Fili d'Aquilone: I fili
Monologo del testardo. Testo spagnolo a fronte
Jorge Boccanera
Libro: Libro rilegato
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2016
pagine: 140
Fedele scultore che concepisce una scrittura poetica che è do-manda incessante, Jorge Boccanera (Argentina, 1952) interroga come un pendolo l'esterno della pagina e l'interno del poema e così facendo scrive il movimento e crea il movimento. In "Monologo del testardo" il poeta disegna l'oscillamento di temi del sempre e del "mai", come il tempo, il viaggio e l'impossibilità, mentre soppesa le cicatrici della parola, le ferite del verbo, gli squilibri della sintassi. Chiudere i versi con una sentenza; inserire una risposta che può trasformarsi in domanda; tenersi e staccarsi, nel mezzo, da una verità, da un tempo che trama, da una voce che dice e si contraddice. La sua poesia batte come un ruggito di ferro, scolorito tra dolore e stranezza. Boccanera in "Monologo del testardo" torna a rivendicare un immaginario particolare fatto di vuoto e di impossibilità, a ritrarre le certezze enigmatiche e i miraggi temporanei, le sue convulsioni poetiche. Perché è in questa scrittura che la parola torna a vedersi riflessa come in uno specchio che "riunisce ciò che il vento disperde". Dall'introduzione di Octavio Pineda.
L'occhio di Celan. Testo originale a fronte
Susana Szwarc
Libro: Libro rilegato
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2016
pagine: 107
Poesie sempre in movimento che tracciano strade tortuose o a picco come precipizi, registrano colloqui, scavano nelle nicchie dei ricordi, dei gesti e dei pensieri, nella dura roccia dell'indefinibile, dell'ipotetico pur di proseguire - con tenacia e onestà - il loro percorso ma, viene da chiedersi, "verso dove?", che poi è il titolo di una notevole poesia de "L'occhio di Celan": "sbadata mi allontano e mi avvicino. È sull'amaca dove / si decide la rotta". Il poeta Celan, amato e citato fin dal titolo dalla Szwarc, a tale domanda così rispose: "Le poesie sono in cammino verso qualcosa di aperto, dove vi sia spazio da occupare, forse verso un Tu a cui possa rivolgersi la parola, verso una realtà prossima alla parola". Con un linguaggio vivace e tagliente l'argentina Susana Szwarc (1954) crea suadenti e spiazzanti "scene" poetiche e disegna con ironia (mai forzata, mai eccessiva), i personaggi che attraversano le pagine di questo libro. Come quell'uomo che se ne va in giro con la testa tra le mani, una testa che conserva i "tagli della memoria".
D'aria e di terra
Viviane Ciampi
Libro: Libro rilegato
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2016
pagine: 90
È un viaggio nello spazio-tempo quello di Viviane Ciampi, sospeso tra realtà e invenzione, con pagine di ampio respiro pervase dalla magia d'una voce rivolta a un "tu" non ben identificato (talvolta a un "noi") che scruta il cielo e ciò che accade nel nostro pianeta. In "D'aria e di terra" tutto si svolge come in flash fotografici, con miraggi d'oasi nel cristallino, in una sintassi volutamente franta, nel continuo intrecciarsi di prosa lirica e versi che mai si staccano da sentimenti di partecipazione. Fin dall'esordio Viviane Ciampi (nata a Lione nel 1946) si pone domande senza alcuna certezza di trovare risposte, in un teso dialogo che coinvolge il lettore per via della ricerca della bellezza e dell'armonia delle radici, non facendo astrazione dell'inquietudine dinanzi al fluire del tempo e, anzi, accettando la precarietà delle cose. Non vi è reale tristezza in questo libro d'intensa poesia ma qualcosa che avvolge (quasi con voluttà) con la persuasiva indagine sul respiro dove le parole toccano i corpi per trasportarli in altri luoghi, lì dove la voce "imprigionata nella mente si trasforma in canto".
Terral. Testo spagnolo a fronte
Felipe García Quintero
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2015
pagine: 134
L'opera di Felipe García Quintero (1973) è cresciuta in maniera solitaria e indipendente, in un percorso che lascia sull'erba una sottile impronta, con la lentezza della pazienza e il passo scrupoloso del funambolo. Si è già parlato della sua capacità compositiva, della sua scelta costruttiva. Le parole sono bende che avvolgono una ferita, per guarirla o celarla e la solitudine scava in quella fossa, non per altri ma per la propria solitudine e la musica naturale della solitudine è il silenzio. Nel silenzio il freddo si fa più tagliente e il vuoto più opaco, il presente più presente, la solitudine più densa: "Terral" (pubblicato in Uruguay nel 2013), è una passeggiata sul suolo naturale, il viaggio di ritorno alle origini, il rovescio della penombra. Testo tratto dall'introduzione di Samuel Vásquez.
Contrattempo. Ediz. italiana e spagnola
Edgardo Dobry
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2015
pagine: 164
"Privi di titolo, i testi che compongono 'Contrattempo' sono destinati a esistere ciascuno per sé e a poter esser dunque letti separatamente; ma sono rivolti a costituire al tempo stesso un poema unitario, il cui titolo, 'Contratiempo', (Argentina, 2013) si dilata al di là del significato di 'contrattempo' per assumere anche quello di qualcosa che va controtempo: contro il tempo della storia, contro il tempo presente. Un tempo di cui ora stiamo vivendo, secondo una dichiarazione dello stesso autore, 'la parte più selvaggia'. È dunque la contemporaneità, il fuoco tematico di 'Contrattempo' di Edgardo Dobry. Il suo spazio, la città. La città contemporanea, che si ritaglia prepotente nella città del passato con la sua continuità storica, con i suoi monumenti costruiti per durare, con la sua solida natura 'geometrica'; e ad essa si sovrappone in immagini scomponibili, labili, provvisorie, precarie: 'La modernità è il transitorio, il fuggitivo, il contingente scopriva Baudelaire -, la metà dell'arte'" (dall'introduzione di Francesco Tarquini).
Soli
Xavier Oquendo Troncoso
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2015
pagine: 168
Xavier Oquendo Troncoso (Ecuador, 1972) dimostra che non siamo mai "soli", ovvero senza dèi né costole. Che unendo le fibre spezzettate della vita non si acquisisce eternità. "Soli" è un libro di poesia pieno di briciole, di personaggi biblici che sono, allo stesso tempo, padre e figlio delle cose che hanno smarrito il loro nome. Amore ed estraniamento in un mondo troppo preso e senza risposte. L'autore lo segnala in modo chiaro: "Facciamo tutti l'amore con il passato (...) E abbiamo già divorziato dall'oblio". Però questo non è vero: nessuna poesia mente, né ha la certezza assoluta che pensiamo. A causa del dolore provato si può percepire che una lettura sia sufficiente per comprendere un libro. Per la felicità che esso ci consegna sappiamo che né il suo autore né noi saremo mai soli.
Ruta dos. Testo spagnolo a fronte
Daniel Calabrese
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2015
pagine: 221
Trasparenti, laceranti e ingegnosi, dispiegati in una delle sequenze più rilevanti della poesia contemporanea, i testi di "Ruta dos" del poeta argentino Daniel Calabrese (1962) sono, prima di tutto, un trionfo della poesia intesa non come arte delle parole bensì di quello che le parole non hanno mai potuto dirci. Il libro traccia un itinerario che è al contempo geografico e mentale, metafisico e biografico, per innalzarsi a grande metafora della vita e dello smarrimento. Con un linguaggio misurato e preciso, di una bellezza che non cede mai all'ostentazione, "Ruta dos" conferma che l'opera poetica di Calabrese è tra le più mature e rilevanti. Il libro, insieme ad altri vette liriche, è una dimostrazione della potenza e della originalità della poesia latinoamericana dei nostri tempi, della sua impressionante capacità di rinnovarsi, della sua solennità dolorosa e possente (dall'introduzione di Raúl Zurita). La raccolta poetica "Ruta dos" di Daniel Calabrese è con il con testo spagnolo a fronte, con le traduzione di Alessio Brandolini.
L'epigrafista
Paulina Vinderman
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2015
pagine: 76
Pietrisco
Laura Yasan
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2014
pagine: 84
Il registro della poesia di Laura Yasan (Buenos Aires, 1960) si risolve scrive Jorge Boccanera nell'introduzione - in una voce personale, in un colloquio urbano esasperato e munito di fraseggi di tango e locuzioni popolari che integrano la corda confessionale con immagini di disinganno ("ogni lettera strappata al ventre dell'inutile") e versi che sfiorano la pelle dove batte ancora l'illusione ("il più lontano possibile sarà troppo vicino"). "Pietrisco" riafferma un concetto presente in tutta l'opera della Yasan: la figura della donna immersa in un bisogno individuale, spesso riverberato su un'impalcatura di soffocamento sociale e dà conto, a un tempo, d'un fare poetico nutrito di metafore, personale e intenso, ineludibile nel momento di fare il computo delle voci più rappresentative della poesia argentina degli ultimi decenni.
Temperatura voce. Testo spagnolo a fronte
Mariano Peyrou
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2013
pagine: 96
In virtù di paradossi legati l'uno all'altro la bilancia non pesa ma è pesata, lo spillo non punge ma è punto. In queste inversioni un circolo si chiude, come la famosa mano di Escher che disegna una mano, così scrive nell'introduzione Daniel Samoilovich. Qui c'è sempre la possibilità di una retrocessione, un prima alloggiato nel poi: spessore archeologico non mansueto perché non volontario ma inevitabile. Dallo spogliamento, da quello che in apparenza "manca" sorge il lusso del ritmo e delle immagini, il gioco di ombre nel quale ognuno può tornare a sognare il centro della sua vita specifica, antica ed elementare.
Cardumen
Rodolfo Dada
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2013
pagine: 187
La vasta antologia poetica "Cardumen" di Rodolfo Dada (San José, Costa Rica, 1952) è un ordito che indaga l'origine della vita con immagini che rimandano a un inizio esteso tra caso e plancton, meteore e batteri, un ammasso stellare che si fa "soffio di luce che lacera un mare silenzioso", così scrive nell'introduzione il poeta argentino Jorge Boccanera. Il protagonista è il mare e Dada si avvicina delicatamente alla sua ondosità per non spaventarlo, in "Cardumen" si dipana la vita stessa nei versi di chi la conosce di prima mano e ce la consegna come un fascio d'immagini che danno notizie dell'avventura del vivere. Rodolfo Dada ha pubblicato libri di poesia, di critica e di narrativa per ragazzi. Il libro è a cura di Alessio Brandolini.
Molestando i démoni (I quaderni di Tien Mai). Ediz. italiana e spagnola
Danile Samoilovich
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2011
pagine: 201
Ultima raccolta poetica dell'argentino Daniel Samoilovich nato a Buenos Aires nel 1949. La raccolta è uscita in Spagna nel 2009 per l'edizioni Pre-Textos, e viene pubblicata ora in Italia (con testo originale a fronte) nella traduzione di Francesco Tarquini. Come scrive nell'introduzione il poeta venezuelano Igor Barreto in "Molestando i dèmoni" la parola tende a farsi immagine: plastica come in Wang Wei o cosmica come in Li Po. Una poesia ancora a una "chiarezza classica", ma al di là di ogni possibile frontiera.