Narrativa classica (prima del 1945)
La fattoria degli animali
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 144
In una fattoria padronale vicino a Willingdon, in Inghilterra, gli animali da cortile decidono di ribellarsi alla loro condizione di sfruttamento. Sobillati da tre maiali leader, il vecchio Maggiore, Palla-di-Neve e Napoleone, cacciano il fattore, il signor Jones, e prendono il comando. “La fattoria degli animali”, come viene rinominata la loro casa, è ripensata a vantaggio di chi possiede quattro zampe, e la lotta contro gli umani, “le uniche creature che consumano senza produrre”, è un trionfo animato da ideali di uguaglianza e giustizia. Ma in questa favola per adulti non c'è un lieto fine. I valori di equità che hanno animato la rivolta si fanno più flebili e vengono stravolti a vantaggio di pochi. George Orwell, uno degli scrittori e intellettuali più ispirati dal libero pensiero del novecento, ci regala un capolavoro di satira in questo romanzo sulla forza corruttiva del potere. Un libro da rileggere in nuova traduzione per apprezzare la tagliente ironia dell'autore nei confronti della Russia dell'epoca ma anche il monito rivolto a tutti noi: anche i migliori propositi politici possono sfociare in un regime di cupidigia e ingiustizia.
La fattoria degli animali. Ediz. italiana e inglese integrali
George Orwell
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Crescere
anno edizione: 2021
pagine: 192
Il vecchio Maggiore ha fatto un sogno che cambierà la vita di tutti gli animali della fattoria. È un maiale anziano e saggio e annuncia che, per realizzare la sua visione, gli animali dovranno affrontare battaglie e grandi difficoltà, dovranno esser pronti a una vera e propria rivoluzione. Una volta vinta, però, otterranno libertà, uguaglianza, giustizia e benessere. Palla di Neve e Napoleone fanno propri gli ideali dell'Animalismo e conducono gli abitanti della fattoria verso la realizzazione del sogno. Dopo aver cacciato il padrone, gli animali riescono a creare una società diversa e migliore ma, una volta che i sogni si sono realizzati, la realtà può rivelarsi molto diversa da come la si era immaginata all'inizio. I sette Comandamenti che segnavano la via dell'Animalismo diventano improvvisamente soltanto uno: «Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri». Pubblicato nel 1945 nel Regno Unito, è la brillante satira della retorica sovietica dell'uguaglianza e nasce dal genio di George Orwell, dalla fusione del suo impegno politico con la sua passione letteraria. Il tema centrale è la denuncia di qualsiasi forma di dominio dell'uomo sull'uomo.
Amore e Psiche
Apuleio
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2020
Contenuta all'interno delle Metamorfosi c'è la favola di Amore e Psiche, la più lunga inserzione di tutto il romanzo che viene presentata in questa occasione a sé stante con una nuova traduzione. Psiche è la più giovane delle tre figlie di un re e una regina di un regno fantastico, la cui bellezza suscita la gelosia di Venere. Ella decide di punire la fanciulla facendosi aiutare da suo figlio, Amore, che però se ne innamora perdutamente e decide al contrario di tenerla nascosta e al sicuro. Naturalmente le disavventure di Amore e Psiche non finiscono qui. Un'immersione nella mitologia classica con una favola tenera e avventurosa.
Le illusioni perdute
Honoré de Balzac
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 800
"È il volume monstre! È l'opera capitale nell'opera." Così, in una lettera del 1843, Balzac annunciava a madame Hanska la scrittura di "Illusioni perdute": un'ampia narrazione che si colloca tra "Scene della vita di provincia" e "Scene della vita parigina" e che insieme a "Splendori e miserie delle cortigiane" compone un dittico imperniato sulla figura di Lucien de Rubempré. Opera esteticamente innovativa e alimentata dalle esperienze centrali nell'esistenza di Balzac (i diversi mestieri del libro e della scrittura, dal tipografo al giornalista), "Illusioni perdute" narra infatti la vicenda di questo giovane di provincia bello, povero e ambizioso, parente stretto del Rastignac di Papà Goriot, che sogna la gloria poetica e il successo mondano e si trasferisce a Parigi sperando di procurarsi entrambi. Nella capitale finirà per perdere la propria integrità morale e, infine, ogni fortuna. Meno determinato e vitale di Rastignac, Rubempré rimane uno dei personaggi più scolpiti di Balzac, tanto che un lettore esigente come Oscar Wilde ebbe a scrivere: "Chi avrà mai voglia di uscire per andare a una serata mondana e incontrarci il suo amico d'infanzia Tomkins, quando può starsene a casa in compagnia di Lucien de Rubempré?". Con uno scritto di Alessandro Piperno.
Piccolo mondo antico
Antonio Fogazzaro
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 416
Libro esemplare del Risorgimento italiano, "Piccolo mondo antico" (1895) narra le vicende dei due sposi Franco Maironi e Luisa Rigey, giovani di idee liberali, sullo sfondo della storia italiana dal 1848 al '59. Sul dramma politico vissuto dai protagonisti si innesta lo straziante dolore per la perdita della figlioletta annegata, che da un lato indurisce la razionalista Luisa, dall'altro spinge Franco, più contemplativo, a consacrarsi per intero all'ideale patriottico, gettandosi con entusiasmo illuminato nell'azione. Capolavoro di Fogazzaro, "Piccolo mondo antico" rimane indelebilmente impresso nella memoria del lettore per la verità con cui vi appaiono gli uomini e le loro passioni.
Del piacere di leggere
Marcel Proust
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2020
pagine: 90
Apparso per la prima volta su «La Renaissance Latine» il 15 giugno 1905 e riutilizzato da Marcel Proust l’anno successivo come prefazione alla sua traduzione di “Sesamo e i gigli” di John Ruskin, lo scritto “Sulla lettura” rappresenta una delle più belle e profonde riflessioni sul ruolo che i libri assumono nella nostra vita. Proust vi racconta la propria iniziazione alla lettura, mischiando il ricordo delle sue prime letture con i luoghi della propria vita, in un racconto disteso il cui stile preciso e minuzioso affascina come alcune delle pagine più belle della “Recherche”. Completa questa nostra nuova edizione un altro breve saggio di Proust, molto meno noto ma non meno interessante, apparso su «La Revue de Paris» il 5 novembre 1920 e che divenne poi la prefazione all’esordio narrativo del giovane amico Paul Morand, “Tendres Stocks” (1921): un intelligentissimo quanto rapido excursus sui principali autori della sua formazione letteraria, che si presenta anche come un breve e sapido “manuale” di scrittura.
In pallone sopra Parigi
Sarah Bernhardt, Guy de Maupassant
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2020
pagine: 128
Due illustri personaggi della scena pubblica parigina, Sarah Bernhardt (1844 – 1923), attrice simbolo del teatro francese, e Guy de Maupassant (1850 – 1893), scrittore di grande successo, hanno avuto in comune l’esperienza, ritenuta all’epoca “rischiosa e pericolosissima” (come scrissero i giornali del tempo), di volare sopra Parigi nel cesto di un pallone aerostatico. Curiosamente entrambi trassero ispirazione da questo volo e le loro narrazioni, diverse e caratteristiche, ci raccontano, suscitando in noi qualche sorriso, questa “avventura della modernità”.
L'età dell'oro
Mark Twain
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2020
pagine: 560
All'origine dell'opera - scritta nel 1873 a quattro mani da Mark Twain e all'amico scrittore Charles Dudley Warner - c'è la provocatoria sfida delle mogli degli scrittori, le quali un giorno, ormai annoiate dalle lamentele dei rispettivi coniugi sullo stato della narrativa americana, sfidarono i mariti a dimostrare di saper fare di meglio. I mariti scrittori accolsero la provocazione e, nel giro di tre mesi, completarono il romanzo, poi pubblicato quello stesso anno. E' il primo vero lungo romanzo di Mark Twain, nel quale scorre un fiume di altri numerosi sotto-romanzi, un oceano di storie impossibili da condensare, che s'intrecciano fra loro. Un romanzo satirico, un romanzo d'avventure, un romanzo sulla "famiglia" e sulle oscure passioni femminili, pieno di personaggi che fanno del libro un autentico catalogo di varia umanità. Un potente affresco di quella primitiva e un po' selvaggia libertà del West con il suo incessante e vitale contrasto fra civiltà e barbarie. Dunque un romanzo fin, nella sua essenza americano, anche per la sua forma vivace e dinamica.
La nebbiosa
Pier Paolo Pasolini
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 192
"La Nebbiosa" è un noir picaresco e disperato ambientato a Milano nella notte di capodanno. In cerca di avventure, il Gimkana, il Teppa, il Rospo, il Contessa, Mose e Toni rubano due auto e si mettono per strada; nella chiesa di Bollate trafugano i gioielli alla statua della Madonna: una lunga collana di pietre bianche, un'altra di pietre nere, poi un'altra ancora, e una quarta, e il diadema, gli orecchini, due tre braccialetti, due tre anelli, ma con i gioielli, falsi, addobbano la regina delle barbone, una vecchia che cammina sola per strada nella notte. Poi si precipitano a sconvolgere la borghesia milanese infiacchita in una casa in periferia, trasformando la festa in un'orgia. È un'avventura, la loro, ma l'avventura finirà male. Sullo sfondo di una skyline dominata da sagome di grattacieli, tra cui il Galfa e il Pirelli, si susseguono le scene in un caleidoscopio di personaggi che corrono insieme ai teddy boys: gli ubriachi nei trani che cantano da spaccare i timpani, la fattucchiera pallida e profetica, la grassa Nella, ex soubrette della compagnia di Macario, il maggiordomo dei marchesi Valtorta che intrattiene la banda con vari travestimenti. Con prepotenza, la Milano della Nebbiosa appare come una variante della Milano di Giovanni Testori, che negli stessi anni andava raccontando le periferie, i giovani, la malavita, gli amori, il cinismo e insieme il lirismo che anima la realtà della Milano popolare, vecchiotta, alle prese con tentazioni neocapitalistiche. Prefazione di Alberto Piccinini.
Bruciante segreto
Stefan Zweig
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 112
È difficile essere bambini: lo sa bene Edgar, inquieto dodicenne smanioso di lasciarsi alle spalle l'infanzia. Non può dunque che sentirsi lusingato dell'amicizia che, durante una villeggiatura sulle montagne austriache, gli riserva un giovane barone. Con l'ardore e l'ingenuità dei suoi anni, il ragazzino coltiva l'illusione di essere ormai a un passo dal misterioso e inaccessibile mondo dei grandi. Ma ben presto scoprirà che il presunto amico è solo un avventuriero senza scrupoli che si è servito di lui per un gioco di seduzione e che gli adulti sono disposti a mentire per nascondere il loro «bruciante segreto», un segreto di cui Edgar è ormai depositario e che custodirà per sempre nel suo cuore. Con garbo e delicatezza Zweig disegna in questo racconto pubblicato nel 1911 la parabola emotiva del protagonista - dalla fiducia al sospetto, dalla gelosia all'odio, dal disinganno alla complicità - tratteggiando con la consueta maestria il passaggio dall'infanzia all'adolescenza nel quale Edgar ha perso l'innocenza ma ha ricevuto la prima lezione sulla vita e sull'amore.
La peste di Londra
Daniel Defoe
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 192
Di descrizioni della peste ce n'è più d'una nella letteratura: da quella solenne e piena di pathos di Tucidide, a quella severa e possente di Lucrezio, a quella ora stupita ora pensosa del Boccaccio, a quella commossa e tuttavia misurata del Manzoni. Ma questo "Diario dell'anno della peste" di Londra (1665) si impone per la forza della scrittura, realistica e visionaria insieme, e per una drammaticità sobria e vivida che suona straordinariamente moderna. Il capostipite della grande tradizione del romanzo inglese lo compose nel 1722 sulle testimonianze orali e scritte del tempo. Dei capolavori di Defoe, "è uno dei meno noti, e tuttavia contiene forse le pagine più belle che egli abbia scritto". In apparenza distaccata, fino a voler essere un nudo resoconto, la narrazione è invece tutta percorsa da venature di celata tensione. I modelli che la ispirano sono da una parte la Bibbia, la concezione della genesi e del peccato, della catastrofe e della redenzione, i lieviti insomma dell'anima puritana di Defoe, mercante e libellista, fustigatore e fustigato, pellegrino in un mondo governato dalla forza di Dio.
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Erich Maria Remarque
Libro
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2020
pagine: 196
Kantorek è il professore di Bäumer, Kropp, Müller e Leer, diciottenni tedeschi quando la voce dei cannoni della Grande Guerra tuona già da un capo all'altro dell'Europa. Ometto severo, vestito di grigio, con un muso da topo, dovrebbe essere una guida all'età virile, al mondo del lavoro, alla cultura e al progresso. Nelle ore di ginnastica, invece, fulmina i ragazzi con lo sguardo e tiene così tanti discorsi sulla patria in pericolo e sulla grandezza del servire lo Stato che l'intera classe, sotto la sua guida, si reca compatta al comando di presidio ad arruolarsi come volontari. Una volta al fronte, gli allievi di Kantorek - da Albert Kropp, il più intelligente della scuola a Paul Bäumer, il poeta che vorrebbe scrivere drammi - non tardano a capire di non essere affatto «la gioventù di ferro» chiamata a difendere la Germania in pericolo. La scoperta che il terrore della morte è più forte della grandezza del servire lo Stato li sorprende il giorno in cui, durante un assalto, Josef Behm - un ragazzotto grasso e tranquillo della scuola, arruolatosi per non rendersi ridicolo - viene colpito agli occhi e, impazzito dal dolore, vaga tra le trincee prima di essere abbattuto a fucilate. Nel breve volgere di qualche mese, i ragazzi di Kantorek si sentiranno «gente vecchia», spettri, privati non soltanto della gioventù ma di ogni radice, sogno, speranza.

