Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Passigli: LE OCCASIONI

La fidanzata

La fidanzata

Anton Cechov

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2019

pagine: 78

"La fidanzata" (1902-1903) ha le movenze del romanzo breve: i suoi sei capitoli raccontano la storia di Nadja, la quale, anche per i consigli di un suo povero amico incurabilmente malato, si rifiuta alla fine di sposare il grasso e volgare figlio del Pope e fugge dal clima meschino e opprimente della piccola città di provincia in cui vive. Anche la protagonista di "Anima bella" (1899) — il secondo racconto qui presentato, molto amato da Tolstoj — è una donna; ma se ne "La fidanzata" Nadja si ribella a un destino già scritto, in "Anima bella", al contrario, Olga Semenovna è sempre pronta ad accettare, a ripartire dopo ogni dolore che la colpisce, a donare il suo amore senza nulla chiedere in cambio. Non resta che leggere questi due racconti — come scrive Marilena Rea nella prefazione — «come una breve incursione nelle umane piccolezze, su cui il genio di Cechov amava soffermarsi senza giudizio morale, perché le debolezze e i dubbi sono propri dell'animo umano e nessuno, neppure il più coraggioso e ardito, vi si può sottrarre».
8,00

Il compimento dell'amore-Due amori-L'ultimo addio

Il compimento dell'amore-Due amori-L'ultimo addio

Robert Musil, Arthur Schnitzler, Stefan Zweig

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Passigli

anno edizione: 2019

pagine: 308

"Il compimento dell'amore": Apparso nel 1911, insieme a "La tentazione della silenziosa Veronika" in un volume dal titolo "Unioni", "Il compimento dell'amore" è forse il racconto che più di ogni altro permette al lettore di avvicinarsi al complesso mondo espressivo di Robert Musil. Apparentemente, vi si narra la vicenda di un adulterio, ma a Musil non interessa tanto ripercorrere per l'ennesima volta un tema così caratteristico della letteratura borghese, quanto penetrare l'origine di quella infedeltà, dimostrare narrativamente come le motivazioni dei nostri atti non siano determinate da quei princìpi di causalità che regolano il cosiddetto mondo reale - come pretendeva l'estetica naturalista ma siano anche e soprattutto il frutto di un allontanamento dalla realtà di cui l'amore rappresenta uno degli esiti estremi. Questo è il destino in certo qual modo ironico di questo racconto di Musil, per il quale l'adulterio si rivela niente meno che una sorta di compimento dell'amore. "Due amori": Dall'infelice passione di una giovane musicista nella Vienna del primissimo Novecento (L'amore di Erika Ewald) a quella impossibile di un cameriere per la propria padrona (La stella sul bosco), questi due racconti, pubblicati nel 1904 da uno Stefan Zweig appena ventitreenne, dimostrano la già grande capacità di osservazione psicologica dello scrittore viennese (1881-1942), tanto che fin dal loro apparire vennero elogiati da un lettore d'eccezione come Hermann Hesse per la loro finezza estrema di "studi di anime". E se l'Erika Ewald del primo racconto ha molti tratti in comune con quelle che saranno le successive, indimenticabili eroine dei racconti di Zweig - da Bruciante segreto a Paura, da Ventiquattr'ore nella vita di una donna a Lettera di una sconosciuta - La stella sul bosco ne costituisce già una delle possibili chiavi interpretative; scrisse infatti lo stesso Zweig diversi anni dopo di aver voluto illustrare con quel racconto l'idea che "la nostra vita sia guidata da correnti più profonde degli avvenimenti esteriori, e che un'intensa magia della vita, accessibile solo alla nostra emozione e non ai nostri sensi, governi i nostri destini, anche quando siamo noi a credere di dirigerli". "L'ultimo addio": Due racconti inediti del grande scrittore austriaco Arthur Schnitzler (Vienna, 1862-1931), uno dei protagonisti della letteratura mitteleuropea del Novecento. Nel primo di questi, "La donna dopo", un uomo ancor giovane in preda al dolore per la scomparsa improvvisa della moglie tenta disperatamente di ritrovare i ritmi di una vita sociale che sembra non più appartenergli; in un girovagare a vuoto alla ricerca di nuove occasioni di vita, si troverà spinto verso il rapporto con un'estranea che non farà però che acuire il suo stato fino al parossismo finale in cui l'amante sconosciuta e l'amata defunta gli appariranno riunite in un estremo lampo di follia. Tematicamente affine è il secondo racconto, "L'ultimo addio": anche qui amore, morte e senso di colpa si trovano a coesistere nel protagonista, il quale di fronte all'amante defunta si sente incapace di rivelare al marito il rapporto clandestino che li aveva uniti.
26,90

I morti

I morti

James Joyce

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2018

pagine: 115

Ultimo racconto della raccolta "Gente di Dublino, I morti" (1907) ne costituisce anche una sintesi mirabile. Il microcosmo della festa natalizia alla quale il protagonista Gabriel Conroy partecipa, diviene, per una di quelle illuminazioni proprie dei grandissimi scrittori, il luogo di una 'epifania' che anticipa i grandi temi di "Ulysses" (1922), facendo di questo stupendo racconto la realizzazione più compiuta del primo Joyce. Protagonista è sempre, naturalmente, il mondo di Dublino; come scrive Alessandro Gentili nella prefazione che accompagna la sua nuova traduzione di questo capolavoro di Joyce, «ogni personaggio di ogni racconto di "Gente di Dublino" impersona e manifesta la paralisi umana di quella città, quella società chiusa e fissa nell'immobilità di antichi provinciali modelli e consuetudini, repressa e mortificata dal dominio britannico e dal potere asfissiante della Chiesa cattolica». Tuttavia, non è un caso che questo racconto sia divenuto anche, e sempre più, un'opera a sé stante, e tale da fornire il materiale a John Huston per l'ultimo dei suoi grandi capolavori cinematografici, l'omonimo "The Dead" del 1987; perché se da un lato il racconto costituisce senza dubbio il coronamento dell'intera serie dei "Dubliners", dall'altro sprigiona una sua autonoma potenza narrativa, tingendosi di un risvolto più metafisico, come se la presenza dei morti aleggiasse, dominasse e riempisse di sé l'intero quadro.
10,00

Un cuore debole

Un cuore debole

Fëdor Dostoevskij

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2018

pagine: 77

Il racconto "Un cuore debole" apparve per la prima volta sulla rivista «Otecestvennje zapiski» nel febbraio 1848 e fa dunque parte della produzione giovanile di Fëdor Dostoevskij (1821-1881), in quegli anni fortemente attratto dagli ideali del socialismo utopistico. Tuttavia, come ha scritto Maria Bianca Luporini, «rispetto a tutti gli altri racconti 'umanitari' di Dostoevskij la novità, colta con grande finezza psicologica, consiste nel fatto che a scatenare la fissazione melanconica, e poi la pazzia del protagonista, non è un avvenimento drammatico..., bensì una felicità troppo grande». E in ciò il personaggio di Vasja Sumkòv, una delle più perfette creazioni di Dostoevskij, va a collegarsi idealmente al personaggio di Nastasja Filìppovna, che ne "L'idiota", vent'anni più tardi, affronterà un analogo destino, dopo l'arrivo, la conoscenza e la proposta di matrimonio del principe Mygkin.
8,00

Angoscia

Angoscia

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2017

pagine: 106

Appartenente alla ricca borghesia viennese, sposata felicemente con un avvocato, madre di due figli e apparentemente appagata, spinta dalla noia e dalla routine del matrimonio Irene intesse una relazione con un giovane musicista. Dopo uno degli incontri con l'amante, viene avvicinata da una sconosciuta che comincia a ricattarla. Irene cede sempre più al ricatto, cadendo preda di un'insostenibile angoscia, tra rimorso, timore di essere scoperta e desiderio di confessare... Scritto nel 1910 e pubblicato nel 1920, "Angoscia" è un racconto psicologico, nel quale l'autore mostra tutte le sfumature che animano i sentimenti di una donna adultera, e trascina il lettore, con un linguaggio incantevole, elegante e limpido, nella forza distruttiva del tormento interiore della protagonista. Zweig racconta la storia di Irene Wagner in maniera via via più serrata, in un crescendo di suspense e inquietudine, sino all'inaspettato finale. Profondamente influenzato dalla psicanalisi di Freud e dalla tradizione del racconto della scuola viennese (si pensi a Arthur Schnitzler), la capacità introspettiva di Zweig nell'esporre i profondi turbamenti dell'animo umano trova forse proprio in questo racconto il suo apice.
10,00

Dottor Georgie

Dottor Georgie

Israel Joshua Singer

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2017

pagine: 62

La Lower East Side di New York degli anni Trenta era simile a un palcoscenico di teatro: gli immigrati recenti, provenienti da paesi diversi, ma soprattutto kikes (ebrei) e wops (italiani) si arrangiavano con lavori modesti imparati nei paesi di origine, così come Mr Vevrik, il padre di Georgie. Tutti questi immigrati, compreso Mr Vevrik, coltivano il sogno quasi impossibile di un figlio laureato, soprattutto se medico. Ma la maggior parte dei giovani immigrati, folgorati dalle luci del nuovo mondo, si ubriacavano di libertà e di divertimenti. Georgie, tutto sommato un bravo ragazzo, tenta la carta della facoltà universitaria di ingegneria, ma con scarso risultato: nel quartiere dominano piccole bande di adolescenti alle quali Georgie si unisce con grande terrore dei genitori. Il matrimonio con una ragazza della piccola borghesia porta alla luce due mondi diversissimi ma in ogni caso, anche se non laureato, grazie alla capacità eccezionale di meccanico di automobili, Georgie si guadagnerà tra i borghesi del quartiere il titolo di Dottor Georgie.
7,50

Il ritorno di Gustav Mahler e altri scritti musicali

Il ritorno di Gustav Mahler e altri scritti musicali

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2017

pagine: 103

Quello di Stefan Zweig con la musica non è un rapporto occasionale, ma in qualche modo costitutivo della sua stessa ispirazione letteraria. Stefan Zweig, viennese, crebbe con gli idoli della Vienna della sua gioventù: "Scorgere Gustav Mahler per strada era un evento da riferire ai compagni come un piccolo trionfo personale, e quando un giorno, fanciullo, fui presentato a Johannes Brahms e lui mi batté giovialmente sulla spalla, rimasi per alcuni giorni sconvolto dallo straordinario evento". E proprio Mahler ritorna in uno degli scritti musicali qui raccolti, l'appassionato omaggio a questo grande maestro di un'intera generazione di intellettuali, ricordato nell'ultimo periodo della sua vita ma anche, soprattutto, nell'eco profonda che la sua scomparsa lasciava su chi aveva avuto la fortuna, se non di conoscerlo, almeno di ascoltarlo e di assistere alle sue direzioni d'orchestra. Sono d'altra parte ben note le frequentazioni che Stefan Zweig ebbe con musicisti come Max Reger che aveva messo in musica le sue prime poesie, Maurice Ravel, Béla Bartók, Alban Berg, oltre a Bruno Walter, Ferruccio Busoni e Arturo Toscanini, che ritroviamo in questa nostra edizione; e, insieme a questi, un grandissimo musicista di un'altra epoca, Georg Friedrich Haendel, cui Zweig dedica un vero 'racconto musicale', ricostruendo la genesi di uno dei suoi massimi capolavori, il Messiah (1741): una lotta tra vita e morte, tra suono e silenzio, fino al trionfo, a quel "miracolo della volontà" che rese questo celeberrimo oratorio un 'unicum' nella produzione artistica dello stesso compositore, tanto che Haendel volle destinarlo ai fanciulli abbandonati.
12,00

Gobseck l'usuraio

Gobseck l'usuraio

Honoré de Balzac

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2016

pagine: 80

8,50

Fantasie veneziane

Fantasie veneziane

Diego Valeri

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2016

pagine: 123

Venezia in inverno e in primavera, la bottega dell'antiquario, la casa di Goldoni, le calli, i quadri, gli abitanti - senza dimenticare, tra questi, i gatti - , l'autunno al Lido. Più ancora della celebre "Guida sentimentale di Venezia", già apparsa in questa stessa collana e più volte ripubblicata, queste "Fantasie veneziane" di Diego Valeri conducono per mano il lettore all'interno dell'anima più segreta di questa città che sempre ci appare come un sogno inverosimile: la potente Venezia di un tempo e la Venezia dei nostri giorni, che, nonostante i cambiamenti, ancora esalta lo splendore della sua storia, e insieme la sua tenacia, la sua stessa fragilità. Una prosa, questa di Diego Valeri, sapientissima e tutta intrisa della magia di questa città incantata, che si allarga pian piano, negli ultimi capitoli, verso i territori limitrofi, quelli del fiume Brenta, dei Colli Euganei e dell'altra sua bellissima città, la 'materna' Padova.
10,00

La signora con il cagnolino

La signora con il cagnolino

Anton Cechov

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2016

pagine: 88

Tra i duecentotrentanove racconti che costituiscono l'opera completa del Cechov narratore, "La signora con il cagnolino" (1898) e "Ionic" (1896) appartengono agli anni della piena maturità, gli anni in cui lo scavo psicologico diventa sempre più profondo, dando vita a capolavori come il lungo racconto "II duello" (1897) e come i drammi "II gabbiano" e "Zio Vanja". I due racconti offrono altrettanti intensi e finissimi ritratti psicologici "di coppia": una coppia adultera nel primo di essi - che adombra anche vicende biografiche dello stesso autore, che proprio allora stava iniziando la sua relazione con l'attrice Olga Knipper - e una coppia che non riesce a formarsi nel secondo, quasi un ironico e amaro gioco di attrazioni non sincroniche. In entrambi i casi siamo lontanissimi da qualsiasi idillio amoroso; eppure ne "La signora con il cagnolino" accade qualcosa di straordinario: quello che pareva all'inizio un episodio quasi insignificante, persino volgare nella sua trita normalità, si trasforma a poco a poco in una vera passione amorosa che cambierà per sempre la vita dei due amanti. Anche nel secondo racconto l'amore esiste, ma sotto traccia, un amore che non può consumarsi per la refrattarietà, quasi costitutiva, dei due protagonisti, prima la donna e poi l'uomo: e intanto il tempo trascorre inesorabilmente, lasciandoli entrambi prigionieri della propria solitudine.
8,50

Viaggio in Russia

Viaggio in Russia

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2016

pagine: 112

Stefan Zweig non è solo uno dei narratori più popolari del primo Novecento, ma anche scrittore dai molteplici interessi: saggista, biografo e cronista di viaggio. Tra i suoi reportages, vi è anche, in prima traduzione italiana, questo resoconto del suo viaggio in Russia nel 1928, quando vi si recò in occasione del centenario della nascita di Tolstoj. Viaggio che avveniva a soli dieci anni dalla rivoluzione d'ottobre, e che lo impressionò profondamente. Zweig scrive acutamente della nuova realtà che scopre mano a mano, rendendosi conto fino in fondo di quale frattura si stava verificando tra il mondo della Russia dei Tolstoj, dei Cechov, dei Dostoevskij, e la nuova realtà politica e sociale. Con l'occhio attento del testimone, senza la pretesa di giudicare, desideroso di dare ai lettori europei una testimonianza oggettiva di ciò che accadeva in Russia in quegli anni, profondamente ammirato del 'genio russo', Zweig sente la necessità di abbattere i muri dei pregiudizi occidentali invitando alla scoperta della grande umanità di quel popolo, dell'enorme processo di vita intellettuale e della sua eroica capacità di attesa e di sopportazione, "tanto vaste quanto la terra russa".
10,00

Amy Foster

Amy Foster

Joseph Conrad

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2016

pagine: 61

Tra i racconti di Joseph Conrad (1857-1924), Amy Foster (1901) è forse quello che più di ogni altro ci narra quale deve essere stata l'esperienza stessa dell'autore quando, nel 1878, dopo aver tentato il suicidio, decise di imbarcarsi come semplice marinaio polacco su di una nave della marina mercantile britannica: il senso di estraneità, l'impossibilità di farsi capire, la solitudine... Tutti questi sentimenti deve averli provati anche il ventunenne Teodor Józef Konrad Korzeniowski, discendente da una famiglia dell'antica nobiltà terriera polacca; e non è certo un caso che il protagonista del racconto, Yanko, provenga dall'Europa dell'Est come il suo autore. Ma più che i possibili tratti autobiografici della vicenda narrata, quello che oggi colpisce è la straordinaria attualità di questo racconto, perché la storia di Yanko è per molti versi la stessa di quella di tanti immigrati che si trovano a vivere in paesi di lingua, cultura, religione, tradizioni diverse, incapaci di farsi intendere e considerati soltanto alla stregua di un pericolo per la comunità. Nel racconto, neppure l'amore può trionfare; anzi, la storia d'amore tra lo straniero Yanko e la giovane Amy arriva a sconvolgere ulteriormente la situazione fino al tragico epilogo finale.
8,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.