Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)
Latitudine 0°
Marco Lapenna
Libro: Copertina morbida
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2021
pagine: 256
Alla ricerca di Nina, la donna magnetica e incostante che non è mai riuscito a dimenticare, Gaspar Carvajal giunge in una Città del Messico anestetizzata dall'inverno. Nina si è volatilizzata mesi prima, solo una flebile traccia la lega a una psichiatra assassinata e ai vaneggiamenti del Russo, personaggio oscuro e inquietante, ossessionato da una fantomatica foresta: un continente invisibile dai confini sfuggenti, retto da un egemone sanguinario. Eppure non si tratta delle farneticazioni di un folle, la foresta esiste, è un luogo violento e primordiale dove la vita è guidata da pulsioni ancestrali e i desideri degli uomini - inappagati e inappagabili - prendono la forma concreta di demoni pronti a divorarsi l'un l'altro. Carvajal decide di inoltrarsi in questo territorio selvaggio piegandosi a una nuova esistenza dove sono saltate tutte le regole del contratto sociale e vige un'unica legge: la predazione istituzionalizzata. Ma anche in questo universo immutabile qualcosa sta cambiando. Un condottiero dal demone straordinariamente potente si è messo alla testa di un manipolo di ribelli per annientare la schiavitù del desiderio e raggiungere, muovendo di colonia in colonia, il centro pulsante della foresta: Latitudine 0°. Un romanzo visionario, avventuroso, che ammicca alla letteratura fantastica e al mito azteco, in un'America Latina onirica e misteriosa dove ogni uomo, dimentico di sé stesso, è costretto a fare i conti con il proprio cuore di tenebra.
La Palermo male
Vincenzo Profeta
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 220
"La Palermo male" è un libro blasfemo, impubblicabile, che travalica tutti i limiti del buon gusto e della decenza. Venti racconti dalla scrittura sincopata e schizofrenica si svolgono nei quartieri di una Palermo luciferina, psicopompa, infestata dalle angosce del protagonista e dalle paranoie che adombrano la nostra epoca. Questa inconsueta periferia dell'Occidente diventa un algoritmo dell'orrore, luogo prediletto da cui osservare l'incedere del male nel mondo e dove alieni, massoni, terrapiattisti e satanisti fanno da comparse. La coscienza del narratore sembra essere hackerata dalle idee più deliranti del nostro secolo, si abbandona senza più anticorpi nella spirale del complottismo, si inabissa in un trip intermittente di follia e di lucidità. Il libro stesso è posseduto da un software in perenne stato di errore, dove icone dei videogiochi anni '80, pop-up dei più recenti social network, difetti di codice e bug di passati sistemi operativi fanno irruzione. Un libro che contiene un virus, ideologico e ideografico, composto come un pezzo trap, a volte come un lungo post in rete, altre come il feedback a un prodotto acquistato online. Quello di Profeta – nomen omen – è un canto dall'era dell'Apocalisse digitale, l'opera di un Io indifeso, un horror caustico che si rivela, per un'assurda inversione di significato, una lode mistica a Dio.
Tredici lune
Alessandro Gazoia
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 204
Elsa è arrivata in treno venerdì. L'uomo che la ama, la voce di questa storia, è andato a prenderla in stazione con lo scooter, hanno infilato il trolley di traverso sulla pedana e sono corsi a casa - le ha fatto trovare il suo yogurt preferito e la tisana al mirtillo. Si rivedono dopo molti mesi, questa volta con l'intenzione di stare insieme a lungo. Ma nel giro di pochi giorni, di poche ore, tutto il paese verrà chiuso, ogni spostamento verrà impedito: Elsa deve tornare a Napoli dai suoi genitori anziani, dal suo lavoro, non può restare confinata chissà per quanto in un'altra regione, in una piccola città di provincia. Dice che vorrebbe rimanere ma non può, è tutto così complicato e difficile in quest'anno con tredici lune, e la domenica riparte già. Lui vorrebbe trattenerla lì con sé però la capisce, e la lascia andare. È un editor e nelle pagine dei libri sa bene come gestire un amore lontano, è un luogo comune letterario con cui è capace di giocare; ma nella realtà sempre più senza tempo di una pandemia che diventa nuova quotidianità e di una relazione che sfuma nell'indecifrabile, i romanzi non bastano, i libri non sono nulla di fronte al pensiero di perdere quella donna. Giorno dopo giorno, in un presente di reclusione e confusione, davanti allo specchio mentre si lava le mani o in bici, finalmente in bici con l'aria in faccia, si ritroverà da solo a cercare un senso e una direzione, da solo a sperare di rivedere Elsa in un anno senza certezze. L'anno con tredici lune è un evento raro nel calendario lunare, si dice causi terremoti emotivi a chi è dotato di una spiccata sensibilità.
Nessun vietcong mi ha mai chiamato negro. Quando lo sport si ribella
Ivan Vaghi
Libro: Copertina morbida
editore: People
anno edizione: 2021
pagine: 304
Cosa hanno in comune il saltatore in lungo Peter O'Connor e il giocatore di football americano Colin Kaepernick, vissuto cento anni dopo? Non molto. Hanno però entrambi deciso, con un atto plateale e di inequivocabile coraggio, di far parte della storia del loro tempo. Qui sono raccolte numerose vicende di sportivi più o meno famosi, protagonisti di proteste che hanno accompagnato la storia del secolo scorso fino ai nostri giorni. Frequenti sono stati infatti gli episodi in cui il mondo dello sport ha deciso di non stare a guardare e ha reagito, dai conflitti per l'indipendenza irlandese alle più recenti proteste del movimento Black Lives Matter, passando per le prese di posizione contro il nazismo, le rivendicazioni degli afroamericani per i diritti civili e contro la guerra in Vietnam fino alla lotta contro le discriminazioni di genere.
Fotocopie
John Berger
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 172
Conversare con una ragazza su un autobus in Irlanda, osservare una donna prendersi cura di un piccione in una piazza di Londra, condividere un pranzo con i lavoratori del mercato in Galizia, camminare con un ragazzino che porta un fucile a tracolla per le strade di Delhi. Piangere la morte di un caro amico e guardarne un altro, un sopravvissuto dei gulag, prepararsi per un trasloco, sfrattato dalla casa in cui sua madre ha aspettato per quattordici anni che facesse ritorno dalla Siberia. In Fotocopie John Berger presenta una collezione di attimi, ciascuno colto nel momento di più intensa vividezza, bloccati come in uno scatto fotografico a rappresentare la storia della nostra epoca e quella dell'autore. Vignette, fotogrammi, ricordi; ogni vicenda, ogni «fotocopia verbale», è una persona che ha toccato l'esistenza di Berger, lasciando con quel contatto un'impronta indelebile. Tra queste ci sono gli uomini e le donne che incontriamo quotidianamente, ma anche artisti e scrittori come Paul Klee e Simone Weil, a loro volta evocati a partire da una visione: disegni stesi su un prato verde le cui linee ricordano all'autore l'artista austriaco o il tavolo di legno di pero in una casa di Parigi su cui la scrittrice francese concepì le proprie opere. Il rapporto tra immagine e linguaggio diventa, nella prosa di Berger, un legame simbiotico: l'occhio cattura l'istante, la scrittura lo ancora al flusso del tempo e ne fa proliferare le numerose possibilità evocative. Nello stile discreto e intensamente cinematografico di Berger, queste ventinove Fotocopie traboccano di odori, di suoni e di vita, ed emanano una malinconica nostalgia. L'effetto di questi piccoli ricordi è un delicato eppure inevitabile distacco dal passato; la metamorfosi della memoria privata in scritti di portata universale.
Il pipistrello sulla retina
Cesare Milanti
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2021
pagine: 160
Carlo, figlio di Davide e Huang, nel febbraio 2020 ha sedici anni e sta vivendo un inverno gelido e ordinario nella periferia milanese in cui è cresciuto. Lo colora con i suoi sogni e lo scalda con le sue passioni adolescenziali, a partire da quella per il basket, che per lui occupa senza alcun dubbio il gradino più alto del podio. Quando scoppia la pandemia del Covid-19, mentre la città si blocca terrorizzata e il mondo è costretto a guardare in faccia la propria vulnerabilità, Carlo deve subire la dolorosa e inaspettata discriminazione dei suoi compagni, che gli rinfacciano le sue origini orientali. Inizia la quarantena, e con essa un’estenuante lotta fra indagini introspettive e tiri a canestro in solitudine: un dialogo interiore fra vita e sport (vissuto e immaginato) che segnerà il suo percorso di redenzione. Una testimonianza narrativa, che registra in presa diretta una voce della generazione che più di tutte sentirà le conseguenze della pandemia.
Tre madri
Francesca Serafini
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 304
La commissaria Lisa Mancini a soli trentatré anni ha già alle spalle una carriera straordinaria. Tanti successi in Italia e all'estero di cui potrebbe vantarsi, ma che creano intorno a lei un'aura di mistero il giorno in cui decide di abbandonare l'incarico all'Interpol di Lione per dirigere il commissariato di Montezenta, un piccolo centro romagnolo con i pregi e i difetti della provincia italiana, e di tutte le province del mondo. Nessuno conosce il motivo del trasferimento di Lisa. Tutto quello che sappiamo sul suo conto è che, sbrigate le pratiche di routine, passa le giornate chiusa nel suo ufficio a giocare a Candy Crush sul cellulare. Finché non viene denunciata la scomparsa di River: un quindicenne di origine inglese che vive con la sua famiglia in un piccolo villaggio appena fuori dalle mura medievali di Montezenta. Una comunità libertaria e anticonformista che trasforma in opere d'arte i materiali di scarto, e che attira per questo su di sé l'ostilità e i pregiudizi del resto della popolazione. River - uno studente modello, capace di farsi amare da tutti - è davvero una vittima oppure sta scappando da qualcosa di cui è lui stesso responsabile? Per riuscire a rispondere a questa domanda, Lisa dovrà combattere i demoni del suo passato, e trasformare la ricerca del ragazzo in un viaggio a perdifiato dentro sé stessa. In un romanzo straripante di scelte coraggiose e parole raccolte con cura, di canzoni che si insinuano nei pensieri e film che lasciano folgorati, Lisa Mancini è un personaggio che parla di noi, delle nostre paure, dei nostri affetti più incandescenti.
Il declino dell'impero Whiting
Richard Russo
Libro
editore: BEAT
anno edizione: 2021
pagine: 640
L'Empire Avenue, la grande arteria di Empire Falls, nel Maine, un tempo brulicava di gente, auto e attività commerciali, ora la si potrebbe percorrere sparando sventagliate di mitra senza far male a una mosca. Un viale deserto che lo sguardo può abbracciare fino in cima, là dove troneggiano le imponenti sagome delle vecchie fabbriche abbandonate. Prima che i Whiting - la famiglia dalle cui alterne fortune dipende la vita in città - vendessero i loro stabilimenti alle multinazionali, sull'Empire Avenue e sulle strade circostanti prosperava una florida comunità di lavoratori e lavoratrici. Ora, quelli bisognosi di lavoro si sono trasferiti altrove e all'esigua popolazione di Empire Falls non resta che trascorrere il tempo nella mera condivisione di speranze e illusioni, sogni e disinganni. Sogni e disinganni che caratterizzano puntualmente i giorni di Miles Roby, il gestore dell'Empire Grill, il ristorante che, con le sue ampie vetrine, spicca lungo il viale principale della città. Sono vent'anni che Miles prepara hamburger, venti lunghi anni in cui sono svanite le sue speranze - l'università, un'esistenza eccitante, piena di libri e di idee - e, con esse, anche una buona parte del rispetto di sé. Che cosa lo trattiene al bancone dell'Empire Grill, in mezzo ad avventori che non mancano di affliggerlo con consigli sulla gestione del ristorante? Tick, forse, la sua brillante e sensibile figlia che ha bisogno del suo aiuto per poter continuare gli studi? O, forse, Janine, la sua ex moglie che si è data all'insegnamento dell'aerobica nella palestra di Walter Comeau, un vanitoso galletto ruspante coi capelli grigi impomatati, stile anni Cinquanta? O, forse, è l'imperiosa Francine Whiting, che possiede tutto in città e sembra credere che «tutto» includa lo stesso Miles?
Marcitero
Nino Vetri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2021
pagine: 144
Irrazionalità, spregiudicatezza, violenza e stoltezza muovono le azioni dei pochi abitanti di Marcitero, un minuscolo borgo in collina, lontano da itinerari turistici e da sussulti culturali. Una piccola e bizzarra comunità fuori dal tempo che alimenta ogni giorno il proprio disprezzo verso l’altro e con lucida follia persegue il sogno di una totale indipendenza dal resto del mondo. Unica regola di vita: il rifiuto del bello in ogni sua forma. Vetri dà struttura e sostanza all’idiozia umana. La osserva, non la interpreta e non la giudica, la racconta con la consueta maestria e originalità.
Decameron project. Ventinove nuovi racconti della pandemia selezionati dagli editor del New York Times
AA.VV.
Libro: Copertina morbida
editore: NN Editore
anno edizione: 2021
pagine: 288
Quando la pandemia di Covid-19 è scoppiata, sembrava impossibile da raccontare. Come tradurre, in parole che non fossero pura cronaca, l'angoscia e il senso di impotenza, la paura e il dolore del mondo intero? Eppure, era già accaduto in passato: lo aveva fatto Giovanni Boccaccio nel Decameron, una raccolta di novelle scritte durante l'epidemia di peste che nel Trecento aveva colpito tutta l'Europa. Quasi settecento anni dopo, nel marzo 2020 gli editor del New York Times Magazine hanno raccolto quell'eredità e lanciato il Decameron Project, e grandi autori come Margaret Atwood, Edwidge Danticat, Charles Yu, Paolo Giordano, Liz Moore e Yiyun Li hanno deciso di mandare le loro parole oltre i con ni delle proprie case, oltre lo specchio del proprio mondo. Le loro storie non parlano della pandemia, ma ne sono intrise; non spiegano, ma evocano con accenti, stili, lingue diverse le convivenze forzate e le solitudini, le piccole allegrie e le grandi nostalgie, le città improvvisamente spente e le strade che diventano miraggi di libertà. Sono testimonianze di un tempo straordinario, lo sguardo di un'umanità unita dagli stessi pensieri e sentimenti, in grado di costruire una memoria comune e una comune visione del domani. Racconti di: Margaret Atwood, Mona Awad, Matthew Baker, Mia Couto, Edwidge Danticat, Esi Edugyan, Julián Fuks, Paolo Giordano, Uzodinma Iweala, Etgar Keret, Rachel Kushner, Laila Lalami, Victor LaValle, Yiyun Li, Dinaw Mengestu, David Mitchell, Liz Moore, Dina Nayeri, Téa Obreht, Andrew O'Hagan, Tommy Orange, Karen Russell, Kamila Shamsie, Leïla Slimani, Rivers Solomon, Colm Tóibín, John Wray, Charles Yu, Alejandro Zambra Questo libro è per il tempo, che non si è fermato nel 2020: è stato raccontato, si è fatto memoria e sogno, e ha ripreso a scorrere. Traduzioni di: Ada Arduini, Chiara Baffa, Katia Bagnoli, Stefano Bortolussi, Guido Calza, Giuseppina Cavallo, Gaja Cenciarelli, Fabio Cremonesi, Serena Daniele, Velia Februari, Giovanna Granato, Gioia Guerzoni, Maria Nicola, Laura Noulian, Silvia Rota Sperti, Alessandra Shomroni, Sara Sulla.
Tennis e follia a New York. Il Black Out spegne la città, il Bronx brucia, la disco music impazza e un killer misterioso minaccia la Grande Mela. È il 1977... A Forest Hills si gioca lo US Open più bizzarro di sempre
Corrado Erba
Libro: Copertina morbida
editore: Absolutely Free
anno edizione: 2021
pagine: 180
Mentre si gioca lo Us Open che vincerà Vilas, e fra le tenniste c'è polemica per la presenza nel torneo di un transessuale, il grande black out spegne New York, il Bronx brucia, la disco music impazza, e un assassino misterioso minaccia la città.
Danteide
Piero Trellini
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 576
Sono le dieci del mattino del 27 maggio 1865. A Ravenna due manovali trovano per caso una cassetta di legno. Stanno per gettarla tra le macerie quando qualcuno nota sul coperchio una scritta: Dantis Ossa. La scoperta muove una città intera, e un vortice di persone - assessori, periti, notai, medici e scienziati - inizia a ruotare attorno a una sola ossessione: la testa di Dante. Tutti vogliono sapere perché quel cranio si trovi lì, quale sia la sua storia e soprattutto il peso del suo cervello. Per conoscerne la grandezza in realtà bastava vedere cosa avesse prodotto: la Commedia, il più bel libro mai scritto dagli uomini. Dante lo aveva creato attingendo da ciò che aveva vissuto, rubando saperi, storie e segreti, e lo aveva popolato di figure per lui familiari, quelle che avevano respirato la sua stessa aria: Paolo e Francesca, il conte Ugolino, Farinata, Cavalcanti, Guido da Montefeltro, Ezzelino e gli altri. Erano tutti legati. Eppure un mondo così piccolo era diventato una storia universale. Come Dante ci sia riuscito rimane un mistero. Per provare a svelarlo e a sfiorare un brandello di verità resta forse una sola possibilità: evitare di guardare lui per guardare ciò che guardò lui. Prendere quindi gli uomini che attraversarono la sua iride per distribuirli in una storia. E tentare così di vivere, con i suoi occhi, le vite degli altri.