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Storia dell'arte: stili artistici

Gli occhi della Gioconda. Il genio di Leonardo raccontato da Monna Lisa

Alberto Angela

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2017

pagine: 349

Un capolavoro assoluto come la Gioconda non è solo un quadro da ammirare affascinati dagli occhi che sembrano vivi e dalla magia del sorriso. In realtà è un viaggio nella mente e nelle emozioni di Leonardo. È una porta che si spalanca su un luogo e su un'epoca indimenticabili: Firenze (ma anche Milano, Roma, Mantova, Urbino) e il Rinascimento. Già dall'Ottocento e fino a oggi, è stato detto e scritto moltissimo su Leonardo e su Monna Lisa, un artista e un ritratto su cui si ha sempre l'impressione di non sapere abbastanza. Per andare a conoscere entrambi e svelarne l'eterno fascino, Alberto Angela ha scelto una chiave completamente nuova: lascia che sia la Gioconda a "raccontarci" Leonardo, il genio che l'ha potuta pensare e realizzare. Partendo da ogni dettaglio del quadro e ricostruendo le circostanze in cui Leonardo lo dipinse, scopriamo così che il volto della Gioconda, levigatissimo dallo sfumato, non ha ciglia né sopracciglia (un dettaglio importante nella storia narrata in queste pagine). O che il suo vestito ha molto da dirci sulla moda del tempo, ma anche sulle abitudini e sull'economia della Firenze di inizio Cinquecento. O, ancora, che le sue mani non sarebbero state possibili senza approfonditi e sorprendenti studi di anatomia. O che il segreto del paesaggio va ricercato nel nuovo tipo di prospettiva "aerea", ideato da Leonardo. La Gioconda può raccontarci queste e molte altre cose sul suo autore. Prefazione di Carlo Pedretti.
15,00 14,25

Scultura e muratoria. Il contributo massonico nel progetto iconografico per la costruzione della nuova Italia post-unitaria

Claudio Palandrani

Libro: Libro in brossura

editore: Tipheret

anno edizione: 2017

pagine: 86

"Questo lavoro dimostra come la massoneria, attraverso l'arte, ha contribuito in maniera attiva e determinante allo sviluppo del sapere artistico in un'Italia finalmente unita che voleva trovare una propria identità nazionale anche attraverso l'adozione di un linguaggio artistico coerente, che utilizzasse l'espressione scultorea per favorire la maturazione estetica e culturale, e non solo politica, dei nuovi cittadini italiani. Il libro pone in evidenza il valore laico dell'arte italiana di un periodo complesso, che guarda alla costruzione della Nazione con una visione universale. Mostra il forte anelito unitario che ha visto illustri scultori, come Ettore Ferrari, creare opere di indubbia bellezza ma anche di straordinario valore simbolico e sociale, quale la starna di Giordano Bruno eretta in Campo De' Fiori a Roma. Agile e leggibilissimo, il volume si offre come strumento di riflessione critica sulla storia dell'arte italiana tra Otto e Novecento, come arricchimento culturale e come stimolatore di curiosità positiva verso un ordine iniziatico, quale è la massoneria, che nonostante i suoi 300 anni di vita continua a trasmettere inalterato un giovanile entusiasmo verso la bellezza, verso tutto ciò che è conoscenza nella sua accezione più completa e verso ciò che offre la forza di rompere gli schemi dei pregiudizi per addentrarsi nell'infinito oceano del sapere, della libertà e del dubbio." (Angelo "Ciccio" Delsanto)
10,00 9,50

Paesaggi del Regno. Dai luoghi francescani al Luogo Assoluto

Paesaggi del Regno. Dai luoghi francescani al Luogo Assoluto

Flavio Cuniberto

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2017

pagine: 352

Gli antichi non avevano una chiara nozione del paesaggio. La scoperta, l'invenzione, anzi, del paesaggio nella pittura occidentale avviene tra il XIV e il XV secolo secolo fino poi a diventare un genere autonomo nel Seicento. Questa invenzione, per Flavio Cuniberto, è inscindibile dalla diffusione del francescanesimo nel XIII secolo e dalla sua celebrazione della Madre Terra come immagine del Regno di Dio, del Giardino originario. Inventando il paesaggio, i pittori cominciarono ad aggirarsi senza saperlo intorno a questo luogo: a ritrovarlo nel fascino inspiegabile che si sprigiona dai variegati paesaggi della Madre Terra, sulle tracce del primo formidabile «agrimensore» del paesaggio come memoria del Regno: il santo di Assisi, che lo «misura» percorrendo instancabile e come a passo di danza i luoghi dell'Italia Centrale: di quella Italia che diventerà di lì a poco il «giardin de lo Imperio». Analizzando le opere dei grandi paesaggisti, Flavio Cuniberto conduce il lettore dinanzi al fascino di questa idea: il Luogo, il Giardino originario, che ha attratto anche i grandi viaggiatori metafisici del nostro tempo: Martin Heidegger, alla ricerca di quella che chiama la Terra come Tale (e che non è soltanto la Selva Nera o il paesaggio del Reno), e Peter Handke, innamorato dei luoghi come può esserlo solo chi intravede nei luoghi della terra i contorni baluginanti del Regno.
28,00

Boccioni

Gabriella Di Milia

Libro: Libro in brossura

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2017

pagine: 48

La presente pubblicazione è dedicata a Umberto Boccioni (1882-1916), il principale esponente del futurismo insieme a Marinetti. Pittore, scultore e teorico del movimento, fonda la sua arte sui concetti di simultaneità e dinamismo, e la sua poetica sulla rappresentazione di stati d'animo. Tra i suoi capolavori, La città che sale, La risata, Forme uniche nella continuità dello spazio.
6,90 6,56

Arcimboldo

Arcimboldo

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2017

pagine: 175

"Con 'Arcimboldo' le nuove Gallerie Nazionali Barberini Corsini inaugurano la programmazione di eventi espositivi nel grande spazio per mostre temporanee di Palazzo Barberini. La mostra, curata da Sylvia Ferino-Padgen, è il frutto della collaborazione tra MondoMostre Skira, che ha prodotto il progetto, e le Gallerie Nazionali, che ne hanno curato il coordinamento scientifico. Arcimboldo è un pittore notissimo e al tempo stesso poco conosciuto: le sue opere sono rare e, di queste, pochissime sono conservate in Italia. La mostra di Palazzo Barberini è la prima romana a lui mai dedicata: attraverso dipinti, disegni, libri, medaglie, oggetti di ogni tipo, il visitatore potrà partire da Milano verso le corti dell'Europa centrale della seconda metà del XVI secolo e immergersi in una cultura che metteva al centro la curiosità, la combinazione di osservazione minuziosa e scientifica con il gioco, la meraviglia e l'ironia. In uno dei suoi saggi illuminanti, Roland Barthes nel 1978 definì Arcimboldo 'rhétoriqueur et magicien' mettendo in luce come il maestro milanese con i suoi ritratti compositi ingaggiasse con lo spettatore un gioco, una sequenza di indovinelli visivi e mentali che ci tengono all'erta mutando sottilmente e profondamente il nostro modo di guardare le opere d'arte. È un gioco che continua a funzionare ed è particolarmente stimolante per noi, uomini e donne, del XXI secolo, ignari delle consuetudini culturali e sociali delle corti asburgiche del Cinquecento e perennemente assediati da miriadi di immagini che ci hanno mutato in osservatori stanchi e distratti. Un nucleo importante di opere in mostra è stato esposto recentemente al National Museum of Western Art di Tokyo, in una esposizione dal titolo 'Arcimboldo: Nature into Art'. A Palazzo Barberini sono inoltre esposte opere provenienti dalla Germania, dalla Francia, dal Canada e dall'Italia che viaggiano molto raramente. Sono quindi particolarmente grata ai prestatori che hanno accolto con tanta generosità le nostre richieste. Abbiamo scelto di ospitare questo progetto perché l'artista Arcimboldo e il modo in cui Sylvia Ferino-Pagden ha scelto di raccontarlo in questa occasione si sposano mirabilmente con il percorso che abbiamo intrapreso alle Gallerie Nazionali Barberini Corsini: invitare il nostro pubblico a guardare diversamente, a giocare seriamente e a scoprire l'arte del passato con gli occhi di oggi. Sono grata a tutto lo staff del museo e in maniera particolare a Michela Ulivi, responsabile dell'ufficio mostre, per aver organizzato un'esposizione così importante in pochi mesi. Ringrazio infine Sylvia Ferino-Padgen, Tomaso Radaelli, Massimo Vitta Zelman e lo staff dì MondoMostre Skira per averci proposto una mostra così significativa e per aver intrapreso questa avventura assieme a noi." (dalla Presentazione di Flaminia Gennari Santori)
33,00

Perverso e paranoico. Scritti 1927-1933

Salvador Dalì

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2017

pagine: 349

"Perverso e paranoico" raccoglie i testi che Salvador Dali scrisse negli anni trenta, i più decisivi per la definizione della sua poetica surrealista e per la sua maturazione artistica. Ne nasce l'autoritratto della più grande «mente immaginativa del secolo scorso», che illumina di luce nuova le sue opere - ma anche il suo pensiero sul rapporto fra arte e politica, sul sesso e sulla religione, sulla scienza e sulla psicoanalisi -, l'amicizia con Luis Bunuel e Federico Garcia Lorca, il tormentato sodalizio artistico con i surrealisti e la passione per il cinema e la fotografia. L'ossessione, il sogno, l'estasi, il delirio: l'irrazionalismo è il più fertile dei fattori espressivi e creativi grazie al metodo paranoico-critico, vera e propria chiave di volta del percorso di Dali. Nel suo universo artistico ogni rigida distinzione intellettuale, ogni comoda categoria pratica, persino il più ovvio rapporto di causa-effetto sembra implodere e dichiararsi «altro» da sé. L'inorganico trapassa improvvisamente nell'organico, istinto sessuale e istinto alimentare si fondono, mentre Freud e Einstein vengono eletti degni successori di maghi e alchimisti per aver dimostrato - ciascuno a modo suo - che la materia è instabile. Ci vuole un «genio» - un genio che, inutile dirlo, Dali identifica con se stesso - per portare a termine l'aspirazione alchemica prima: mostrare, proprio attraverso una radicale, mistica trasmutazione della materia, come sia possibile perseguire un analogo cambiamento di coscienza: un'«estasi», cioè uno stato nel quale «ogni giudizio cambia in modo sensazionale», e da cui solo può sgorgare l'arte.
26,00 24,70

Burri. The permanent collection of graphic work

Burri. The permanent collection of graphic work

Chiara Sarteanesi

Libro: Libro in brossura

editore: Fond. Pal. Albizzini Col.Burri

anno edizione: 2017

pagine: 300

30,00

Outsiders. Storie di artisti geniali che non troverete nei manuali di storia dell'arte

Alfredo Accatino

Libro: Libro rilegato

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2017

pagine: 208

Trentaquattro storie di uomini e donne che meritano un posto nell'arte del Novecento. Storie da un'altra storia dell'arte, parallela e invisibile. Piccoli straordinari racconti di vite spesso difficili da ricostruire; schegge di creatività che lasciano sbalorditi.
29,00 27,55

Pino Pinelli. Pittura bl.r.g.+b. Catalogo della mostra (Firenze, 20 maggio-30 luglio 2017). Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Carlo Cambi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 64

Pino Pinelli è tra quegli artisti che, determinati a continuare comunque nel fare pittura, pone un punto fondamentale. Una teoria di cui viviamo ancora di rendita, e sembra proprio questa la ragione – aldilà dei flussi del mercato e di quelle che Gillo Dorfles ha chiamato “le oscillazioni del gusto” – per la quale le sue ricerche e quelle a lui coeve risultano oggi più che mai al centro dell’interesse storico-critico. Per Pinelli, quindi, la condizione fondamentale e irrinunciabile del fare sta nella perfetta unione o sintesi tra l’estetica e l’etica. Egli non ha mai nascosto certo la personale propensione alla bellezza: forme eleganti e finite, perfetto controllo dello spazio, esecuzione sapiente che non esclude quel sapere artigiano che i minimalisti americani avrebbero rifiutato per ideologia, coinvolgimento plurisensoriale nella percezione dell’opera, a cominciare da quella sensibilità tattile retta su superfici vellutate, sensuali, coinvolgenti nella loro profondità.
12,00 11,40

Il Rinascimento giapponese. La natura nei dipinti su paravento dal XV al XVII secolo

Libro: Libro rilegato

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2017

pagine: 160

Il volume è il Catalogo della mostra di Firenze (Galleria degli Uffizi, Aula magliabechiana, 26 settembre 2017 - 7 gennaio 2018). Come nascono le meraviglie di Ukiyo-e, la fioritura sette-ottocentesca di Hokusai e compagni? Le radici di una delle tradizioni pittoriche più apprezzate ancora oggi stanno in quello che viene considerato il Rinascimento giapponese, contemporaneo di quello europeo: nei secoli XV-XVIII. È in quel periodo che prende forma l'interesse decorativo e descrittivo per la natura e il paesaggio, raffigurati soprattutto su una delle suppellettili più tipiche e diffuse nelle case giapponesi, il paravento. Una selezione di circa 40 paraventi del periodo è in mostra agli Uffizi a testimoniare del risveglio delle arti orientali da un lungo Medioevo.
32,00 30,40

Otto Greiner e l'Italia. Alla ricerca del mito nella terra del sole. Catalogo della mostra (Anticoli Corrado, 28 maggio-14 luglio 2017)

Libro: Copertina morbida

editore: De Luca Editori d'Arte

anno edizione: 2017

pagine: 96

Attraverso saggi scientifici, documenti e opere inedite, il volume approfondisce la figura di Otto Greiner (Lipsia 1869 - Monaco 1916) all'indomani del centenario della morte. L'artista appartiene a quella folta schiera di pittori tedeschi - soprannominati "Deutsch-Römer" - profondamente innamorati dell'Italia, i quali a partire dalla metà dell'Ottocento scelsero Roma come luogo in cui vivere e operare, all'insegna di un mito romantico che ha origine nel Grand Tour. Attivo a Roma tra il 1898 e il 1915, momento cruciale per la storia dell'arte moderna, Otto Greiner fu a stretto contatto con l'ambiente artistico a lui contemporaneo, influenzando un gran numero di personalità di rilievo, tra cui, come riferisce nelle sue memorie il pittore Gino Severini, anche il geniale Umberto Boccioni nella fase prefuturista. La mostra al Museo di Anticoli Corrado propone una selezione di opere che illustrano il suo percorso artistico in Italia, con attenzione allo studio della figura ed in particolare al nudo, di cui fu tra i più apprezzati interpreti nel primo Novecento.
20,00 19,00

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