Mimesis: Filosofie
In altre parole
Augusto Ponzio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 215
L'altra parola e l'ascolto - Vivendo la parola - Parola e irreversibilità del rapporto io-altro -Due astrazioni fuorvianti l'individuo parlante e la sua lingua - L'altra parola di ciascuno -La parola tra silenzio e tacere L'ascolto parla - Dalla linguistica del silenzio alla linguistica del tacere Linguistica del silenzio e silenzio della comunicazione - Ascolto libero come incontro di parole che non sono né da "prendere" da parte di chi parla, né da "afferrare" da parte di chi ascolta - Libertà della parola dai luoghi in cui parlare è costretto a esibire la propria identità, cioè dai luoghi del silenzio - Disimpegno e responsabilità della parola letteraria - Lettura e traduzione - L'estraneità della propria lingua - Parola letteraria e traduzione - L'afasia come peculiarità della parola - La parola come sintomatica della sua equivocità - La parola in Bachtin e Freud - Ciascuno e la parola - Peirce e Freud -Il discorso scappatoia del soggetto anoressico-bulimico e l'illusione dell'autosufficienza ritrovata - Identità del parlante e comunità di lavoro - Consenso e alterità della parola -Il "lavoro immateriale" ovvero la parola valorizzante - Parola di migrante Democrazia come ascolto dell'altra parola - Il viaggio della parola Peculiarità e trascendenza -Lo spazio della parola - Parola e scrittura fuori soggetto.
Jules Verne o il racconto in difetto
Pierre Macherey
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 108
La narrativa di Jules Verne ha da sempre affascinato e conquistato il cuore di intere generazioni di lettori. Romanzi come "Viaggio al centro della Terra", "Il giro del mondo in ottanta giorni", "Ventimila leghe sotto i mari", "Michele Strogoff" fanno parte dell'immaginario culturale mondiale. Nonostante ciò, sull'universo verniano grava da sempre un antico pregiudizio: è letteratura per l'infanzia. Il saggio di Pierre Macherey, pubblicato per la prima volta in italiano, fa giustizia di questo torto. Attraverso inediti strumenti di analisi marxista, l'autore ci guida nel mondo narrativo di Verne e ce ne mostra tutta la complessità. Scopriremo che in realtà, in questi romanzi per ragazzi, viene messo in forma il senso stesso della modernità, come è venuta a definirsi a partire dalla seconda metà dell'Ottocento. Al centro della lettura di Macherey, allora, troveremo il complesso rapporto tra natura, uomo e industria.
Mitopie tecnopolitiche. Stato-nazione, impero e globalizzazione
Paolo Bellini
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 148
Lezioni sulla destinazione del dotto (1811)-La dottrina della scienza, esposta nel suo profilo generale (1810)
J. Gottlieb Fichte
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 230
Le "Lezioni sulla destinazione del dotto" rappresentano la versione della "Sittenlehre für Gelehrte" tenuta da Fichte nel 1811 presso l'Università di Berlino. Inquadrate al livello dell'elaborazione dottrinale raggiunta nel biennio precedente, le conferenze si arricchiscono con la descrizione della figura dell'artista, tracciata con ideale riferimento all'incontro tra il filosofo e Beethoven. La "Dottrina della Scienza, esposta nel suo profilo generale" riporta il contenuto della "Schlußvorlesung" del corso concluso nell'inverno 1810 nella stessa università. Essa rappresenta un contributo prezioso, nell'intero itinerario produttivo fichtiano: è la presentazione, in sintesi, dell'intera "Dottina della Scienza", nel "Mittelpunkt" speculativo a cavallo tra gli anni 1809 e 1811. Il volume ricostruisce integralmente le due opere a livello testuale, identificando un tessuto teoretico comune, nel quadro di un reciproco intreccio, fondativo e tematico.
Ti temo vicina, ti amo lontana. Nietzsche, il femminile e le donne
Federica Negri
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 148
La spaccatura tra il pensiero e il femminile avviene all'origine della storia dell'Occidente e permea interamente la nostra vicenda culturale, con ricadute estremamente gravi e critiche. Rintracciare il senso del "femminile" in Nietzsche significa innanzitutto scontrarsi con una serie di incrostazioni interpretative che da lungo tempo ne occultano il senso, così come molte altre "maschere" apposte dallo stesso filosofo. La misoginia che avvelena molti pensieri nietzschiani è un dato oggettivo e innegabile, che tuttavia non deve impedire di cogliere il sottile ragionamento sotterraneo che pervade l'intero suo pensiero e che propone il femminile e la donna come elementi assolutamente positivi, forse addirittura come utopia fondativa di una nuova "vita filosofica". Questo non significa assolutamente trasformare il pensatore tedesco in un femminista ante litteram, significa piuttosto, dopo aver distinto con la dovuta attenzione le molte "donne" che si aggirano nella sua filosofia, chiedersi finalmente quale sia il loro reale significato. La convinzione è che la comprensione del peso filosofico di questo problema sia indispensabile per illuminare la filosofia di Nietzsche su alcuni dei punti più problematici del suo percorso, dall'Übermensch all'eterno ritorno, dal nichilismo alla volontà di potenza, passando attraverso il grande mistero del dionisiaco. Postfazione di Bruna Giacomini.
Domandare con Gadamer. Cinquant'anni di verità e metodo
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 222
Giacomo Leopardi. La concezione dell'umano, tra utopia e disincanto
Gaspare Polizzi
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 226
L'autore si misura con il motivo più significativo della concezione leopardiana della natura umana, ovvero con l'affermazione, definitiva nelle "Operette morali" del 1824, dell'infelicità diffusa in tutta l'umanità, in ogni tempo e luogo, seguendo un filo conduttore che va dall'utopia al disincanto, dal mito alla degenerazione della concezione del genere umano, e che si riassume nel motto "meglio non esser nati". Secondo Leopardi l'umanità è passata da una mitica età dell'oro a un'epoca di imbarbarimento sociale, di mediocrità e miseria. Polizzi segue da vicino l'itinerario che conduce Leopardi, dal 1822 al 1824, alla sua concezione dell'infelicità della natura umana, connettendo insieme la rete delle letture e delle riflessioni, e lo studio delle "Operette morali"; e ci riporta il pensiero filosofico del grande poeta, e la sua aspirazione al rinnovamento morale.
La scienza e l'idea di ragione. Scienza, filosofia e religione da Galileo ai buchi neri e oltre
Paolo Musso
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 400
Filosofo e il mare. Immagini marine e nautiche nella Repubblica di Platone
Veronica Santini
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 224
L'immagine della nave dello Stato è un'immagine antichissima eppure sempre attuale, basti pensare al 'grande timoniere' Mao-Tse-Tung. Ma cosa hanno in comune politica e navigazione, tanto che il nostro verbo 'governare' deriva dal verbo greco 'timonare'? Attraverso un'attenta analisi filologica, storica e filosofica, questo volume vuole mettere in luce le implicazioni di questa convergenza lessical-concettuale, provando a rispondere alle seguenti domande: quali autori antichi hanno per primi impiegato tale immagine? Qual'é stato il pensatore che ha più influenzato la nostra ricezione di essa? Che tipo di conoscenza hanno in comune il politico e il timoniere nell'immaginario greco e particolarmente in Platone? Che tipo di paradigma governamentale è implicato da questa immagine? E quanto di questo possibile paradigma politico è ancora attivo nel linguaggio della politica contemporanea?
Ex nihilo ex deo. Sull'impossibilità di creare/annientare
Fabio Farotti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 258
L'inganno dei sensi. Storia della percezione sinestetica tra vista e tatto dall'antichità all'arte del Cinquecento
Angelica Polverini
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 193
"Di quel rilievo che inganna la vista, ne è così partecipe la pittura..." Galileo con queste parole illustra i valori tattili della pittura, dove l'occhio, ingannato dal vivido realismo delle immagini, si comporta come una mano, confondendo l'intelletto. Tale inganno suscita sensazioni legate a doppio filo alla nostra capacità empatica e alla percezione del corpo, portando ad interrogarsi sulla portata illusionistica dell'arte. Il senso del tatto, considerato per secoli un senso minore e grossolano ai fini della conoscenza estetica, ha in realtà una storia affascinante, strettamente legata alla cognizione, alla memoria individuale e di conseguenza al nostro stesso linguaggio. Il testo presenta come un caleidoscopio i legami tra tatto e vista, alla ricerca delle descrizioni sinestetiche nella storia della filosofia, nella narrativa mitologica e nel cristianesimo, insinuandosi nelle contraddizioni delle ideologie preponderanti. Dai primi studi aristotelici sulle percezioni simultanee alle descrizioni delle esperienze estatiche trecentesche di sante, beate ed eremiti, si susseguono ragionamenti e racconti di chi si interrogò su questa curiosa percezione sinestetica. Nell'orizzonte cristiano il senso del tatto si legherà a doppio filo al fardello psicologico del senso di colpa, inaugurando così la negazione del corpo e la conseguente creazione di un prorompente immaginario denso di sensazioni corporali.
Il gioco delle forme sonore. Studi su Kant, Hanslick, Nietzsche e Stravinskij
Augusto Mazzoni
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 122
Una raccolta di studi che costituisce una specie di monografia sul formalismo musicale: esaminando il pensiero di Kant, Hanslick, Nietzsche e Stravinskij, questo volume percorre una serie di problematiche dove la riflessione sullo statuto estetico della musica induce a considerare quali rapporti sussistano tra forma ed espressione, forma e contenuto, forma e temporalità.

