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Morcelliana: Il pellicano rosso. Nuova serie

Fede nella Chiesa?

Fede nella Chiesa?

Piero Stefani

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 240

Come si declina il credere del singolo all'interno dell'istituzione Chiesa? Si cerca qui di rispondere seguendo due binari: da una parte interrogando i fondamenti stessi del cristianesimo, dunque formulando la domanda come problema teologico; dall'altra osservando la pratica di vita del cristiano nella Chiesa di oggi, con richiami all'attualità del Vangelo. Il nocciolo teologico riconduce al paradosso di Karl Barth - per cui Dio è il Totalmente Altro cui solo si può credere - e pone il serio dilemma della dialettica fra religione e fede, nel senso non solo della contrapposizione ma della complementarietà: come pensare infatti una scelta di fede senza constatare l'anteriorità della religione? Una radice dialettica del cristianesimo che si traduce anche nell'antinomia fra il nostro appartenere a una Tradizione, che come tale si irrigidisce nell'ordine di una comunità religiosa, e il nostro viverla come appello. Nelle diverse sfaccettature, le riflessioni qui compiute convergono sulla categoria che fa del cristianesimo una religione unica: la libertà. Una sfida teorica, che è anche un monito all'agire: Ecclesia semper reformanda est.
16,50

Goethe. Cinque saggi

Goethe. Cinque saggi

Albert Schweitzer

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 208

L'incontro con certi autori e con le loro opere assiduamente interpellate talora segna il passo dell'itinerario intellettuale di un grande pensatore. E, come in un circolo ermeneutico, accostandosi alle sue letture si svelano lati inediti dei suoi stessi interlocutori. È quanto accade nel Goethe di Schweitzer, qui tratteggiato in cinque saggi a lui dedicati. Come in una cartina di tornasole, secondo il curatore si riflette in questi testi un "nuovo umanesimo" comune ai due pensatori, che si declina quale appello alla vita unito a una profonda istanza morale, di giustizia. Un'attenzione al senso profondo dell'umanità elaborata da Schweitzer in contrappunto alla massificazione dell'uomo nel Ventesimo secolo, e traducibile in una "filosofia elementare" che "muove dagli interrogativi fondamentali del rapporto dell'uomo col mondo, del senso della vita e dell'essenza del bene". Con essa si rimette in gioco anche il significato di "natura" in Goethe, intesa non come ostacolo all'attività del pensiero, quanto piuttosto vincolo di quest'ultimo all'agire pratico.
16,00

Giovanni Miccoli. Elogio della ricerca storica

Giovanni Miccoli. Elogio della ricerca storica

Grado Giovanni Merlo

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 136

Il fiato lungo di una ricerca si rivela nel suo metodo: se questo nel corso del tempo sempre più si determina e supera la biografia intellettuale di chi lo pensa, vuol dire che è già un modello per la stessa disciplina. È il caso del modello storiografico di Giovanni Miccoli. Al mutare degli oggetti della sua ricerca, si chiarifica la ragione che la guida: fare storia significa pensare per problemi, e non parcellizzarla; vuol dire riconoscerne i nessi, quelli ad esempio fra "storia della Chiesa" e "storia medievale". Nelle pieghe dell'epoca medievale vi sono elementi che si evolvono lungo le epoche successive; mestiere dello storico è decifrarli. I cinque saggi di questo libro spiegano così le due anime di Miccoli: una è negli studi medievistici condotti alla scuola di Delio Cantimori e Arsenio Frugoni - e con i volumi sulla Chiesa gregoriana, su San Francesco d'Assisi e la Storia religiosa dell'Italia fino alla prima età moderna -; l'altra è nelle questioni di storia della Chiesa contemporanea, affrontate con lo stesso rigore, come il rapporto fra antisemitismo e cattolicesimo. Una coscienza storica che si alimenta delle metamorfosi dei medesimi problemi e, pur nella diversità delle forme del passato, cerca di interpretare il presente proprio nel "serrato dialogo con la tradizione culturale".
12,00

Cattolicità e ragione

Cattolicità e ragione

Bernhard Welte

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 144

Questo saggio di Bernhard Welte, nato da un corso universitario tenuto a Freiburg nel 1949, riproduce il tono del dialogo e della ricerca. Uno stile dove davvero la domanda teologica, nel coinvolgere credenti e non, interseca la sfida filosofica di poter comprendere il mondo in una apertura verso ciò che viene incontro. Di qui il binomio "cattolicità e ragione" dove l'una non si oppone all'altra, come invece ipotizzava Karl Jaspers: per Welte "cattolicità" non è ciò che determinandosi come tale esclude l'altro, ma è quella scelta precisa che ci rende uomini con una stessa "ragione". Entrambe sono dipendenti dal concetto di verità: se vi è una ragionevolezza della fede che constatiamo nella scelta del credente per una Persona storicamente determinata, v'è una ragione non paga dei suoi limiti in quanto cela in sé l'infinito. L'uomo è per Welte "concretezza infinita" in cerca di verità: una verità infinitamente più grande del singolo perché indissolubile dalla sua stessa libertà.
12,00

Il testamento biologico. Sui limiti delle «Disposizioni in materia di alleanze terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento»

Il testamento biologico. Sui limiti delle «Disposizioni in materia di alleanze terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento»

Paolo Becchi

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 120

Queste pagine fotografano lo stato attuale della discussione sul cosiddetto testamento biologico, esaminando la proposta di legge "Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento", riportato in Appendice. Ci si sofferma in particolare su tre nodi fondamentali: il momento in cui le dichiarazioni anticipate di trattamento assumono rilievo; il limite entro il quale sono vincolanti; il problema di idratazione e alimentazione artificiali. Per ciascuno di questi punti la soluzione adottata appare insoddisfacente e l'autore, con un'analisi puntuale del testo, ne spiega il motivo di fondo: se la disciplina dovesse rimanere questa, le dichiarazioni sarebbero meramente orientative e comporterebbero una forte limitazione della libertà di autodeterminazione dei singoli. Andando oltre questo rilievo critico, si offrono qui concrete proposte per migliorare il disegno di legge.
11,00

Politica e morale

Politica e morale

Max Scheler

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 180

Politica e morale paiono intrinsecamente antagoniste: un'antinomia di cui si fa carico la filosofia moderna, problematizzando la cesura fra reale e ideale. Max Scheler prende le distanze sia da un approccio "monistico" ("ogni agire politico è subordinato alla legge morale individuale") sia da uno "dualistico" come quello teorizzato da Niccolò Machiavelli ("le norme morali sono indipendenti dalla politica"). L'inedito Politik und Moral (1926-1928), qui presentato e tradotto, vorrebbe essere "la quadratura del cerchio". Se la 'realtà' è ciò che fa 'resistenza' non per questo è in contraddizione con l'"idea": si tratta piuttosto di un'"opposizione" - secondo un modello il cui precursore fu Nietzsche, seguito da Dilthey, Schleiermacher, Guardini - per la quale 'realismo' significa pensare insieme il reale e l'ideale, la politica e la morale come sfere autonome ma ugualmente tese verso l'universale. Qui Scheler fa dialogare la politica con una scala oggettiva di valori - fondata in Formalismo nell'etica e l'etica materiale dei valori (1927) - e proprio esplorando le varie teorie politiche nella loro dialettica con la morale delinea una filosofia pratica. Pagine classiche perché, riflettendo sui limiti del potere, giustificano l'idea moderna di Stato come garante di ordine e un concetto di tolleranza che non nega la verità ma risponde al compito solidale - e universale - di realizzare il bene comune.
15,00

Ontologia dei valori

Ontologia dei valori

Nicolai Hartmann

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 304

La teoria dei valori di Nicolai Hartmann occupa un posto di rilievo nel dibattito europeo fra il XIX e il XX secolo - accanto a Nietzsche, Weber, Scheler, Schmitt, Troeltsch - e si caratterizza per l'orizzonte ontologico nel quale si colloca e si legittima. Da questa antologia emerge l'originalità di una riflessione che verte sull'oggettività dei valori disvelandone al contempo l'intrinseca contraddittorietà. Se i valori, infatti, sono indipendenti dal soggetto, è quest'ultimo che, nell'esercizio del suo assentire o dissentire, li rende validi. Una 'relatività' del soggetto rispetto ai valori che non è 'relativismo', perché essi sono plurali ma non indifferenti: necessari in quanto eccedenti l'individuo, i valori sono contingenti nella misura in cui la libertà del singolo di darvi un 'senso' li pone 'in situazione' e potenzialmente in conflitto - di qui il loro lato tragico, la 'tirannia dei valori' divenuta celebre con Schmitt. Sull'orlo di queste antinomie si spinge Hartmann, con un 'realismo ontologico' che non solo lascia aperta la possibilità di una sempre ulteriore relazione di senso, ma pone la stessa dialettica fra i valori alla base del pluralismo. Nella babele dei valori Hartmann è oggi una voce fuori campo la cui classicità è proprio nella tensione all'universale che dovrebbe essere in ogni seria indagine filosofica.
18,00

Ermeneutica

Ermeneutica

Giovanni Moretto

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 208

Traduttore dei classici dell'ermeneutica contemporanea - Schleiermacher, Heidegger, Gadamer -, Giovanni Moretto ha saputo coniugare l'arte ermeneutica in quanto dialogo tra lingue e culture altre con una perspicua definizione della disciplina, divenuta un modello di riflessione per la filosofia e per la teologia. L'interpretazione dei testi, proprio nel chiarificare i sensi reconditi delle pagine interrogate, fa rivivere l'ispirazione che ha animato quell'autore, in quanto classico del pensiero. Ispirazione che fa tutt'uno, per Moretto, con la libertà dell'atto ermeneutico: fa rivivere le tracce di universalità che solcano i testi della filosofia e della teologia in quanto mattoni della "chiesa invisibile", di cui fa parte ogni uomo che rifletta sulla propria destinazione etico-religiosa. La stessa interpretazione filosofica della Bibbia - il libro dei libri - indica dunque alla teologia e alla filosofia l'intima vocazione a non fermarsi al particolare dell'interpretazione filologica, ma a saper guardare alla totalità. Un'ermeneutica che, tenendo gli "occhi sempre e solo rivolti al tutto", con un'espressione cara a Moretto, insegna a "ben vedere".
15,00

Il principio gnostico

Il principio gnostico

Hans Jonas

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 72

Lo gnosticismo o "spirito gnostico" costituisce l'essenza dell'epoca tardo-antica, visibile in Filone, in Origene e persino nell'antignostico Plotino: letteralmente "conoscenza", fa perno sull'angoscia dell'uomo e sull'idea di "fuga dal mondo". Per la sua naturale mescolanza di elementi mitologici e cristiani, ermetici e mistici, non è però circoscrivibile storicamente a un solo ambito, religioso o culturale. Una prospettiva dualista che, opponendo tenebre e luce, sfera mondana e sfera divina, è il sostrato del pensiero occidentale dall'antichità all'età moderna, ma anche del Novecento con Heidegger, Barth, Benjamin - Questo stesso è il nucleo della speculazione di Hans Jonas, ed è presentato qui nei suoi lineamenti, frutto di un lungo scavo filologico, come "principio gnostico". Un pensare la contraddizione, e guadagnare la verità, che diventa modello ermeneutico: sul piano esistenziale si traduce nel rispondere all'angoscia del mondo con il "principio responsabilità" che, rovesciando la gnosi nel senso di appartenenza al reale, ci rende soggetti liberi di agire.
8,00

Martin Heidegger. Mio zio

Martin Heidegger. Mio zio

Heinrich Heidegger

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 120

Martin Heidegger era un credente? È noto che fosse un pensatore di formazione cattolica, ma qui l'interrogativo, accostandosi al vissuto spirituale, investe la cosa stessa del suo pensare: la domanda sull'essere. In una prospettiva che fa dell'ermeneutica l'insieme di etica, estetica e filosofia, queste dimensioni diventano esperienza della fatticità della vita in quanto tale. Di qui l'intreccio tra fede e ragione, filosofia e teologia, riflessioni che hanno lasciato un solco nel pensiero teologico contemporaneo - da Bultmann a Rahner, Przywara, Bonhoeffer - e persino nella fisionomia di Heidegger come "anticattolico". La sua stessa ricerca di una "nudità radicale dell'essere" afferma e nega al contempo il rapporto con la trascendenza: se la povertà dell'esserci è la ragione del suo filosofare - e quesito comune alla fede quella stessa nudità è una condanna a non lasciar balenare le ragioni della salvezza attesa invece dal cristiano. Nel dialogo fra Pierfrancesco Stagi e un testimone d'eccezione quale Heinrich Heidegger, emerge, insieme ai ricordi di famiglia, un ritratto inedito di Martin Heidegger.
11,00

Il libro delle parabole della Genesi

Il libro delle parabole della Genesi

Meister Eckhart

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 264

Interpretare la Scrittura alla luce della ragione: è questo il criterio seguito da Meister Eckhart nella sua vasta opera di commentatore dei libri biblici, nella persuasione che "da una medesima fonte e radice di verità cioè Dio - deriva tutto quello che è vero, sia nell'essere che nella conoscenza, nella Scrittura e nella natura". Pertanto la filosofia, definita da Aristotele "scienza della verità", è assolutamente necessaria alla retta comprensione di quella Scrittura che altrimenti - come insegna Agostino lasciata a se stessa può nutrire solo superstizione. Un itinerario di mistica cristiana che si manifesta in questo Libro delle parabole della Genesi: andare oltre la lettera per scoprirne quel "senso più recondito" che "si dà a conoscere solo quando Dio si genera nell'anima nostra" un senso inintellegibile senza la filosofia.
18,00

Breviario di metafisica

Breviario di metafisica

Virgilio Melchiorre

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2011

pagine: 184

Se di per sé il discorso filosofico mira all'essenza, il movimento del pensiero dei Maestri talvolta giunge a un tratto in cui l'argomentare stesso si fa rarefatto. Di qui il Breviario come "discorso breve" sull'Essere che ci orienta fra le parole eterne della filosofia (verità, principio di non contraddizione, a priori/a posteriori, analogia e partecipazione, contingenza e divenire) e l'esistenza. Una prova del pensiero, e un'opera concisa, auspicata dallo stesso Gustavo Bontadini: parlare dell'Essere sgranando uno a uno i luoghi in cui esso si affaccia - dolore e finitezza, alterità e trascendenza, persona e libertà - e avendo cura della sua origine e destinazione universale, o trascendentale. Ne sortisce un disegno armonico dei pensieri di una vita dedita alla fatica del concetto, che procede di proposizione in proposizione sull'esempio di Aristotele. La domanda metafisica è domanda che investe il destino dell'uomo: pensare l'Essere implica e supera il nostro sentimento del nulla, ed è, a un tempo, apertura antropologica all'Altro.
14,00

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