Economia
Una nuova economia ecologica. Oltre il Covid-19 e il cambiamento climatico
L'Abbate Patty
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2020
pagine: 256
Il libro propone un nuovo modo di pensare l'economia e gli strumenti per gestirla in modo da raggiungere un futuro sostenibile ed equo. Per farlo, abbiamo bisogno di una nuova economia ecologica che sappia affrontare non soltanto la transizione per andare oltre il Covid-19, ma anche la sfida del cambiamento climatico e quella delle disuguaglianze, che continuano a crescere nel modello esistente. Il testo offre una introduzione ai metodi più avanzati di gestione delle risorse e di contabilità ambientale. Propone i criteri per il calcolo degli indicatori di sostenibilità - tra cui l'analisi Input-output e il Life Cycle Thinking - e gli strumenti per l'analisi del ciclo di vita dei prodotti. Si tratta dell'attrezzatura tecnica di cui i nuovi manager dovranno dotarsi per affrontare realmente il Green New Deal, la transizione energetica, l'innovazione delle filiere produttive e il disaccoppiamento tra sviluppo economico e crescita degli impatti sulla natura. Il volume è pensato come testo base per studenti provenienti da settori scientifici, economici e gestionali, ma è sostanzialmente dedicato alla generazione Millennial - che sta riconquistando il controllo della propria coscienza biosferica - e ai professionisti del settore, ai politici e ai cittadini che cercano relazioni efficaci tra sostenibilità e sviluppo, tra l'Economia circolare e le nuove strategie industriali. La prima parte del volume è dedicata ai nuovi modelli di economia per la transizione ecologica. Si analizza il significato di "Capitale naturale", la differenza fra risorse rinnovabili e non rinnovabili e quella fra sostenibilità "forte" e "debole". E poi l'Agenda 2030, tenendo conto degli attuali limiti planetari, fino a una analisi dettagliata di cosa si debba intendere per "Economia ecologica". Segue una fotografia dell'anidride carbonica - il nemico invisibile che causa il surriscaldamento del nostro pianeta - e un approfondimento sugli aspetti tecnici e negoziali della lotta al cambiamento climatico. Dopo una carrellata sul Green New Deal, questa sezione si chiude con l'analisi del modello di funzionamento generale dell'Economia circolare. La seconda parte approfondisce gli strumenti di contabilità ambientale. Si analizzano i conti dei flussi fisici, ossia gli input e output di materia ed energia sia a livello macroeconomico che nella dimensione aziendale. Si descrivono i principali indicatori di sostenibilità, come l'Impronta ecologica (del prodotto, delle organizzazioni, della materia), con cenni sull'eco-design e l'eco-innovazione. Segue una parte dedicata interamente al metodo Life Cycle Thinking e al suo strumento LCA, e il volume si conclude presentando alcuni indici di circolarità aziendale e l'impiego dell'analisi del ciclo di vita negli Acquisti Verdi delle pubbliche amministrazioni, tenendo conto dei cosiddetti Criteri Ambientali Minimi (CAM). Il testo si completa con una pagina web costantemente aggiornata, con articoli, pubblicazioni scientifiche e casi studio.
Generazione Z e lavoro. Vademecum per le imprese e i giovani
Paolo Iacci, Francesco Rotondi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 128
I ragazzi della generazione Z e l’attuale legislazione volta a facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro sembrano siano fatti apposta per non incontrarsi. Tanto i primi sono flessibili e pronti alla sperimentazione, tanto la seconda è rigida e volta a replicare i meccanismi del passato. Tanto i primi sono attenti a privilegiare la significatività dell’esperienza lavorativa e la conciliazione tra vita privata e vita professionale, tanto la seconda tende ad appiattire tutto nel segno del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ponendo poca attenzione alla formazione come elemento di continuità e di abilitazione ad un mondo in continuo cambiamento tecnologico. I primi sono immersi nella gig economy, fatta di esperienze brevi e rapsodiche, la seconda prevede solo lo sviluppo industriale pianificato delle medie e grandi imprese. A 50 anni esatti dallo Statuto dei lavoratori possiamo pensare ad un suo radicale rinnovamento? Ci provano con questo libro i due autori – da una parte l’uomo di azienda, dall’altra l’avvocato – prendendo in esame le caratteristiche della nuova generazione di giovanissimi e focalizzandosi poi sulla presentazione e la critica delle principali leggi rivolte all’accesso degli inoccupati al mercato del lavoro.
Il trionfo dell'ingiustizia. Come i ricchi evadono le tasse e come fargliele pagare
Emmanuel Saez, Gabriel Zucman
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 240
Oggi nel mondo i ricchi pagano meno tasse dei poveri. Su questa plateale ingiustizia Saez e Zucman offrono uno sguardo onesto e schietto. Con un'indagine quasi poliziesca sui sistemi di tassazione e sui cambiamenti che hanno subito nel corso dei decenni, fondono storia e acuta analisi economica. Ma fanno di più: aprono la strada a nuove proposte. Perché far pagare le tasse ai ricchi si può e si deve, per ridurre l'imperante disuguaglianza globale. Con chiarezza spiegano fenomeni come la spirale di competizione sulle tasse tra le diverse nazioni oppure la crescita di una nuova industria per aggirare le tasse; e come tutto questo concorra a creare nelle singole nazioni sistemi oligarchici e plutocratici, in cui i ricchi pagano poco e i poveri sono sommersi dalle tasse. Lanciando un grido d'allarme, questi due giovani economisti propongono una reinvenzione visionaria, democratica e pratica della tassazione che permetta alla giustizia di trionfare in tutti i campi della società.
Credito e Monti di Pietà tra Medioevo ed età moderna. Un bilancio storiografico
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 320
L'accesso al credito e le relazioni di potere che intorno ad esso si articolavano sono uno degli aspetti cardine della società italiana fra tardo medioevo e prima età moderna. Le diverse modalità (lecite, illecite, dubbie) di procurarsi denaro si intrecciavano infatti con questioni legate alla sfera economica, politica, giuridica e religiosa. Ricostruire la storia del credito permette quindi di comprendere meglio la società dell'epoca. Indagando tanto il terreno delle elaborazioni teoriche quanto quello delle attuazioni concrete, il presente volume fornisce un ampio quadro del dibattito e delle maggiori acquisizioni storiografiche riguardo al credito e ai Monti di Pietà. Rifiutando schematiche semplificazioni, il volume indaga i molteplici protagonisti di vicende che coinvolsero teologi e giuristi, banchieri ebrei e cristiani, mercanti, predicatori e magistrature cittadine. Declinato secondo forme diverse di progettualità sociale, lo sviluppo del mercato del credito rispondeva a una diffusa necessità di denaro. E intorno alla richiesta di credito si giocava - allora come oggi - una parte significativa del grado di appartenenza riconosciuto o negato ai membri di una comunità politica.
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2020. Dieci anni di economia dell'immigrazione
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 208
Già dieci anni fa molti analisti consideravano l'immigrazione una componente strutturale della società e dell'economia italiana ed europea. Era tuttavia difficile prevedere il peso che avrebbero avuto i fenomeni migratori all'interno del dibattito pubblico. In pochi anni la popolazione straniera residente è passata da poco più di 3 milioni a oltre 5 milioni, con evidenti ricadute sociali ed economiche. Nel decennio 2010-2019 la drastica riduzione dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro (-96%) e l'aumento esponenziale degli sbarchi di migranti nel Mediterraneo hanno spostato l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media sulle tematiche dell'accoglienza, ponendo in secondo piano le politiche migratorie vere e proprie (canali di ingresso legali) e le politiche di integrazione degli stranieri già presenti in Italia. In questi ultimi mesi, poi, la chiusura delle frontiere causata dall'emergenza sanitaria ha messo in ginocchio molti settori caratterizzati da una forte presenza di lavoratori stagionali, come il turismo e l'agricoltura. Ma l'intera economia italiana, in cui un occupato su dieci è straniero, sarà messa a dura prova. L'integrazione degli immigrati, quanto mai necessaria per la ripresa, sarà una delle sfide che il nostro Paese dovrà gestire nei prossimi anni.
Affrontare e vincere le crisi. Della pandemia e di altre catastrofi: lezioni da apprendere per contenere i danni e ripartire alla grande
Libro: Libro in brossura
editore: Mind Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 160
Il volume è composto da circa 20 saggi suddivisi in cinque sezioni che toccano tutti i principali temi di primario interesse per chi deve affrontare e risolvere le crisi, sia sotto il profilo professionale sia sotto quello personale. La prima sezione riguarda la pandemia del Coronavirus, evento eccezionale che sta comportando e comporterà non solo pesanti effetti economici, ma profonde implicazioni di gestione, di nuovi rapporti di lavoro come lo smart working e di diverse relazioni all’interno delle organizzazioni. La seconda sezione affronta in modo più ampio la tematica delle crisi, che riguardino sia emergenze sanitarie, sia economiche o di altro tipo. La terza concerne i nuovi approcci alla gestione dei rischi e i nuovi modelli organizzativi e di leadership per farvi fronte. La quarta sezione invita a guardare, in modo professionale e consapevole, al futuro, per essere pronti a gestire eventi inaspettati. E la sezione finale tocca i temi della comunicazione in tempi di crisi. Un libro completo e di straordinaria attualità, che si avvale di contributi di: Nitin Nohria, Condoleezza Rice, Yuval Noah Harari, Martin Reeves, Robert Kaplan, Heidi Gardner, Andrea Granelli, Emilio Rossi e molti altri.
Neoliberismo
Giulio Moini
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2020
pagine: VIII-192
Disuguaglianze, populismi, egoismi, crisi della solidarietà sociale, abbandono del settore pubblico, primato della finanza sono problemi storici che hanno a che fare con la lunga stagione neoliberista? Per rispondere a queste domande occorre in primo luogo essere in grado di riconoscere il neoliberismo e, in secondo luogo, poterlo definire ricostruendone le principali radici storiche e ideali. Questo libro intende offrire un contributo a tale lavoro di comprensione. Nella prima parte si analizzano le origini del pensiero neoliberista facendone risaltare specificità e potenziali contraddizioni teoriche, unitamente alle prime e più rilevanti esperienze storiche di neoliberismo effettivamente realizzato (Cile, Stati Uniti e Regno Unito). Nella seconda parte si definisce il neoliberismo come «tessuto connettivo» del capitalismo contemporaneo e si analizzano le sue relazioni con i temi delle disuguaglianze e degli odierni populismi.
La pecora nera. L'Italia di oggi e l'eurozona
Silvia Merler
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 200
Nell’ultimo decennio due grandi crisi hanno definito l’Europa: quella del debito sovrano dell’Eurozona nel 2010 e quella del Covid-19 nel 2020. Dal punto di vista economico si tratta di due accadimenti diametralmente opposti. La crisi del debito sovrano, evento asimmetrico, è stata il prodotto di un decennio di divergenza economica ma ha innescato una convergenza senza precedenti all’interno dell’Eurozona. Politicamente, ha aperto una frattura profonda in tema di solidarietà fiscale, facendo emergere una narrativa, ancora in auge, che ha visto l’Europa dividersi tra «santi» e «peccatori». La pandemia scatenata dal Covid-19 è invece uno shock simmetrico, con origini esterne alla politica economica, che rischia però di compromettere quella convergenza faticosamente raggiunta negli ultimi anni. Dal punto di vista politico, sembrerebbe un’occasione indiscutibile per dispiegare solidarietà fiscale a livello europeo, eppure raggiungere un accordo su questo fronte è stato molto difficile. Al centro di questo intreccio di tensioni, destinate a definire il futuro dell’integrazione europea, si trova oggi proprio l’Italia, in virtù delle dinamiche economiche e politiche che la caratterizzano. E il piano per la ripresa concordato a Bruxelles, il cosiddetto Next Generation EU, assegna al nostro paese una responsabilità chiave: dimostrare che la fiducia concessa non è stata mal riposta. In caso contrario, la nostra posizione in Europa sarà sempre più marginale, in un insostenibile gattopardesco isolamento.
Il paese innovatore. Un decalogo per reinventare l'Italia
Alfonso Fuggetta
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 200
«La mia convinzione è che abbiamo bisogno di un Paese innovatore, in tutte le sue articolazioni e declinazioni, e di uno Stato che nel Paese abiliti e sostenga imprese, cittadini, associazioni nel promuovere innovazione, a servizio dello sviluppo e del benessere di tutti noi.» È questa la tesi che Fuggetta pone al centro del libro, contro le tante occasioni in cui invece si chiede allo Stato di porre rimedio a ogni tipo di stortura, calamità naturale, sfortuna economica, torto o colpo della sorte. Ogniqualvolta sorge un problema che come singoli non sappiamo o non vogliamo affrontare invochiamo infatti l’intervento dello Stato, spesso immaginandolo come un’entità terza rispetto a noi, dotata di risorse infinite o comunque indipendenti dalle nostre, con doti taumaturgiche capaci di rimediare a qualunque male o ingiustizia del mondo, e portatore di virtù e moralità superiori a quelle dei privati, siano essi singoli cittadini o imprese. Ma lo Stato deve fare alcune cose e non altre: soprattutto non dobbiamo pretendere o anche solo immaginare che sia lo Stato a gestire in prima persona, come operatore economico, i temi dell’innovazione, della crescita e dello sviluppo. Non è lo Stato imprenditore e innovatore che ci salverà. Tutto il Paese deve crescere, svilupparsi ed essere innovatore, in tutte le sue articolazioni e strutture, certamente con un corretto ruolo e sostegno del soggetto pubblico. Perché a un Paese che si identifica con lo Stato, un Paese con uno Stato imprenditore, innovatore e ridistributore della ricchezza prodotta, preferiamo un Paese della responsabilità civile, degli investimenti a servizio della collettività, delle pari opportunità, della solidarietà vera con chi fa fatica, della valorizzazione delle capacità di ciascuno di noi.
Mitologie economiche
Éloi Laurent
Libro
editore: BEAT
anno edizione: 2020
pagine: 128
«L'economia è diventata la grammatica della politica. Col suo uso e le sue regole condiziona il linguaggio, la parola pubblica, il cui libero arbitrio si limita ormai alla scelta del vocabolario, della retorica e dell'intonazione». Da questa oggettiva constatazione dello stato di cose presenti muove la riflessione contenuta in questo libro, che ha di mira un obiettivo determinato: mostrare come la grammatica economica non sia affatto una scienza o un'arte, ma piuttosto una mitologia, un credere comune in un insieme di rappresentazioni giudicate degne di fede. Come ogni religione e culto della fatalità, l'analisi economica mette oggi infatti in scena un universo angoscioso, fatto di vincoli, di costrizioni, di rifiuti, di punizioni, di rinunce e di frustrazioni. Risponde «non si può» quando i cittadini dicono «noi vogliamo». Riduce i progetti, le ambizioni e i sogni a questioni falsamente importanti: «quanto costa?», «quanto rende?». Segna la fine delle alternative e avvelena, infine, lo spirito democratico, poiché chi ha poteri di governo si sente obbligato a invocare le mitologie economiche per rafforzare la propria autorità e credibilità. Analizzando e decostruendo tre discorsi oggi dominanti che si servono di miti economici per renderci miopi rispetto alle vere sfide del nostro tempo - il neoliberismo in fase terminale, la social-xenofobia emergente e l'ecoscetticismo irriducibile - Éloi Laurent dimostra come l'economia sia una modernità superata che «pretende di essere una spinta permanente al cambiamento e alla riforma» e, invece, «racchiude gli individui e i gruppi nel mondo così com'è, screditando le dissidenze e soffocando i pensieri nuovi».
L'identità del fare. Economia e diritti nell'Europa del XXI secolo
Libro: Copertina morbida
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2020
pagine: 160
In Italia come in Europa assistiamo da tempo alla crescita di due fenomeni che seppur opposti nascono da un denominatore comune, l'euroscetticismo e la richiesta di "più Europa". Fenomeni alimentati dalla sempre più diffusa convinzione che l'Unione non sia in grado di rispondere alle complesse sfide di oggi - in ambito economico come di fronte ai temi ambientali, dello sviluppo sostenibile o delle politiche migratorie - e che mostrano come per rilanciare il progetto europeo sia oggi più che mai necessaria una reale "identità del fare". Attraverso i contributi dei giovani vincitori del premio intitolato a Jo Cox, la deputata britannica uccisa nel 2016 durante la campagna sulla Brexit e fervente sostenitrice di una società europea integrata e inclusiva, questo libro si concentra sulle sue declinazioni, dall'inclusione alla tutela dei diritti umani, dal coordinamento delle politiche sanitarie alla ricerca di nuovi ed efficaci strumenti per un'innovazione sostenibile. Perché solo con un'Europa più autenticamente solidale e capace di far fronte comune potremo evitare l'implosione di quello straordinario strumento di crescita che l'Unione può e deve ancora essere. Postfazione di Eva Giovannini.