Società e cultura: argomenti d'interesse generale
Fragili e antifragili. Territori, economie e istituzioni al tempo del coronavirus
Giampiero Lupatelli
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 160
Fragili e antifragili" si interroga sulle trasformazioni economiche sociali e istituzionali che la pandemia Covid 19 determina nell'organizzazione del territorio nazionale. In questa esplorazione il suo punto di vista è quello della Montagna e delle Aree Interne. Le infrastrutture sociali, nel campo della salute, della educazione e delle comunicazione, sono state sottoposte dalla pandemia a uno stress test che ha messo in evidenza come una esasperata ricerca di efficienza dei sistemi - attraverso la imposizione di condizioni uniformi, indifferenti alle specificità dei luoghi - può indebolire seriamente l'efficacia della loro risposta. Efficacia che ha invece necessità di disporre di riserve di capacità e di circuiti di ridondanza per sostenere eventi critici inaspettati ma non improbabili. Potremo trovare queste risorse nei territori non metropolitani del Paese, rimessi in gioco dal nuovo interesse con cui si sono esercitate le politiche per una nuova centralità della Montagna e si è rivolto lo stesso sguardo dei cittadini, in questa stralunata stagione della Pandemia?
La Russia e l'Occidente. Visioni, riflessioni e codici ispirati a Vittorio Strada
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 352
A partire dalle opere di Vittorio Strada (1929-2018), slavista di fama internazionale, un gruppo di studiosi italiani e russi riflette su uno dei temi centrali della storia europea degli ultimi tre secoli: il legame fecondo e problematico tra la Russia e l'Occidente, qui indagato con una metodologia multidisciplinare, che muove dagli studi slavistici per poi passare a quelli storici e politici e concludersi con riflessioni di geopolitica. Il volume vuole essere un invito alla conoscenza del "pianeta Russia" e al dialogo tra i popoli, che deve sempre partire dal rispetto del diverso da sé. Perché, come scrive Strada, «la Russia è con l'Occidente, e quindi con l'Europa, senza identificarsi però con essi. È di nuovo parte e Altro dell'Europa, un mondo che si crede attorniato da forze ostili e vuole stare a sé come civiltà autonoma per quanto aperta all'Europa, alla ricerca di una nuova identità».
Religioni & media. Una introduzione per problematiche
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 296
Con l’impegno a essere più preparati a confrontarci con le credenze altrui e avere più strumenti per capire il nostro rapporto con le “realtà religiose”, questo libro, nella sua prima parte, si rivolge a non specialisti per provare a suggerire come non sia affatto facile parlare “non religiosamente” di religione. Non è facile e tuttavia è urgente. Sono così offerte rapide ricognizioni sul concetto stesso di “religione” e su quello di “sacro”, sulla possibilità di uno studio laico e scientifico. Nella seconda parte del libro, a partire da casi di studio, si è cercato di approfondire il rapporto tra media e religioni andando oltre al solo reperimento di temi e immaginari religiosi presenti nei mezzi di comunicazione. Dal momento che questi ultimi sono produttori in se stessi di immaginario, dal momento che l’esperienza che facciamo dei nuovi media – pervasivi, avvolgenti e ontofanici come non mai – è per molti aspetti sempre più religiosa, diventa forse opportuno provare a leggere la contemporaneità non col passato, ma al contrario sforzarsi di vedere tutto con uno sguardo nuovo. Ed è quindi evidente come il tema “religioni e media” ci spinga a ripensare differentemente cosa siano le religioni e cosa siano i media.
Migration stories. Linguaggi, culture, identità
Maria Eugenia Cadeddu
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 120
In Italia i discorsi sulle migrazioni sono spesso incentrati sui temi degli sbarchi e dell’accoglienza, sui numeri delle richieste di asilo e dei rimpatri, sulla necessità di salvaguardare i diritti umani e insieme garantire legalità e sicurezza. Si tratta di questioni fondamentali, dibattute a più livelli, ma che non definiscono la totalità dei fenomeni migratori né sono rappresentative dello scenario italiano, con circa duecento nazionalità diverse. Inoltre, in tale contesto comunicativo i migranti – di qualsiasi provenienza – raramente trovano propri spazi di intervento, nonostante i richiami a termini quali società multietnica, globalizzazione e transnazionalismo. Il volume, attingendo a varie fonti di informazione, propone una riflessione su differenti aspetti delle migrazioni, quali la loro rappresentazione mediale, la generale disinformazione sulle cifre, la complessità delle situazioni di incontro fra migranti e società autoctona. Allo stesso tempo, evidenzia l’importanza delle esperienze personali e dei processi di rielaborazione linguistica e culturale, a partire dalle narrazioni di chi un percorso migratorio l’ha effettivamente compiuto.
Italie. Viaggio nelle trasformazioni paesaggistiche del Bel Paese
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 216
Per secoli l'identità dell'Italia è stata legata ai suoi paesaggi e alla rappresentazione idealizzata delle loro forme. Un'immagine codificata da viaggiatori e artisti stranieri, che avevano riconosciuto l'unicità del Bel Paese in quella felice integrazione fra uomo e ambiente, fra architettura e natura, avvenuta in Italia nel corso della sua lunga storia. Il volume narra la parabola di quest'immagine, tracciandone la costruzione e le dinamiche legate ad alcuni elementi naturali simbolici, ma anche l'inefficacia e, in epoca recente, l'ambiguità. Gli autori dei saggi pubblicati in questo volume si interrogano sulle forze che hanno determinato le trasformazioni del paesaggio italiano contemporaneo e indagano l'avvio di nuove metamorfosi, dettate da una rinnovata consapevolezza per l'ambiente e le sue fragilità. In questo processo, un ruolo chiave è giocato dai paesaggisti. Operando con sensibilità su assetti compromessi, saranno loro a contribuire in modo significativo a una nuova Italia del paesaggio.
L'intimità pubblica. Alla ricerca della comunità perduta
Carlo Bordoni
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 320
Intimità pubblica è un ossimoro, una contraddizione in termini: ciò che fa parte della sfera riservata non può essere reso pubblico. Eppure una caratteristica della società liquida in cui viviamo è proprio questa: che le barriere di tutto ciò che è privato vengono eliminate e il suo contenuto disseminato. Accade principalmente in rete, sui social network, attraverso tecnologie che incoraggiano gli individui a rivelare tutto di sé in uno sforzo per essere conosciuti e riconosciuti, in un mondo in cui non abbiamo più il tempo di ascoltare noi stessi e gli altri. Tutto è fragile, transitorio e instabile in una società che sembra essere governata più dalle emozioni che dalla ragione. È la condizione dell'eterno presente che giustifica decisioni e scelte prese sulla base dell'intuizione del momento, sperando di cogliere l'attimo fuggente, assicurarsi qualcosa di definito, almeno per un momento, che dia senso alla vita. In un saggio aggiornatissimo e documentato, Carlo Bordoni offre una mappa per navigare nei mari turbolenti della contemporaneità, un invito a riscoprire il senso di comunità che abbiamo perduto, o forse soltanto dimenticato, e di cui invece abbiamo sempre più bisogno. " Nell'antichità si guardava al passato, nella modernità al futuro; adesso si guarda esclusivamente al presente. Corriamo dentro il presente e ci rifugiamo in esso, nell'incapacità o nella paura di affrontare il domani".
La necessità degli apocalittici
Geminello Alvi
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 464
«Quella dell'Apocalisse è realtà che sovverte tempo e spazio. Incarna un esperimento travolgente, come l'ebbe nella ricerca di uno spazio non euclideo Pavel Florenskij o anche quel Guido De Giorgio che invertì il tempo». Da anni studioso del testo più enigmatico delle Scritture, Geminello Alvi lascia che siano gli «apocalittici» e le loro esistenze, ancora prima delle loro idee, a interpretarne gli arcani, su cui - a partire dal mistero del suo autore e della sua lingua - esistono intere biblioteche. Con un procedere evocativo e musicale, intraprende un potente viaggio nella condizione umana che prende le mosse dal rinascere della gnosi cristiana tra Otto e Novecento, bacino inestimabile di vite dolorose e feconde, a cui Alvi ha sentito l'urgenza di ridare un posto nella storia del pensiero, ancor più oggi, quando «l'economia si vuole ormai teologia, e tutto confonde nella grevità che veste il creato e l'uomo di un utile inutile, ma sociale il più possibile». Eruditi, santi o spiritualisti, cultori di geometria, mineralogia, ebraico, greco, aramaico, astronomia, retorica, fisiologia, le loro «esistenze sono commento dell'Apocalisse migliore di ogni altro mai scritto». Robert Henry Charles, Henry Barclay Swete, Ernest Bernard Allo, Pierre Teilhard de Chardin, Albert Schweitzer, Urs von Balthasar, Rudolf Steiner, Aurobindo, H.G. Wells, Giacinto Scelsi, John Bright sono solo alcune delle figure interpellate in questa rapsodia di immagini. Lontano dalle semplificazioni, l'autore ci consegna l'esito di una ricerca decennale, un percorso legato alle radici dell'Occidente «di cui l'Apocalisse è un incubo disvelatore. Mister Hyde di Stevenson, il Leviatano di Hobbes, Marx o Hitler, i gas o le trincee della guerra mondiale, non sarebbero mai esistiti senza».
Prima dei fatti. Un diario pubblico
Sergio Zavoli
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2021
pagine: 120
"Prima dei fatti" è il titolo della rubrica di Sergio Zavoli apparsa quotidianamente sulla prima pagina di «Avvenire» negli ultimi mesi del 2015. Un inatteso diario in pubblico, nel quale il grande giornalista intrecciava con delicatezza e sapienza i fili della memoria e dell'attualità, in un continuo susseguirsi di incontri, divagazioni e improvvise accensioni poetiche. Riunite ora in questo volume, le parole di "Prima dei fatti" restituiscono una «riserva di umana ed esplicita libertà», come sottolinea nella sua introduzione il direttore di «Avvenire» Marco Tarquinio. Sono, inoltre, la conferma di una vocazione alla scrittura nella quale l'urgenza della cronaca va sempre di pari passo con la profondità e il nitore della letteratura, secondo la dinamica - per molti aspetti irripetibile - indagata da Rosita Copioli nel saggio che suggella questa edizione. Ma Zavoli era anzitutto «un credente nel senso "grammaticale" del termine», sostiene il cardinale Gianfranco Ravasi nella sua appassionata rievocazione dell'«amicizia implicita» con il più raffinato dei nostri reporter: «il participio presente ammonisce, infatti, che non si crede una volta per sempre». Anche di questa inquietudine spirituale le pagine di "Prima dei fatti" rendono limpida testimonianza.
La dieta mediterranea. Mito e storia di uno stile di vita
Elisabetta Moro
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 232
Risalente alla Magna Grecia, scoperta dall'America, dichiarata dall'Unesco patrimonio immateriale dell'umanità, la dieta mediterranea è più di un regime alimentare: in essa trovano espressione antiche tradizioni culturali e una lunga storia di convivialità. Se è il bestseller di Ancel e Margaret Keys «How to Eat Well and Stay Well. The Mediterranean Way» del 1975 a dare dignità scientifica e fama alla dieta mediterranea, è vero che essa preesisteva, come ricco sedimento di usanze, di divieti religiosi ed etici, di costumi antropologici, che il libro ripercorre tutti restituendoci la consapevolezza di una parte importante della nostra cultura materiale.
C'era una volta il popolo. Storia della cultura popolare
Gianfranco Manfredi
Libro
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2021
pagine: 416
Un libro dedicato alla cultura del popolo, quella cultura «dal basso» che ritroviamo nelle espressioni della vita popolare e negli stili di vita, nelle forme di comunicazione (dalla predicazione religiosa alla propaganda politica) e nei modi attraverso i quali si è dato forma e rappresentazione a quell’insieme sfuggente e mutevole che è il popolo. Un libro scritto da un grande amante e frequentatore della cultura popolare: un autore che ha saputo farla vivere nei suoi grandi racconti musicali, letterari, televisivi e a fumetti.
Sotto il segno dell'ignoranza
Paolo Iacci
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 183
L’ascolto incondizionatamente concesso senza applicare troppo spirito critico e le responsabilità troppo spesso attribuite a persone impreparate rappresentano la nuova questione morale in cui oggi si dibatte l’Italia. La competenza pare aver abdicato a favore dell’ignoranza che, anche grazie agli strumenti di comunicazione messi a disposizione dalla rete, si è conquistata un’inedita capacità di «farsi sentire». Approfittando della volontà di cambiamento che spira nel Paese, questa tendenza è riuscita a farsi largo tra la classe dirigente e nel confronto pubblico: in politica così come nei media l’astio verso i tecnici e gli esperti, ormai culturalmente dominante, impedisce spesso l’espressione libera e pacata del pensiero meritocratico. Una volta l’ignoranza era causa di vergogna, mentre ora viene ostentata come motivo di vanto, sinonimo di schiettezza, onestà e vicinanza ai problemi della gente, e chi difende il merito e crede che la competenza sia un elemento fondamentale per coprire posizioni di vertice è messo sotto attacco. L’emergenza Covid-19 ha rappresentato forse, almeno in parte, un’eccezione. Ma non illudiamoci: si è trattato solo di un rinsavimento momentaneo. Il volume analizza le cause di questa situazione, dal degrado della scuola alle dinamiche familiari che abbassano progressivamente le aspettative nei confronti dei giovani, e ne descrive gli effetti, dall’impoverimento intellettuale della classe dirigente al diffondersi di una cultura antiscientifica, fino alla perdita di competitività dell’intero nostro sistema produttivo. Salvarsi è tuttavia possibile, a condizione di saper cogliere quei segnali importanti che il libro ci aiuta a scovare e dai quali ripartire. Con un'intervista a Umberto Galimberti.
Spiritualità, saggezza e miti dei Lakota
Alessandro Martire
Libro: Copertina morbida
editore: L'Età dell'Acquario
anno edizione: 2021
pagine: 216
La saggezza dei popoli nativi dell'Isola della Tartaruga (così i Lakota chiamano gli Stati Uniti d'America) si basa da sempre sulle sacre visioni e sulle antiche leggende tramandate dagli Anziani ai giovani per via orale. Dalle loro parole, piene di forza e allo stesso tempo di tragica premonizione del futuro, scaturiscono un invincibile senso identitario e la ragione profonda della lotta per la salvezza di un mondo spirituale e materiale che il conquistatore occidentale calpesta da secoli, con l'uso indiscriminato della forza bellica e della religione cristiana, senza però riuscire ad annientarlo. Alessandro Martire, uno dei massimi conoscitori europei di quella cultura, offre al lettore - oltre a uno spaccato storico - un quadro affascinante degli insegnamenti, dei riti, delle profezie e delle preghiere della nazione Lakota, tutti ispirati alla credenza fondamentale secondo la quale il creato, ogni essere vivente e tutti gli oggetti possiedono uno spirito interiore, ogni realtà naturale è sacra e «tutto è correlato, tutti siamo fratelli, tutti siamo parenti». Forte di un'esperienza compiuta in prima persona e durata ben 28 anni, Martire ritiene che la spiritualità e il senso di comunità dei Nativi Americani costituiscano un modello praticabile anche nella nostra società.