Storia dell'arte: stili artistici
L'Italia nello specchio del Grand Tour
Cesare De Seta
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2014
pagine: 475
C'è un'Italia vista da dentro e un'Italia vista da fuori: c'è l'Italia scoperta lentamente da chi la abita e quella scoperta da chi la conosce da viaggiatore straniero. E forse è proprio quel viaggiatore a portare nei secoli il contributo maggiore alla formazione della nostra immagine del Paese. Perché l'Italia costruisce la propria identità come riflessa in uno specchio: quello dei tourists che dal Cinquecento alla fine del Settecento viaggiano, e poi raccontano, dipingono, e soprattutto fanno circolare la cultura. Nasce così la "Bella Italia" prima ancora che nasca la nostra nazione e, intanto, cominciano a tessersi i primi fili di quell'identità europea che ancora ci manca e che nei racconti colti e appassionati di questi viaggiatori d'eccezione è possibile ritrovare.
La storia delle storie dell'arte
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 514
Un libro popolato dai protagonisti che nel corso dei secoli, da Vasari ai nostri giorni, in Europa come negli Stati Uniti, hanno contribuito alla costruzione di una nuova disciplina: la storiografia artistica nei suoi molteplici indirizzi di ricerca. Emergono i profili dei tanti metodi messi in campo per analizzare e interpretare le opere, dall'attribuzione all'iconografia e all'iconologia, dalla critica formalista alla storia sociale dell'arte, dalla ricerca ancorata ai documenti a quella ispirata alla storia delle idee, delle religioni, della cultura, fino all'assunzione di modelli attenti all'antropologia come alle scienze naturali. Un volume che mancava ma di cui si avvertiva la necessità perché, tenendo presente che il mestiere dello storico dell'arte è differente da quello del filosofo di estetica e del teorico, sono stati riannodati gli aspetti del lavoro più squisitamente storiografico con tutte quelle sollecitazioni attivate dagli stessi oggetti di studio. Le autrici hanno ricostruito infatti la proficua simbiosi tra la scrittura e il lavoro sul campo nei musei, nei territori, nel mercato, nelle collezioni private, nelle esposizioni, nelle scelte di tutela e di restauro. Tutte attività che hanno concorso a valorizzare, conservare e trasmettere alle generazioni a venire la ricchezza di un patrimonio identitario.
Dipinti inediti del barocco romano. 20 quaderni di dipinti inediti del barocco romano
Francesco Petrucci, Fernando Peretti
Libro: Libro rilegato
editore: Arti Grafiche Ariccia
anno edizione: 2014
pagine: 332
Boldini. Parisien d'Italie. Catalogo della mostra (Milano, 24 ottobre-18 gennaio 2015)
Francesco Luigi Maspes, Enzo Savoia
Libro: Copertina morbida
editore: GAM Manzoni
anno edizione: 2014
pagine: 184
Marcello. Adèle d'Affry (1839-1879). Ediz. italiana
Libro: Libro in brossura
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2014
pagine: 192
Marcello. Adèle d'Affry (1839-1879). Ediz. tedesca
Libro: Copertina morbida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2014
pagine: 192
Venezia, l'altro Rinascimento. 1450-1581
Giovanni Carlo Federico Villa
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: XV-332
Nell'arco secolare tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento, con una velocità di acquisizioni, proposte, scelte che non ha eguali, l'arte a Venezia si emancipa dall'ultima eredità bizantina, propone prima una lezione tutta "italiana" con Giovanni Bellini, poi si impone come pienamente "europea" con Tiziano Vecellio. "Nuova Bisanzio" e poi "Nuova Roma" Venezia assimila le versioni dei fiamminghi e dei nordici e restituisce una lezione coloristica con cui l'intera arte occidentale dovrà fare i conti. Questo libro percorre quel secolo densissimo nel dialogo fra la pittura e l'architettura, la scultura e le arti proprie di Venezia: i colori dei mosaici e dei marmi, dei tessuti e dei vetri, nel variare continuo di una città che affronta pericoli mortali e una civiltà orgogliosa della propria distinzione. L'umanesimo civile del patriziato, la committenza ecclesiastica e dogale, le Scuole maggiori e minori danno vita a dialoghi intensi e ricchissimi, di cui ogni pittore seppe dare personale, e insieme collettiva, traduzione in immagini. Che restano, nella loro autonomia, una componente essenziale ma anche "altra" del Rinascimento.
Storie di pietra. Timpani e portali romanici
Michel Pastoureau
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 214
In Francia il romanico si è sviluppato con un incomparabile grado di coesione e grandiosità: per lo storico Henri Focillon, nella storia dell'arte europea esso rappresenta la prima compiuta definizione dell'Occidente. L'austera bellezza e la profonda armonia delle chiese romaniche seduce il nostro sguardo moderno forse ancor più di quelle gotiche. Tuttavia, questa predilezione non sempre è accompagnata da conoscenze che permettono di comprenderne appieno il significato. Concentrando il loro interesse sui timpani e sui portali, gli autori dimostrano che la decorazione scultorea non ha nulla di esoterico. Ha piuttosto un ruolo educativo, teologico e morale al contempo, da mettere anche in relazione con i rituali liturgici che si svolgevano sulla porta delle chiese. Le fotografie di Vincent Cunillère rendono possibile un incontro ravvicinato con queste bibbie di pietra che hanno saputo fondere l'immagine di Dio con quella dell'uomo. I dettagli più spettacolari si succedono: dal Giudizio Universale sui portali dell'imponente abbazia di Sainte-Foy di Conques e della cattedrale di Saint-Trophime di Arles ai capitelli istoriati della cattedrale di Autun, dalla conversione delle genti sul timpano della basilica di Sainte-Marie-Madeleine a Vézelay agli atlanti della chiesa di Saint-Pierre a Beaulieu-sur-Dordogne, e ancora le chiese intitolate anch'esse a san Pietro a Moissac e a Aulnay-de-Saintonge, l'abbazia di sant'Egidio a Saint-Gilles du Gard, la chiesa parrocchiale di Saint-Julien-de-Jonzy.
Sacheverell Sitwell e la città barocca nel Novecento. Impressioni di un viaggiatore inglese in sud Italia e Sicilia
Antonella R. Spina
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Agorà
anno edizione: 2014
pagine: 160
L'argomento trattato è inerente agli studi storiografici di ripresa e comprensione critica del barocco in Sicilia e Italia meridionale, in particolare per la prima metà del Novecento in ambito europeo. Tra i diversi casi di studio si suggerisce una lettura alquanto originale, tratta da un autore e studioso di storia dell'arte, l'inglese Sacheverell Sitwell, che nei primi trent'anni del secolo, dall'Inghilterra verso tutta l'Italia, esponeva un percorso artistico inusuale rispetto ai temi consueti dei viaggiatori. In una prima parte del testo si affrontano le tematiche storiografiche sul barocco, delle quali sono riprese le linee essenziali e le ricadute che hanno "rivalutato", soprattutto, l'architettura del Val di Noto dopo la ricostruzione post-terremoto del 1693. La seconda parte del testo analizza il percorso di Sacheverell Sitwell in Italia meridionale e Sicilia, estraendo dai suoi due testi, editi nel 1924 Southern Baroque Art e nel 1967 Southern Baroque Revisited, alcuni commenti sulla città barocca e dei confronti con letture coeve dalle significative ricadute.
Alessandro Mendini, Francesco M. Caberlon. Stilemi moderni
Marco Meneguzzo
Libro
editore: Carlo Cambi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 60
Stilemi moderni è un confronto tra due artisti, Alessandro Mendini e Francesco Caberlon. Un confronto sviluppato in un territorio linguistico di confine, dove arte e progetto, pittura e graphic design si incontrano, rivelando per un attimo quell'alfabeto comune a tutte le discipline visive, che sono appunto "gli stilemi". A questo si aggiunge poi l'attivazione "moderni", che inserisce nel contesto visivo il fattore tempo, o meglio, il fattore "storia": e sul difficile concetto di "moderno", nell'evoluzione del suo significato, soprattutto Mendini ha costruito molta parte della sua riflessione teorico-pratica (se non altro per virtù anagrafica: più di una generazione lo separa da Caberlon) e l'ha proposta attraverso tavole e oggetti, molti dei quali presenti in mostra. Allo stesso modo, Caberlon presenta una serie di tecniche miste, in cui gli stilemi - anche qui - si rincorrono, e ripropongono la memoria di un apparato visivo ormai entrato a far parte della nostra quotidianità.