Musica
E fia ver?... Improbabili logiche in libretti d’opera
Vieri Poggiali
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2019
pagine: IV-90
					E perché? Perché, sostiene l’autore, nella lirica a suscitare emozioni e sentimenti conta soltanto il fascino incommensurabile e sovrastante della buona musica... Esplicitamente paradossale, questo libro indica con bonaria ironìa una serie di scarse o del tutto assenti carenze di logica individuabile — in termini di tempi, o spazio, o situazioni — nei testi di parecchi libretti di opere liriche tra le più note sulle quali hanno composto musica autori che vanno da Mozart a Verdi, da Puccini a Wagner, da Mascagni a Leoncavallo a Cilea. Un esempio per tutti? Nel Don Giovanni del grande salisburghese nel giro di poche ore risulta per l’assassinato commendatore già realizzata una statua con relativa iscrizione mortuaria... Ciò non toglie che il libro poi si concluda con una appassionata dichiarazione d’amore per le opere liriche che pure di incongruenze del genere ne ospitano in abbondanza.				
									Fifth dimension. Psichedelia USA 1966-1974
Claudio Gargano
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2019
pagine: 446
					Diviso in sette scene (le più significative: San Francisco e Los Angeles, New York e la Terra della Signora Elettrica), "Fifth Dimension" di Claudio Gargano è un caleidoscopio di suoni che, a partire dalla "Summer of Love", trae ispirazione da quelle che Allen Ginsberg chiama le Droghe Benevole, le sostanze chimiche che non danno assuefazione, l'Lsd che aspira a diventare un estatico strumento di conoscenza in grado di svolgere il ruolo di alimento base della Nazione Hippie e, come raccomanda l'autore di "Howl", di allargare l'area della coscienza, per raggiungere l'Illuminazione e ottenere, secondo i Jefferson Airplane, "free minds, free bodies, free dope, free music". Dopo un trip di mezzo secolo, giunge da lontane galassie l'onda lisergica dì Janis Joplin, Country Joe & The Fish, Grateful Dead, Jefferson Airplane, Quicksilver Messenger Service, l3th Floor Elevators, Byrds, Doors, Love, Spirit, Velvet Underground, David Crosby, Jimi Hendrix (la "nebbia purpurea" sprigionata dalle corde della sua Fender Stratocaster dipinge di blues una musica che equivale a un tuffo nelle zone d'ombra dell'Io) e delle altre settanta formazioni che volano "eight miles high".				
									Un sottile selvaggio suono mercuriale. Bob Dylan, Nashville e Blonde on blonde
Daryl Sanders
Libro: Copertina morbida
editore: Jimenez
anno edizione: 2019
pagine: 285
					Un sottile selvaggio suono mercuriale è l'analisi definitiva dell'opera magna di Bob Dy-lan, blonde on blonde. Non solo offre un resoconto esteso e dettagliato delle session che produssero quell'album pionieristico, ma sgombra il campo dalla cattiva informazione che è stata fatta negli anni sui tempi e le modalità di realizzazione di quell'eterno capolavoro. Servendosi di testimonianze di prima mano, finora inedite, e dei ricordi dei musicisti che aiutarono Dylan a raggiungere la sua più alta vetta artistica, il libro sonda anche il duraturo impatto che il disco ha avuto nel rock delle generazioni successive. Basandosi sul racconto del produttore, dei musicisti, del personale dello studio, dello staff del management e di altre figure decisive, Daryl Sanders ricostruisce il viaggio da New York a Nashville intrapreso da Dylan in cerca di "un sottile, selvaggio suono mercuriale". Come lo stesso futuro premio Nobel disse in una celebre intervista del 1978, il momento in cui andò più vicino a catturare quel suono fu proprio durante le sedute di registrazione di blonde on blonde, che fruttarono classici senza tempo quali Visions of Johanna (il più bel testo di sempre per una canzone rock, secondo molti), I Want You e Just Like a Woman.				
									Tutto Conte. Il racconto di 240 canzoni
Federico Pistone
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2019
pagine: 221
					Questo non è un libro ma un invito e, insieme, una provocazione. L'invito è quello di riascoltare tutti i 240 brani pubblicati da Paolo Conte in quasi mezzo secolo, in ordine di apparizione, raccontandoli in rapide schede che diventano parole in sottofondo, senza disturbare. La provocazione è quella di accompagnare ogni canzone con un giudizio in stelline, come quelle che si danno ai film: soggettive certo, di cui non tener conto ovvio, ma che comunque hanno un perché artistico, storico, ribaldo. Dalle stelle alle stelline, del jazz, della poesia, soprattutto della musica. Colta, popolare, esotica, etnica, dalla mazurka al boogie, dalla marcetta alla beguine, dalla rumba al foxtrot, dal liscio alla sinfonia. Spartiti sui quali nascono testi geniali e sorprendenti, origami di parole e sensazioni senza coordinate cronologiche, storiche, geografiche o politiche, di un genio che ama l'enigmistica, risolve rebus impossibili e inventa i nuovi sensi della musica: l'olfatto e l'udito. Ci fa annusare il cuoio delle scarpe dei ballerini in una balera di periferia, l'umidità di nebbia densa della pianura padana, l'aroma di tabacco dolce di una sala da tè d'antan, il profumo di violetta di una donna abbandonata sul canapè. Ci fa tendere l'orecchio allo scricchiolio del parquet di una stanza d'albergo, al vento che agita i foulard in una notte parigina, al fruscio di accappatoi caldi e profumati di lavanda e al vibrare di una carta da gioco contro i raggi di una bicicletta.				
									Steve Harris. The man behind the Iron Mask
Gianluca Faziotti
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2019
pagine: 159
					Con oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, 34 album pubblicati di cui 16 in studio di registrazione, gli Iron Maiden sono, con ogni probabilità, la heavy metal band più amata dell'intera scena internazionale; centinaia, infatti, sono gli autori e recensori che si sono cimentati nella complessa quanto articolata ricerca della biografia "perfetta" che narri le gesta della storica band britannica, ma dell'uomo dietro alla sua creazione ben poco è trapelato, troppo poco è stato raccontato di colui che in una fredda nottata dell'operosa Londra del 1975 diede vita al sogno che, ancora oggi pressoché immutato, muove tre generazioni di fan in tutto il pianeta. Con l'attenzione e la perizia di chi profana il luogo dell'anima più intimo e profondo di una leggenda vivente, questo libro intende raccontare la storia di Steve Harris, la storia dell'uomo dietro l'artista; la storia del leader della Vergine di Ferro.				
									Il jazz e le arti. Il sound afroamericano nell'universo estetico contemporaneo
Guido Michelone
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2019
pagine: 350
					Il jazz intrattiene da sempre rapporti stabili e duraturi con ogni forma di espressione artistica e comunicativa, dagli ambiti strettamente musicali (il rock, il folk, la classica, la canzone) ai territori fascinosi delle arti figurative (pittura, fumetto, grafica, architettura, fotografia, persino urbanistica), dalla parola scritta (poesia, romanzo, noir, anche autobiografia) ai linguaggi audiovisivi (film, documentario, tv, dvd), fino a inventare nuovi seducenti esempi di performance interdisciplinari (action painting e jazz poetry, soundie e musicazione), interessando altresì il costume sociale (moda e modernariato) e ovviamente i precipui ambiti tecnologici (live e studio album, soundtrack). Il jazz influenza le arti visive e ne viene a sua volta positivamente sedotto in un turbinio di esperienze che questo libro racconta, trattando ben 20 arti diverse e raccontando le passioni di decine e decine di artisti che, pur senza fare musica, sono jazzmen a tutti gli effetti.				
									Bitches brew. Il capolavoro di Miles Davis che ha rivoluzionato il jazz
George jr. Grella
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2019
pagine: 138
					Bitches Brew, album doppio di Miles Davis, registrato nell'agosto del 1969 e pubblicato nel marzo del 1970, è un disco leggendario che da cinquant'anni disorienta e incanta gli appassionati di jazz e rock. George Grella, l'autore di questo libro-guida, lo ascoltò per la prima volta con un amico quando aveva quindici anni senza riuscire a capire cosa stesse succedendo. Grella e il suo compagno erano giovani ma non sprovveduti, suonavano già discretamente, conoscevano i meccanismi della musica jazz: «Sapevamo barcamenarci fra melodie e successioni di accordi e piazzare un assolo dove richiesto. Insomma, sapevamo strutturare la nostra musica. Ma la struttura di Bitches Brew ci sfuggiva completamente: non capivamo come ciascuna nota determinasse la successiva». L'album è un misterioso monolito sonico e conquista Grella con l'oscura bellezza e le infinite possibilità promesse dalla sua musica inaudita — letteralmente: mai ascoltata prima. In questo libro Grella sa trasmetterci tutto il suo entusiasmo giovanile, l'ebbrezza che si prova davanti a una rivoluzione musicale, ma soprattutto ci racconta la storia e svela i segreti di quell'oggetto magico che è Bitches Brew. Il disco è infatti il frutto della collaborazione tra due geniali sperimentatori, Miles e il produttore-compositore Teo Macero, e la loro visione viene sostanziata da un gruppo di musicisti fenomenali come Wayne Shorter, John McLaughlin, Joe Zawinul e Chick Corea che negli anni Settanta hanno poi tracciato nuovi percorsi del jazz.				
									Il rap spiegato ai bianchi
Mark Costello, David Foster Wallace
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2019
pagine: 232
					David Foster Wallace è ritenuto la voce più originale e rilevante della letteratura americana degli ultimi decenni; sono celebri il suo romanzo-fiume "Infinite Jest", i racconti e i reportage narrativi, ma è tutta da riscoprire questa sua opera giovanile, scritta a quattro mani con l'amico Mark Costello. È il 1989 e i due, studenti a Harvard, bianchi, coltissimi e middle class, condividono una sorprendente quanto irresistibile attrazione per la musica rap, che è ormai uscita dai ghetti neri inaugurando la sua storia di strepitoso successo mainstream. Prendendo come nume tutelare il critico rock più irregolare e geniale di sempre, Lester Bangs, decidono di provare a spiegare il motivo di questa passione: fra ascolti compulsivi e imbarazzate incursioni nelle sale d'incisione e nei locali hip hop, danno vita a un'analisi personalissima, e tuttora convincente, sulla forza e le contraddizioni del rap, il primo genere musicale autenticamente postmoderno.				
									Jazz e fascismo. Dalla nascita della radio a Gorni Kramer
Luca Cerchiari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 178
					La musica jazz e il fascismo, in Italia, si sono diffusi quasi simultaneamente. A partire dagli anni Trenta, il regime mussoliniano ha sviluppato nei confronti di questo genere musicale una crescente avversione, al punto da finire a osteggiarlo con norme e divieti: il jazz era visto come una minaccia, una pericolosa moda d’oltreoceano che rischiava di avvelenare la purezza della tradizione italiana. Nonostante censure e incomprensioni, il pubblico (grazie alla sua diffusione radiofonica e discografica e all’attività dei primi importanti jazzmen italiani, tra i quali Gorni Kramer e Natalino Otto) ha invece dimostrato di apprezzarlo particolarmente e di coglierne la portata di indiretta avversione ideologica al regime. Questo saggio di Luca Cerchiari, basato su una vasta documentazione storiografica e musicologica, analizza la contraddittoria ma sorprendente penetrazione del jazz in Italia nel suo periodo di massima repressione. Il volume propone inoltre gli isolati ma acuti scritti sulla musica afro-americana di Filippo Tommaso Marinetti, Massimo Mila e Alfredo Casella ed è arricchito da un’intervista a Romano Mussolini, figlio del Duce, pianista jazz di professione.				
									Ballando con Mr. D. Nessuno canta il blues come Bob Dylan
Marco Zoppas
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2019
pagine: 148
					Questo libro affronta la mistica che ruota intorno alle interpretazioni dei testi dylaniani poiché la sensazione è che esse tocchino temi inaspettati, a prima vista insospettabili. Ciascun capitolo di Ballando con Mr D. è suddiviso in due parti: la prima (in corpo minore) assomiglia più a un racconto che a una dissertazione. In essa viene dato ampio spazio alla fantasia e vengono descritte interviste o scene immaginarie che si ispirano (spesso alla lettera) alle gesta di personaggi inventati da Bob Dylan nelle sue canzoni. La seconda parte (in corpo più grande) è scritta invece in forma saggistica. Ha la funzione di dare un senso articolato allo stream of consciousness della prima parte e contemporaneamente tentare di dare una interpretazione dei testi delle canzoni dylaniane. In definitiva, questo lavoro si propone di dare il suo piccolo contributo alla "dylanologia" italiana.				
									Ascoltare il rumore. La riscoperta dell'analogico nell'era della musica digitale
Damon Krukowski
Libro: Copertina morbida
editore: Sur
anno edizione: 2019
pagine: 192
					Negli ultimi decenni il mondo della musica ha attraversato una rivoluzione. La tecnologia audio analogica, così fedele alla percezione dei sensi umani, è stata sostituita da quella digitale, che registra e riproduce il suono attraverso una codifica binaria di 0 e 1. I vinili sono stati rimpiazzati di volta in volta dai cd, dagli mp3, dai servizi di streaming; la musica è stata semplificata e resa più accessibile ed economica. Il segnale è stato distinto dal rumore. Ma chi decide cosa è segnale e cosa rumore? Non rischiamo di perdere, insieme a quel «rumore», altre informazioni e qualità fondamentali per comprendere ciò che ascoltiamo? Questo libro prova a spiegare il nostro rapporto con i suoni e con la tecnologia che li veicola, chiamando in causa princìpi di acustica, riflessioni sull'industria musicale e sui condizionamenti imposti agli artisti, episodi di storia della musica e descrizioni delle tecniche di registrazione. Ci accompagna in studio con Frank Sinatra e gli Oasis, ci mostra i meccanismi interni di un iPhone, ci trascina in piazza per vedere all'opera il «microfono umano» di Occupy Wall Street. Ma, allargando lo sguardo dalla musica ad altri ambiti della vita quotidiana - la lettura, la comunicazione, l'accesso all'informazione - ci aiuta anche a riflettere, in modo critico e consapevole, sui limiti e i paradossi del mondo digitale in cui viviamo.				
									La melodia interiore. Purezza-equilibrio gerarchia ed energia nei suoni
Fabio Antonelli
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2019
pagine: 96
					Il volume ha lo scopo di dare una prima forma teorica alle idee dell'autore sul significato dei processi generatori di tutti i parametri musicali. L'idea di fondo è che la musica possa essere una forma di energia e, di conseguenza, il processo compositivo deve essere irrazionale. Nel libro vengono descritti alcuni parametri che costituirebbero il processo creativo nell'assunzione che gli spazi generatori siano spazi di energia infinitesima. La definizione di uno di questi parametri in modo astratto è la "Purezza del suono", ovvero la sua stessa assenza. Il suono è adimensionale poiché è una forma pura ed infinitesima ed è uno spazio infinitesimo. Tutti i parametri compositivi devono di conseguenza tendere verso questo spazio e devono dunque annullarsi in un punto ideale, ma dalla possibile struttura fisica teorizzabile secondo un formalismo matematico. Secondo l'autore esisterebbe inoltre una gerarchia dei parametri del processo compositivo al cui vertice si porrebbe il flusso tematico il quale deve annullarsi per poter tendere ad uno spazio infinitesimo ed assente. Solo nell'assenza vi è la Purezza e solo nell'essenzialità assoluta il flusso tematico e tutti i parametri secondari possono tendere verso la perfezione, la totalità e l'equilibrio della struttura armonica e formale complessiva.				
									
