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SE: Testi e documenti

Il codice di Perelà. Romanzo futurista

Il codice di Perelà. Romanzo futurista

Aldo Palazzeschi

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2007

pagine: 224

"Strano destino quello del "Codice di Perelà": uno dei vertici assoluti della narrativa italiana del Novecento, eppure destinato a tutt'oggi a rimanere un capolavoro per 'happy fews'; anche se l'autore stesso nel 1958 non aveva mancato di dichiarare senza ambagi la sua predilezione per l'opera: "Perelà è la mia favola aerea, il punto più elevato della mia fantasia". Se da una parte va considerato un esempio precoce di antiromanzo, dall'altra va letto come una favola allegorica: allegoria di una società e allegoria dell'impossibile opera di salvazione universale tentata, con la sua sola presenza e come 'malgré lui', dal protagonista, Perelà, l'uomo di fumo. Non per niente l'opera ricalca in alcuni punti salienti la vita di Cristo. Favola allegorica; romanzo ermetico che preclude gelosamente il proprio segreto; farsa, opera buffa, romanzo aperto, antiromanzo; opera impegnata sia pure indirettamente con le tensioni sociali del proprio tempo; libera fantasia poetica: coi suoi diversi piani e i molteplici suoi elementi, "Il Codice di Perelà" sembra respingere le interpretazioni onnicomprensive. Ma solo queste saranno all'altezza di un romanzo così vario, ricco e profondo: un libro che non smette di crescere col tempo che lo separa dalla sua apparizione." (Dallo scritto di Luciano De Maria)
21,00

Eventi

Eventi

Thomas Bernhard

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2007

pagine: 164

L'opera costituisce una tappa essenziale dell'itinerario poetico di Thomas Bernhard, all'interno del quale il lettore riconoscerà alcune costanti della sua opera: l'alienazione dell'individuo in una natura e in una società a lui estranee, la desolazione della provincia, la morte o la pazzia in fondo al vicolo cieco dell'esistenza. Con un saggio di Luigi Reitani.
18,00

Mille gru

Mille gru

Yasunari Kawabata

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2007

pagine: 136

In "Mille gru", vita e morte si intrecciano ineluttabilmente, sino a coincidere. Il protagonista, il giovane Kikuji, vive sulle tracce del padre defunto, frequentando le antiche amanti di lui, nell'impossibilità di prescindere dalla figura paterna. La giovane Fumiko, parallelamente, vive il suo rapporto con Kikuji nell'impossibilità di prescindere dalla figura materna. Sono dunque i morti, più dei vivi, ad avere dimensione, purezza, vita senza tempo. Già uscito nel 2001 e ora riproposto in una nuova edizione arricchita da una nota biografica e da un'appendice iconografica, "Mille gru" ha un seguito in "Il disegno del piviere", disponibile nella stessa collana.
17,00

La musica romantica

La musica romantica

Robert Schumann

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2007

pagine: 196

"Gli scritti critici di Robert Schumann costituiscono una testimonianza della vita musicale romantica d'insostituibile valore. In essi è la rivelazione di Chopin, presentita con indescrivibile acume sin da un'opera della più acerba giovinezza; di Berlioz, imposto all'attenzione del pubblico europeo con una memorabile analisi della Sinfonia fantastica; di Brahms, annunciato solennemente come l'iniziatore di nuove vie in un ultimo scritto che è al tempo stesso una sorta di testamento spirituale e la consacrazione di una novella forza creatrice. Come sempre avviene quando si tratta di uno scrittore ben vivo e originale, la critica schumanniana ha un timbro inconfondibile e tanto più raro in quanto dal musicista si è soliti attendere disquisizioni tecniche aride e secche, mentre in essa il tono poetico supera di gran lunga quello minuziosamente esegetico, delizia del mediocre e del pedante. L'acutezza del giudizio si accompagna non soltanto alla raffinatezza del gusto, ma a un'assoluta probità morale che è veramente da pregiare quando si mostra così costante in tutte le manifestazioni di una lunga, quotidiana attività inevitabilmente esposta, per sua natura, a tentazioni non buone." (Dallo scritto di Luigi Ronga)
21,00

La dimora delle bambole

La dimora delle bambole

Yukio Mishima

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2007

pagine: 141

"Dimora delle bambole" è una raccolta dei racconti più belli di Mishima (1925-1970). Tutti i grandi temi della sua ricerca sono qui rappresentati: il mito della bellezza, l'equazione violenza-bellezza e bellezza-morte, l'erotismo, il rifiuto della decadenza spirituale del Giappone moderno, il rimpianto per un mondo tradizionale puro ed eroico che trova nel samurai la sua espressione spirituale più alta, l'orrore per la decadenza fisica, il rifiuto di vivere in un mondo privo di valori che non siano quelli del benessere materiale e del successo.
17,50

Il freddo e il crudele

Il freddo e il crudele

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2007

pagine: 170

"Con troppa fretta si è portati a ritenere che sia sufficiente rovesciare i segni, capovolgere le pulsioni e concepire la grande unità dei contrari per ottenere Masoch partendo da Sade. Il tema di una unità sadomasochista, di una entità sadomasochista, è stato particolarmente nocivo per Masoch. Egli ha sofferto non soltanto un ingiusto oblio, ma anche un'ingiusta complementarità, un'ingiusta unità dialettica con Sade. Infatti, quando si legge Masoch appare chiaro che il suo universo non ha nulla a che vedere con quello di Sade. Non si può obiettare che la psicoanalisi ha dimostrato la possibilità e la realtà delle trasformazioni tra sadismo e masochismo. È l'unità stessa di quel che viene denominato sadomasochismo ad essere in causa." Pubblicato nel 2001, esaurito da tempo, viene ora riproposto con una nota biografica e un'appendice iconografica.
19,00

L'origine sportiva dello Stato

L'origine sportiva dello Stato

José Ortega y Gasset

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2007

pagine: 142

"José Ortega y Gasset è il saggista più vivo della Spagna, più vivo ancor oggi nonostante che la sua opera abbia raggiunto - e da molto - una misura esemplare e sopporti il peso del tempo e tale vitalità gli è conservata appunto dalla forza dello stile, dalla maturità del suo impegno: abbiamo fatto in modo - offrendo al lettore italiano i principali saggi dello "Spettatore" che si potesse ritrovare qui per intero il percorso della sua intelligenza, i dati della sua formazione e quello che il tempo gli ha fornito di discorsi immediati, di motivi lontani dal suo mondo astratto. Mi sembra che alla fine si possa calcolare un discorso perfetto, sciolto nei punti di maggiore interesse, non solo un libro segreto, un diario, ma il libro più aperto di Ortega y Gasset, un giornale che non tradisce in nessun paragrafo la sua volontà di creazione." ( dallo scritto di Carlo Bo)
18,00

Le strategie fatali

Le strategie fatali

Jean Baudrillard

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2007

pagine: 171

"L'enigma si è capovolto: una volta era la Sfinge che poneva all'uomo la domanda dell'uomo, che Edipo ha creduto di risolvere, che tutti noi abbiamo creduto di risolvere, oggi è l'uomo che pone alla Sfinge, all'inumano, la domanda dell'inumano, del fatale, della disinvoltura del mondo verso le nostre azioni, della disinvoltura del mondo verso le leggi oggettive. L'oggetto (la Sfinge), più sottile, non risponde. Ma bisogna pure che disobbedendo alle leggi, eludendo il desiderio, risponda in segreto a qualche enigma. Che cosa resta se non il volgerci dalla parte di questo enigma?". La catastrofe è già avvenuta, siamo oltre: a questo riconoscimento deve seguire, per Jean Baudrillard (1929-2007), il tentativo di pensare la nostra nuova condizione senza ricorrere a categorie superate. La scena della storia, dello scambio, del fantasma, del politico, del corpo sono finite; con la loro scomparsa ogni radicalità critica è diventata inutile. Non è più il modo di produzione, è il modo di sparizione a essere avvincente; e, in generale, le cose visibili non trovano fine nell'oscurità e nel silenzio, ma svaniscono nel più visibile del visibile, l'oscenità. Nell'iperreale - la forma estatica di un reale non più frenato dall'illusione - si installano l'inerzia, l'escrescenza, l'ipertelia, l'effetto speciale: le cose, svincolate dalla loro essenza, proliferano all'infinito, si potenziano, assumono una curvatura malefica che mette fine all'orizzonte del senso.
19,50

Giovinezza a Vienna. Autobiografia

Giovinezza a Vienna. Autobiografia

Arthur Schnitzler

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2007

pagine: 321

Questa è l'autobiografia che copre gli anni giovanili di Arthur Schnitzler, dal 1862 al 1889. Redatta tra il 1918 e il 1919, essa è uscita postuma per volontà dell'autore. Nella postfazione al libro, Friedrich Torberg scrive di queste memorie: "La loro forza persuasiva suscita tanta più meraviglia in quanto si tratta in modo evidente e inequivocabile di note frammentarie; esse giungono solo fino al ventisettesimo anno di vita dell'autore, ossia fino al periodo che immediatamente precede gli inizi veri e propri della sua carriera letteraria. Ci si può consolare pensando che il poeta Arthur Schnitzler nasce quando si è concluso lo sviluppo dell'uomo Arthur Schnitzler, e si può supporre che egli volle innanzitutto sincerarsi del patrimonio umano in suo possesso, prima di giudicare legittimo richiamare l'attenzione del pubblico sull'espressione letteraria di tale patrimonio. Nella sua opera nulla trapela del presuntuoso egocentrismo di sentimenti e di sensibilità precoci, nulla dell'appassionata e costante attenzione, querula o entusiastica, per la sfera intima dell'esperienza puberale. Mai riesce ad insinuarsi il malevolo sospetto che Schnitzler abbia cercato esperienze per "sfruttarle" in sede letteraria, mai egli fa in modo che la sua sfera emozionale divenga incentivo del lavoro letterario."
23,00

Cronache della mia vita

Cronache della mia vita

Igor Stravinskij

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2006

pagine: 180

"Col presente libro mi propongo di fissare alcuni ricordi che si riferiscono a varie epoche della mia vita. Mi auguro di attirare in tal modo l'attenzione di coloro che nutrono interesse per la mia musica e per la mia persona. Sarà dunque non tanto una biografia, quanto un semplice racconto nel quale avvenimenti importanti prenderanno posto accanto a fatti di scarso rilievo; ma gli uni e gli altri hanno per me un certo significato e voglio riferirli facendo appello alla mia memoria. Non potrò naturalmente limitarmi a una nuda esposizione dei fatti. Evocando i miei ricordi dovrò necessariamente parlare delle mie opinioni, dei miei gusti, delle mie preferenze e dei miei odi. Ma so sin troppo bene quanto tali sentimenti mutino con il trascorrere del tempo. Per questo mi guarderò bene dal confondere le reazioni di oggi con quelle provate nelle diverse epoche della mia vita. Altre ragioni ancora mi spingono a scrivere questo libro. In numerose interviste da me concesse, i miei pensieri e le mie parole, e persino certi fatti, sono stati spesso snaturati al punto di divenire assolutamente irriconoscibili. Oggi mi accingo a questo lavoro con il proposito di presentare al lettore la mia vera immagine e dissipare tutti i malintesi che sono sorti attorno alla mia opera e alla mia persona."
18,00

Studi sul «Faust»

Studi sul «Faust»

György Lukács

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2006

pagine: 135

Scritti da Gyòrgy Lukàcs nel 1940, nel momento più oscuro della nostra storia, questi "Studi sul Faust" spiccano oggi come una delle migliori introduzioni al capolavoro goethiano e come uno dei saggi del filosofo ungherese che meglio hanno retto l'usura del tempo. Goethe non è soltanto per Lukàcs il genio che meglio sintetizza il momento più splendido della letteratura borghese nella sua fase ascendente, nella sua contrapposizione vittoriosa alla visione del mondo della feudalità al tramonto; è anche e soprattutto un poeta al quale lo avvicina un'empatia profonda, che gli consente di superare le angustie di un'interpretazione a tratti ideologica, che pesa su molte delle sue analisi della letteratura contemporanea. Gli "Studi sul Faust" e gli altri saggi sull'età goethiana poi raccolti in "Goethe e il suo tempo" consentono a Lukàcs di contrapporre alla barbarie del nazismo la voce più umana, più illuminata, più europea in cui si sia mai incarnato il magistero della lingua tedesca. L'applicazione intelligente delle categorie interpretative ricavate dalle opere giovanili di Marx, lungi dall'essere una gabbia ideologica che irrigidisce l'interpretazione, si trasforma in una leva potente, che permette a Lukàcs di mettere in luce un elemento fondamentale della visione di Goethe: la perfetta convergenza della "magia" di Mefistofele con il "magico" potere del denaro che, nella nascente società del capitalismo industriale, si appropria delle forze essenziali dell'uomo e le sfrutta a proprio vantaggio.
18,00

Oppio

Oppio

Jean Cocteau

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2006

pagine: 171

Durante una cura disintossicante in clinica, Jean Cocteau, oppiomane, scrive e disegna, due attività che per lui appartengono allo stesso atto creativo: "Scrivere per me è disegnare, unire le linee in modo che diventino scrittura, o disunirle in modo che la scrittura diventi disegno". Nasce così questo libro in cui i commenti sulla letteratura, sulla poesia, sull'arte e sul cinema fanno da contrappunto al tema principale che è, ovviamente, il fascino e la maledizione della droga. "Fumare l'oppio" scrive Cocteau "è abbandonare il treno in marcia, e occuparsi d'altro che della vita, è occuparsi della morte".
18,00

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