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Gaffi Editore in Roma

Io, Pablo e le cacciatrici di eredità

Io, Pablo e le cacciatrici di eredità

Alessandro Banda

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2016

pagine: 133

L'epoca di "Io, Pablo e le cacciatrici di eredità" è la nostra e i valori sono quelli del passato, dove, fusi abilmente in un miscuglio esiziale, percepiamo materiali letterari, stili di vita, vocazioni e talenti inespressi. Banda non propone una tesi all'incompiuto, ma ne esalta nella forma l'ardire; ricordando, analizza e ripensa negli ambienti, riportandoci agli affetti personali, non scheda indizi, ma ci immerge nel linguaggio. La storia centrale è il frutto di un raggiro, è un percorso di doppiezza, dove ogni gesto romantico nasconde un sotterfugio e dove il protagonista si fa amare, pur di vivere un'insperata seconda giovinezza, accetta, e noi empaticamente con lui, le artefatte seduzioni di due compagne con cui parure per un lungo viaggio. Due femmine gravide di rimpianto che, in omaggio alla legge estetica del dislocamento, sfruttano il loro sapore esotico per compensare le inadeguatezze di ruolo e rango. Le frasi non dette, o le attese attenzioni spontanee e disinteressate, sfumano la riduzione di una presenza a progetto e l'esistenza diviene simbolo del possesso. Banda fa sì che non si abbia bisogno di fornire una ragione alla conclusione: il viaggio "Merano - Mirano", dove lo slittamento di vocale fornisce lo straniamento di non luogo e non tempo. I rituali ipocriti della vita familiare, approntano un magistrale teatro del vero più coerente e efficace del reale.
15,00

L'amore primordiale

L'amore primordiale

Massimo Raffaeli

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2016

pagine: 222

Emarginata dall'editoria, confinata in una specie di samizdat letterario, spesso scritta in stato di clandestinità, la poesia italiana continua, nonostante tutto, ad essere vitale e prodiga di risultati impensabili per la forma-romanzo. Indenne a vittima della dittatura del mercato, estranea ad un mainstream che impone opere di genere ipercollaudate, già iscritte nell'orizzonte d'attesa dei lettori in quanto consumatori, la poesia continua ad avanzare viceversa la sua parola fragile, mite, che tuttavia sa colpire nel profondo e spiazzare gli automatismi percettivi degli stessi lettori. "L'amore primordiale" riordina i saggi e le note di lettura di un critico, Massimo Raffaeli, che è stato un compagno di via dei poeti della sua generazione (da Fabio Pusterla a Francesco Scarabicchi e Cristina Alziati, da Umberto Piersanti a Giampiero Neri) ma anche un partecipe e fedele lettore di alcuni maestri del tardo Novecento, da Franco Scataglini e Vittorio Sereni a Franco Fortini, Giovanni Raboni e Fernando Bandini. La precisione filologica e insieme la fermezza del giudizio critico caratterizzano le pagine di uno studioso che nella parola dei poeti ha sempre cercato di individuare una verità necessaria, quasi un oroscopo per il nostro tempo.
20,00

Finché dura la colpa

Finché dura la colpa

Crocifisso Dentello

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2015

pagine: 243

Domenico è un solitario. Non studia, non lavora, possiede una sola passione: i libri. La lettura è per lui l'unico motivo per sopravvivere. Ogni pensiero è rivolto, come fine ultimo, a chiudersi in camera a divorare un libro dopo l'altro. Questo atteggiamento fra il rinunciatario e l'indolente indispettisce il padre, operaio siciliano emigrato in Brianza, che reagisce rozzo e violento mentre la madre, benché succube del marito, è troppo protettiva per attaccarlo. Poi arriva Anna, una ragazza che incontra per caso in stazione, che come lui ama Pasolini alla follia - tra loro nasce un sentimento anomalo, sempre sul filo dell'imbarazzo, del diniego, in fondo il riflesso della vita di Domenico. Ma questa immutabilità subisce una frattura quando il padre gli trova un lavoro da operaio. Domenico non riesce a opporsi alla sua volontà, tuttavia quando si presenta al cancello della fabbrica, non trova il coraggio e non lo varca. Se la svigna e si rifugia in un bar dove trova ad aspettarlo Agosto, un personaggio sinistro che gli offre una via d'uscita, che Domenico accetta di percorrere senza pensarci troppo: ma quale sarà il suo prezzo?
16,90

La divina interferenza. La critica dei poeti nel Novecento

La divina interferenza. La critica dei poeti nel Novecento

Chiara Fenoglio

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2015

pagine: 343

"La divina interferenza" è un'area di intersezione e sovrapposizione tra i campi del poetico e del saggistico, è il campo di tensione dove il poeta, rifiutando il pregiudizio della sua autoreferenzialità e ancillarità rispetto all'azione e alla teoresi, si appropria delle armi della critica e le sfrutta per segnare un percorso impuro, aperto e non metodico. I poeti del secolo scorso erano tanto certi di questa verità da non sentire neppure la necessità di argomentarla: Ungaretti, Montale, Pasolini, Zanzotto, Fortini, Giudici e Sereni sapevano perfettamente che i loro scritti critici fornivano le coordinate per la lettura dei versi e che le loro poesie erano già di fatto degli atti critici. Sapevano cioè che la poesia viaggia con un bagaglio pesante, che è animata da una tensione a pensare se stessa, cioè a porsi in relazione contemporaneamente con il passato (la tradizione) e il presente (la propria ricaduta morale e umana). Sapevano, altresì, che la critica è una sorta di arrière-pays della poesia, il suo orizzonte interiore, in assenza del quale diventa sterile discutere del ruolo dell'intellettuale nella società. Oggi la situazione pare nettamente mutata, e forse la marginalizzazione e deresponsabilizzazione del poetico ha a che fare proprio con un divorzio, con la deriva della poesia rispetto all'impulso critico e autocritico.
20,00

Jackie

Jackie

Adriano Angelini Sut

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2015

pagine: 414

Jacqueline Kennedy Onassis, una delle donne più importanti del XX secolo, si racconta in un libro autobiografico. È quanto immagina l'autore che, utilizzando la forma del memoir, dà voce a una delle figure più amate degli anni '60 del secolo scorso in tutto il mondo. Maestra di stile e moda, appassionata di arte e letteratura, Jackie, come i media dell'epoca amavano chiamarla, dal letto di morte del suo appartamento newyorkese si mette a nudo. È al fratellastro Yusha Auchincloss che confesserà passioni e gioie, debolezze e momenti tragici. Tra questi l'assassinio di suo marito John Fitzgerald Kennedy, trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti ucciso a Dallas e quello del fratello Robert Kennedy. L'ex First Lady si racconta partendo dalla sua adolescenza a Merrywood, l'immensa magione della famiglia Auchincloss in Virginia, le cavalcate in solitaria e i libri che le tenevano compagnia. Le fughe in Europa, nella Parigi di Charles De Gaulle alla fine degli anni '50, la scoperta dell'Italia del Rinascimento. E poi l'incontro con JFK, la storia d'amore travagliata fatta dalle inguaribili infedeltà di lui. E ancora il peso dell'appartenenza al clan dei Kennedy, la vittoria alle elezioni del 1960 e il suo ingresso alla Casa Bianca che cercherà di trasformare in una Versailles moderna. La voce di Jackie ci accompagna attraverso un pezzo di storia americana e mondiale, in un periodo in cui la Guerra Fredda fra Usa e Urss rischiava di portare il mondo dentro un conflitto nucleare.
20,00

Nonostante

Nonostante

Ludovica Candiani

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2015

pagine: 158

"'Nonostante' è un romanzo sorprendente, un libro che fa della dualità l'impalcatura a cui il lettore viene invitato ad avvinghiarsi per osservare la vita della protagonista, e a farlo contemporaneamente dal basso e dall'alto, da vicino e da lontano. Dall'alto di una memoria dolorosa ma mai eccessiva, e dal basso continuo di un presente contrappuntistico su cui si innestano le fughe e i canoni inversi dei ricordi, delle rivisitazioni, delle memorie. Ricordi a cui, però, manca il salvifico filtro ottundente dell'omologazione: quelli di cui scrive Ludovica Candiani sono ricordi senza tempo, che nulla hanno perso della vividezza e della drammaticità del momento in cui sono nati, quasi che l'autrice, per nostra fortuna, sia incapace di adoperare i meccanismi di attenuazione che, normalmente, permettono a noi tutti di digerirli e assimilarli, riducendone e stemperandone il trauma. Ricordi spesso violenti, a volte drammatici, ma al tempo stesso delicati, accarezzati e lucidati da una prosa che, proprio come il romanzo, non è mai automdulgente, ma precisa e tagliente come un bisturi sterile e scintillante. E i bisturi feriscono sì, ma per guarire." (Stefano Massaron)
16,00

Suite celeste. Saggi di letteratura francese

Suite celeste. Saggi di letteratura francese

Arnaldo Colasanti

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2014

pagine: 282

In "Suite celeste" Colasanti raccoglie i suoi saggi dedicati alla letteratura francese: la morale ferita e delusa di Molière nel "Malato immaginario", la modernità di Stendhal, l'umanità eterna di Drieu la Rochelle, l'esistenza reale e globale di Queneau, Gide lettore di Dostoevskij, e poi un dittico su Hugo - inchiodato al teatro della rappresentazione -, dentro le pagine del Dominique di Eugène Fromentin e altro ancora. Sorprende sempre, nei saggi critici di Colasanti, l'unicità del punto di vista, quello di chi è capace di mettere a disposizione dell'analisi ogni sapere acquisito: appartenga questo alla letteratura, alla filosofia, alla teologia, alle arti figurative. Ma tali saperi, liberati da ogni ideologia, insegnano davvero qualcosa nel momento in cui li si accetta come mezzi per cambiare la propria vita. Dietro ogni pagina emerge la realtà di quel colore che dà il titolo al libro, il "celeste", che nel saggio di apertura, dedicato all'Oberman di Senancour, rappresenta la possibilità di un'esperienza assoluta. Un colore che illumina i significati: tutto ciò che impariamo dai libri e dal mondo è riconsegnato al cielo, lo stesso dal quale tutto giunge: la nostra attenzione, la profondità della vita, la realtà nuda dell'esistenza.
16,00

Nella casa di vetro

Nella casa di vetro

Giuseppe Munforte

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2014

pagine: 198

Cos'è una famiglia felice? Ecco la domanda impellente che Munforte ci pone con questo romanzo. Davide, voce narrante del libro, padre di Andreas e marito di Elena (con la quale cresce anche una figlia concepita con un altro uomo, Sara), osserva la vita dei suoi cari con discrezione. Vede Sara che si sistema gli occhiali mentre impara a leggere una nuova parola, e poi Elena che trattiene il dolore - ma per cosa? La casa nella quale condividono il quotidiano sembra protetta da una bolla di vetro mentre appena fuori dalla finestra, sulla tangenziale milanese, le macchine sfrecciano in un frastuono. Quella bolla è la voce stessa del narratore a crearla, quasi volesse posare sulla casa un'aura che la difenda dagli urti col mondo. Davide si nasconde, forse non c'è, vede soltanto, e si domanda se questa esistenza che un giorno lasceremo, tutto ciò che abbiamo costruito, le persone che abbiamo amato, continuerà anche senza di noi. Com'è il mondo quando gli voltiamo le spalle? "Nella casa di vetro" è una favola metropolitana, o una preghiera, quella di un padre, e di un marito, che cerca di conservare ogni attimo d'amore, di non dissipare il tempo condiviso, perché sa che questo è il solo modo per riconsegnarli all'eternità.
14,90

L'invenzione del vero. Romanzi ibridi e discorso etico nell'Italia contemporanea

L'invenzione del vero. Romanzi ibridi e discorso etico nell'Italia contemporanea

Raffaello Palumbo Mosca

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2014

pagine: 308

L'invenzione del vero irrompe nel dibattito letterario che da qualche anno riempie le pagine culturali dei maggiori quotidiani del nostro Paese. È vero che il romanzo "è morto"? Chi si preoccupa di celebrare la fine del genere, non ha forse perso di vista l'identità dell'oggetto in questione? Il romanzo che muore - se muore - è qualcosa di cui oggi abbiamo ancora bisogno? Da "L'abusivo" di Antonio Franchini a "Le benevole" di Jonathan Littell, passando per i romanzi verità di Saviano e le meditazioni morali di Eraldo Affinati, "L'invenzione del vero" è un viaggio nella narrativa contemporanea italiana, francese e americana. Con un'attenta analisi testuale e una rigorosa ricerca delle fonti, Raffaello Palumbo Mosca trova e svela le ragioni che fanno del romanzo uno strumento ancora attuale di conoscenza della realtà e dell'uomo.
15,90

Lo scrittore invisibile. Alfonso Berardinelli recensito e intervistato

Lo scrittore invisibile. Alfonso Berardinelli recensito e intervistato

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2014

pagine: 526

Perché scrittore invisibile? Anzitutto perché uno scrittore mascherato da critico non è facilmente riconoscibile. Ma l'invisibilità o la scarsa visibilità può essere una scelta sia consapevole che istintiva. Berardinelli, come ha osservato Enzensberger, non frequenta "la piazza" e non lo si trova "negli uffici". Evita sia le istituzioni che la società dello spettacolo. Attraverso un'ampia selezione di articoli, questo libro documenta che cosa si è detto di lui, le opinioni di chi lo apprezza e quelle di chi sopporta poco le sue idee e le sue polemiche. E non manca certo la voce dello stesso Berardinelli che, in numerose interviste, torna a discutere sul ruolo della critica e sulla situazione della letteratura contemporanea.
18,90

Il sonnambulo

Il sonnambulo

Valerio Aiolli

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2014

pagine: 253

Il sonnambulo è un romanzo che indaga e racconta la deriva etica del potere italiano. Siamo - come sempre nei romanzi di Aiolli - nella profonda provincia, nei gangli sonnacchiosi e spietati di un'economia corrotta, malata, sempre sul punto di cadere. Il romanzo è ambientato nel 1992, anno cruciale della storia nazionale: quello di tangentopoli, ovvero della presa d'atto che i sogni del dopoguerra si sono irreversibilmente trasformati in incubi. Leonardo, direttore generale dell'Alutec, scopre un'improvvisa accelerazione del tempo. Gli eventi ormai lo dominano. Il "sistema" sta crollando, e l'abbraccio mortale tra economia pubblica e politica sta mostrando tutti i suoi limiti. Leonardo aspira alla presidenza della società, ma troppi grovigli esistenziali lo stanno stritolando. Paola, la moglie, si dissolve in una sterile nebbia. La stessa cosa accade a Monica, la sua segretaria. Rimane Carla, una giovane stagista di cui Leonardo s'innamora, e che tiene in piedi un atroce rimpianto per quel che si era prima di rimanere abbagliati da un'ambizione menzognera. Il romanzo di Aiolli mostra con realismo la radice nascosta della "crisi italiana", l'impotenza e l'angoscia di un benessere ammalato di idealismi abortiti e di troppa intelligenza piegata alle contorte logiche del potere.
15,90

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