Storia dell'arte: stili artistici

La mostra presenta una ricca selezione di opere d’arte greche giunte a Roma attraverso secoli di rapporti complessi: dapprima, dalle origini fino al III secolo a.C., come prodotti d’importazione; poi, dopo la seconda guerra punica, come bottini di guerra; infine, dalla metà del II secolo a.C., grazie all’arrivo a Roma di artisti greci il cui linguaggio formale venne assimilato e adattato alle esigenze romane. Il celebre verso di Orazio (Epistole 2, 156), secondo cui la Grecia conquistata finì per conquistare il suo vincitore introducendo le arti nel Lazio, simboleggia questa fase conclusiva. La mostra ricorda come il Lazio non fosse affatto “agreste” né Roma “rozza”, ma già da tempo interessata ai temi artistici, smentendo l’immagine tradizionale che la voleva dedita solo alla guerra e al lavoro nei campi.

Gerardo Dottori figura centrale e peculiare nel panorama del futurismo italiano legato alla sua terra, l'Umbria, e con una profonda ricerca spirituale che permea tutta la sua arte.

Di Domenico Morelli (1823-1901) – artista, docente del Reale Istituto di Belle Arti e senatore – la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma conserva un fondo di opere pittoriche e grafiche, acquisito dallo Stato nel 1905, rappresentativo della sua intera carriera (1845-1901). I saggi di apertura di questo catalogo sistematico ripercorrono la storia della dispersione dei dipinti e dei disegni rimasti nell’atelier dell’artista dopo la sua morte, insieme alla fortuna critica e di pubblico della sua opera attraverso le esposizioni della prima metà del Novecento, negli anni in cui si intensifica il dialogo tra Roma, capitale della memoria artistica nazionale, e Napoli, dove Morelli contribuisce a porre le basi per la creazione di un museo dedicato all’arte locale. Focus brevi su aspetti puntuali della collezione analizzano il contesto storico-artistico di riferimento, contribuendo alla revisione della datazione delle diverse opere del fondo. Per la prima volta, un repertorio fotografico e critico esaustivo documenta l’intero corpus pittorico della collezione, comprese novanta tavolette di paesaggio su legno. Alla tela incompiuta de Il trovatore fra le monache sono dedicate le pagine finali di approfondimento, relative al restauro completato nel 2022 grazie al supporto dell’Istituto Centrale del Restauro.

Catalogo delle opere in acquaforte e acquerello dell’artista Luigi Caflisch.

La stampa xilografica giapponese ha mostrato paesaggi mozzafiato, pulsione erotica, fantasmi e demoni che tormentano i vivi e ha reso i lottatori di sumo e gli attori kabuki delle rock star. Questo compendio racchiude le stampe più eccezionali del periodo tra il 1680 e il 1938 e attinge alle migliori opere di musei e collezioni private di tutto il mondo.