanti momenti della vita del Torino. Poche le società calcistiche del nostro paese che possono vantare un «album dei ricordi» così intenso, segnato da formidabili tragedie ma anche da grandi trionfi. Parlano — quasi interagiscono con chi legge — i personaggi che via via sfilano, nel tempo e nel procedere della lettura, trasmettendosi, come in una staffetta, un «segno», il testimone dell'essere del Toro. In una catena ideale di campioni granata, che va dal primo capitano ai nostri giorni, l'avventura di questo quasi magico «segno» sperimenta l'intera vita del Club, compendiandone i successi e gli sconforti, le vittorie e le delusioni in un unico percorso e verso una sola meta: tenere alto e sempre vivo il nome del Toro.
14,00 13,30

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