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Storia dell'arte: stili artistici

Antonio Marasco. Futurista indipendente. Catalogo della mostra (Rende, 14 dicembre 2019-15 febbraio 2020)

Antonio Marasco. Futurista indipendente. Catalogo della mostra (Rende, 14 dicembre 2019-15 febbraio 2020)

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2020

pagine: 112

"La personalità di Marasco è tra le più interessanti del futurismo italiano, per l'intelligenza e anche per la precocità del suo contributo. Non è uno dei tanti adepti anemici e provinciali di un 'secondo futurismo' che pure conta notevoli protagonisti, ma è un interprete del momento più intenso ed esplosivo del movimento marinettiano, cui egli aderì tra la fine del 1913 e gli inizi dell'anno successivo. Fin dal 1906, quando contava appena dieci anni, il pittore calabrese si era trasferito a Firenze e la sua cultura si giovò certamente del clima straordinariamente vivo di quella città, dove operavano uomini del livello di Papini e di Soffici, dando vita a riviste come 'Leonardo' e 'La Voce', e dove nello stesso anno approdava il giovanissimo de Chirico. A Firenze, dopo l'iniziale contrasto di Soffici con Boccioni, Marinetti e compagni, il futurismo trovò uno dei suoi centri più attivi e indipendenti, esprimendo la nuova rivista 'Lacerba'. Dal clima fiorentino, Marasco assorbì sia l'asciutto equilibrio formale di una sperimentazione molto contenuta nei suoi assunti dinamici, sia proprio quello spirito d'indipendenza che lo porterà nel 1932 a ribellarsi alla leadership marinettiana e a proclamare la nascita di un 'futurismo italiano indipendente', riproducendo un tentativo già messo in opera proprio dai futuristi fiorentini ai tempi di 'Lacerba'." (dalla prefazione di Maurizio Calvesi)
28,00

Letters to Jill. A catalogue and some notes on copying

Letters to Jill. A catalogue and some notes on copying

Pati Hill

Libro: Libro in brossura

editore: Mousse Magazine & Publishing

anno edizione: 2020

pagine: 128

8,00

Il Malosso e la sua bottega

Il Malosso e la sua bottega

Raffaella Poltronieri

Libro: Libro in brossura

editore: Scalpendi

anno edizione: 2019

pagine: 288

Il volume nasce da più di un decennio di studi dedicati all’artista, concretizzatosi prima in occasione della tesi specialistica in Storia dell’arte intitolata "L’opera pittorica di Giovan Battista Trotti detto il Malosso", conseguita nel 2010 presso l’Università Cattolica di Milano sotto la guida della professoressa Albertini Ottolenghi e del professor Marubbi, e in seguito nella tesi dottorale in Storia delle arti, "Una grande bottega artistica nella Lombardia della seconda metà del Cinquecento: Giovan Battista Trotti detto il Malosso", discussa nel 2017 presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, con la supervisione dei professori Aikema e Bora. A distanza di due anni viene pubblicata la monografia dedicata all’artista cremonese: nell’anno in corso ricorre il quadricentenario della sua morte, avvenuta a Parma l’11 giugno del 1619, motivo per cui la diocesi di Cremona ha deciso di celebrare questo poliedrico personaggio, tanto amato in vita dai suoi concittadini, dai committenti e dai numerosi discepoli, quanto dimenticato e sottovalutato dalla critica moderna.
25,00

Il presepe

Il presepe

Fernando Lanzi, Gioia Lanzi

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2019

pagine: 215

"Il presepe" di Fernando e Gioia Lanzi è un classico di riferimento per conoscere la storia di questa popolarissima espressione e la simbologia che sottostà alle varie figure che ne compongono la scena. Il volume mostra come la tradizione del presepe si sia diffusa presso molte popolazioni, acquisendo sempre le caratteristiche peculiari delle singole culture. Il presepe, pur conservando un'impostazione che dura da centinaia di anni, è stato sempre di stimolo alla fantasia di artigiani e artisti locali. Questa edizione è arricchita da un saggio di storia dell'arte sulla raffigurazione della Natività che, da un lato, è stata la matrice dell'iconografia e della "scena" del presepe, dall'altro, ha mantenuto caratteristiche peculiari tra il Cristianesimo d'Oriente e d'Occidente, sottolineando aspetti diversi del grande mistero cristiano di un Dio che si fa uomo tra gli uomini. Con contributi di Emanuela Fogliadini e François Bœspflug.
70,00

Le religioni e l'arte

Le religioni e l'arte

Julien Ries, Michel Delahoutre, Jean Varenne, Jacqueline Lafontaine-Dosogne, Olivier Clément

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2019

pagine: 216

Nella storia dell'umanità, fin dai suoi albori, l'espressione artistica ha rivelato il cuore di ogni cultura e di ogni civiltà: dai cacciatori preistorici che dipingevano le caverne, ai complessi templi hindu scavati nella roccia, dalle absidi a mosaico delle prime chiese cristiane, al volto luminoso del Buddha. Il volume è organizzato in cinque sezioni: «Alle origini dell'esperienza estetica e dell'esperienza religiosa» di Julien Ries; «L'estetica e l'immagine del Buddha» di Michel Delahoutre; «L'esperienza religiosa ed estetica nel culto hindu» di Jean Varenne; «Senso religioso e qualità estetica dei decori absidali bizantini» di Jacqueline Lafontaine-Dosogne; «La bellezza e l'icona nella tradizione della Chiesa ortodossa» di Olivier Clement.
70,00

Carlo Scarpa. Vetri e disegni 1925-1931. Catalogo della mostra (Bologna, 23 novembre 2019-29 marzo 2021)

Carlo Scarpa. Vetri e disegni 1925-1931. Catalogo della mostra (Bologna, 23 novembre 2019-29 marzo 2021)

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2019

pagine: 119

Una suggestiva esposizione dedicata all'Archivio Carlo Scarpa, di cui, Castelvecchio, nella Torre sud-est, custodisce alcune collezioni grafiche e, in particolare, i disegni relativi al restauro e riallestimento del Museo. Raccolti con lungimiranza dallo storico direttore dei Civici Musei d'Arte Licisco Magagnato negli anni Settanta, i disegni di Scarpa sono diventati, tra il 2002 e il 2013, il nucleo di una più ricca collezione, grazie all'intensa attività del Comitato paritetico di studio per la conoscenza e la promozione del patrimonio culturale legato a Carlo Scarpa e alla sua presenza nel Veneto, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dalla Regione del Veneto. La Regione, infatti, in quegli anni aveva acquisito parte delle opere grafiche, scegliendo poi l'Archivio Carlo Scarpa di Verona come luogo per la conservazione del fondo proveniente dalla vetreria Cappellin, mentre l'intero archivio professionale dell'architetto è stato acquisito nel 2002 dallo Stato italiano per il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo. L'idea di accostare i vetri del giovane Scarpa ai relativi disegni ha preso forma e concretezza nel 2018, a seguito del convegno di studi La vetreria Cappellin, promosso dal Centro Studi del Vetro della Fondazione Giorgio Cini, nell'ambito del progetto Le stanze del vetro.
17,00

Officina ferrarese. Seguita dagli «Ampliamenti» e dai «Nuovi ampliamenti»

Officina ferrarese. Seguita dagli «Ampliamenti» e dai «Nuovi ampliamenti»

Roberto Longhi

Libro

editore: Abscondita

anno edizione: 2019

pagine: 384

"A determinare il fascino dell’Officina ferrarese è il senso, da cogliere tra le righe, di drammatico sbigottimento per un patrimonio artistico straordinario che la fine del ducato estense (1598) aveva portato irrimediabilmente a distruggere o a disperdere e di cui la mostra della «Pittura ferrarese del Rinascimento» – allestita nel 1933-1934 nelle sale del palazzo dei Diamanti a Ferrara – non aveva potuto fornire che un pallido riflesso. Oserei dire che questo aspetto si coglie anche laddove la scrittura acquista un tono volutamente ridondante e visionario. Certo, per il frequente ricorso a metafore di tipo minerale – a proposito di Tura: «una natura stalagmitica; un’umanità di smalto e di avorio con giunture di cristallo» –, Longhi si mostra debitore nei confronti degli «Italian Painters of the Renaissance» di Bernard Berenson, che da ragazzo si era persino offerto di tradurre. Ora però un tale linguaggio non si risolve in un ricalco né in un virtuosismo fine a sé stesso, ma diviene lo strumento per restituire un mondo unico e irripetibile nella sua sontuosità. Per usare parole che la nostra epoca ha ridotto a slogan, la conoscenza del fatto artistico è alla base, per Longhi, della sua tutela e della sua valorizzazione." (Daniele Benati)
38,00

Canova Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna

Canova Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2019

pagine: 408

Noto come il massimo esponente della scultura neoclassica e sommerso di commissioni artistiche, Antonio Canova si ispirò ai principi dell’arte classica e fu autore di capolavori che ridefinirono i canoni estetici della sua epoca, consacrandoli in una forma immortale che pochi altri suoi contemporanei riuscirono ad eguagliare. Canova fu capace di creare figure levigate caratterizzate da una purezza ed armonia assolute, venendo per questo celebrato in vita addirittura come “il nuovo Fidia” ed esaltato da intellettuali coevi come Pietro Giordani (1774-1848) che per lui compose “Panegirico per Antonio Canova”. Pubblicato in occasione della mostra di Milano nata dalla collaborazione tra le Gallerie d’Italia e il Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo, il volume si propone di mettere a confronto il genio di Canova con quello dell’altro grandissimo scultore neoclassico, Bertel Thorvaldsen, che dalla natia Danimarca si trasferì a Roma dove le antichità classiche divennero per lui fonte di ispirazione, e dove l’attività febbrile di Antonio Canova lo stimolò a creazioni sempre più pregevoli. Spesso paragonato con Canova, sebbene contraddistinto da uno stile comunque diverso, Thorvaldsen spiccò anch’egli al punto di ricevere commissioni importanti come per esempio da parte di Papa Pio VII e la Casa Reale danese, oltre che realizzare il fregio per il Salone d’Onore del Palazzo del Quirinale in onore dell’ingresso (peraltro mai avvenuto) di Napoleone a Roma. Il volume offre l’occasione di scoprire capolavori del neoclassicismo, una stagione artistica dove la scultura raggiunse vette altissime grazie proprio alla presenza di Canova e Thorvaldsen, e permette di mettere a confronto due diverse interpretazioni dell’ideale estetico neoclassico.
42,00

Far paura: ai limiti del visibile. 16 riflessioni tra storia, letteratura e arti

Far paura: ai limiti del visibile. 16 riflessioni tra storia, letteratura e arti

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2019

pagine: 344

Il volume è l'esito di un progetto di ricerca internazionale e pluridisciplinare dedicato ai "Paradigmi della creatività", che ha legato l'Università degli Studi di Bergamo e Sorbonne Université di Parigi. Il gruppo di ricerca ha posto in dialogo professori e ricercatori appartenenti all'ambito delle scienze umanistiche: lingue e letterature, la storia dell'arte e della cultura visuale, le discipline dello spettacolo, la storia, il cinema, la musicologia, il fumetto. Al centro dell'indagine sono posti gli "impliciti terrificanti": oggetti, persone, situazioni generatori di paura, non identificabili visivamente o fisicamente. L'attenzione è focalizzata in particolare sul sentimento della paura che germina dai vuoti, dai silenzi, dai cortocircuiti del linguaggio e della rappresentazione, tutti sintomi della sua presenza misteriosa e al contempo sempre carsicamente attiva. Interventi in lingua francese, italiana e inglese.
34,00

Giallo. Storia di un colore

Giallo. Storia di un colore

Michel Pastoureau

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2019

pagine: 240

Come interpretare il giallo? Colore chiaro, caldo, luminoso, oppure elusivo, malsano, traditore? Il limitato interesse che suscita nella vita quotidiana dura da almeno cinque secoli, benché abbia goduto in passato di un notevole prestigio. Colore della luce e della ricchezza per gli Antichi, di grande importanza religiosa per i Greci e i Romani, simbolo dell'oro e dell'immortalità per Celti e Germani, non è caduto in disgrazia fino al Medioevo. È in quell'epoca che in contrapposizione al giallo felice dell'oro, del miele e del grano, del potere e dell'abbondanza si fa strada il giallo demoniaco della falsità, della malattia e della follia. Anche nella cultura materiale il giallo perde importanza: lo disprezzano la Riforma protestante, la Controriforma cattolica e la borghesia ottocentesca. Benché la scienza lo annoveri fra i colori primari, non riesce a ritrovare il suo prestigio. L'ambivalenza simbolica sopravvive ai nostri giorni. Un giallo che tende al verde ci appare sgradito o minaccioso, forse addirittura tossico. Tutto l'opposto di quando si avvicina all'arancio e diviene allegro, sano e vivificante. Dopo i volumi riguardanti il blu, il nero, il verde e il rosso — Giallo continua il lavoro che Michel Pastoureau ha dedicato negli ultimi vent'anni alla storia sociale e culturale del colore.
32,00

Leonardo. L'arte del disegno

Carlo Pedretti, Sara Taglialagamba

Libro: Libro rilegato

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2019

pagine: 240

Qual era l'idea di bellezza per il più grande genio di tutti i tempi? La rappresentazione del bello in Natura si esprime per Leonardo attraverso la pittura e il disegno secondo due categorie fondamentali: il paesaggio e il ritratto. I disegni, che spesso nulla hanno da invidiare ai dipinti, erano talvolta semplici schizzi, tratteggiati velocemente ma con mano sicura, oppure vere e proprie opere compiute destinate a segnare per sempre il corso della storia dell'arte. Il volume contiene numerosissime immagini che comprendono tutti i dipinti e i disegni considerati i più belli in assoluto realizzati da Leonardo nel corso della sua vita straordinaria.
35,00 33,25

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